La famiglia è naturale nel senso che tiene conto della natura, ma ahimé non sta in piedi da sola quando si ricompensa l’arbitrio e la società spinge verso lo spasso irresponsabile.
Essere contrari all’adozione gay non cambia assolutamente nulla, il matrimonio omo è solo il primo stadio dell’agenda a tappe forzate mondialista. Due gay che si sposassero fatalmente adotterebbero e ciò ridurrebbe la società intera a un relitto. Già l’assenza di valori e progetti ha reso la gente apatica, incapace di comunicare se non superficialmente (calcio e vacanze) e di stabilire legami significativi. Figurarsi gente cresciuta (e spesso abusata sessualmente, pare) da gay che genere di mondo creerebbe.
Senza radici, persino biologiche, e valori fondanti le persone non sono in grado di fare alcunché né di reagire ai peggiori autoritarismi.
Quel poco che resta di buono oggi è dovuto al fatto che c’è ancora gente venuta su in una famiglia come si deve. Andatevi a vedere le statistiche sulle persone cresciute da un solo genitore O da una coppia omo (riuscita negli studi, tasso di occupazione, di divorzio, di consumo di droghe ecc.) e vi farete un’idea della situazione.
E’ bene notare che questa agenda ci viene fatta ingoiare per gradi: prima “unioni civili”, poi matrimonio omo, finalmente adozione (en passant: “l’aborto postnatale” c’è già in diversi paesi). Quindi dire “le unioni gay non fanno danni, tanto sono contro l’adozione” equivale a ricalcare il linguaggio degli uffici di PR di chi quell’agenda porta avanti.