Appunto.
Calcola che le suddette, di norma, non si pongono tali questioni nemmeno di fronte a un padre, un fratello* o un figlio; tantomeno un marito. Figuriamoci nei confronti degli uomini in generale.
* Il discorso riguarda anche mia sorella maggiore (una tipica "donna moderna") e mia madre, meno "moderna", ma altrettanto negazionista (e rompicoglioni).
Quoto, assolutamente, la parte in neretto. Affermazione sacrosanta.
Io ho, più o meno, la tua stessa situazione: ho una sorella di qualche anno più piccola di me con la quale non mi parlo da anni (per fortuna vivo solo), e quando capita di incontrarla a casa dei miei, non riesco neanche a starci nella stessa stanza talmente è forte la voglia di prenderla a calci nel culo. Arrogante, presuntuosa, acida, verbalmente aggressiva (almeno con me ed i miei genitori). Frequenta l'università e crede di sapere tutto, vivendo sul classico piedistallo immaginario su cui si sono auto-erette tutte le femminucce moderne (classica femminuccia che guarda gli altri dall'alto verso il basso e fa una selezione tra persone degne di nota e quelle che non rientrano, assolutamente, nei suoi parametri da "donna più"). Se ce l'avessi tra le palle tutto il giorno, sono sicuro che finirebbe molto male. E guai a minacciarla di perdere la pazienza e prenderla a pedate: inizia ad agitarsi ed urlare in modo isterico (successo l'ultima volta che ci ho parlato).
Quando era piccola era completamente un'altra persona (l'innocenza dei bambini). Iniziata l'adolescenza è iniziato il dramma. Ciclo, ormoni e bombardamento femminista, hanno fatto il resto.