Autore Topic: Il popolino col cervello piccolo così...  (Letto 4049 volte)

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Offline Dottor Zero

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Il popolino col cervello piccolo così...
« il: Dicembre 06, 2014, 10:59:10 am »
Dato che ne parliamo spesso, ecco un bell'articolo di un "risvegliato", persona che evidentissimamente non ha il paraocchi e ha capito molte cose su Italia e italiani.
Leggetelo con attenzione e, se potete, imparate.  ;)

http://www.ilgrandebluff.info/2013/04/italiacittadini-di-merda-si-meritano-un.html

Online Massimo

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #1 il: Dicembre 06, 2014, 13:07:09 pm »
Caro Dottor Zero, a me è capitato di leggere di BEN PEGGIO. Stai a sentire che perla ho trovato io:
"Piuttosto di votare per degli imbecilli che non sanno neanche rubare, preferisco votare chi sa solo rubare". E ti ho detto tutto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #2 il: Dicembre 06, 2014, 17:44:01 pm »
Il giocattolino su cui si basa peraltro anche il (velleitario) pugno di ferro (arrugginente) delle nostre "amiche" pian pianino sta andando a rompersi... Il grande bluff della finta solidarietà e del pol-corr, ora scopriremo magari che dei soldi che servivano per delle campagne tinte di rosa in realtà sono stati intascati dagli/lle stessi/e che si sono mangiati gli sghei per gli immigrati.
Fosse per me, tornerei alle gogne sulla pubblica piazza... ma servirebbero, alla fine della fiera? Solo nel breve termine.
La marcia su Washington è servita a qualcosa? Sì,... nel breve termine :cry: .
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Frank

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #3 il: Dicembre 10, 2014, 08:42:44 am »
Mah, vedi, io son marchigiano e da alcuni anni vivo in Umbria.
Bene, da quelle parti (cioè in Umbria), fino a non molti anni fa, era normale che gli abitanti dicessero "meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta"...
Oppure che gli abitanti del sud Italia non fossero visti - e tuttora non sono visti - di buon occhio.
Per esempio, sapete da dove provengono i tentativi di infiltrazione mafiosa in Umbria ?
Dalla Calabria... o, comunque, dal sud Italia e non dal nord, tantomeno dall'Umbria o dalle Marche, ossia regioni (quest' ultime) dove non esiste una criminalità autoctona.
Perché, se la vogliamo dire tutta, e visto e considerato che ad alcuni di voi piace tanto martellarsi i coglioni, allora bisogna pure iniziare a sottolinare che un certa mentalità di merda italica, è  molto più radicata da Roma in giù. *
Ok ?
Ed ora non "scandalizzatevi" e non datemi del "razzista", come sempre succede in questi casi, perché culturalmente l' Italia del sud (isole comprese) è ben diversa dall' Italia del centro e soprattutto del nord.
Chiaro ?
E comunque, mi ripeto, potete sempre fare le valigie e trasferirvi in paesi "non corrotti e non violenti" tipo la Somalia o il Messico.

@@

http://www.travel365.it/10-paesi-piu-corrotti-mondo.htm

Per inciso: i paesi "ufficialmente" meno corrotti del pianeta, son paesi... ultra-femministi.
Ad essere più corrotti sono i cosiddetti paesi "ultra-maschilisti".

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* Anche all' estero (esempio: Estonia, Lettonia, ecc), i tipi che solitamente rompono di più i coglioni, parlano a voce alta, ecc, nella stragrande maggioranza dei casi son di Roma e del sud Italia.

Offline Frank

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #4 il: Dicembre 10, 2014, 09:21:19 am »
Tanto per restare in tema.
http://www.umbria24.it/tentacoli-della-mafia-in-umbria-61-arresti-nella-notte/339098.html
Citazione
10 dicembre 2014 Ultimo aggiornamento alle 09:18
‘Ndrangheta in Umbria, 61 arresti nella notte: sgominato sodalizio di stampo mafioso

Accertata la presenza di clan calabresi: tra i reati estorsione, usura, truffa, spaccio di droga. Acquisizioni e condizionamento di attività imprenditoriali. Sequestrati beni per 30 milioni.

di M. Troc.

I carabinieri stanno eseguendo, nella provincia di Perugia e in altre località del territorio nazionale 61 misure cautelari, emesse su richiesta della procura distrettuale antimafia di Perugia, per associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, danneggiamento, bancarotta fraudolenta, truffa, trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante delle finalità mafiose, nonché per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. Sequestrati beni per 30 milioni.

Sodalizio ‘ndranghetista Al centro delle indagini del Ros un sodalizio ‘ndranghetista’ radicato in Umbria, con diffuse infiltrazioni nel tessuto economico locale e saldi collegamenti con le cosche calabresi di origine. Documentate le modalità tipicamente mafiose di acquisizione e condizionamento di attività imprenditoriali, in particolare nel settore edile, anche mediante incendi ed intimidazioni con finalità estorsive. Contestualmente e’ in corso di esecuzione un provvedimento di sequestro di beni mobili ed immobili, riconducibili agli indagati e ritenuti provento delle attività delittuose, del valore di oltre 30 milioni di euro.

Il procuratore nazionale a Perugia I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa, alla quale parteciperà il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, che si terrà alle 11 al comando Legione carabinieri di Perugia.

Clan calabresi(=sud Italia), non umbri o marchigiani.

@@

PS:
http://www.panorama.it/economia/tedeschi-mazzettari-incalliti/

http://m.ilgiornale.it/news/2014/09/27/il-paese-piu-corrotto-dellue-lonesta-e-corretta-germania/1055093/

https://www.facebook.com/economiaspiegatafacile/photos/pb.310118835801372.-2207520000.1417777129./555437134602873/?type=3&theater

Offline Frank

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #5 il: Dicembre 10, 2014, 11:03:52 am »
http://paradisidellacensura.wordpress.com/messico/
Citazione
Messico: dove la corruzione uccide.
Quando pensi al Messico, probabilmente pensi ad una bella vacanza. Ma, dietro gli splendidi templi, la spaventosa violenza del Messico sta uccidendo la Libertà di espressione.
Dal 2000 ad oggi sono stati uccisi 80 giornalisti.
Per i media, il Messico è uno dei paesi più pericolosi del mondo. I cartelli della droga e i funzionari corrotti sono implicati nella maggior parte dei reati di violenza contro i giornalisti, che quasi sempre restano impuniti. Come risultato, i giornalisti spesso si autocensurano e alcuni sono stati costretti  a fuggire in esilio.
Il Messico occupa il 136° posto della classifica mondiale della Libertà di stampa di Reporter senza frontiere.

http://www.liberainformazione.org/2014/11/03/narcos-polizia-e-corruzione-in-messico/
Citazione

Narcos, polizia e corruzione in Messico

di Piero Innocenti il 3 novembre 2014. Internazionale

La corruzione è, da molti anni ormai, il cancro che sta devastando il tessuto sociale e istituzionale del nostro paese e di molti altri. Quando, poi, riesce ad insinuarsi nei settori più delicati di uno Stato come sono quelli deputati a garantire la sicurezza pubblica, il rischio che un paese diventi un “fantoccio” nelle mani delle mafie è reale. E’ quanto sta accadendo in Messico dove non si contano più gli episodi di collusioni tra le varie polizie, federale, statali, ministeriali, municipali e la criminalità organizzata, in particolare quella del narcotraffico. L’ultimo episodio è di pochissimi giorni fa (30 0ttobre) con la destituzione di 230 agenti della polizia di Naucalpan, inclusi sei comandanti, su un organico di circa 2.400 unità. Per tutti l’accusa di detenzione di droghe, falsificazione di atti pubblici ed altri gravissimi delitti ( un comandante prestava le armi in dotazione ai malviventi per le loro scorribande). La credibilità delle polizie nei vari Stati messicani è compromessa da anni, al punto che il Governo federale, nel contrasto alla criminalità, in diverse regioni e città, ha fatto spesso ricorso, a partire dal 2007, all’impiego dell’esercito ritenuto più affidabile. Le “epurazioni” poliziesche, in conseguenza di indagini svolte, per lo più, dalla polizia federale e i mancati superamenti degli “esami di affidabilità”, cui vengono sottoposti periodicamente i poliziotti dei vari municipi, hanno fatto emergere casi davvero inquietanti.

Tra questi vorrei ricordare la “chiusura”, da parte del governatore, nel maggio 2010, del comando di polizia di Panuco (Veracruz), con il licenziamento di 98 agenti che non avevano superato i test di “affidabilità” per svolgere la loro funzione pubblica. Sempre a maggio, il segretario della sicurezza pubblica di Nuevo Leon, informa che 215 poliziotti sono stati destituiti per “fatti gravi” e verranno rimpiazzati da 150 agenti dei federali. Alcuni giorni a dopo, militari dell’esercito occupano il comando di polizia di Amazucas arrestando 37 agenti ritenuti collusi con gruppi di narcotrafficanti. In un clima di sfiducia diffusa e di paure, molti poliziotti, in diversi municipi, presentano domanda di dimissioni. Armi e munizioni, si accerterà, vengono vendute dai poliziotti di Ciudad Juarez ai narcotrafficanti,città in cui, alla fine del 2010 si contavano circa tremila omicidi. Grande scalpore, poi, la rivolta di circa duecento poliziotti federali che, nell’agosto, bloccano alcune vie cittadine reclamando la “cacciata” del loro comandante soprannominato “Lo Sciamano”. Impietose le immagini televisive che mostrano alcuni ufficiali corrotti schiaffeggiati in strada dagli agenti. Il 2010 si chiude con le manette per 12 agenti accusati di complicità con il cartello dei Los Zetas. Tra gli episodi del 2011 va segnalato l’arresto, a febbraio, da parte di fanti della marina Militare, di 36 poliziotti in servizio a Manzanillo, Tecoman e Villa de Alvarez. Per tutti l’accusa è di favoreggiamento della criminalità del narcotraffico. Diverse decine i poliziotti arrestati nei mesi seguenti tra cui 23 di Tarandacuao implicati anche in tre omicidi e 66 agenti delle polizia di Acambaro, Jarecuaro e Coroneo in combutta con il cartello de La Familia Michoacana. In questo desolante scenario istituzionale che vede gli arresti di molti poliziotti per attività estorsive in danno di commercianti, rapine, furti, omicidi ed altri gravissimi delitti, la notizia, il  2 agosto 2011, della più grande epurazione mai avvenuta nella storia della magistratura messicana. Ventuno dei trentadue delegati statali della Procura Generale della Repubblica, “rinunciano” al loro incarico in conseguenza di indagini per corruzione.

Intanto, grazie alla richiesta di informazioni avanzata nell’ottobre 2011 dall’Istituto di Accesso alla Informazione Pubblica, la Polizia Federale rende noti i dati che riguardano gli agenti sottoposti ad indagini per delitti vari: 4.559 nel 2010 e 4.175 nel 2011. I processi, in realtà hanno riguardato soltanto 75 poliziotti e solo per 27 si è avuta una sentenza di condanna. Naturalmente casi di corruzione accertati anche per le alte gerarchie con gli arresti, nel maggio 2012, dell’ex vice segretario della difesa nazionale e di altri due generali in pensione accusati di collusioni con il cartello dei narcos dei Beltran Leyva. Agli inizi del 2013 mentre si registrano violenti scontri a fuoco tra gruppi di narcos in diversi municipi a cavallo tra gli Stati di Coahuila e Durango, una sessantina di agenti delle polizie municipali di Lerdo e di Gomez Palacio, vengono arrestati per favoreggiamento di bande di criminali.  L’anno termina con l’arresto, a ottobre, di tredici federali che avevano organizzato una banda dedita ai sequestri di persona alcuni dei quali conclusi con la morte delle vittime. Nel 2014, tra i tanti fatti, vanno segnalati il gravissimo episodio di fine settembre verificatosi ad Iguala con una cinquantina di studenti bloccati e fatti sparire dai poliziotti in combutta con la gang di narcos di Guerreros Unidos ( una costola del cartello dei Beltran Leyva) e su indicazione del sindaco e del comandante della polizia municipale. Si stanno cercando ancora i loro corpi. A ottobre, 101 agenti di Ixtapan de la Sal vengono disarmati da militari dell’esercito e sottoposti a indagini per presunti collegamenti con la c.o. Due giorni dopo in carcere finiscono il sindaco e il direttore della sicurezza pubblica. E non è finita.

Offline Frank

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #6 il: Dicembre 10, 2014, 12:17:26 pm »
http://www.askanews.it/esteri/transparency-piu-corruzione-in-cina-e-turchia-italia-stabile_71166136.htm
Citazione
Transparency: Più corruzione in Cina e Turchia, Italia stabile
Usa al 17esimo posto. Nordcorea e Somalia appaiate in coda

Berlino, 3 dic. (askanews) - Cresce la corruzione in Cina e in Turchia; aumentano le difficoltà di alcuni Paesi emergenti a contrastare le attività illegali. E se Danimarca, Nuova Zelanda e Finlandia sono da considerarsi come gli Stati più virtuosi, la maglia nera di questa speciale classifica va a Sudan, Corea del Nord e Somalia, fanalino di coda e Paese più corrotto al mondo. Stabile il ranking dell'Italia, al 69esimo posto. E' la speciale classifica di Transparency International, pubblicata questa mattina assieme a un rapporto in cui si chiede alle principali piazze finanziarie internazionali di contrastare più efficacemente il riciclaggio.

Transparency stila una classifica di 178 Paesi sulla base di un coefficiente da 0 a 100, facendo riferimento a pareri di esperti di alcune organizzazioni, tra le quali Banca mondiale, Banca africana per lo Sviluppo, Fondazione Bertelsmann.

La Cina, al 100esimo posto su un totale di 178 Paesi, ha fatto registrare una perdita di 20 posizioni rispetto allo scorso anno, mentre la Turchia è retrocessa di 11 posizioni, piazzandosi 64esima. Gli Stati uniti, con un coefficiente di 74, si trovano al 17esimo posto, preceduti da Germania (12esima) e Regno Unito (14esimo), seguiti da Francia (26esima) e Spagna (37esima). L'India è all'85esimo posto, il Messico al 103esimo, l'Iran al 136esimo. Nelle retrovie la Russia, solo 136esima con un coefficiente di 27 su 100.

Stabile l'Italia, che mantiene lo score del 2013 (43 punti) e si piazza al 69esimo posto, tra la Grecia e la Romania. Le ultime posizioni sono occupate infine, da Iraq (170esimo), Sud Sudan (171), Afghanistan (172), Sudan (173) e, appaiate in coda, Corea del Nord (174) e Somalia (174).

Offline Dottor Zero

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #7 il: Dicembre 10, 2014, 12:37:19 pm »
Perché, se la vogliamo dire tutta, e visto e considerato che ad alcuni di voi piace tanto martellarsi i coglioni, allora bisogna pure iniziare a sottolinare che un certa mentalità di merda italica, è  molto più radicata da Roma in giù. *
Ok ?
Ed ora non "scandalizzatevi" e non datemi del "razzista"

Scandalizzarmi? Darti del razzista?  :blink:
Ma scherzi? Stai dicendo cose giustissime.

Anzi, se permetti rincaro la dose! Tempo fa un mio datore di lavoro mi disse che da Verona in giù è tutto da radere al suolo. All'epoca pensavo che esagerasse ma ora mi rendo conto che aveva ragione. Per carità, ci sono le perle dappertutto, anche al centro e al sud, ma il linea generale le sue parole non fanno una grinza. A pensarci bene forse Verona è troppo in basso: facciamo Trento?  :lol:

Offline Sardus_Pater

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #8 il: Dicembre 10, 2014, 15:33:33 pm »
Ah, la mala del Brenta :lol: ...
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Offline Angelo

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #9 il: Dicembre 10, 2014, 15:58:47 pm »
Ah, beata ignoranza... Io sono della provincia di Napoli. Comprendo le vostre ragioni, ma l'analisi è molto superficiale.
Allora, ragioniamo un attimo. Che al sud ci sia la mafia, la camorra, 'ndragheta etc. è ovvio e nessuno lo nega. Ma partiamo con ordine. Come voi, io sono andato a scuola, ho studiato sui vostri stessi libri. E, forse più di voi, ho una buona memoria. Parto da un episodio, che ricordo benissimo e fa parte del mio periodo alle scuole medie inferiori. Lì, sui libri di storia, c'era scritto che il sud Italia prima dell'invasione dei piemontesi, era "arretrato". Stranamente, questo posto "arretrato" aveva la prima ferrovia d'Italia (Napoli - Portici), enormi ricchezze di vario tipo, tessuto industriale, una certa posizione strategica nel centro del Mediterraneo. Venne conquistato promettendo ai contadini e a qualche gruppo che poi divenne "criminale" una maggiore ricchezza, una migliore redistribuzione delle terre etc. etc. In realtà, come noterete dal fenomeno del brigantaggio, ciò non avvenne. In particolare, per sedare le rivolte popolari, furono compiute stragi notevoli con l'aiuto di criminali del posto.
Adesso, siamo nel 2014 e, lungi da me, inneggiare ad un "ritorno ai fasti borbonici". Però c'è da notare una cosa. E' vero che qui al Sud c'è una mentalità o una maggiore diffusione della criminalità (soprattutto quella di "basso livello"). Ma chiediamoci il perchè e soprattutto a chi conviene. Prendiamo il quartiere Scampia, in Napoli. Sappiamo benissimo che la camorra lì riesce a gestire voti. Sappiamo benissimo che è densamente popolato. Quindi sono molti voti. Sappiamo altrettanto bene che tutti i sindaci di Napoli promettevano "di combattere" la camorra. Chiediamoci pure e analizziamo pure, le percentuali ottenute dai partiti lì. Dopo averle viste, dopo aver visto chi ha vinto, chiediamoci se non ci sia un nesso tra chi ha promesso e dato centinaia di voti e chi, stranamente, non riesce a "controllare" efficacemente un determinato quartiere che è una delle basi di spaccio maggiori in EUROPA. Adesso, prova ad essere un cittadino di Scampia che vuole essere onesto. Trovare lavori decenti a Napoli, ti assicuro non è facile. A maggior ragione se sei di quelle zone che ormai sono "considerate totalmente abitate da camorristi". Ti faccio un esempio reale accadutomi nei periodi del liceo. Io ho frequentato il liceo "Diaz" di Caserta. Sono della provincia di Napoli. Tra casertani e napoletani spesso non corre buon sangue.
Per farti capire il livello, ti faccio un esempio reale e calcistico. Se la Juventus vince lo scudetto, i casertani festeggiano. Perchè sanno che la Juventus è la squadra più odiata dai napoletani.
Tornando a me, io non ho nessun legame con camorra, ho la fedina penale pulita, non sono violento. Ma sono "napoletano" per il casertano. Quindi il mio primo giorno di scuola è cominciato così, con la prof di religione che faceva l'appello e giunta al mio nome disse:" Angelo, sei della provincia di Napoli, ah ah ah ah". Se lo rimangiò.
Come se lo rimangiò la mia compagna di classe, casertana, che senza nessun motivo, ma solo perchè aveva sentito parlare me in dialetto con altri compagni di classe, durante l'ora di ed. fisica, mi chiamò:" Napulitan i mmerd". Così come se lo rimangiò la famiglia della mia ex, che mi considerava in quanto abitante  dell'hinterland napoletano come "un poco di buono", senza avermi mai visto.
Adesso, tralasciando la pochezza spirituale di offese che hanno lasciato il tempo che trovavano, ti faccio notare una cosa. Partiamo dallo scandalo dei rifiuti. E' appurato che la camorra ha sversato centinaia di tonnellate di tale immondizia pericolosa nei terreni campani. Questa spazzatura veniva dal Nord in larga parte. Conveniva ai "nordici" sversare da noi. E' stato denunciato da un pentito dei Casalesi, tale Carmine Schiavone, tutto. Sono stati indicati i posti. Sono stati portati sul posto gli ispettori, l'Arpac etc. Tutto ciò è avvenuto nel 1993 circa. Lo Stato, Italiano, se ne è fottuto. Adesso, dato che il qui presente ha il senso dello stato (quello serio, non quello femminista, mafioso etc) deve purtroppo convenire che la camorra, al pari delle altre mafie, conviene. E se il cittadino denuncia, come è stato fatto centinaia di volte, è meglio tralasciare le sue denunce. Perchè "gli affari", così come i voti, devono proseguire al solito modo.
Quindi, prima di dire che il Sud è tutto marcio, chiediti perchè si è arrivati a tanto e chi sono i colpevoli.
Buona visione del video. E, senza rancore, ti invito a studiare.


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Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #10 il: Dicembre 10, 2014, 16:12:19 pm »
Come sempre un'analisi lucida. C'è senz'altro nel popolo italiano, non solo meridionale, una tendenza a farsi corrompere, coadiuvata da un comodo fatalismo. Ma le varie mafie, camorre e 'ndrine varie, che certe leggende mediatiche vorrebbero ataviche, quando sono cominciate? Prima del "Risorgimento" o dopo?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #11 il: Dicembre 10, 2014, 16:55:33 pm »
Vado a memoria, dovrebbero essere prima del Risorgimento. In particolar quella siciliana nacque dai grandi proprietari terrieri che avevano bisogno di controllo fisico e "militare" sui possedimenti e sui contadini. Fu poi un utile strumento per i padroni nazionali e non per imporre le loro azioni politiche ed economiche. La mafia è stata combattuta principalmente dal fascismo. E' brutto da dire, ma pur non essendo fascista, quello fu l'unico periodo dove si cercò abbastanza seriamente di combattere la mafia.
Del resto gli ultimi italiani che combatterono la mafia, mi riferisco a Falcone e Borsellino, furono materialmente uccisi da mafiosi. Ma chi comunicò gli spostamenti e i percorsi se non lo stesso "Stato" o almeno una parte di esso deviata per fini terzi?
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Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #12 il: Dicembre 10, 2014, 17:04:02 pm »
C'è poi anche una "questione culturale"... L'Italia è sempre stata un insieme di vari localismi, varie città stato, ducati, granducati, etc. etc. Per questo nel post più lungo facevo notare come anche al Sud ci fossero divisioni, spesso sottaciute, ma presenti. Il sud Italia, tendenzialmente è "più religioso", più "arcaico" sotto certi punti di vista. Tendenzialmente più tradizionale. Ciò non risulta naturalmente visibile e sensibile nella Napoli del 2014 (se non per cose "minori). Ma andando nei piccoli centri, si notano mentalità diverse. L'americano,inteso in mentalità votata solo ai soldi,  purtroppo, ha fatto più danni al sud che al nord. Ma, la cosa che purtroppo sta unendo, degradando verso il basso sia il sud che il nord, sia i grossi centri cittadini sia le piccole città,  è l'uso acritico della tecnologia.
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Gilbert Keith Chesterton

Offline TheDarkSider

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #13 il: Dicembre 10, 2014, 17:13:01 pm »
Il Sud d'Italia versa in una condizione che e' una vergogna che pesa sulla coscienza di TUTTI gli italiani, da Nord a Sud.

Il popolo italiano tutto, e con esso lo Stato, non ha mai fatto nulla di serio e concreto per combattere realmente le varie mafie, camorre, ndrine, ecc. In altre parole: la mafia c'e' al Sud perche' cosi' fa comodo a tutti, sia gli italiani del nord che quelli del sud.

E sul discorso dei razzismo verso i meridionali: ci vogliono molte piu' palle a vivere da persone oneste al Sud che al Nord, e infatti le persone meridionali che rifiutano di adeguarsi al ''sistema'' vengono tolte di mezzo, vengono semplicemente uccise.

Per questo le persone oneste del Sud  meritano solo rispetto. Non e' colpa loro se la mafia e' tollerata e anzi favorita da tutto il sistema Italia.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Angelo

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Re:Il popolino col cervello piccolo così...
« Risposta #14 il: Dicembre 10, 2014, 18:12:26 pm »
Vi dirò qualcosa di forse poco noto. Su alcune famose "questioni", tipo l'inquinamento dei territori campani, la situazione è , come sapete, molto degradata. Ma non pensate che al Nord sia meglio. Dico questo naturalmente non per fare una "gara" a chi sta meglio o peggio. Parlando con alcuni medici abbastanza informati, mi riferiscono che l'aumento di tumori nelle zone del sud prima (mi riferisco a prima degli anni '70 grosso modo) ultimamente si sta avvicinando a quelli del Nord. Prima l'incidenza di tumori era più bassa al sud che al nord. Ma, se pure una regione bellissima come la Sardegna, la stanno contaminando con le esercitazioni militari, che speranza abbiamo come popolo? E se non facciamo capire ai "sinistronzi", non alle persone intelligenti di sinistra che i Rom (al sud come al nord), non devono esser "tollerati" (per un presunto razzismo) quando  bruciano il rame o l'immondizia, come possiamo salvare quel che resta dell'Italia?

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton