Non ci potevo credere...
Nessuno ne aveva ancora parlato visto che la stampa femminista era in preda ad una crisi di genarale onanismo, incredula perché anche una donna italiana potesse andare finalmente a rompere i coglioni a degli uomini persino nello Spazio.
Evidentemente le Signore femministe, quando si tratta di spazio sono troppo prese a controllare come sono vestiti i piloti di navicelle e, soprattutto, a controllare che le loro camicie non abbiano donnine nude. Perché solo le donne possono vestirsi e, soprattutto, svestirsi quando e come cazzo gli pare. Gli uomini, no. Essi sono soggetti all'insindacabile giudizio delle uterocefale.
Queste non lo sanno nemmeno che nello spazio, prima della Cristoforetti ci sono state scimmie e cagnette che se la sono cavata egregiamente...
Comunque sia, ragazzi, pare che io abbia scoperto che c'è andata fare la Signorina Samantha fin lassù...
Cucinare. Ebbene sì...
E te pareva che non si portavano una donna per metterla ai fornelli?
Sono russi, non coglioni.
http://www.oggitreviso.it/samantha-cristoforetti-chef-sulliss-sar%C3%A0-prima-cucinare-orbita-94732Samantha Cristoforetti 'chef' sull'Iss, sarà la prima a cucinare in orbitaE solo perché non è capace a lavare e stirare!
Della serie non è tutt'oro quel che luccica.
E adesso chi le sentirà le paturniose femministoidi?
Ecco l'astronatichessa in una rara immagine con i capelli puliti.
(AdnKronos) - Funghi porcini, riso, pollo, un minestrone di legumi e marmellate di fichi per la prima colazione. E anche tanto caffè espresso. Tutto rigorosomente italiano. Cambierà volto il menù degli astronauti che abitano per mesi la Stazione Spaziale Internazionale con l'arrivo, a novembre prossimo, di Samantha Cristoforetti, la prima donna astronauta italiana dell'Esa che realizzerà la missione Futura, la seconda di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana.
Cristoforetti, flight engineer e membro dell'equipaggio della spedizione Iss 42/43, porterà a bordo della Iss un ambizioso programma per la nutrizione e la salute nello Spazio e sulla Terra, un programma basato anche su alimenti comunque gustosi, firmati dallo chef Stefano Polato. Ma non solo. Per la prima volta nella storia delle missioni spaziali, l'astronauta italiana sarà lei stessa 'chef'.
"Per la prima volta sulla Iss ci sarà una cambusa e Cristoforetti potrà realizzare il 'cooking on orbit', ovvero potrà preparare i suoi menù, combinando i diversi alimenti che abbiamo preparato per la missione Futura dell'Agenzia Spaziale Italiana" anticipa all'Adnkronos David Avino, ad di Argotec, la società torinese specializzata in menù per astronauti che porterà sulla Iss la prima macchiana per il caffè spaziale, frutto di ben 3 brevetti di alta ingengeria e tecnologia e di una partnership con la Lavazza che ha realizzato speciali capsule adatte all'ambiente in microgravità.
Ed ecco l' emula di De Michelis. Con i capelli un po' unti.
In linea con il progetto alimentare che Cristoforetti realizzerà e racconterà sul sito web Avamposto42 nell'ambito della missione Futura, la seconda di lunga durata, -circa sei mesi- dell'Agenzia Spaziale Italiana, "per Samantha abbiamo realizzato alimenti gustosi ma soprattutto sani e spesso basati sulle regole della nutrigenomica, la scienza che studia l'interazione fra gli alimenti che assumiamo e i nostri geni" spiega l'Ad di Argotec.
Con Luca Parmitano, ricorda Avino, "abbiamo portato la cucina Made in Italy, lasagne, caponata, parmigiana di melanzane e tiramisù, e adesso anche la cucina tedesca con la missione attualmente in corso dell'astronauta dell'Esa Alexander Gerst. Ma con Samantha c'è un cambio di passo: al gusto si abbina una speciale attenzione per il suo programma di sana alimentazione, un messaggio che dallo spazio Cristoforetti vuole fare arrivare sulla Terra".
"Nei nostri alimenati -spiega ancora Avino- contemplato tutti gli standard della Nasa facendo anche un passo oltre: niente sale e succo di mele al posto dello zucchero". Per realizzare i menù di Samantha, sottolinea l'ad di Argotec, "sono stati necessari anche sei mesi di ricerche, sono tutti prodotti termostabilizzati, disidratati e hanno una chef life di 24-36 mesi e non vanno in frigo". "Sono tecnologie che esporteremo sicuramente sulla Terra, abbiamo appena lavorato con un equipagio di velisti impegnati in una regata" annuncia Avino.
Capitano, mi prepari un caffè... Ora.