Sicuramente il progresso tecnologico ha "emancipato" l'umanità, non solo le donne, ma alla fine, seppur in chiave moderna, i ruoli sono quelli. La politica non cambierà mai la natura. Il che non significa donne a casa e uomini al potere (non è mai esistita una società simile, se non per necessità), ma che l'orientamento generale porta le donne a preferire fare le donne e gli uomini a preferire fare gli uomini. Questa è la vita reale, poi è chiaro che in tv si vedono 10000 donne detective, imprenditrici, manager, ecc...ma i film sono film. Si vedono pure donnine basse 1,45 e che pesano 50 kg massacrare uomini alti 1,95 x 120 kg, ma solo una femminista potrebbe dire che è tutto vero.
Naturalmente su 7 miliardi di persone ci sono tante uome e tanti femminucci. Ed è giusto così: se una donna vuole fare la manager di un'azienda di informatica nessuno deve dire mezza parola, così come nessuno deve fiatare se un uomo vuole fare il truccatore o disegnare borsette, l'importante è che rispettino la vera uguaglianza e non rompano il cazzo con quote rosa, discriminazioni positive, ecc.
Il femminismo è fallito proprio perché le donne invece sono le prime a non volere e a non aver voluto questo cambiamento e a preferire i ruoli e l'uomo classici/o. Non fanno altro che ripeterlo, tra l'altro. E gli uomini del femminismo (zerbini, effeminati, ecc) vengono puntualmente ignorati per quelli classici. Inoltre il fallimento pratico del femminismo, con tanto di richieste di quote rosa, è determinato dalle scelte spesso "tradizionali" delle donne che, o preferiscono occuparsi della sola famiglia o fare lavori tipicamente femminili. Non mi pare che ci sia la fila di donne che vogliono fare le "uome", ossia entrare in politica, gestire aziende, occuparsi di economia, informatica, ecc, salvo eccezioni. Ormai, a denti stretti, senza mai trascurare er gombloddo misogino, lo ammettono le stesse femministe.
Secondo me -e lo confermò pure un famoso antifemminista americano (o canadese)- i primi ad aver salutato con entusiasmo il femminismo sono stati gli uomini perché pensavano che avrebbe liberato anche e soprattutto loro, svincolandoli da certi doveri assurdi.
In effetti, togliendo la parte che io combatto, quella misandrica, come ho scritto prima una società senza ruoli (non solo parità di diritti e doveri ma anche dei ruoli) favorirebbe solo gli uomini e metterebbe nella merda le donne. E le femministe lo sanno bene, ecco perché tirano fuori la parità nella differenza.
Differenza sto par di palle. Ormai sono salite sulla bicicletta e devono pedalare, non si torna indietro, infatti rifiuterei pure la situazione che c'era in passato, che prevedeva tanti privilegi ma anche tanti doveri per gli uomini, così come per le donne. Io, e penso ormai la maggior parte degli uomini, non sono disposto a farmi dire che cosa devo fare solo perché sono uomo, a maggior ragione se parliamo di stronzate come proteggere le donne, renderle felici, matrimonio, amore, ecc.
Pari diritti e doveri, poi ogni essere umano fa ciò che vuole. Al resto ci penserà la natura. Le donne fanno ciò che vogliono, io faccio ciò che voglio.
Sono le donne ad aver bisogno dei ruoli tradizionali, non gli uomini. Paradossale ma vero: i primi a tirare fuori la parità sono gli uomini, mentre le donne tendono ad essere tradizionaliste, femministe escluse che vogliono la parità nella differenza.
Io non ho bisogno di una donna che si prenda cura di me. So cucinare, stirare, pulire casa mia. Una donna avrà sempre bisogno di un uomo che faccia i lavori pesanti per lei o che le salvi il culo quando rischia la vita.
Una volta eliminata la misandria, con tanto di discriminazioni positive, per me il problema sarà risolto. Di certo non voglio ritornare a 100 anni fa quando le povere discriminate se ne stavano in casa mentre gli uomini schiattavano in guerra. A questo giro ci vanno le donne a farsi bombardare e, detto senza rancore verso le donne non femministe (la maggior parte) se sono in difficoltà, io girerò la testa, almeno che mi paghino
Viva la vera parità dei sessi.