ieri sera ho visto “le vite degli altri“:
http://it.wikipedia.org/wiki/Le_vite_degli_altribel film. lo consiglio.
sulla repubblica democratica tedesca, quella comunista insomma.
devo fare un po’ di spoiler per fare il mio commento.
nel film un agente della STATI viene mandato a spiare un regista teatrale.
l'agente comincia a coprire la virata anti-regime del regista, nascondendo le dichiarazioni e le azioni del regista stesso.
alla fine, i sospetti sono tanti sul regista che la polizia arresta la compagna del regista e la fa parlare.
lei, per la vergogna, si getta in strada dove viene investita.
stavo pensando che la morte della attrice, compagna del regista teatrale, non sarebbe avvenuta se l’agente della STASI non avesse deciso di aiutare il regista.
infatti quest’ultimo aveva provato se vi erano dei microfoni facendo una dichiarazione su una presunta fuga di un suo amico verso la germania occidentale. non riscontrando il blocco della polizia, si era dato all’attività clandestina a casa sua.
se l’agente della STATI non lo avesse coperto tacendo della dichiarazione, la polizia sarebbe intervenuta (non trovando nulla) e mettendo in guarda il regista che sarebbe stato molto più prudente.
è strano: un atto buono, che è percepito come tale anche dall’aiutato, ha poi generato un complesso di vicende che ha visto una morte tragica.
naturalmente non sto dicendo che non si debba agire con altruismo ma è strano come, almeno in questo film, delle volte le conseguenze sfuggano alla nostra volontà.