spada, hai posto due problemi
1 se sia possibile, anche solo in via teorica, un partito/movimento/lobby maschile
2 se sia positivo che gli uomini abbiano uno stipendio superiore alle donne
dico la mia:
1 no. Per due ordini di ragioni:
A) gli uomini sono strutturalmente orientati a proteggere e difendere le donne. Pensare che sia possibile un partito di uomini che si contrappongono alle donne è irreale. Per un uomo pensare che una donna possa essere un nemico, comportarsi come un nemico, è un trauma. Trauma salutare oggidì che ha salvato migliaia di vite (senza esagerare). Il grande compito di U3000 e oggi del forum: dire ad uomini assopiti che le donne sono possibili e agguerriti nemici. Tuttavia la natura potenzialmente ostile delle donne è una conseguenza di una cultura e una politica demenziali, misandriche, anti-paterne, irrazionali, non è insito nella natura femminile. Tuttavia prendere atto del possibile conflitto serve per evitare che degeneri, per evitare di trovarvisi impigliati. Molti uomini arrivano ad odiare le donne perchè si sentono traditi: ma come, tu che io credevo la somma del bene, un angelo, l'amore celeste, ti comporti in modo così meschino, mi butti fuori casa, mi togli i figli, ti accanisci per il solo piacere di vedermi soffrire? perciò aiutiamo gli uomini a prendere atto della situazione, ma non abbassiamoci al livello del nostro nemico. Le donne per noi non sono e non devono essere il nemico. Il nostro nemico comune (nostro e delle donne) è il femminismo.
B) la situazione concreta dell'arcipelago maschile la conosciamo. Quindici anni fa c'eravamo solo noi e i Maschi Selvatici. Oggi ci sono decine di gruppi più o meno antifemministi su facebook, decine o forse centinaia di pagine e blog, c'è l'immenso mondo dei padri separati, etc. Ma abbiamo visto questo proliferare di gruppuscoli, talvolta con un numero di aderenti dispari inferiore all'unità, sempre in contrapposizione tra loro. Ciascuno ambisce ad avere la leadership di chissà cosa, prende a pugni la polvere, poi se ne va sbattendo la porta. Perchè ahinoi, non l'abbiamo capito ... poverino.
2 no. In sè è stupido dire che gli uomini in quanto uomini devono guadagnare di più delle donne in quanto donne, non più del contrario che oggi è dogma imperante. Il fatto è che ciascuno deve guadagnare in proporzione a ciò che produce. Dobbiamo darci un taglio alle politiche demenziali di trasferimento di ricchezza in base a criteri finto-solidaristici.
Si dovrebbe proibire per legge qualunque riferimento al sesso nelle politiche occupazionali. Nelle leggi non dovrebbe esserci alcun riferimento al fatto che un lavoratore sia un uomo o una donna. Pensioni alla stessa età, lavoro notturno uguale, bagni e spogliatoi in comune, assenza per maternità abolita, etc etc Il punto è che le politiche finto-solidaristiche nel frattempo che sottraggono risorse agli uomini per destinarle alle donne (per le pensioni anticipate, per la maternità, per le politiche di genere, ecc ecc) in quel passaggio lasciano stranamente delle tracce nelle mani dei soliti noti. Ma va! Io non voglio essere pagato più di una donna. Voglio solo che ciò che produco io sia mio, ciò che produce lei sia suo. Punto. Poi se casualmente io produco il 50% in più, o il doppio o il triplo, che ci volete fare? mica colpa mia!
Per quel che mi riguarda le donne possono avere tutte le lauree che vogliono con il pieno dei voti. Basta che nessuno prenda i soldi dal mio lavoro per finanziare posti di lavoro inutili ai quali si accede solo con quelle lauree e quei voti! L'attuale sistema scolastico è del tutto irrilevante ai fini della capacità produttiva reale, è solo una allegra giostra, una arlecchinata. Che le donne siano brave in quella arlecchinata non conferisce loro alcun diritto: il valore legale del titolo di studio va abolito, chi sa fare lo deve dimostrare sul campo, non sulla carta.