Autore Topic: Perché gli atei festeggiano il Natale?  (Letto 21501 volte)

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Offline Lucia

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #60 il: Dicembre 31, 2014, 13:05:53 pm »

O Tannenbaum, o Tannenbaum,
dein Kleid will mich was lehren:
Die Hoffnung und Beständigkeit
gibt Kraft und Trost zu jeder Zeit.
O Tannenbaum,o Tannenbaum,
dein Kleid will mich was lehren.


Oh, Abete, il tuo vestito è il nostro maestro. Tu ci insegni la speranza e la perseveranza (sperare e resistere), Tu ci dai dato  forza e coraggio in tutti tempi..

è tutt'altro che una canzone orgiastica, basta solo capirlo.

Offline zagaro

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #61 il: Dicembre 31, 2014, 16:09:32 pm »
Se è per questo, anche le religioni pagane dell'Egitto, di Babilonia e dell'antica Roma hanno fatto da "stampella"  al potere e
alle organizzazioni sociali ad esso legato. In questo la religione cattolica non si è rilevata diversa.
questo è uno dei casi moderni famosi di quanto la religione si incrocia con lo stato, chi ci capisce  è bravo.

per chi non lo sapesse è il sito della chiesa cattolica  in lingua ebraica di Gerusalemme ( esiste anche questa, anzi si sta cercando attraverso questa di far rivivere quella branca della religione cattolica caratterizzata dall' esegesi ebraica estintasi nel iV secolo)

http://www.catholic.co.il/index.php?option=com_content&view=article&id=12:daniel-rufeisen-carm&catid=8:-our-founders&Itemid=11&lang=it


Online Ryu

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #62 il: Gennaio 04, 2015, 14:12:59 pm »
Perché è fico e non si dovrebbe scambiare mai nulla di certo (il calore delle famiglie e dei piccoli) con un qualcosa di incerto (Dio).
Odio il femminismo perché amo le donne

Offline Vicus

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #63 il: Gennaio 05, 2015, 00:35:14 am »
Perché è fico e non si dovrebbe scambiare mai nulla di certo (il calore delle famiglie e dei piccoli) con un qualcosa di incerto (Dio).
:lol: Hai ragione: non si dovrebbe scambiare mai nulla di certo (Dio) con un qualcosa di incerto (il calore delle famiglie e dei piccoli). ;)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.


Offline Vicus

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #65 il: Gennaio 05, 2015, 00:54:05 am »
Secondo me la domanda che si pone la gente oggi non è tanto se ci sia vita dopo la morte, ma se ve ne sia prima :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #66 il: Gennaio 05, 2015, 08:35:02 am »
Secondo me la domanda che si pone la gente oggi non è tanto se ci sia vita dopo la morte, ma se ve ne sia prima :lol:

Mah, sai, molte persone in questa epoca, in questo preciso momento storico e in questo Paese (notoriamente popolato da autolesionisti convinti che l'erba del vicino sia sempre più verde), si pongono domande del genere, perché non sanno o fanno finta di non sapere che altrove la merda è ancora più puzzolente, e soprattutto glissano riguardo alla merda che c'è stata in passato.
Voglio dire: nessuno di noi ha mai conosciuto personalmente le guerre, le deportazioni, le torture, la fame, la sete e quant'altro.
Immagina se oggi fosse il 1915 o il 1945... sai che piacere...

Offline Vicus

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #67 il: Gennaio 05, 2015, 09:21:12 am »
Mah, sai, molte persone in questa epoca, in questo preciso momento storico e in questo Paese (notoriamente popolato da autolesionisti convinti che l'erba del vicino sia sempre più verde), si pongono domande del genere, perché non sanno o fanno finta di non sapere che altrove la merda è ancora più puzzolente, e soprattutto glissano riguardo alla merda che c'è stata in passato.
Voglio dire: nessuno di noi ha mai conosciuto personalmente le guerre, le deportazioni, le torture, la fame, la sete e quant'altro.
Immagina se oggi fosse il 1915 o il 1945... sai che piacere...
D'accordo, ma una relativa sicurezza e benessere non sono tutto, se poi la gente fa una vita da zombie, senza relazioni, legami o progetti di un certo significato. Basta confrotnare le facce della gente che si incontra oggi con quelle di qualche decennio fa: erano più vive, più entusiaste, più spontanee.
Non so poi cosa c'entrino guerre e carestie, come se il benessere dovesse per forza comportare la distruzione del tessuto sociale e della capacità di stabilire contatti umani autentici.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #68 il: Gennaio 05, 2015, 12:40:54 pm »
D'accordo, ma una relativa sicurezza e benessere non sono tutto, se poi la gente fa una vita da zombie, senza relazioni, legami o progetti di un certo significato. Basta confrotnare le facce della gente che si incontra oggi con quelle di qualche decennio fa: erano più vive, più entusiaste, più spontanee.
Non so poi cosa c'entrino guerre e carestie, come se il benessere dovesse per forza comportare la distruzione del tessuto sociale e della capacità di stabilire contatti umani autentici.

C'entrano, perché chi è cresciuto e vissuto come noi in una società, per così dire, (ex) opulenta, è portato a fare paragoni solo ed esclusivamente col recente o recentissimo passato, che a mio parere non era affatto così meraviglioso come si vuol far credere.


Offline Marco21

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #69 il: Gennaio 05, 2015, 12:41:37 pm »
E' evidente che il Natale ormai non ha più nulla di religioso neppure per i credenti. Per cui io mi chiederei per quale motivo i religiosi festeggiano ancora il Natale, pur non avendo ormai più alcun significato religioso neppure per loro stessi.
La spiritualità non ha bisogno di feste, come le intendiamo noi. Ha bisogno di momenti di riflessione, di preghiera, di meditazione. Tutte cose che in questa società malata sono disprezzate. Tuttavia l'universo ha le sue leggi, e l'uomo non ne è esente. Per questo la società sta pagando il prezzo di questo vuoto spirituale. La corsa ai regali di Natale, alle abbuffate, alla ricerca di sempre più piacere in ogni sua forma, non è altro che un GRIDO DI DOLORE, un'ossessiva ricerca di qualcosa, che colmi il vuoto che si è creato.

Offline Vicus

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #70 il: Gennaio 05, 2015, 23:26:33 pm »
E' evidente che il Natale ormai non ha più nulla di religioso neppure per i credenti. Per cui io mi chiederei per quale motivo i religiosi festeggiano ancora il Natale, pur non avendo ormai più alcun significato religioso neppure per loro stessi.
La spiritualità non ha bisogno di feste, come le intendiamo noi. Ha bisogno di momenti di riflessione, di preghiera, di meditazione. Tutte cose che in questa società malata sono disprezzate. Tuttavia l'universo ha le sue leggi, e l'uomo non ne è esente. Per questo la società sta pagando il prezzo di questo vuoto spirituale. La corsa ai regali di Natale, alle abbuffate, alla ricerca di sempre più piacere in ogni sua forma, non è altro che un GRIDO DI DOLORE, un'ossessiva ricerca di qualcosa, che colmi il vuoto che si è creato.
Da incorniciare.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #71 il: Gennaio 05, 2015, 23:28:13 pm »
C'entrano, perché chi è cresciuto e vissuto come noi in una società, per così dire, (ex) opulenta, è portato a fare paragoni solo ed esclusivamente col recente o recentissimo passato, che a mio parere non era affatto così meraviglioso come si vuol far credere.
Sì, ma non è necessaria la guerra o la carestia ad una società più umana. Tra i valori umani dei nostri nonni e gli zombie attuali, preferisco i primi. Non come qualcosa cui tornare, ma come una lezione per un futuro migliore.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.


Offline Lucia

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #73 il: Gennaio 06, 2015, 05:12:58 am »
Sì, ma non è necessaria la guerra o la carestia ad una società più umana. Tra i valori umani dei nostri nonni e gli zombie attuali, preferisco i primi. Non come qualcosa cui tornare, ma come una lezione per un futuro migliore.

Agli uomini da solito non piacciono i lunghi periodi di pace.
Le piace la guerra, le difficoltà, le piace sognare la pace quando non c'è ma li annoia quando c'è.
Io non vorrei il mondo dei nonni, preferisco questo di oggi. Riesco decidere da sola cosa della società di oggi può entrare nella casa mia e cosa non.

Offline Angelo

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Re:Perché gli atei festeggiano il Natale?
« Risposta #74 il: Gennaio 06, 2015, 08:17:57 am »
Agli uomini da solito non piacciono i lunghi periodi di pace.
Le piace la guerra, le difficoltà, le piace sognare la pace quando non c'è ma li annoia quando c'è.
Io non vorrei il mondo dei nonni, preferisco questo di oggi. Riesco decidere da sola cosa della società di oggi può entrare nella casa mia e cosa non.


Agli uomini o all'umanità?
Perchè se ti riferisci agli uomini, allora ti faccio vedere delle "pacifiche donne" osannate da femministe di varia risma.

- Irina Farion

- Victoria Nuland (la merdaccia del famoso "si fotta l'UE e dei 5 miliardi di dollari pagati per le rivolte a Kiev)

http://napoli.notizie.it/valentina-nappi-pornostar-provo-disprezzo-per-la-persona-suicidatasi-a-pompei/ - Valentina Nappi (da taluni reputata amica degli antifemministi...) offende l'imprenditore suicida di Pompei.


- Marianna Femen sarda...
Il mandante non è meno colpevole dell'assassino. E se la mandante è donna, io non provo nessuna compassione.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton