Autore Topic: Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?  (Letto 9238 volte)

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Alberto1986

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #15 il: Ottobre 26, 2014, 14:32:50 pm »
Già, il contenuto è buono, solo che sembra scritto col traduttore automatico di Google!
Tornando in tema, sono contrario alla pena di morte, e penso che un sistema giudiziario che permette alla famiglia della vittima di scegliere la pena da infliggere(ergastolo o pena di morte) è indegno, indipendentemente dal genere sessuale del condannato.
Però, chissà perché, tutte le grandi campagne mediatiche contro la pena di morte in Iran si scatenano sempre quando a salire sul patibolo è una donna.....quando invece sono gli uomini a finire sulla forca(il 99% dei condannati a morte sono MASCHI. Nel 2012 su 580 giustiziati, 571 sono stati uomini, e  9 donne!), non frega un cazzo a nessuno

Su AVFM Italia scrivono persone che non sono nate in Italia e che spesso traducono scritti e notizie provenienti da AVFM Usa. Per cui anche Altarelli potrebbe aver benissimo vissuto all'estero.
Per il resto concordo sul fatto che la pena non dovrebbe essere decisa dai familiari ma qui il discorso è un altro. Qui pare che la povera donna vittima impiccata per essersi difesa, uccidendo il suo aggressore, sia in realtà una donna predatrice che ha pianificato nei dettagli l'omicidio dell'uomo per ben altre motivazioni.
Le organizzazioni mafiose femministe occidentali sarebbero in grado di difendere anche una serial killer di uomini reo confessa pur di continuare le loro politiche anti-maschili. D'altronde nessuna delle emancipate di ONU e compagnia bella, si è mai scomodata per i centinai di uomini condannati a morte in massa colpevoli solo di aver esternato idee politiche diverse da quelle al potere.

Offline kautostar

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #16 il: Ottobre 26, 2014, 14:39:43 pm »
en passant: io invece ritengo molto civile una legislazione che consente alle persone offese una certa ingerenza nella pena. Cioè, la legge stabilisce un range (il tale che ha commesso il tal fatto, può essere condannato ad una pena che va da X a Y). Le parti offese scelgono all'interno di questo range. È una possibilità che a mio parere umanizza la pena, perchè a posteriori, a mente fredda, puoi ritenere che due crimini uguali siano in realtà diversi. Se i parenti dell'uomo ucciso non hanno avuto pietà, mi fa pensare che dietro al movente (lo stupro) ci fosse in realtà molto poco. Qualunque moglie o figlio capirebbe una donna che agisce per legittima difesa se ritenesse l'uomo un poco di buono. I fatti mi fanno pensare che le cose non fossero proprio così ....
Sei proprio sicuro di quello che dici? sicuro che ti andrebbe bene se a decidere la tua pena(entro il range prestabilito dal codice penale, cioè da 6 mesi a 5anni), fosse una donna che ti avesse querelato per stalking?
Non credi che se fossero le ex a decidere la pena, nel 90%( o giù di lì) dei casi i poveri cristi condannati si beccherebbero il massimo? Mentre il giudice non essendo coinvolto personalmente, si presume che si impegni ad essere imparziale, e che sappia valutare attenuanti ed aggravanti in maniera lucida ed equilibrata!
Idem per l'omicidio, se ti uccidono una persona cara è ovvio che, a meno tu non sia un "santo", prevale sempre il desiderio di vendetta, di infliggere la massima pena possibile

Offline kautostar

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #17 il: Ottobre 27, 2014, 02:24:02 am »
Tra l'altro in questi casi anche le donne non sono tutte uguali, per esempio di Asia Bibi, condannata in Pakistan per blasfemia(reato che in un mondo normale non dovrebbe neanche esistere), i giornali ne parlano molto meno rispetto al caso di Reyhaneh, o di Sakineh!

Se ci fate caso il massimo clamore mediatico si raggiunge quando vengono condannate a morte(o all'ergastolo) donne iraniane(l'Iran, essendo nemico degli USA e di Israele- a differenza del Pakistan, che invece sulla carta è alleato degli USA- è spesso al centro della propaganda politica negativa) accusate di aver ucciso il marito/compagno/fidanzato/amante ecc..., che secondo la propaganda occidentale sarebbe sempre legittima difesa,  in reazione a presunte violenze subite!

Offline freethinker

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #18 il: Ottobre 27, 2014, 08:06:54 am »
Sei proprio sicuro di quello che dici? sicuro che ti andrebbe bene se a decidere la tua pena(entro il range prestabilito dal codice penale, cioè da 6 mesi a 5anni), fosse una donna che ti avesse querelato per stalking?
Non credi che se fossero le ex a decidere la pena, nel 90%( o giù di lì) dei casi i poveri cristi condannati si beccherebbero il massimo? Mentre il giudice non essendo coinvolto personalmente, si presume che si impegni ad essere imparziale, e che sappia valutare attenuanti ed aggravanti in maniera lucida ed equilibrata!
Idem per l'omicidio, se ti uccidono una persona cara è ovvio che, a meno tu non sia un "santo", prevale sempre il desiderio di vendetta, di infliggere la massima pena possibile
Infatti, in quanto esseri umani soggetti a emozioni, siamo portati a considerare più gravi i reati che ci hanno colpito personalmente, per questo alla base dei sistemi giudiziari moderni, da diversi secoli è stata posto il principio della applicazione della legge secondo giustizia, non della vendetta;  la garanzia di un giusto processo, davanti ad un giudice imparziale e di una giuria non prevenuta; quest'ultimo aspetto è talmente importante che nel sistema giudiziario USA i giurati possono essere ricusati se la difesa ritiene che abbiano dei preconcetti.
Quindi: prima la legge stabilisce criteri oggettivi per il crimine e sanzioni per chi lo commette, poi la legge è applicata nel modo più imparziale ed equidistante, quindi a stabilire la pena non può essere nè chi rappresenta la vittima, nè chi rappresenta l'imputato/a. Altrimenti si torna all'occhio per occhio, vale a dire si torna indietro di millenni! :( 
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Offline Lucia

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #19 il: Ottobre 27, 2014, 08:56:05 am »
Non è proprio cosi. La famiglia della vittima (o la vittima se non si tratta di omicidio) non può decidere qualsiasi punizione.
Può decidere se vuole la punizione prescritta dalla legge per quel reato ovvero preferisce perdonare e si accontenta con una somma.


Offline COSMOS1

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #20 il: Ottobre 27, 2014, 09:23:10 am »
Sei proprio sicuro di quello che dici? sicuro che ti andrebbe bene se a decidere la tua pena(entro il range prestabilito dal codice penale, cioè da 6 mesi a 5anni), fosse una donna che ti avesse querelato per stalking?

il giudice stabilisce il range (da ... a ...). I parenti possono accontentarsi di meno del massimo.
A me sembra molto intelligente. Capita che le vittime vedano delle attenuanti che il giudice non vede. D'altra parte, se proprio coloro che hanno più motivi per chiedere il massimo della pena, chiedono invece di meno, credo che sia la migliore possibile applicazione della legge. Ovvio che la stessa cosa non si potrebbe chiedere ai parenti del condannato. Mentre il giudice ha una funzione neutrale.

Insomma: a me pare molto onesta come pratica.

Poi pensa un po': se nel nostro caso lo stupratore assassinato fosse stato un violento noto, dubito fortemente che i famigliari, anche su pressione dell'opinione pubblica se vuoi, non avrebbero evitato la pena di morte. Il fatto che comunque sia stata giustiziata dimostra che nel contesto specifico lo stupratore non era tanto malvagio da meritare di essere ammazzato.
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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #21 il: Ottobre 27, 2014, 09:35:17 am »
Io dico solo una cosa,non giudico la giurisprudenza iraniana,però una coltellata (o uno sparo) alla schiena eliminano alla radice qualsiasi alibi di legittima difesa in TUTTE le giurisprudenze,compresa quella italiana.
Il giornalista che non sa questo,farebbe meglio a nascondersi.
Anche se l'Italia è un paese femminista credo che questa donna incontrerebbe problemi ad avvalorare la sua tesi anche qui,perchè i periti esprimerebbero un parere negativo,faccio degli esempi:

quando un tabaccaio sparò al ladro,lui disse che era legittima difesa,chiamarono i medici legali i quali stabilirono che il foro d'entrata del proiettile era nella schiena,e quindi non gli fu data la legittima difesa...

Accoltellare uno alla schiena,mentre ti stai ''difendendo da uno stupro'' è quantomeno difficile,se accoltelli uno alla schiena,o gli hai teso un agguato,o lo stai rincorrendo mentre sta scappando,in entrambi i casi non sussiste la legittima difesa,e questo in qualsiasi giurisprudenza.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Lucia

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #22 il: Ottobre 27, 2014, 09:58:03 am »
non voglio diffendere lei, perché se in Iran lo stupro può essere punito anche con la pena capitale allora davvero non ha senso farti giustizia da sola,

però faccio il film criminologico che uno ti prende davanti, trovi un coltello nelle mani, lui è addosso a te in braccia a te, hai la mano libera, il coltello nella mano mica non glielo puoi ficcare nella schiena, eh? Quindi immaginato cosi  un coltello nella schiena poteva essere anche leggitima diffessa.
« Ultima modifica: Ottobre 27, 2014, 10:11:40 am da Lucia »

Online fabriziopiludu

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #23 il: Ottobre 27, 2014, 10:26:34 am »



 "poteva anche essere", e forse anche no!
 Dai! Se veramente voleva stuprarla, le lasciava coltelli a portata di mano? Ma andiamo!
 A Genova, M. di D., girava sempre con un coltello in tasca; se mai l'ha usato, è solo poichè le sia mancata l'occasione, anche se se la sia sempre andata a cercare! Le piaceva girare per le crose deserte, di notte...


 

Offline Lucia

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #24 il: Ottobre 27, 2014, 10:33:59 am »
In un ufficcio o in una cuccina ci sono sempre coltelli, forbici.

Per il modo come l'ha uccisso adesso mi pare che poteva anche essere vittima.

Non penso ceh prima di voler stuprare qualcuna fai ordine attorno.

Ma mi pare che lui era una persona sopra la legge.

Jabbari era stata arrestata nel 2007 per l'uccisione di Morteza Abdolali Sarbandi, un ex dipendente dell'intelligence iraniana.

Offline Fazer

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #25 il: Ottobre 27, 2014, 11:34:40 am »
Non sminchiamo anche questo thread, su...

"...Uno degli esponenti della magistratura Iraniana, il giudice dr. Tardat che faceva parte di uno dei collegi che hanno condannato Reihaneh Jabbari, è ora in pensione ed ha accettato di essere intervistato.

Reihaneh ha confessato sotto costrizione?

Quasi nessuna delle evidenze chiave provengono dal primo interrogatorio, bensì da ciò che ha detto nel processo mentre era con i suoi avvocati.  Descriveva in maniera fredda e rilassata ciò che aveva fatto.

La relazione di Reihaneh con l’uomo ucciso era solo di tipo lavorativo?

La signora ha detto 3 volte in tribunale che “gli davo servizi in cambio di benefici”.  Si riferiva a servizi sessuali.  Oltre ad avere un fidanzato ed un ragazzo, intrecciava relazioni con molti uomini contemporaneamente, incluso il manager presso cui lavorava.  C’è un SMS del fidanzato: “Hai chiuso con me quando sei andata a letto con … ”.

Quale era il movente dell’omicidio?

Ho nominato una psicologa per effettuare una perizia sull’assassina.  La psicologa ha riferito che l’assassina soffriva di un estremo disturbo narcisistico di personalità.  Il suo stato mentale ha contribuito all’omicidio, ma era capace di intendere e di volere.   Siccome l’uomo ucciso viaggiava molto vendendo equipaggiamenti medici, le aveva promesso viaggi in Europa senza mantenere la promessa, provocandole rabbia.  Le aveva anche promesso di prestarle la Toyota Camry per un picnic il giovedì con gli amici della donna, ma non lo aveva fatto; questo anche le ha provocato rabbia.  Diceva di essersi sentita imbarazzata davanti agli amici.

Reihaneh  ha premeditato l’omicidio?

L’uomo le aveva chiesto di levarsi il velo, e lei aveva rifiutato.  Quando le abbiamo chiesto se aveva subito atti di coercizione, ha risposto che lui si era allontanato per pregare.  L’analisi forense sulle tracce di sangue ha mostrato che è stato accoltellato da dietro.

I vicini hanno sentito Reihaneh che gridava chiedendo aiuto?

La scena del crimine è un palazzo di 5 piani costruito in maniera tale che anche un debole rumore sarebbe stato facilmente sentito.  Nel processo i vicini hanno detto che avevano solo sentito un oggetto cadere, che era la seggiola su cui stava la vittima.

Viene affermato che Reihaneh era stata drogata.  Quale è il risultato delle indagini?

C’erano due bicchieri, che sono stati esaminati.  Uno conteneva Dinoxilat, che è un lassativo..."

Offline Lucia

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #26 il: Ottobre 27, 2014, 11:48:12 am »

certo che chi l'ha condannata alla morte presenta i fatti per giustifcarsi ma perché non poteva avere un avvocato diffensore?



Offline Fazer

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #27 il: Ottobre 27, 2014, 11:58:40 am »
certo che chi l'ha condannata alla morte presenta i fatti per giustifcarsi ma perché non poteva avere un avvocato diffensore?

E chi ha detto che non lo aveva? I media occidentali? Quelli che "uccisa in quanto donna"? Quelli che "condannata  a morte per aver ucciso colui che voleva stuprarla (o che la stava stuprando)"?
Chi ? Il Corriere? La Repubblica?
Ma dai... :doh:

Offline Lucia

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #28 il: Ottobre 27, 2014, 12:11:25 pm »
E chi ha detto che non lo aveva? I media occidentali? Quelli che "uccisa in quanto donna"? Quelli che "condannata  a morte per aver ucciso colui che voleva stuprarla (o che la stava stuprando)"?
Chi ? Il Corriere? La Repubblica?
Ma dai... :doh:

Ma ti rendi conto che è in contraddizie che lui si è allontantao per pregare (?) con il fattoc eh lei fino all'ultimo (per 7 anni) sostiene che è stata in diffesa contro lo stupro?
Per questo vorrei sapere la variante della diffessa (ufficiale) e non solo di quelli che lo hanno condannata.


Offline Lucia

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Re:Reyhaneh Jabbari: povera vittima o spietata assassina?
« Risposta #29 il: Ottobre 27, 2014, 12:25:13 pm »
Sai, dal AVFM capisco questo:

n Inghilterra, Kiranjit Ahluwalia produsse una sostanza simile al naplam, con cui diede fuoco al marito mentre dormiva.  L’uomo morì dopo 10 giorni di terribili sofferenze. 

Donelda Kay ammazzò ad una festa con una coltellata il ragazzo conosciuto 6 settimane prima.  Anche in questo caso le femministe riuscirono ad impedire la giusta condanna, facendola passare come donna picchiata da altri precedenti ex.

In Italia, il 27/1/2004 Luciana Cristallo, con il nuovo compagno, invita l’ex marito per discutere di una polizza vita scaduta. Un mese dopo il Tevere restituisce il cadavere dell’uomo, ucciso con 12 coltellate di cui una al cuore. L’assassina confessa, gioca la carta della vittima affermando di aver agito per autodifesa, gioca la carta della madre premurosa affermando “mi sono liberata del cadavere per non fare soffrire i miei figli”, ma viene chiesto l’ergastolo. Risultato: assolta per “legittima difesa”, prescritto il reato di occultamento di cadavere, diventa stellina del programma “un giorno in procura”.




Ma questo non è sufficiente per essere siccuri che l'iraniana non era davvero in legitima diffessa.

Capisco che le femministe usano le donne iraniene per dimostrare tesi femministe, perché non dovrei capire gli antifemministi che usano le donne iraniene per dimostrare le loro tesi,
ma penso che questa con la donna iraniana in discusione non c'entra
niente.

Non è impossibile pugnalare alle spalle qualcuno che ti abbraccia per forza tentando di stuprarti, se hai un coltello sotto mano, non è vero ciò che dice il procuratore di Teheran.