Autore Topic: ottimo articolo di Mazzola  (Letto 1855 volte)

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Offline ilmarmocchio

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ottimo articolo di Mazzola
« il: Gennaio 20, 2014, 14:27:18 pm »
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Separazioni conflittuali, a perdere è sempre il padre
di Marcello Adriano Mazzola | 18 gennaio 2014
Tra le tante emergenze ce n’è una autentica: l’eliminazione della figura paterna nelle famiglie separate.
Le mani armate di tale grave illecito sono tante. Tra esse anche dello Stato e dei tanti “medici” che si
accalcano intorno ad esse.
Se la “separazione” coinvolge la famiglia, l’interruzione del rapporto può divenire devastante ove non gestito
con sapienza. Soprattutto se poi ci si imbatte in un diritto di famiglia culturalmente retrogado e ancorato
a stereotipi validi fino agli anni ’60, quando l’uomo deteneva il potere economico e la donna gestiva il
rapporto con i figli. Un diritto di famiglia, quello declinato dalla giurisprudenza, nel quale la donna fa l’asso
piglia tutto: casa, mantenimento, figli. Mentre l’uomo viene relegato, obtorto collo, ad un ruolo da voyeur. Il
principio fondamentale di uguaglianza diviene un simulacro.
Nel conflitto giocano un ruolo fondamentale il legislatore [da ultimo il c.d. decreto filiazione ex d.lvo 28
dicembre 2013, n. 154 che diviene l’occasione per modificare in peius la l. n. 54/2006
sull'affidamento condiviso così realizzando il "falso condiviso" attraverso gli artt. 316 (residenza
abituale), 337-ter (Provvedimenti riguardo ai figli e corresponsione di un assegno periodico), 337-quater
(Affidamento a un solo genitore e opposizione all'affidamento condiviso), 337-sexies (Assegnazione della
casa familiare e prescrizioni in tema di residenza) cod. civ.)], i “medici” curanti (magistrati, avvocati,
consulenti, assistenti sociali etc.). Uno spreco di armi improprie ammorbano il conflitto, spesso unilaterale
ma tant’è.
In molte separazioni conflittuali viene sparata contro i papà (dunque contro i bambini) la cosiddetta
“pallottola d’argento“: la falsa accusa di pedofilia. Oggi in Italia l’80% di tale gravissima accusa sono
papà separati, poi risultanti innocenti nel 92,4% dei casi [Cesi S., Masina E, Camerini G.B. (2007), vere e
false denunce di abuso sessuale: studio di una casistica in separazioni conflittuali, 13° International
Congress of the ESCAP,. Bridging the gaps, Firenze, 25-29 agosto 2007]. Numeri da brivido, perché dietro
ogni brivido ci saranno almeno due esistenze segnate per sempre.
Tale fenomeno criminoso va avanti da anni: “Potrebbe sembrare incredibile che si possa accusare qualcuno
che si sa innocente di un delitto turpe quale quello di violenza sessuale, in particolare quando è perpetrata su
un bambino, eppure succede e neanche troppo raramente (...) per l’esperienza fatta le false denunce
provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex mariti
dai figli” (Jaqueline Monica Magim, già sostituto procuratore della Repubblica, Criminologia.it, 29.1.2009).
Ed ancora, altrove: “L’accusa di violenza sessuale è il modo più facile per estromettere il padre dalla vita
dei figli. La donna non solo si libera del partner come coniuge ma anche come padre, facendolo uscire
definitivamente dalla sua vita”. (Maria Carolina Palma, CTU c/o Trib. di Palermo, L’Avvenire, 13 aprile
2009)
Lo psicologo canadese Hubert Van Gijseghem conferma appieno che le false accuse causano sui bambini
conseguenze gravi quanto la pedofilia e quanto queste aumentino in ambito familiare, in accordo con
ricerche italiane [G.B. Camerini, D. Berto, L. Rossi, M. Zanoli, Disturbi psicopatologici e fattori di stress in
procedimenti penali relativi all'abuso sessuale, Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, vol. 77, (2010),
127-137].
Commentando ciò la Presidente del Tribunale dei Minorenni di Roma ha ieri dichiarato che “Purtroppo
molte madri accusano i padri di tali condotte così allarmanti quando vogliono che si interrompa il rapporto
con il padre, perché all’inizio il Giudice non sa e deve accertare, e molto spesso si ha l’interruzione dei
rapporti. E quindi è uno strumento nelle mani di alcuni avvocati che suggeriscono questa strategia di
intervento per distanziare il bambino dal padre”. (Melita Cavallo, pres. Trib. Min. Roma, 17.1.2014, a La Vita
in Diretta, Rai).
Per le calunnie pedofile vengono preferiti bambini piccoli, tra i 2 e i 5 anni, che non presentano alcun segno
di violenza, coinvolti in separazioni conflittuali in cui i nonni spesso assumono un ruolo decisivo. Questi
metodi sono stati portati alla ribalta dal tentativo folle di reiterare una falsa accusa di pedofilia già fallita
negli Usa. Liberato dalle influenze nefaste, il bambino coraggioso dice: “Amo il mio papà. Mia madre mi ha
minacciato per farmi dire le cose che ho detto su mio papà. Non sono vere”.
Il sistema criminale delle false accuse per appropriarsi di bambini verrebbe eliminato se la magistratura lo
trattasse per quello che è: un sistema criminale. Invece regnano indulgenza e buonismo. Si legittimano i
crimini ed un sistema culturale malato.
Maurizio Rigamonti è uno di questi padri triturati. Incolpato ingiustamente di abusi sul figlio di pochi
anni, condannato negli Usa (paese d’origine della compagna dove la stessa si è recata in vacanza col figlio per
non fare più ritorno in Italia), ha dovuto spendere tutto ciò che aveva per ottenere giustizia negli Usa sino ad
ottenere un provvedimento americano che ne riconoscesse l’innocenza e ordinasse alla donna di riportare il
figlio dal padre in Italia. Successivamente, esasperato, in questi giorni si è allontanato col figlio all’estero per
poi rientrare in Italia, così divenendo un caso mediatico. Se questo è un padre.

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Re:ottimo articolo di Mazzola
« Risposta #1 il: Ottobre 30, 2014, 10:21:17 am »
Il brutto è che basterebbe far rispettare la legge esistente: mantenimento diretto e affido condiviso. Pure un mio amico ha avuto problemi (per il figlio, ma non era sposato), ma per fortuna ha vinto la causa e si è preso il figlio. Poi magari basterà una falsa accusa di pedofilia per capovolgere tutto.
Ex Andrea

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