Autore Topic: Sfruttamento dei bambini maschi Afghani  (Letto 2350 volte)

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Offline fabriziopiludu

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Sfruttamento dei bambini maschi Afghani
« il: Ottobre 11, 2014, 00:25:00 am »
Malala Yousafzai è stata insignita del Premio Nobel per la pace per le sue campagne a favore del diritto allo studio delle bambine in Afghanistan.  I Premi Nobel per la pace sono assegnati in base a considerazioni di opportunità politica: si è voluta dare visibilità mondiale ai problemi delle bambine afgane ma non ai problemi dei bambini afgani impiegati, in quanto maschi, in lavori pesanti fin dalla più tenera età.  Far credere che le donne siano vittime occultando le difficoltà degli uomini per spargere odio contro di loro è la tipica strategia delle femministe che controllano agenzie ONU.
E così l’ONU, tanto pronta a lamentare che “solo il 40% degli studenti in Afghanistan sono ragazze”, che “la percentuale di impiegati donne è scesa dal 30% al 18%”, quando pubblica le statistiche dei bambini Afgani condannati a lavorare (1.9 miloni, di cui 1.3 milioni in lavori pesanti), occulta il loro genere.
I bambini lavoratori sono al 95% maschi, come emerso da una ricerca di Hasan Hoseini professore presso la Tehran University.
Ali Mehraspand, corrispondente Iraniano di A Voice For Men, ha chiesto ad uno di questi bambini impiegati nell’edilizia: “perché lavori così lontano da casa?”.  Il bambino gli ha risposto: “ho una madre e varie sorelle da mantenere. Forse l’anno prossimo potrò andarle a trovarle”.
La cultura Islamica ed Occidentale secondo cui è normale che i maschi si sacrifichino nel lavoro senza lamentarsi, secondo cui le loro sofferenze devono essere invisibili, è la stessa seguita dai giudici che violano i diritti umani dei padri separati privandoli dei figli e condannandoli a lavorare per mantenere.
Le foto che Alì ha pubblicato illustrano la situazione reale più di mille parole.







http://it.avoiceformen.com/diritti-umani/il-premio-nobel-femminista-che-occulta-le-sofferenze-dei-bambini-afgani/









*Fabrizio, quando posti articoli fuori dalla tua sezione, sei pregato di copiare anche l'articolo completo e non postare solo il link. Questo permette di conservare sul forum gli articoli che successivamente potrebbero essere rimossi da internet e non essere più disponibili online*
« Ultima modifica: Ottobre 11, 2014, 01:14:28 am da -Alberto86- »

Offline fabriziopiludu

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Re:Sfruttamento dei bambini maschi Afghani
« Risposta #1 il: Ottobre 11, 2014, 01:33:55 am »



 Si vede LA DISPERAZIONE in queste foto!
 Estrema povertà e lavoro massacrante e malretribuito.
 FAO e UNICEF - di cui si faccia un gran parlare a "Lo Zecchino d'Oro" 'Manifestazione Canora che si prefigge di unire i bambini di tutto il mondo' - mi chiedo cosa ci stiano a fare.
 Vedevo già foto come queste quando ero bambino io. La situazione non mi sembra affatto migliorata.
 Mi hanno detto io passi ore al computer, e, per questo, io non possa dar voce a questi bambini, non possa parlare a loro nome.
 Me l'hanno detto gli uomini difendenti le donne... Le donne non hanno anche troppe possibilità di parlare?


 

Offline TheDarkSider

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Re:Sfruttamento dei bambini maschi Afghani
« Risposta #2 il: Ottobre 11, 2014, 10:59:25 am »
I bambini lavoratori sono al 95% maschi, come emerso da una ricerca di Hasan Hoseini professore presso la Tehran University.
Ali Mehraspand, corrispondente Iraniano di A Voice For Men, ha chiesto ad uno di questi bambini impiegati nell’edilizia: “perché lavori così lontano da casa?”.  Il bambino gli ha risposto: “ho una madre e varie sorelle da mantenere. Forse l’anno prossimo potrò andarle a trovarle”.
La cultura Islamica ed Occidentale secondo cui è normale che i maschi si sacrifichino nel lavoro senza lamentarsi, secondo cui le loro sofferenze devono essere invisibili, è la stessa seguita dai giudici che violano i diritti umani dei padri separati privandoli dei figli e condannandoli a lavorare per mantenere.
Quoto.

Questa è la parte della cultura patriarcale/maschilista che le femministe, ma anche qualche QM-ista che vagheggia di ritorno ai bei tempi antichi, non prendono mai in considerazione: il sistema maschilista impone doveri assoluti e inderogabili all'uomo, tra i quali quello di mantenere le donne del proprio clan familiare con ogni mezzo e a qualsiasi condizione.

Non è ammessa la disoccupazione, la malattia, la troppo giovane età: il dovere di portar soldi in casa alle femmine è perentorio e  tassativo.

E le femmine non comprendono solo moglie e figlie, ma anche la madre e le sorelle non sposate.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Online Massimo

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Re:Sfruttamento dei bambini maschi Afghani
« Risposta #3 il: Ottobre 11, 2014, 13:42:47 pm »
Certo che le femministe occultano questo importantissimo aspetto della cultura e società "fallocratica": le sofferenze che per
loro contano sono solo quelle femminili. Quando non possono proprio negare quelle maschili in quel tipo di società e permesse
da quel tipo di cultura hanno già la loro risposta pronta e preconfezionata: "Lo vedete cosa succede, cari maschietti, a gestire il
potere da soli escludendo le donne? Succede che soffrite e state male anche voi. Spartitelo invece con le donne, il potere. Anzi,
affidatelo soltanto a loro: vedrete quanto starete bene anche voi e come godrete le bellurie della società gestita e diretta dalle
donne che amano la vita mentre invece voi amate la guerra e la morte. In attesa di questo prossimo da noi promesso paradiso
terrestre voi state invece subendo e soffrendo il mondo di guerra, di sfruttamento e di morte creato da VOI STESSI. Vi siete voi
crocifissi da soli sulla croce da voi costruita. E che volete adesso da noi?"
Semplice: che la smettiate di raccontare simili minchiate.