Fonte: Effedieffe
Gli stròlaghi asseverano: l’anno sarà dominato da Plutone: «signore del Potere nelle sue varie forme. Il potere personale, la volontà di potenza di un popolo, l’arricchimento di beni, lo grosse forze occulte», come ci ammaestra una brava stròlaga. Saranno dunque favoriti «i«Poteri Forti», quelli che non si mostrano e operano «dietro le quinte» dei sistemi economici che governano realmente il mondo. Uomini organizzati in strutture occulte in grado di manovrare i politici dei vari Governi, soprattutto quelli che sono in brutte acque economiche e quindi ricattabili». Plutone è il pianeta dei plutocrati e delle plutocrazie, del trionfante 1 per mille che s’accaparra i beni degli altri 999 abitanti del pianeta Terra.
Così, messi sulla strada dagli astri, è possibile anche a noi escogitare alcune facili previsioni per l’anno prossimo.
«Più Europa», e sempre più TTIP
Attraente programma, evadere dalla prigione dei popoli chiamata UE. E persino fattibile. Solo, richiede dagli europei una piccolissima virtù: il coraggio.
Persino gli astri ce lo dicono. Do voce alla stròlaga: «Giove, Saturno, Urano formano un trigono di fuoco che durerà fino ai primi giorni di Agosto, quando Giove uscirà dal Leone. Da questo volume di fuoco potremmo ottenere dal cielo un aiuto per una maggiore forza di volontà, il desiderio di non soggiacere alle ingiustizie, lasciando aperta la possibilità di immaginare un mondo diverso , almeno rispetto il peggio, di quello attuale».
Ma come sapete, gli astri inclinano, non determinano. E come diceva Don Abbondio, il nostro patrono italiota, «il coraggio uno non se lo può dare». Sicché la facile previsione è la seguente: alla crisi che si approfondisce ed incancrenisce, alla deflazione che morde e alla disoccupazione di massa, i poteri forti di Plutonica ascendenza ci proporranno la cura. La solita: «Più Europa». E procederanno a tutto vapore, che voi lo vogliate o no, alla Europa federale, al dominio ferreo della Banca Centrale su tutti i Governi, e alla dittatura collettiva dietro le quinte della tecnocrazia senza cervello e senza spina dorsale che, da Bruxelles, esegue gli ordini Pluto-Washingtoniani. Noi zombificati, guidati dall’informazione dei nostri media pavloviani, accetteremo.
Che cosa me lo dice? La sfera di cristallo e le quartine di Nostradamus, senza dubbio. Ma ancor più me lo dice il fatto che tutti i TTIP, TTA, ATE, insomma tutti i trattati internazionali globalizzatori, nel 2014 appena passato, sono andati avanti a tutta birra. I progetti non hanno avuto flessioni, le proteste di categoria non sono servite a nulla. Né i media ci hanno informato di questi. I Plutocrati continuano a metterli a punto coi loro maggiordomi europoidi, per il bene delle mega-corporations a cui dà sui nervi tutta la legislazione europea in fatto di sicurezza alimentare, di socialità e difesa salariale, a tutti quelli che loro chiamano «ostacoli alla concorrenza» , e che si apprestano a smantellare.
Il TAFTA, Transatlantic Free Trade Area, sarà immancabilmente approvato fra USA ed UE nel 2015. I Paesi coinvolti sono 29, chiamati a formare un mercato unico di 800 milioni di sudditi delle mega-corporations. L’accordo abolirà infatti non solo i dazi doganali tra le due zone, ma anche le «barriere non tariffarie»: pensate che Monsanto sta attivandosi per brevettare – udite udite – il pomodoro. Se non ci credete leggete qui. Se qualche italiano sarà ancora tentato di coltivare i suoi pomodori senza pagare le royalties a Monsanto, sarà chiamato a rispondere non davanti a un tribunale, ma ad una corte arbitrale internazionale costituita da avvocati e commercialisti, non pochi pagati da Monsanto. Gli stati interi saranno trascinati davanti a detta corte arbitrale, alla pari con le mega-multinazionali, per la colpa di distorcere la concorrenza magari dando sussidi di disoccupazione, e ciò impedendo ai salari di cadere fino al livello in cui diventano competitivi...
Infatti, l’accordo che renderà possibile questa neo-schiavitù, in sigla AEGC, è stato già approvato il 26 settembre 2014. E la Commissione Europide sta già imponendo di adeguare le legislazioni nazionali, le quali – ci assicura – «incentivano gli investimenti esteri» tanto agognati nei nostri Paesi, e «porteranno al Pil della UE un aumento di 12miliardi» (una briciola, nel bilancio pan-europeo). Per adesso la Germania si sta opponendo allo ISDS, Investor State Dispute Settlement, il meccanismo di arbitraggio con cui un «investitore» americano può attaccare gli Stati che minacciano il suo investimento con le loro normative, a fargli pagare i danni...
Pensate sia finita?
No, c’è anche lo APE, Accordo di partenariato economico. Nessuno ve ne ha parlato, vero? Eppure è entrato già in vigore, addirittura da luglio. Sappiate che rende possibile a trenta Paesi dell’Africa occidentale (quella francofona, guarda caso) di esportare in Europa i loro prodotti, dalle banane al cacao ai tessili e vestimenti, senza dazi. In compenso gli europei (i francesi, per puro caso) potranno invadere quei paesi con i nostri prodotti agricoli, latte, cereali, carne. Distruggendo adeguatamente la produzione locale.
Poi c’è il TTIP, il Trattato Transpacifico: il gemello del trattato transatlantico, anche questo voluto da Washington, e che farà un mercato comune di altri 800 milioni di persone, tutte in Asia e nel Pacifico. Ho usato il futuro, dovrei usare l’ipotetico: «farebbe». Perché il Trattato Transpacifico ha subito una battuta d’arresto, i Paesi asiatici sembrano più interessati alla zona economica che sta costruendo Pechino, che comprende anche la Via della Seta (scambi con l’Europa) e persino il nuovo Canale di Panama, scavato con capitali cinesi in Nicaraga. Il Nicaragua ha già dato l’assenso.
Il che consente di fare l’ultima facile previsione, basata sulla quadratura di Plutone, la sua congiunzione con Mammona e il trigono con Goldman Sachs: ci sarà una «rivoluzione colorata» in Nicaragua. O, se non basta, un intervento di pace dei Marines per portare la demokràzia.
Sempre più pace nel mondo, sempre più cristiani trasferiti, sempre più Europa. Sarà varata l’eutanasia per i 65enni. Buon 2015 sotto Plutone. Speriamo non Plutonio.