Autore Topic: Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia  (Letto 25773 volte)

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #75 il: Gennaio 22, 2015, 00:57:38 am »
Vero, però parliamo della stessa società che appoggia il femminismo. Quindi, guardandola da questo lato, la distruzione della società occidentale, causata dal crollo della famiglia, a sua volta determinata dal mancato impegno maschile, sarebbe la vendetta perfetta degli uomini. E io godo nel sapere che, nel mio piccolo, sto contribuendo a tutto ciò insieme a sempre più uomini.

Per quale motivo dovrei sacrificarmi per salvare una società che mi schifa? Peggio ancora, rischiare perché il femminismo ha deciso di trattarmi da cittadino di Serie B? Io non muoverò un dito per questo cesso di società. Se ci dovessero invadere sul serio (e quello successo in Francia è solo l'inizio), di certo non mi vedrai con le armi a difendere l'occidente. Piuttosto finisco in prigione. Ci mandino la Boldrini.

Soprusi? Che cambierebbe a noi uomini? Non li subiamo già? Almeno nel caso da te indicato li subirebbero anche le femministe. Se deve essere inferno, voglio portarmi dietro pure loro. Nulla sarà peggio del femminismo.

I conti tornano sempre. Le cagate si pagano. Il femminismo si paga. E io non dimentico niente.
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Offline Vicus

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #76 il: Gennaio 22, 2015, 02:09:15 am »
La società non è la Boldrini, ma il luogo in cui viviamo, la qualità dei rapporti con gli altri, la nostra libertà e capacità di influire sul nostro destino. L'idea di badare solo agli affari nostri, che crediamo massima espressione di libertà e consapevolezza, ci viene in realtà da chi vuole favorire una società atomizzata ed indifesa.

Femministe o lobby gay, conviene essere identificati con questa terminale «democrazia»? Conviene emergere ogni giorno di più come i soli che si vedono riconoscere «diritti», da un sistema che i diritti agli altri, li toglie? Conviene essere amati dall’immane sistema di sopruso, sfruttamento e disprezzo della vita, che abusa del nome di «Occidente» e «democrazia»?
Credo che chi sceglie di mettersi col potere credendo che sia eterno (finché dura), stia commettendo un errore che potrebbe purtroppo costargli caro.
« Ultima modifica: Gennaio 23, 2015, 00:33:23 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #77 il: Gennaio 23, 2015, 01:53:36 am »
@ Number ten

OT ma non troppo...
Guarda che hanno fatto le associazioni LGBTQ... Vedi se non ti ricorda qualche movimento...  :shifty: I dittatori non amano esser derisi...
Qui c'è l'articolo.
http://www.tempi.it/protesta-per-volantini-arcigay-distribuiti-a-scuola-querelato-per-sferzante-ironia#.VMGY7tKG9N0

Sequestrato un video di un convegno sulla pagina del Forum delle associazioni familiari dell’Umbria. Querelato per diffamazione il suo portavoce, l’avvocato Simone Pillon, per aver ironizzato sull’associazione Omphalos Arcigay-Arcilesbica, che nel 2012 aveva messo a disposizione volantini con contenuti sessualmente espliciti all’interno del Liceo Alessi di Perugia. «Io speravo in un’indagine del Miur sui fatti invece sono stato querelato. Se già ora si viene accusati per aver ironizzato su attività che sponsorizzano il sesso omosessuale, significa che non serve il ddl Scalfarotto, il reato di opinione esiste già», spiega Pillon a tempi.it.
Cosa contiene il video sequestrato?
Un convegno del 29 giugno scorso dal titolo “Sarà ancora possibile dire mamma e papà?” e da noi organizzato a Assisi alla presenza del vescovo della città, monsignor Domenico Sorrentino, e del sindaco, Claudio Ricci. Il tema era l’ideologia gender e l’attacco alla libertà di espressione cominciato in Italia con l’introduzione alla Camera, nel luglio 2013, del ddl Scalfarotto. La polizia postale, su ordine del giudice di Perugia, ha sequestrato il video l’antivigilia di Natale accusandomi di aver usato toni che «denotano il superamento dei normali limiti della critica politica».
Perché? Lei che cosa ha detto?
Durante il convegno ho raccontato la vicenda dei volantini ai limiti della pornografia messi a disposizione dei minorenni delle classi terze del liceo Alessi, all’interno dell’assembra d’istituto. Nel testo sono descritte con particolare cura le modalità per avere rapporti omosessuali sia tra uomini sia tra donne, anche se Omphalos Arcigay-Arcilesbica nega, dicendo che il suo fine era la prevenzione delle malattie veneree. Sul materiale stampato e distribuito, senza che fosse visionato dal preside, oltre alle frasi e alle immagini oscene, c’erano i recapiti dell’associazione che organizza feste, “Dancing Queer” o il “Welcome Group” dove potersi incontrare e altri intrattenimenti organizzati dal mondo omosessuale. Per questo, durante la conferenza, ho fatto una battuta piuttosto scontata sui modi per «farsi dare il benvenuto» alludendo al “Welcome Grop”.
Il giudice la definisce «sferzante ironia».
Chi porta di nascosto quel materiale nelle scuole, per cui ci si dovrebbe aspettare un’indagine del Miur, denuncia me per aver stigmatizzato la loro attività. In un momento in cui si parla tanto di libertà di espressione, dopo l’attentato alla redazione di Charlie Hebdo, si vede che il limite è imposto arbitrariamente. Può parlare solo chi difende il libertinismo sfrenato. Guai a chi lo argina.
L’associazione da lei citata continua a negare e insiste sostenendo che la sua era un’azione di contrasto preventivo alle malattie veneree.
La prevenzione delle malattie veneree non c’entrava nulla con l’Assemblea d’istituto il cui programma era incentrato su “bullismo” e “omofobia”. Nei volantini c’è un accenno a qualcosa del genere, come la spiegazione dell’uso del profilattico, ma altre frasi sono legate all’eccitamento sessuale.
Come pensa di difendersi?
La vicenda è in Parlamento, il senatore Ncd Carlo Giovanardi ha avviato un’interpellanza e la deputata Eugenia Roccella farà un’interrogazione alla Camera. Ma anche altri parlamentari si sono interessati alla mia vicenda e denunciano il pericolo di una deriva liberticida. Dove a rimetterci non sono solo io, ma quanti, all’oscuro dei loro genitori, devono continuare a ricevere questi contenuti mascherati come preventivi.


Leggi di Più: Querela per sferzante ironia contro Arcigay | Tempi.it
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Questo credo sia il video incriminato (o qualcosa che è affine)...


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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #78 il: Gennaio 23, 2015, 16:14:15 pm »
@Angelo

Come ho detto nei miei precedenti post, su tantissime cose sono d'accordo con i movimenti che combattono la prepotenza delle associazioni gay. Associazioni gay che mi stanno sulle scatole in maniera impressionante, ma le differenze col femminismo sono notevoli.

I gay, a prescindere dai nostri valori, oggi hanno, a livello giuridico, meno diritti degli etero. Loro vogliono solo ed esclusivamente gli stessi diritti degli etero: matrimonio, senza eliminare quello etero, adozione, senza togliere i bambini agli etero, ecc. Non vogliono nessun tipo di privilegio stile discriminazioni positive femministe.

Le donne, al contrario, non hanno assolutamente meno diritti degli uomini, anzi. Di conseguenza le femministe non vogliono gli stessi diritti degli uomini, ma dei privilegi "in quanto DDDonnne".

E di conseguenza, noi vogliamo solo ed esclusivamente gli stessi diritti e doveri delle donne, non la loro sottomissione. Le sentinelle di turno non mi pare che vogliano gli stessi diritti e doveri dei gay. Il paragone avrebbe un senso se le donne non avessero diritti e volessero solo la parità o se i gay avessero gli stessi diritti degli etero e volessero le famose "discriminazioni positive". Eppure le cose sono ben diverse.

Morale della favola: in quanto uomo mi sento preso di mira. In quanto etero, NO, quindi ora come ora il mio unico problema si chiama femminismo. I gay li ignoro totalmente, non mi stanno togliendo nulla. Non reggo il buonismo esasperato nei loro confronti, li considero malati (ma li rispetto perché non mi hanno fatto nulla e meritano di vivere come me), ma non mi stanno facendo nulla, appunto, a differenza delle femministe. Infatti i gay sono accusati di distruggere solo ed esclusivamente la società, senza soprusi nei confronti degli etero, mentre le femministe anche di distruggere la vita di tante persone che avrebbero la sola colpa di essere maschi. A livello di priorità mi sembra evidente che prima di tutto si debba combattere il femminismo. E io che sono uomo, se permettete, ho come priorità assoluta i miei diritti piuttosto che la difesa di una società che vorrebbe togliermeli perché schifa il mio essere uomo. Eppure sembra che pure alcuni antifemministi preferiscano tenersi il femminismo pur di non far passare le nozze gay. Non a caso i gay li mettete ovunque e le discussioni impennano quando si parla di loro.

Se proprio devo trovare una similitudine, le femministe stanno sullo stesso piano delle sentinelle e gli uomini dei gay. Femministe e sentinelle vorrebbero mettere su un piano inferiore maschi e gay. Gay e uomini sono quelli presi di mira.
Mettere sullo stesso piano gay con femministe e sentinelle con antifemministi ci fa una brutta pubblicità. Anzi, considerando che le sentinelle di turno non ci aiutano, questa ossessione per i gay ci danneggia perché stiamo escludendo gli uomini gay da questa battaglia. Per me siamo tutti uomini: etero, gay, musulmani, cattolici, etc. Siamo tutti sulla stessa barca. E ribadisco, ho molto più rispetto per un maschio gay che per uno morto di figa che fa il femminista per poter bagnare il biscottino. La nostra rovina sono i maschi femministi, appunto. E molti di questi odiano i gay perché avrebbero la colpa di non sbavare per le donne. Lesa maestà.

Pur condividendo molte cose (pure io sono contro la loro dittatura ideologica, contro la cagata del genitore 1 e 2, contro le adozioni, contro la propaganda ai bambini, etc) sono sempre più convinto che queste persone (mi riferisco a quelli che ignorano il femminismo, non a voi) siano più che altro omofobi ossessionati dai gay perché per la Chiesa gli omosex sono peccatori. Non credo che della famiglia gliene freghi qualcosa. Ripeto, se tengono così tanto alla famiglia, anziché perdere tempo con i gay, perché non fanno la guerra al femminismo, ossia L'UNICA causa del crollo della famiglia?

La vicenda di questo Pillon è interessante. Fa riferimento al Luglio del 2013 per il Ddl Scalfarotto, che ovviamente non è passato, ma dimentica la Convenzione di Istanbul che invece è passata col 100% dei voti. Interessante notare come ci siano parlamentari che vorrebbero aiutarlo in nome della libertà d'espressione (la stessa che porta le femministe a dire che gli uomini sono inutili o stupratori). Gli stessi parlamentari che votano tutte le porcate femministe che si trovano sotto il naso. Veramente interessante. Pur essendo d'accordo con lui, scusate se penso che se lo meritino queste persone. Fino a quando non combatteranno il femminismo in maniera forte, non proverò nessun tipo di solidarietà nei loro confronti.

Tra l'altro la forza di quei fanatici delle lobby gay sono proprio queste persone. Se lasciassero in pace i gay, le loro lobby non avrebbero il pretesto per tormentare il Mondo. Non a caso, per lo stesso motivo, le femministe hanno bisogno di farci passare tutti per maschilisti, altrimenti non avrebbero il pretesto per romperci l'anima.

Sinceramente noi uomini abbiamo problemi più importanti di quelli di questo Pillon o dei gay.



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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #79 il: Gennaio 23, 2015, 16:45:35 pm »
Forse non ti è chiara la connessione tra movimenti gay e femminismo. Entrambi sono strettamente collegati e diretti dagli stessi padroni.

Ma voglio andare sulla questione gay da un punto di vista "tecnico" e partendo da un principio che io ritengo "sacro" e non modificabile.

Io parto dal principio che:" La mia libertà finisce dove comincia la tua".
Io credo inoltre che l'articolo 3 (naturalmente non "interpretato" ma applicato alla lettera) sia indispensabile.

Applicando questi 2 concetti base io dovrei essere, a rigor di logica e coerenza, essere favorevole ai matrimoni gay.
Utilizzo il condizionale perchè come avrai ben intuito dai numerosi articoli, link, video, atti, tendenze nei paesi evoluti etc etc. lo scopo non è il matrimonio per i gay ma le adozioni.
Qui però subentra il primo gravissimo problema.
Un bimbo adottato da genitori gay perchè deve subire in nome della libertà di una coppia di adulti una situazione che lo porterà a confrontarsi in maniera conflittuale con gli altri?
Perchè le scuole, come è già avvenuto in Italia, hanno dovuto cancellare la festa del Papà a scuola perchè c'era una sola bimba figlia (o adottata) a scapito di tutti gli altri?
Perchè le scuole devono, per far "capire" a dei bimbi in età non idonea (asilo ed elementari), adottare libri scritti da ideologi gender (quindi femministi) che parlano di sesso anale, masturbazione, cunnilingus, fellatio lesbo etc. etc.?
La libertà di crescere pensando a giochi, al pallone, alle bambole e a tutte quelle cose che i bimbi liberamente fanno perchè deve esser sporcata dalla libertà di un soggetto adulto che vuole un figlio senza avere l'onere o l'onore di formare una famiglia normale?
Chi sono i soggetti che pretendono più diritti di altri? I gay.
Perchè loro possono farsi tutte le storie che vogliono, tutte le convivenze che vogliono e io non devo sfiorarli neanche con un dito.
Ma loro non possono permettersi di capovolgere a loro uso e consumo i sacrosanti diritti dei bimbi che a quell'età non hanno gli strumenti per capire concetti come omosessualità, sesso anale, etc. etc.
Dato che il femminismo ormai serve sempre di meno per "sfaldare la famiglia" i soliti noti hanno pensato bene di sfaldare il concetto di famiglia pure con i gay organizzando il  solito piagnisteo doppio pesista che è stato usato dalle femministe.
Se ci fai caso, molte femministe adesso sono diventate queer, attiviste LGBTQ (e tra poco saranno ancora di più animaliste...).
Pur pura "coincidenza" questi stessi impegni sono presi dai soliti noti.
Io sono contro i soliti noti. Perchè i soliti noti si mettono il vestito arcobaleno, il vestito rosa, il vestito antiislamico a seconda di non tanto nascosti interessi economico politici.
Ma io non sono per i soliti noti. Io li voglio vedere così i "soliti noti"...

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #80 il: Gennaio 23, 2015, 16:50:06 pm »
@Vicus

Io penso agli affari miei perché non ho alternative. Mi dovrei trovare una donna, pur sapendo che potrei finire in galera perché dimentico il nostro anniversario? E tutto questo per salvare la nostra società, la stessa che permette tutto ciò? Non se parla nemmeno. Se la società crolla, se lo sarà meritato. Tu sei sposato o fidanzato, nonostante tutto?

Inoltre conta che, come noto, gli uomini da sempre non sono molto propensi alla vita di coppia. Io stesso, a prescindere dal femminismo, penso che un uomo fidanzato o sposato o addirittura padre sia quasi come un carcerato, anche se sta una santa. Basta dare uno sguardo al cinema. Le donne hanno come modello la donna normale con uomo e figli, gli uomini l'uomo di potere e/o d'affari libero ed indipendente, stile House of Card o George Clooney in un film in cui rifiutava l'amore e ha battuto il record dei voli con la sua compagnia aerea (non ricordo il titolo). Penso che pochi ambiscano a fare la parte dell'uomo dei film romantici che piacciono alle donne, con tanto di fidanzatina/mogliettina premurosa e spaccapalle e 10 figli. Non è un caso se maschi e femmine hanno gusti cinematografici opposti.

Insomma, già questa società libertina ha offerto agli uomini una scusa per pensare giustamente agli affari propri. Figurati se poi l'amore diventa un campo di concentramento. Alla fine si sposano in pochi.

Per il resto, so che la società non è solo la Boldrini e l'unica cosa che un pò mi fa cambiare idea (quando non penso al femminismo) è solo il mio nazionalismo. Amo l'Italia, guai a chi me la tocca. Di certo però me ne frego dell'Europa e dell'occidente che, per me, possono pure crollare. Anzi, odio l'Europa, la nemica numero uno dell'Italia.
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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #81 il: Gennaio 23, 2015, 17:04:33 pm »
Ho visto film molto più belli nella vita reale. Famiglie anche con sei figli, felici e unite. Non posto le foto qui per ragioni di privacy.
La vita coniugale può essere fonte di grande gioia -se la gente sapesse cosa significa e come viverla.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #82 il: Gennaio 23, 2015, 17:21:34 pm »
@Angelo

Ma sono d'accordissimo con te, su questo punto ho discusso mille volte con i gay e i loro fan. Io sono contrario al 2000% alle adozioni ai gay (un bimbo ha bisogno di un padre e di una madre) e, ancor di più, a quella disgustosa propaganda gay nelle scuole, e non solo. Addirittura ho letto di due bimbe costrette a baciarsi in aula (credo negli Usa). Per il resto, se due gay vogliono stare insieme o sposarsi non penso che stiano violando la mia libertà. E te lo dice uno non favorevole al matrimonio gay. Però mi tappo il naso perché alla fine non ci devono essere cittadini di Serie B. Lo stesso Barilla su questo punto la pensa come me (ovviamente parlo del Barilla con la schiena dritta, non quello di oggi messo a 90 con le lobby gay).

Sono solo indispettito perché pensavo che questi movimenti fossero nostri alleati, mentre invece...

Non penso che femminismo e gay vadano di pari passo, altrimenti non mi spiego perché le femministe possano violare i diritti maschili mentre invece i gay non riescano nemmeno a mettersi alla pari con gli etero. L'unico legame è determinato dalle lesbiche che spesso sono pure femministe ma che, comunque, odiano anche i maschi gay. Per il resto, il femminismo ha avuto l'astuzia di inserirsi in un discorso che riguardava reali discriminazioni e la conseguente richiesta di uguaglianza di categorie realmente discriminate come possono essere i gay, i neri, etc, facendo credere che pure le donne si trovassero nella stessa situazione e che il loro movimento volesse solo la parità.

Premesso che, come ho scritto in questo post, non credo ai complotti... Il femminismo sta diventando meno funzionale per poter distruggere la famiglia? Magari, almeno ci leviamo le naziste dalle scatole. Meglio i deliri non discriminatori dei gay che il femminismo e le sue discriminazioni positive. Ma, soprattutto, se devo essere discriminato, mi ci porto dietro le signore. Almeno subiamo insieme e siamo pari. Leggo di madri e padri discriminati dalle lobby gay. Meglio questo del femminismo che discrimina solo i padri. Meglio qualsiasi discriminazione che prenda di mira maschi e femmine senza nessuna distinzione che il femminismo che prende di mira solo gli uomini. Se devo finire all'inferno, ci devono finire tutti e TUTTE. Ho reso l'idea?

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« Risposta #83 il: Gennaio 23, 2015, 17:43:41 pm »
@Vicus

I gusti sono gusti. Per un uomo non mi pare il massimo dell'aspirazione, salvo eccezioni. Se ci aggiungi il femminismo, il gioco è fatto. Il femminismo ha avuto anche la colpa di aver fatto schifare completamente qualsiasi rapporto, sesso escluso (in parte anche quello), con le donne. E di conseguenza pure la famiglia.

Io ormai evito pure le riunioni di famiglia con i miei parenti perché mi viene la nausea, e sono anni che non mi siedo a tavola con i miei come si fa spesso in famiglia (ovviamente nulla contro le singole persone). Il 24 Dicembre, dopo essere uscito con gli amici, l'ho passato da solo sulla poltrona, con Internet, TV, e cibo di ogni genere. Ho rifiutato l'invito di qualsiasi parente perché l'idea di passarlo in famiglia mi disgustava.

Per me, e lo dico col massimo rispetto, un antifemminista che difende la famiglia, senza rendersene conto è complice del femminismo. La prima mossa per ribellarsi al femminismo è pensare agli affari propri, non muovere un dito per la società e se possibile danneggiarla (sono fiero di contribuire al suo crollo non sposandomi e non facendo figli), ignorare le donne, limitandosi quando si può (altrimenti si vive lo stesso) e non si rischia di finire in galera per stupro, a qualche passatina veloce. Poi tanti saluti. Dammi retta, si vive meglio. Tu ti preoccupi di tutelare una società che ti disprezza. Se penso che ci sono uomini che rischiano la vita per difendere la nostra società, salvo sentirsi dire che sono inferiori e meno coraggiosi delle donne che, nel mentre, stavano ben nascoste in casa...
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« Risposta #84 il: Gennaio 23, 2015, 17:45:59 pm »
@Angelo

Ma sono d'accordissimo con te, su questo punto ho discusso mille volte con i gay e i loro fan. Io sono contrario al 2000% alle adozioni ai gay (un bimbo ha bisogno di un padre e di una madre) e, ancor di più, a quella disgustosa propaganda gay nelle scuole, e non solo. Addirittura ho letto di due bimbe costrette a baciarsi in aula (credo negli Usa). Per il resto, se due gay vogliono stare insieme o sposarsi non penso che stiano violando la mia libertà. E te lo dice uno non favorevole al matrimonio gay. Però mi tappo il naso perché alla fine non ci devono essere cittadini di Serie B. Lo stesso Barilla su questo punto la pensa come me (ovviamente parlo del Barilla con la schiena dritta, non quello di oggi messo a 90 con le lobby gay).

Sono solo indispettito perché pensavo che questi movimenti fossero nostri alleati, mentre invece...

Non penso che femminismo e gay vadano di pari passo, altrimenti non mi spiego perché le femministe possano violare i diritti maschili mentre invece i gay non riescano nemmeno a mettersi alla pari con gli etero. L'unico legame è determinato dalle lesbiche che spesso sono pure femministe ma che, comunque, odiano anche i maschi gay. Per il resto, il femminismo ha avuto l'astuzia di inserirsi in un discorso che riguardava reali discriminazioni e la conseguente richiesta di uguaglianza di categorie realmente discriminate come possono essere i gay, i neri, etc, facendo credere che pure le donne si trovassero nella stessa situazione e che il loro movimento volesse solo la parità.

Premesso che, come ho scritto in questo post, non credo ai complotti... Il femminismo sta diventando meno funzionale per poter distruggere la famiglia? Magari, almeno ci leviamo le naziste dalle scatole. Meglio i deliri non discriminatori dei gay che il femminismo e le sue discriminazioni positive. Ma, soprattutto, se devo essere discriminato, mi ci porto dietro le signore. Almeno subiamo insieme e siamo pari. Leggo di madri e padri discriminati dalle lobby gay. Meglio questo del femminismo che discrimina solo i padri. Meglio qualsiasi discriminazione che prenda di mira maschi e femmine senza nessuna distinzione che il femminismo che prende di mira solo gli uomini. Se devo finire all'inferno, ci devono finire tutti e TUTTE. Ho reso l'idea?
L'istituto del matrimonio esiste per tutelare la famiglia naturale e la procreazione. Non è un diritto basato sul sentimento.
Ed è scontato che un matrimonio gay in nome di una malintesa uguaglianza porterà all'adozione, secondo un'agenda ben nota e collaudata.
Già l'uso di terminologie come "diritto" e "sono contrario all'adozione" rispecchiano il linguaggio delle PR delle lobby gay, che ci vogliono propinare la loro agenda con inesorabile gradualità.
Quell'australiana che vuol sposarsi il cane è una cittadina di serie B? Se si ignora la natura e la finalità procreativa del matrimonio sposandosi un essere dello stesso sesso, perché allora non un animale (passando prima per pedofilia e incesto, i prossimi sdoganamenti)? Anche questa è uguaglianza.
Citazione da: N° 10
Meglio i deliri non discriminatori dei gay che il femminismo e le sue discriminazioni positive.
Perché ci viene offerta una scelta tra i due? Dovremo sorbirceli entrambi, serviti dalle stesse lobby.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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« Risposta #85 il: Gennaio 23, 2015, 17:55:19 pm »
Quoto al 100%
L'istituto del matrimonio esiste per tutelare la famiglia naturale e la procreazione. Non è un diritto basato sul sentimento.
Ed è scontato che un matrimonio gay in nome di una malintesa uguaglianza porterà all'adozione, secondo un'agenda ben nota e collaudata.
Già l'uso di terminologie come "diritto" e "sono contrario all'adozione" rispecchiano il linguaggio delle PR delle lobby gay, che ci vogliono propinare la loro agenda con inesorabile gradualità.
Quell'australiana che vuol sposarsi il cane è una cittadina di serie B? Se si ignora la natura e la finalità procreativa del matrimonio sposandosi un essere dello stesso sesso, perché allora non un animale (passando prima per pedofilia e incesto, i prossimi sdoganamenti)? Anche questa è uguaglianza.Perché ci viene offerta una scelta tra i due? Dovremo sorbirceli entrambi, serviti dalle stesse lobby.
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« Risposta #86 il: Gennaio 23, 2015, 17:57:11 pm »
La società non la puoi distruggere, la puoi solo peggiorare. E una società senza famiglie è una società di schiavi alienati, senza radici e senza progetti.
Le famiglie con problemi non sono l’archetipo della famiglia, “l’unica famiglia possibile”. Sono semplicemente il risultato di decenni di imbarbarimento e diseducazione delle popolazioni, per cui la famiglia è diventata semplicemente un “tirare avanti” in un albergo a camere singole, senza comunicazione né progetti per mancanza di valori profondi che uniscano. Ma è un quadro identico alla vita del single, i cui rapporti sono futili e superficiali (l’insignificanza è appena mascherata dalla partita alla domenica).

Le lobby burocratiche che ci governano come animali di un giardino zoologico, sembrano credere che il mondo evolva gradualmente come una pianta, con condizionamenti progressivi delle popolazioni. Ma la storia dimostra che non è così. Intanto la Germania da tempo prepara il ritiro dall'Euro per quando Grecia, Italia e compagnia faranno default, e lì ne vedremo delle belle.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #87 il: Gennaio 23, 2015, 18:13:26 pm »
La famiglia naturale, senza femminismo tra i piedi, non può crollare né essere a rischio. Se è NATURALE, e non TRADIZIONALE come sostengono i gay, ci sarà un motivo. Logicamente è ovvio che se un uomo che si sposa rischia la galera pure se non abbassa la tavoletta del WC, nessuno si sposerà più e addio famiglia. Ma se due gay si sposano, non penso che gli etero diventino tutti gay. Le adozioni non c'entrano. Due persone si possono sposare e non avere figli.

Sposarsi un cane penso che sia delirante, anche perché lui non può decidere e magari può essere una violenza nei suoi confronti. E ci mancherebbe altro. Due persone consenzienti saranno pure libere di fare ciò che vogliono, a patto che non danneggino il prossimo. Mi sfuggono i danni alla società di due gay che si sposano, pur non essendo a favore delle nozze omo. Nel nostro caso non penso che il matrimonio gay danneggi gli uomini. E visto che la società appoggia il femminismo, questa è l'unica cosa che dovrebbe interessarci. Anche se i gay distruggessero la società. Anzi, in quel caso li sosterrei solo per ripicca.

Ps. per ora stiamo subendo solo il femminismo. E quelle teorie complottiste che, oltre che presso i radical chic femministi, ora vanno di moda pure tra le varie sentinelle, con la QM non c'entrano nulla ma, anzi, non le fanno una bella pubblicità. Infatti si è visto come intendono combattere l'agenda femminista dei rettiliani di turno questi signori :lol:
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Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #88 il: Gennaio 23, 2015, 18:21:27 pm »
Appunto, il problema non è la società. Il problema è la società moderna che appoggia il femminismo. Io voglio vedere distrutta la società del femminismo. Non la società in generale. Il mio sogno è una società sana in cui non c'è né femminismo né maschilismo né discriminazioni positive né misandria (e né misoginia). Non chiedo molto.

Gli schiavi sono gli uomini sposati, non quelli single. Mi dispiace.

Sull'euro, io vorrei uscirci da anni ma alla fine ci sbatteremo il muso. Peggio di quanto fatto fino ad oggi.
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Offline Frank

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #89 il: Gennaio 23, 2015, 19:27:14 pm »
Poniamo il caso di una donna che voglia fare il soldato in Italia.
Attualmente, con la scusa del femminismo, di una scienza piegata agli interessi e ai  danari e di altri interessi, la donna fa la soldatessa con dei privilegi che il soldato non ha.
Non si deve tagliare i capelli, non deve andare in prima linea, ha maggiori tutele e ha pure delle quote che affossano un soldato migliore di sesso maschile.

La tua soluzione a tal problema sarebbe, se non ho capito male, di rimettere la donna dove stava, ossia in cucina, a fare figli, e ad esser sottomessa e di negare tale aspirazione.

La mia soluzione invece è diversa. La donna se vuole fare la soldatessa deve fare le stesse identiche cose degli uomini, gli stessi test fisici, gli stessi capelli corti, le stesse divise e deve buttare il sangue in guerra come gli uomini, senza nessun privilegio. Quante soldatesse partirebbero con tali condizioni?  :shifty: :shifty:

Angelo, non è solo in Italia che funziona così, ma in tutto il mondo.
Quindi anche nei paesi non occidentali.
Comunque, per quanto riguarda l' Italia, riporto una sintesi dei tempi richiesti nell' esercito ai soldati e alle soldatesse.
Trattasi di roba segnalatami da una conoscenza.

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Marcia zavorrata: 10 kg per 10 km
uomo fino a 28 anni: 1h 30
donna fino a 28 anni: 2h (praticamente lo stesso tempo richiesto agli uomini di età compresa tra i 51 e i 55 anni)

Piegamenti sulle braccia
uomo fino a 28 anni: 30
donna fino a 28 anni: 18

Piegamenti addominali
uomo fino a 28 anni: 40
donna fino a 28 anni: 38

Salto in alto
uomo fino a 28 anni: 1,2
donna fino a 28 anni: 1,1

Salto in lungo
uomo fino a 28 anni: 3,90
donna fino a 28 anni: 3,50

Corsa piana 3000 metri
uomo fino a 28 anni: 16'00
donna fino a 28 anni: 18'30

Corsa piana 2000 metri
fasce d'età 51-55  56-60
uomo: 14'40 - 16'00
donna: 16'20 - 17'40


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Dunque, un uomo di 28 anni può esser buttato fuori se sui 3000 metri impiega più di 16 minuti, mentre una pari età di sesso femminile viene promossa ugualmente se impiega due minuti e mezzo di più...
Alla faccia delle "discriminazioni contro le donne".

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Citazione
La mia soluzione invece è diversa. La donna se vuole fare la soldatessa deve fare le stesse identiche cose degli uomini, gli stessi test fisici, gli stessi capelli corti, le stesse divise e deve buttare il sangue in guerra come gli uomini, senza nessun privilegio. Quante soldatesse partirebbero con tali condizioni?  :shifty: :shifty:

Aggiungo che i battaglioni dovrebbero essere esclusivamente femminili; non misti.
Ma tanto non accadrà mai, perché gli stessi uomini (coglioni) non lo permetteranno mai, qui come altrove.