Autore Topic: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»  (Letto 7351 volte)

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milo

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I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« il: Marzo 24, 2010, 22:14:29 pm »
Proposta choc in Svezia: inviare le multe a casa in buste «speciali» e riconoscibili

Il ministro: «Così questi signori si vergogneranno davanti a familiari e vicini»


I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»

Proposta choc in Svezia: inviare le multe a casa in buste «speciali» e riconoscibili

BRUXELLES— Poveri «torsk », come nei bar di Stoccolma o Malmoe vengono chiamati certi maschiacci dai perenni ardori. Per loro, già oggi c’è la galera: fino a 6 mesi di reclusione, per chi viene beccato con una prostituta. Perché come dice la «Sexkoplagen», o «Legge sulla compravendita del sesso» varata nel 1999, vendere sesso non è reato: comprarlo, sì. Ma d’ora in poi, e proprio in quella Svezia un tempo patria della libertà sessuale, potrebbe esservi di peggio: una donna, il ministro della giustizia Beatrice Ask, propone infatti che la polizia spedisca a casa dei colpevoli una lettera con un marchio «dai colori vivaci» stampigliato all’esterno della busta.  Qualcosa che si veda da lontano, da molto lontano: che venga riconosciuto a colpo d’occhio dal postino, dal vicino di casa, e poi dalla moglie, o dall’anziana mamma che apre la porta al suono del campanello. Quei colori sulla busta dovrebbero essere «unici», riservati solo a quel tipo di reato. In una parola: facilmente riconoscibili a tutti. Così che, ha spiegato la ministra al giornale Aftonbladet, «questi signori si vergognino davanti ai loro familiari e ai vicini, come un tempo si vergognavano i criminali messi alla gogna sulla pubblica piazza». È seguito il diluvio. Al telegiornale della sera, lei ha poi detto che la sua era una proposta teorica: macché, le truppe erano ormai schierate, e nella sua stessa maggioranza di centrodestra la signora viene criticata da alcuni, osannata da altri. Mentre il suo predecessore socialdemocratico, il giallista Thomas Bodstrom, ne reclama le dimissioni.

Qualcuno è arrivato a parlare di una possibile crisi di governo. Ma è soprattutto sui blog, che grandinano i commenti pro e contro. Si va da «i maggiorenni possono fare quel che vogliono, ci mancherebbe», al «bene, avanti così, è l’unico sistema con certi porcaccioni», al «qui si calpesta l’essenza della democrazia: ognuno è innocente fino a prova contraria”. L’idea della signora Ask deve aver toccato un paio di nervi molto delicati nell’opinione pubblica. Come fece ai suoi tempi la «Sexkoplagen». Doveva colpire lo sfruttamento delle prostitute, e almeno in parte sembra che così sia stato: dal 1999 al 2002, secondo l’insospettabile voce della Bbc, le prostitute svedesi sono calate da 2500 a 1500. Ma i loro clienti, evidentemente, sono sempre legione. Per la verità, anche oggi un verbale arriva a casa dei «torsk » beccati in castagna. Ma in busta anonima: potrebbe essere un bollettino per la beneficenza. La ministra propone quel passo in più, piccolo ma esplosivo, della gogna domestica. Mezzo secolo fa, nel 1960, i tedeschi già usavano l’espressione «Schwedenfilm» per indicare i film assai scollacciati. Poco dopo, nel 1963, il rappresentante di pellicce Amedeo Ferretti si fermava per cavarsi un dente in un paesino della Svezia, perdeva la trebisonda per le bellezze molto disponibili del luogo, e finiva svenuto in una sauna. Era Alberto Sordi, ne «Il Diavolo»: e non 47, ma 470 anni, sembrano passati da allora.

Luigi Offeddu
24 marzo 2010


http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_24/I-clienti-le-prostitute-e-la-lettera-scarlatta-offeddu_0412fbb6-3715-11df-bfab-00144f02aabe.shtml

e-manuel

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #1 il: Marzo 24, 2010, 22:26:26 pm »
Il punto sarebbe capire -anche se può darsi che riguardi una minoranza di uomini, tra cui il sottoscritto- perchè mai ci si dovrebbe vergognare se i familiari e vicini sapessero che si è andati a prostitute. Passi magari per la eventuale moglie/fidanzata per via dell' inevitabile imbarazzo, ma gli altri? Senza contare il fatto che, con forte probabilità, che almeno 1/3 della città si riempirebbe di quei simpatici foglietti, ma questa è un' altra storia.
« Ultima modifica: Marzo 24, 2010, 22:35:23 pm da e-manuel »

Online Jason

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #2 il: Marzo 24, 2010, 22:34:06 pm »
Il punto sarebbe capire -anche se può darsi che riguardi una minoranza di uomini, tra cui il sottoscritto- perchè mai ci si dovrebbe vergognare se i familiari e vecini sapessero che si è andati a prostitute. Passi magari per la eventuale moglie/fidanzata per via dell' inevitabile imbarazzo, ma gli altri? Senza contare il fatto che, con forte probabilità, che almeno 1/3 della città si riempirebbe di quei simpatici foglietti, ma questa è un' altra storia.

Anche perchè tutti le vogliono le case chiuse. Ah ma dove siamo, in Svezia ? Evviva la civiltà
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Online KasparHauser

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #3 il: Marzo 24, 2010, 23:24:36 pm »
E' talmente  una proposta stupida, che deve essere una semplice provocazione.
Prendendo spunto da uno dei tanti commenti all'articolo, bisogna riflettere che sì si colpisce il cliente in qualche modo, ma pure i familiari. Penso ad esempio a eventuali figli, i quali non penso sarebbero particolarmente contenti di recarsi a scuola o a casa di amici con la consapevolezza che tutti sanno che il loro padre è un cliente di prostitute.

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #4 il: Marzo 25, 2010, 00:00:15 am »
Da noi non si sta tanto meglio; in teoria dovrebbero pagare multe salatissime sia prostitute che clienti, in pratica vedo sempre viali di grandi città pieni dopo la mezzanotte di culi all'aria (quando le temperature lo permettono) con tanto di pattuglie che periodicamente li affiancano (mi viene sempre una domanda spontanea: contratteranno pure loro?) ed automobilisti terrorizzati dal possibile sequestro dell'auto e da multe dai 400 € in su.

Unico barlume di saggezza la recente sortita della Santachè (tutto dire) che ha proposto i bordelli tipo Spagna. Risultato? Tutti addosso le hanno dato, come se avesse bestemmiato in pubblico !!!

Bigotti - Ipocriti - Falsi moralisti !!  Ecco cosa ci ritroviamo.
« Ultima modifica: Marzo 25, 2010, 00:10:33 am da Uomoinnocente »

Offline Red-

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #5 il: Marzo 25, 2010, 00:17:52 am »
Forse alcuni non ricordano che da noi tempo fa una norma legale -non ricordo se ordinanza comunale o che- prevedeva il recapito della multa a casa del cliente "beccato" con una prostituta; dalle parti di Perugia (*) recapitarono tale multa a casa di un ragazzo, il quale si suicidò per la vergogna e per il dileggio dei compaesani. Suicida per essere stato con una prostituta, e nemmeno aveva vent'anni. I politici nazionali fecero a gara a chi prendeva più nettamente le distanze da tale norma. Però ogni tanto rispunta la proposta.


(*)
Forse Harmonica ricorderà meglio la vicenda.
--------------------
Per quella Beatrice Ask proporrei l'interdizione a vita dai pubblici uffici, per essere civili; ma se avessi potere assoluto la spedirei in Siberia, in un gulag popolato da maschi in astinenza.
« Ultima modifica: Marzo 25, 2010, 00:23:35 am da Red- »
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Tullio

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #6 il: Marzo 25, 2010, 00:36:20 am »
Il punto sarebbe capire -anche se può darsi che riguardi una minoranza di uomini, tra cui il sottoscritto- perchè mai ci si dovrebbe vergognare se i familiari e vicini sapessero che si è andati a prostitute. Passi magari per la eventuale moglie/fidanzata per via dell' inevitabile imbarazzo, ma gli altri? Senza contare il fatto che, con forte probabilità, che almeno 1/3 della città si riempirebbe di quei simpatici foglietti, ma questa è un' altra storia.

Sono daccordo, perche ci si dovrebbe vergognare?

Io se fossi svedese e ricco e mi capitasse di ricevere sta lettera la metterei sul portone del condominio a mo' di coccarda come quando nasce un baby nel palazzo.

Poi farei la collezione e la appenderei sul cortile di casa.

Naturalmente dico questo un po come provocazione, perche' non sono svedese (fortunatamente) e non mi capitera mai di vivere una simile aberrazione, ma avrei una gran voglia di farlo pero'.

A proposito ma in Svezia ci sono i trans? e se beccano uno che va a trans come si regolano?

Forse farebbero le bustine azzurre in quel caso?




omissis

Offline Guit

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #7 il: Marzo 25, 2010, 14:42:35 pm »

Femminismo: secolarizzazione del puritanesimo.

Il sesso è sporco. Il sesso è reato.

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Offline ilmarmocchio

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #8 il: Marzo 25, 2010, 14:51:25 pm »
Forse alcuni non ricordano che da noi tempo fa una norma legale -non ricordo se ordinanza comunale o che- prevedeva il recapito della multa a casa del cliente "beccato" con una prostituta; dalle parti di Perugia (*) recapitarono tale multa a casa di un ragazzo, il quale si suicidò per la vergogna e per il dileggio dei compaesani. Suicida per essere stato con una prostituta, e nemmeno aveva vent'anni. I politici nazionali fecero a gara a chi prendeva più nettamente le distanze da tale norma. Però ogni tanto rispunta la proposta.


(*)
Forse Harmonica ricorderà meglio la vicenda.
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Per quella Beatrice Ask proporrei l'interdizione a vita dai pubblici uffici, per essere civili; ma se avessi potere assoluto la spedirei in Siberia, in un gulag popolato da maschi in astinenza.


Me la ricordo anche io, quella squallida iniziativa. Cosi' si suicido' un ventenne. Dovrebbero essere messi dentro gli estensori di quella norma

Offline madjakk

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #9 il: Marzo 25, 2010, 15:37:01 pm »

Me la ricordo anche io, quella squallida iniziativa. Cosi' si suicido' un ventenne. Dovrebbero essere messi dentro gli estensori di quella norma

2. Il secondo mi sembra fosse un 25enne in Veneto che si è impiccato a un albero (minacciavano sequestro del veicolo e denuncia).

Offline madjakk

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #10 il: Marzo 25, 2010, 15:38:21 pm »
Naturalmente dico questo un po come provocazione, perche' non sono svedese (fortunatamente) e non mi capitera mai di vivere una simile aberrazione, ma avrei una gran voglia di farlo pero'.


Non so cosa ti dia tutta questa certezza. E' improbabile ok, ma non da escludere del tutto un possibile uso pure qua.

Offline Rita

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #11 il: Marzo 25, 2010, 16:08:07 pm »
2. Il secondo mi sembra fosse un 25enne in Veneto che si è impiccato a un albero (minacciavano sequestro del veicolo e denuncia).

http://archiviostorico.corriere.it/2000/settembre/09/Sorpreso_con_una_prostituta_uccide_co_0_0009099900.shtml

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Guit

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #12 il: Marzo 25, 2010, 18:26:32 pm »
Citazione
... Perché come dice la «Sexkoplagen», o «Legge sulla compravendita del sesso» varata nel 1999, vendere sesso non è reato: comprarlo, sì ...

Anche vendere cocaina non è reato: comprarla, sì?

Caso unico al mondo dove il consumatore è criminalizzato e lo spacciatore no.

Ci voleva la coerenza femminile al governo per vederlo.

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Offline Guit

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Re: I clienti, le prostitute e la «lettera scarlatta»
« Risposta #13 il: Marzo 25, 2010, 18:28:58 pm »

Ricordatelo uomini, quando vogliono farvi credere che il mondo governato dalle donne sarebbe più giusto ...

Sarebbe un mondo di leggi e principi che si contraddicono uno con l'altro, peggio di oggi.

Tutte nel nome del sentimentalismo e del caso per caso, sulla base dei loro interessi e di ben pochi principi universali.
Take the red pill

Offline Cad.

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