Autore Topic: Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia  (Letto 25557 volte)

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #30 il: Gennaio 21, 2015, 12:25:31 pm »
@freethinker

Insomma, non mi pare che il femminismo abbia così tanta presa sulla società né, soprattutto, sulle donne. Ovviamente alcuni antifemministi pensano che "donna = femminista" ma non è così. Le naziste sono in minoranza. Questo comunque lo sanno pure i sassi.


Io sono di avviso diverso.

E' la mentalità che è diffusa.
Noi stessi ragioniamo in modo femminista senza nemmeno accorgercene.

Infatti non stiamo facendo una rivoluzione. Stiamo ancora prendendo coscienza ma secondo me non ci crediamo davvero nemmeno noi.

Forse abbiamo davvero assimilato che la vita maschile vale meno di quella femminile, se è vero che l'uomo va in pensione più tardi delle femmine e se accettiamo che la pena per un criminale sia mediamente peggiore di quella di una donna che ha commesso lo stesso reato.
Sopportiamo da quarant'anni la disparità di trattamento in sede di separazione. Rinunciamo ai figli. Rassegnati. Ci sentiamo padri inadeguati. Ci hanno piegato.
Nemmeno la costituzione tutela la paternità. E noi... sopportiamo.

Sopportiamo come asini alla macina.
Quando invece sarebbe opportuno abbracciare il kalashnikov.

Siamo morti.

Secondo me siamo tutti femministi.
Persino noi.
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Offline Marco21

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #31 il: Gennaio 21, 2015, 12:39:58 pm »
Io sono di avviso diverso.

E' la mentalità che è diffusa.
Noi stessi ragioniamo in modo femminista senza nemmeno accorgercene.

Infatti non stiamo facendo una rivoluzione. Stiamo ancora prendendo coscienza ma secondo me non ci crediamo davvero nemmeno noi.

Forse abbiamo davvero assimilato che la vita maschile vale meno di quella femminile, se è vero che l'uomo va in pensione più tardi delle femmine e se accettiamo che la pena per un criminale sia mediamente peggiore di quella di una donna che ha commesso lo stesso reato.
Sopportiamo da quarant'anni la disparità di trattamento in sede di separazione. Rinunciamo ai figli. Rassegnati. Ci sentiamo padri inadeguati. Ci hanno piegato.
Nemmeno la costituzione tutela la paternità. E noi... sopportiamo.

Sopportiamo come asini alla macina.
Quando invece sarebbe opportuno abbracciare il kalashnikov.

Siamo morti.

Secondo me siamo tutti femministi.
Persino noi.
Per fortuna c'è ancora qualcuno che ragiona.
 :clapping: :clapping: :clapping:

E' proprio ciò che intendevo affermare io nei precedenti post. I politici li ha votati la gente..e non mi si venga a parlare delle liste bloccate: la gente continua a votare gli stessi partiti che hanno tolto le preferenze. E i media dicono alla gente semplicemente ciò che la gente vuol sentirsi dire, semplicemente perchè le TV sono COMMERCIALI, ed hanno interesse economico a fare ascolti, e dunque a soddisfare ciò che la maggioranza vuole sentirsi dire. E' OVVIO E BANALE. Sarebbe contro gli interessi delle tv, dire ciò che la gente non vuole sentire.
Chi è che non ha legiferato sull'informazione e sulle tv commerciali? Chi è il responsabile? I politici. E chi li ha votati? Di nuovo, la gente!
Il problema sono le democrazie, che in realtà sono oligarchie camuffate, poichè nessuno vuole interessarsi di politica, ma tutti vogliono votare come fosse uno sport, un gioco che si può fare anche senza capire un emerito tubo.
E' un'oligarchia...già di fatto. Ma se poi qualcuno propone di renderla di fatto una vera e funzionante oligarchia meritocratica con un esame per votare, tutti si scandalizzano ipocritamente.
E la colpa sarebbe dei politici? Leggendo queste stupidaggini, ci si rende conto del perchè la società faccia cosi schifo.

Offline vnd

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #32 il: Gennaio 21, 2015, 12:44:32 pm »
Eh si... trovare un nemico sempre e comunque. I media, i politici ecc. Oh mio Dio. Ma secondo voi davvero i politici vengono da Marte? I media vengono da Marte? Poveri noi.
I politici chi li ha votati? E perchè i media diffondono disvalori? Rispondere a queste domande è davvero cosi difficile? Vabbè io ci rinuncio. Tempo perso.

Per votare politici diversi avremmo dovuto avere delle alternative tra i candidati.
Sono vent'anni che ci limitiamo a turarci il naso e a votare il meno peggio.
Possiamo davvero essere ritenuti responsabili di questo sfascio?

I media diffondono disvalori perché i giornalisti, a causa del finanziamento ai giornali, sono dipendenti statali.
Non puoi nemmeno, come cittadino con un pensiero politico e consumatore, boicottare un giornale non comprandolo.
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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #33 il: Gennaio 21, 2015, 12:48:30 pm »
@Marco21

Intanto rilassati, stiamo discutendo tranquillamente.

Ragioni come le femministe.

1) Non rispetti chi non rientra nel tuo modello e ti metti su un piano superiore, pensando di poter violare i suoi diritti e le sue libertà in nome, appunto, di una tua presunta superiorità morale

2) Usi i doppi standard del femminismo. Tu puoi fare tutto perché sei moralmente superiore, gli altri non devono farlo con te altrimenti diventi antifemminista o vai in piazza a fare la sentinella. Così come le femministe si lamentano del maschilismo, salvo poi fare la guerra agli uomini. Bella coerenza.

Se tu ti senti in diritto di discriminare gli altri, allora anche gli altri possono discriminare te.

Io invece sono coerente. Pretendo rispetto ma allo stesso tempo ricambio. E dico ciò soprattutto ora che sto provando sulla mia pelle cosa significa essere quello preso di mira.

Pretendo rispetto dalle donne, infatti odio il femminismo, ma allo stesso tempo le rispetto, infatti odio anche il maschilismo (che, salvo eccezioni, però non esiste). Non sarei credibile se mi lamentassi del femminismo e poi appoggiassi il maschilismo. Sarei uguale alle femministe, appunto.

Il resto non mi interessa. Ogni persona deve essere libera di fare ciò che le pare, a patto che non danneggi gli altri. E per "altri", intendo la società, non solo me o la categoria a cui appartengo.

Nel caso del femminismo, una donna è libera di fare ciò che le pare. Il problema si pone quando il femminismo invece vorrebbe limitare la libertà degli uomini. Ecco allora che mi ribello e divento antifemminista.

Per il resto noto che, tanto per cambiare, qualcuno mette in mezzo i gay. E tra l'altro il tuo discorso sembra pure femminista. Perché attacchi solo l'uomo che disegna borsette dandogli del gay e non la donna che lavora nel settore informatico, dandole della lesbica? In effetti, pochi, vero, esistono pure gli omofobi femministi che odiano i maschi gay e poi amano le lesbiche. Gli stessi secondo cui la famiglia starebbe crollando per colpa dei gay e non per colpa del femminismo che, anzi, appoggiano pure. Ripeto, pochi ma ci sono.

Io odio il politicamente corretto, hai sbagliato persona, altrimenti non scriverei su questo forum. Non sono un fan dei gay. Penso che l'omosessualità sia una malattia e non lo nascondo, non accetto i loro deliri su genitore 1 e 2, sulle adozioni, sulla legge antiomofobia, ecc. Ho pure difeso Barilla su tutte le pagine Fb. Ma si ritorna al discorso iniziale: se uno non rompe le palle al Mondo e si fa gli affari suoi, che problemi ti dà? Uno è gay e disegna borsette. A te che te ne frega? A me non interessa. Sicuramente lo considero poco normale, ma lo rispetto. Non me frega una mazza, non sta facendo del male a nessuno. Sarei un buonista se dicessi che è tutto normale.

La società non la rovina lui. La società al massimo la rovinano le lobby gay che vorrebbero imporre l'omosessualità come modello dominante. Ma siete voi a dar potere a questa gente mettendovi ad attaccare chiunque sia omosessuale. Più attaccate i gay, più le lobby gay diventano potenti.

Detto ciò, uno non diventa gay perché vede altri gay. Se fosse così, cadrebbe la teoria della "natura". In realtà la natura ha creato l'uomo e la donna per stare insieme e non prevede che due maschi o due femmine facciano sesso tra di loro, quindi, come dicevo prima, la politica non cambierà mai la natura. Nessun pericolo. Io sono etero e di certo non diventerò gay dopo aver sentito parlare Cecchi Paone.

Piuttosto la società la sta rovinando il femminismo. La famiglia sta crollando per colpa dei gay? La famiglia crolla perché gli uomini non vogliono più sposare le donne. Sono diventati tutti gay? O forse non si sposano più perché non sono dei pazzi che vogliono rischiare la galera per essersi scordati l'anniversario della moglie? Visto che tengono così tanto alla famiglia, le sentinelle facciano la guerra al femminismo e non ai gay. Altrimenti la famiglia è solo una scusa per attaccare i gay.

Ps. In ogni caso ho molto più rispetto di un maschio gay che di un maschio etero e morto di figa che fa il femminista sperando di bagnare il biscottino.




Ex Andrea

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #34 il: Gennaio 21, 2015, 12:54:19 pm »
Chi è che non ha legiferato sull'informazione e sulle tv commerciali? Chi è il responsabile? I politici. E chi li ha votati? Di nuovo, la gente!
Il problema sono le democrazie, che in realtà sono oligarchie camuffate, poichè nessuno vuole interessarsi di politica, ma tutti vogliono votare come fosse uno sport, un gioco che si può fare anche senza capire un emerito tubo.
E' un'oligarchia...già di fatto. Ma se poi qualcuno propone di renderla di fatto una vera e funzionante oligarchia meritocratica con un esame per votare, tutti si scandalizzano ipocritamente.
E la colpa sarebbe dei politici? Leggendo queste stupidaggini, ci si rende conto del perchè la società faccia cosi schifo.

In realtà, come dicevo nel post precedente, per votare politici diversi avremmo dovuto avere delle alternative tra i candidati.
Sono vent'anni che ci limitiamo a turarci il naso e a votare il meno peggio.

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #35 il: Gennaio 21, 2015, 12:57:54 pm »
Io personalmente ho il diritto di voto da 10 anni e ho votato solo una volta alle comunali. Per il resto, mai votato.

Io mi ribellerei anche con forza, ma da solo non posso fare nulla, quindi faccio quel che posso. Di certo non mi metto a 90.
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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #36 il: Gennaio 21, 2015, 13:00:41 pm »
Eh si... trovare un nemico sempre e comunque. I media, i politici ecc. Oh mio Dio. Ma secondo voi davvero i politici vengono da Marte? I media vengono da Marte? Poveri noi.
I politici chi li ha votati? E perchè i media diffondono disvalori? Rispondere a queste domande è davvero cosi difficile? Vabbè io ci rinuncio. Tempo perso.

No. Ma la gente li subisce. Non li vota sapendo come sono realmente. A cosa servirebbe la propaganda, altrimenti?
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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #37 il: Gennaio 21, 2015, 13:05:38 pm »
@vdn

Ecco, dicevo quello. A forza di bombardare, inconsciamente abbiamo assorbito la mentalità femminista.

Io quando mi iscrivevo alle pagine contro la violenza sulle donne o difendevo le insegnanti violente solo perché donne non ero certamente femminista né pensavo al maschio discriminato. La consideravo una cosa naturale.

Stesso discorso per molta gente comune. Non sono persone femministe come la Terragni di turno.

A volte vedi donne che dicono di preferire gli uomini e odiare le donne fare ragionamenti da Boldrini. Se quelle sono femministe, io sono il Papa.
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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #38 il: Gennaio 21, 2015, 13:58:23 pm »
@Lucia

Sulla lotta di classe concordo, infatti il comunismo non lo reggo proprio. Noi parliamo di nazifemminismo, ma il femminismo è uguale pure al comunismo, basta sostituire la lotta di classe con quella dei sessi, i poveri con le donne e i ricchi con gli uomini. In principio c'è una forte invidia e un forte complesso di inferiorità.

Nel comunismo si annulla il concetto di democrazia e meritocrazia, prendendo di mira i migliori per privilegiare i mediocri, creando una discriminazione e abbassando il livello della società. Tutti poveri, tutti uguali. I ricchi sono il male e devono essere distrutti, discriminati. Se io mi faccio il mazzo e divento ricco, mentre un altro si gratta e rimane povero, automaticamente divento il male e devo essere distrutto.

Ovviamente sono esclusi i dirigenti del partito che invece la ricchezza non la schifano affatto. 

Nel femminismo funziona più o meno allo stesso modo. Gli uomini hanno la colpa di essere considerati migliori delle donne dalle stesse femministe, che rinnegano la femminilità e prendono come unico modello positivo la virilità (anche se poi fingono di disprezzarla). Visto che una donna non sarà mai un uomo, nel confronto diretto risulta perdente, e questa cosa crea rabbia, con tanto di complessi d'inferiorità, alle femministe, che si sentono sconfitte.

Di conseguenza si deve abbassare il livello dell'uomo per far competere la donna. Non solo a livello pratico, ma anche a livello di immagine. Lo scopo principale della misandria è per far passare per coglioni i maschi per far sembrare in gamba le femmine. Una donna mediocre vicino ad un uomo cretino passerà per un genio.

Unica differenza. Il comunismo alla fine vuole tutti uguali, seppur tutti poveri. Il femminismo vuole la donna dominante sull'uomo.

Ps. ovviamente se il ricco in questione è un ladro criminale che cerca di dominare i più poveri, sono costretto a dar ragione ai comunisti, pur schifandoli. Una via di mezzo è l'ideale.
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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #39 il: Gennaio 21, 2015, 14:24:04 pm »
Citazione
Nel femminismo funziona più o meno allo stesso modo. Gli uomini hanno la colpa di essere considerati migliori delle donne dalle stesse femministe, che rinnegano la femminilità e prendono come unico modello positivo la virilità (anche se poi fingono di disprezzarla). Visto che una donna non sarà mai un uomo, nel confronto diretto risulta perdente, e questa cosa crea rabbia, con tanto di complessi d'inferiorità, alle femministe, che si sentono sconfitte.

Per me le donne non invidiano gli uomini,ma le donne più fighe che si accaparrano gli uomini.

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03 GEN 2015  |  15 COMMENTI
”Women against feminism”, la guerra DENTRO i sessi”
di Enrico Fiorini
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Quando la lotta di classe esce dalla porta, rientra dalla finestra.

 Voglio parlare di ”Women against feminism” non per elogiarlo, ma per sancire che esso è la più piena dimostrazione di come la guerra dei sessi di cui si parla sia sempre un’illusione. Ci aveva già pensato Carla Bruni a dare il là, quando aveva detto che lei non aveva alcun bisogno del femminismo. Ma che cosa intendeva dire la Carlà?

Intendeva forse dire che il motore sociale del femminismo è l’invidia delle donne brutte nei confronti di quelle belle e che lei in fin dei conti percepisce questa invidia che in un certo senso è diretta ANCHE nei suoi confronti?

Probabilmente sì, e se sussiste un filo conduttore del movimento ”women against feminism”, è proprio una certa avvenenza delle partecipanti che si fanno il selfie, pubblicano la foto e dicono ”IO NON HO BISOGNO DEL FEMMINISMO” quasi a voler dire “Beh, io sono come Carla Bruni e non come Andrea Dworkin,se permettete”.

Con ogni probabilità è stata lei, la madrina nobile di ”women against femminism”, che poi è iniziato e nelle fantasie di alcuni,aveva destato i desideri mai del tutto assopiti di questa fantomatica ”donna tradizionale”che secondo me non è mai esistita.

In realtà si è trattato di un movimento ”egoista-speculare” al femminismo, in cui in pratica alcune donne un pò più fisicamente avvenenti, hanno lanciato l’offensiva contro le “cesso-femministe” (voglio essere volutamente provocatorio), insomma una prova in più che il mondo non si divide in maschi e femmine, ma in chi può e chi non può, “E se io posso, lo devo far rimarcare che io posso, tu no, e a differenza di te io  non ho alcun bisogno di qualcuno che mi aiuti a potere, do you understand”?

Eh sì, perchè non c’è nulla di più falso della cosiddetta guerra dei sessi; la verità è che l’unica VERA guerra in corso, è la guerra DENTRO i sessi.

E così le neofemministe dopo che le loro madri hanno bruciato il reggiseno in piazza, ora casualmente fanno le moraliste e da neotalebane quali sono vorrebbero coprire le donne in tv, e si lanciano ad ogni piè sospinto contro la mercificazione della ”donna oggetto”, E NOI IN FIN DEI CONTI CREDIAMO DI SAPERE IL PERCHÉ …

Ma che cos’è questa storia, ormai trita e ritrita della ”donna oggetto”, se non l’ennesimo tentativo di cercare di gettare fumo negli occhi e di ribaltare la realtà, ovvero i ruoli di privilegiati e vittime?

Come la volpe critica l’uva che è troppo acerba perchè non ci arriva, così la femminista, invidiosa delle donne che riescono ad arrivare in tv, in virtù delle loro grazie, le lancia addosso questo anatema di ”donna oggetto”, ”vittima dell’oppressione patriarcale”,  così come la volpe proclama l’acidità dell’uva che sotto sotto, bramerebbe ad ogni istante.

Prima di mentire a noi, mentono innanzitutto a loro stesse.

Esempio: io sono una “burzona” obesa e vedo queste superfighe che si pigliano i supericchi sui panfili, e stanno in tv che è l’apoteosi della vanità femminile, e crepo di invidia, allora scrivo un libercolo ridicolo e patetico e in pratica cerco di ribaltare tutto per sentirmi meglio …

… quindi io “chiatta burza pseudonintellettuale” che scrivo il libro femminista di “merda” sono una donna emancipata, invece loro che vivono da principesse sui panfili o che hanno la gloria della tv, sono delle povere mentecatte donne oggetto stuprate dalla cultura patriarcale, insomma delle poverette da compatire … loro … mica io “burza sfigata”..nevvero?

E così abbiamo raggiunto un primo skill ”l’inzuccheramento della pillola”, che oggi in tempo dell’americanissimo ”think pink” è davvero molto alla moda, cioè in pratica la capacità di mentire a sè stessi, per non affrontare la realtà, e noi sappiamo che le donne sono maestre in questo…

Quindi tutte le “cesse”,e magari anche le “meno-cesse” insicure complessate, quelle ”specchio-specchio delle mie brame chi è la più magra del reame”, tra un musli di danone di vita-snella, una liposuzione, un ritocchino e l’indimenticabile e misteriosa (per il genere maschile) ‘beauty-farm”, dopo aver letto l’indimenticabile pietra miliare dell’autocoscienza femminile moderna, l’eccelso ”il viaggio dimagrante” di Rosanna Lambertucci…

… non potranno non notare in libreria, questo libercolo che dopo tutti questi tentativi falliti di apparire più belle, in pratica le libera dalle loro ansie di apparire brutte spiegandogli che le donne superfighe in tv, che loro vorrebbero sostituire, sono in realtà delle vittime, quindi, dopo 6 interventi chirurgici, 74 diete fallite, 8 liposuzioni con cui si poteva sfamare il biafra …

… tu cara donna quando leggi il libro che ti spiega che le superfighe in realtà sono delle vittime, dovresti esserti resa conto di essere arrivata all’ultimo stadio:la resa, LA NEGAZIONE DI CIO’ CHE HAI SEMPRE DESIDERATO E MAI OTTENUTO.
Ma loro sanno come seppellire questa dolorosa coscienza nello scantinato dell’inconscio.
Quindi odiano e non sanno nemmeno perchè odiano …

E così il loro odio nello scantinato dell’inconscio, eterodiretto verso bersagli fittizi, non può che crescere e proliferare e diffondersi come un virus, nutrendosi dell’insoddisfazione e della frustrazione, ubiquitaria nella società di oggi.

Si riciclano in posizioni pseudointellettuali senza valore, in cui riciclano sempre le stesse frasi e gli stessi temi, si scagliano contro il maschio cattivo che sarebbe reo di tutto questo smutandamento, anche quando sanno benissimo che le stesse pose osè di donne ”oggetto” le trovi in playboy, come su ”vogue’ o ”donna moderna” ovvero riviste scritte, concepite e lette quasi esclusivamente da donne.

E allora questa crociata contro il maschio che le trasforma in donne ”oggetto” a noi insospettisce un pochettino,  giacchè a noi sembra che l’unica colpa del maschio in questione sia di preferire le ”conigliette” a loro, ed è contro di lui che allora si scagliano …

Un risentimento che sarebbe anche comprensibile se solo loro avessero la forza dell’autocoscienza, ma l’autocoscienza al giorno d’oggi manca del tutto, e non solo alle donne.

Anche gli uomini, specialmente quelli frustrati affidano al femminismo la loro invidia sociale, incapaci di riconoscere sè stessi come uomini beta, essi sono i primi a scagliarsi contro il presunto patriarcato che sarebbe reo di relegarli al fondo delle categorie sociali.

E così partecipano alle manifestazioni di piazza femministe contro Berlusconi di ”se non ora quando’, essenzialmente perchè lui può scopare e loro no, ma dando al tutto una veste di rispettabile ”lotta per la dignità delle donne”.

Qual’è infatti la posizione degli uomini che aderiscono al femminismo?
La mia idea è che anche qui sia in atto una guerra non fra generi, ma all’interno di un genere, cioè ci troviamo anche qui in un conflitto, tra chi può e chi non può …

Il punto è che gli uomini che sono scartati dalle donne e che sanno che non hanno chance scaricano il loro odio nei confronti del maschio alfa ricco, usando il femminismo e le mignotte come grimaldello contro di loro.

Noi in Italia abbiamo un chiaro esempio di questo fatto:
”le olgettine di Berlusconi, e Ruby Rubacuore”

cioè io prendo le donne e gli dò potere di ricattare e di distruggere un uomo”, ovvio che se io sono un barbone, non potrò mai essere rovinato

1) perchè soldi da farmi fottere non ne ho
2) perchè nessuna donna mi caga quindi come faccio a essere rovinato?

Così divento femminista perchè  dentro di me non sopporto questi stronzi che mi comandano e si fanno le belle fighe, e cerco di fare in modo che le belle fighe li rovinino, o che addirittura li sostituiscano.

Ora mi si dirà e perchè che ne so appunto, Berlusconi o Briatore o altra gente non prendono questa che è l’unica vera minaccia al loro potere e la distruggono?

La risposta non è semplice.

Quest’arma, il femminismo, può sempre essere utilizzata contro il singolo, e mai contro la comunità dei potenti, che non può essere complessivamente minacciata dal femminismo, in particolare è un arma utile contro i parvenù che vogliono inserirsi nella comunità dei ricchi, e contro i dissidenti (Assange).

In altre parole il femminismo colpisce gli alpha, ma non gli alpha degli alpha, i quali ne sono immuni, per cui da una parte permette lo sfogo della rabbia degli esclusi, dall’altra da a chi ha veramente in mano il potere la possibilità di colpire gli outsider arricchiti che possano mettere a rischio il gotha.

Insomma funzionale al basso e all’alto.

E del resto, come potrebbe essere diverso?

In una società che ha fatto uscire la lotta di classe dalla porta, questa inevitabilmente rientra dalla finestra.

Sono persuaso dunque, che il femminismo sia espressione di una frustrazione generalizzata tipica delle società ipercompetitive anglosassoni, come maschera fittizia sotto la quale si celebra l’unica vera battaglia di sempre, quella tutta interna ai sessi, tra chi può e chi no, fra i maschi alfa e quelli beta, e fra le femmine alfa e quelle beta.

Il movimento degli uomini beta non critica la rabbia, l’invidia sociale degli esclusi, ma auspica di ritornare a delle modalità di lotta sociale intellettualmente ONESTE, in cui ognuno anzichè cercare di dipingersi come migliore, possa invece ammettere a sè stesso la propria frustrazione e indirizzandola in modo DIRETTO, AUTOCONSAPEVOLE (e dunque anche più maschile) nei confronti di chi è privilegiato.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline vnd

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #40 il: Gennaio 21, 2015, 15:00:57 pm »
Per me le donne non invidiano gli uomini,ma le donne più fighe che si accaparrano gli uomini.

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03 GEN 2015  |  15 COMMENTI
”Women against feminism”, la guerra DENTRO i sessi”
di Enrico Fiorini

Ho cercato il libro ma non lo trovo.
Tuttavia, già nella recensione che pubblichi trovo parecchie affermazioni discutibili.

Che un uomo possa essere femminista per smascherare la lotta di classe perché invidia il ricco è smentito dal fatto che al Berluska sembra fregar assai poco di dover mantenere la sua grafomane ed ingrata Velona con 200.000.000 al mese....
Molto più preoccupati mi sembrano i tanti padri separati che conosco personalmente e che riscontriamo persino nelle statistiche ISTAT che si barbamenano per arrivare a fine mesi trascinandosi in una vita di stenti.

Sono più propenso a credere che uno degli scopi del femminismo, semmai, è proprio quello di distrarre i meno abbienti dalle tentazioni del recupero della guerra di classe.
I moti della quale si direbbero estinti da parecchi decenni.
Almeno in Italia.

Mossi, però, non dall'invidia ma per tentativo di difesa dallo sfruttamento del ricco avido.
Un tempo, se non altro, frenato dal sentimento religioso.
Oggi s'è estinto anche quel fuoco....
Vnd [nick collettivo].

Offline Angelo

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #41 il: Gennaio 21, 2015, 15:01:22 pm »
@Number10

Le Sentinelle in Piedi stanno lottando contro l'evoluzione "logica" del femminismo... Dopo il "maschio da eliminare" , viene la famiglia. Quando c'era il maschio da eliminare, il gioco femminista ha funzionato. Adesso invece la vedo più dura. Ricordiamoci inoltre che "l'Occidentale" fa meno figli e una certa cultura, totalmente avversa al femminismo e all'ideologia gender, invece fa tanti tanti figli.

@ Marco 21

Capisco i tuoi sentimenti, capisco benissimo le tue ragioni. C'è un però... La violenza in questo momento sarebbe sfruttato al massimo dalle femministe e da tutti quei soggetti che ignobilmente continuano a mangiare a sbafo con i sovvenzionamenti pubblici, europei, etc. E' giustissima la tua critica sull'atteggiamento poco lungimirante di chi cura solo il proprio giardino fregandosene di ciò che c'è immediatamente fuori . Ma per adesso c'è ancora una possibilità di esprimersi e di sbugiardare il femminismo, i politicanti venduti, le lobby LGBTQ etc. E su questo bisogna puntare. Ci sarebbe anche da fare un manifesto che metta la QM ai primi posti ma che, a mio avviso, deve necessariamente includere altre questioni economico,politiche e sociali come punti cardine.
 
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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« Risposta #42 il: Gennaio 21, 2015, 15:18:37 pm »
@Salar

Infatti le donne non sono le femministe. Questo lo dico sempre perché qualcuno è convinto che ogni donna sia un'isterica nazifemminista che odia gli uomini. Per fortuna non è così. Le donne con le femministe non c'entrano una mazza.

Le donne comuni non invidiano gli uomini e di conseguenza non hanno bisogno del femminismo (d'altronde sanno benissimo che non esiste nessun complotto maschilista). Anzi, se vogliamo, sono pure "maschiliste". Mi basta vedere le amiche di mia sorella: tutto quello che si combinano tra di loro per gli uomini è impressionante. Infatti le femministe le disprezzano e le considerano traditrici del genere femminile. Insomma, i soliti discorsi sulla solidarietà femminile. Tutto nella norma. Donne contro donne. Rivalità femminile. Ecc. Seppur in maniera minore, capita anche tra uomini.

Le femministe, spesso lesbiche o frustrate di vario genere, invece odiano gli uomini perché, a differenza delle donne, vedono come modello da imitare e con cui mettersi in competizione quello maschile, rinnegando di fatto la femminilità. Di conseguenza i loro rivali sono i maschi, con cui si mettono in competizione su chi guadagna di più, chi ha più potere, su chi è migliore nello sport, ecc. Non le femmine con cui mettersi in competizione su chi è migliore come donna, su chi eccelle nelle qualità femminili, come le altre donne.

Non a caso le femministe sono lesbiche, mascoline e rinnegano la femminilità. La versione femminile di Enzo Miccio :lol: O al massimo cesse che odiano gli uomini perché questi preferiscono quelle più carine. Il messaggio che eventualmente hanno voluto mandare quello tipe è "noi siamo belle, gli uomini ci vogliono e quindi non abbiamo bisogno di odiarli. Voi siete cesse, non vedete un pene dal 15-18 e quindi siete femministe". In ogni caso pure ragazze non belle hanno aderito a quell'iniziativa. Ci sono pure diversi video su YouTube di donne che attaccano il femminismo.

La differenza tra donne e femministe è proprio questa. E l'articolo di UB fa sempre lo stesso errore. Mettere sullo stesso piano donne e femministe.

Una donna fiera di essere donna e sicura di sé stessa non potrà mai essere femminista. Al massimo si metterà in competizione con le altre donne. Ma non avrà mai nessun motivo di essere femminista e di odiare gli uomini, almeno che qualcuno la convinca che viviamo in una società maschilista e che gli uomini sono tutti misogini che vogliono uccidere le donne
Ex Andrea

Hitler scopre che le femministe copiano il nazismo:


Offline TheDarkSider

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #43 il: Gennaio 21, 2015, 15:22:31 pm »
Io sono di avviso diverso.

E' la mentalità che è diffusa.
Noi stessi ragioniamo in modo femminista senza nemmeno accorgercene.

Infatti non stiamo facendo una rivoluzione. Stiamo ancora prendendo coscienza ma secondo me non ci crediamo davvero nemmeno noi.

Forse abbiamo davvero assimilato che la vita maschile vale meno di quella femminile, se è vero che l'uomo va in pensione più tardi delle femmine e se accettiamo che la pena per un criminale sia mediamente peggiore di quella di una donna che ha commesso lo stesso reato.
Sopportiamo da quarant'anni la disparità di trattamento in sede di separazione. Rinunciamo ai figli. Rassegnati. Ci sentiamo padri inadeguati. Ci hanno piegato.
Nemmeno la costituzione tutela la paternità. E noi... sopportiamo.

Sopportiamo come asini alla macina.
Quando invece sarebbe opportuno abbracciare il kalashnikov.

Siamo morti.

Secondo me siamo tutti femministi.
Persino noi.
Intervento magistrale.

Se per femminismo si intende ritenere vera la gnf, cioe' la narrazione per cui prima del 68 c'era solo sottomissione della donna e potere incontrastato dell'uomo, allora >90% della gente e' femminista, e mi sto tenendo basso.

Anche Marco21 e' femminista, visto che ha sostenuto di credere alla storiella del potere maschile nel passato.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline vnd

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Re:Ammettono di essere sessiste pure sui libri di storia
« Risposta #44 il: Gennaio 21, 2015, 15:36:46 pm »
@Number10

Le Sentinelle in Piedi stanno lottando contro l'evoluzione "logica" del femminismo... Dopo il "maschio da eliminare" , viene la famiglia. Quando c'era il maschio da eliminare, il gioco femminista ha funzionato. Adesso invece la vedo più dura. Ricordiamoci inoltre che "l'Occidentale" fa meno figli e una certa cultura, totalmente avversa al femminismo e all'ideologia gender, invece fa tanti tanti figli.

@ Marco 21

Capisco i tuoi sentimenti, capisco benissimo le tue ragioni. C'è un però... La violenza in questo momento sarebbe sfruttato al massimo dalle femministe e da tutti quei soggetti che ignobilmente continuano a mangiare a sbafo con i sovvenzionamenti pubblici, europei, etc. E' giustissima la tua critica sull'atteggiamento poco lungimirante di chi cura solo il proprio giardino fregandosene di ciò che c'è immediatamente fuori . Ma per adesso c'è ancora una possibilità di esprimersi e di sbugiardare il femminismo, i politicanti venduti, le lobby LGBTQ etc. E su questo bisogna puntare. Ci sarebbe anche da fare un manifesto che metta la QM ai primi posti ma che, a mio avviso, deve necessariamente includere altre questioni economico,politiche e sociali come punti cardine.

A me sembra che lo scopo principale delle sentinelle in piedi sia quello di evitare che passi la legge scalfarotto, altrimenti dire che non si è d'accordo a che dei bambini vengano dati in affido a coppie omosessuali oppure permettere ad un'omosessuale, che vivesse il suo stato con disagio, di curarsi, sarebbe considerato omofobia e quindi opinione perseguibile.
Sembra che gliene freghi assai poco del femminismo, dei matrimoni gay e via discorrendo.
Vnd [nick collettivo].