Il consenso preventivo ed esplicito al rapporto sessuale non è una novità; anni fa, vado a memoria, in un college fu varato un regolamento nei rapporti sessuali e nel corteggiamento che prevedeva di richiedere il consenso prima di ogni passo del rapporto, ad esempio: posso sbottonarti la camicetta, posso toccarti i capelli, posso.........
Anche in Gran Bretagna vige una legge simile dal 2006 ossia consenso espresso al rapporto ("si esplicito o niente sesso").
Se si arriva fino a questo punto nella regolamentazione dei rapporti intimi personali con un confine tra rapporto lecito e violenza assai labile e con una prova di condanna limitata a un ha detto si, non ha detto si, (e qui si parla di anni di carcere non di una multa di 100 euro) la legislazione dovrebbe allora spingersi a regolamentare fino in fondo i rapporti sessuali ossia stabilire precisamente quando il rapporto è lecito oppure no, specificando così agli uomini e ai ragazzi le modalità con cui non rischiano una accusa.
Perchè allora non si istituisce la liberatoria scritta?
Anche in forma solo volontaria se si decide di dare valore probatorio a una liberatoria scitta, un ragazzo saprà bene che se ottenuta non avrà nulla da temere.
Penso, anzi temo, che ciò non si voglia fare perchè con la liberatoria si renderebbero responsabili le donne delle loro azioni senza ripensamento, ossia se dichiarano di essere consenzienti non potranno più in seguito dire che non lo erano, inoltre si toglierebbe una potente arma di vendetta o ricatto.
Non si vuole mettere in galera tutti gli uomini ma li si vuole fare vivere nel timore che ciò possa accadere con una semplice denuncia.