Autore Topic: Finlandia: imparare a scrivere a mano non sarà più obbligatorio  (Letto 1111 volte)

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Offline Angelo

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http://www.repubblica.it/esteri/2015/01/13/news/finlandia_-104871272/?ref=HREC1-34

LE VIE delle riforme serie della scuola sono infinite, se un sistema scolastico già giudicato il migliore del mondo si ripensa e si rinnova per l'ennesima volta. Stiamo parlando della felice, prospera, democratica Finlandia, uno dei paesi insieme più competitivi, solidali e welfare-oriented del mondo. Helsinki ha appena deciso di introdurre una novità significativa nel suo sistema di pubblica istruzione. Una svolta radicale: dall'anno prossimo in poi imparare a scrivere a mano, e soprattutto imparare la calligrafia in corsivo, non sarà più materia di studio principale e obbligatoria delle scuole elementari. Perché ormai anche per i bimbi, specie in un paese moderno con cultura e istruzione garantite e gratis per tutti e con un'economia e una cultura popolare aperta al mondo ed export-oriented come poche altre, imparano a scrivere prima sulle tastiere o sui touch screens dei computer, dei tablets e degli smartphones.

Attenzione, l'apprendimento della scrittura a mano non scomparirà del tutto dai programmi del ministero finnico della pubblica istruzione. Maestre e maestri continueranno a insegnare agli scolari l'alfabeto e la scrittura delle parole. Però l'uso di alfabeto, parole, lingua materna, seconda lingua (lo svedese, vista la numerosa minoranza) e lingue straniere sarà più su computer e touch screens che non su quaderni. La scrittura cartacea e a mano, con biro, stilo o matita, resterà viva e presente nelle scuole della 'Suomen Tasavaltà (Repubblica di Finlandia) ma come materia supplementare. Un po' più che facoltativa insomma, però non più materia prioritaria obbligatoria.

"E' importante che i bimbi imparino veloci la scrittura liquida, cioè sulle tastiere dei computer e sui touch screens", ha spiegato ai media locali la signora Minna Harmanen, che nel ministero della Pubblica istruzione locale è la responsabile delle grandi linee-guida dei programmi educativi e delle loro riforme. E ha continuato: "Sappiamo che si tratta di un cambiamento radicale, temerario, però bisogna tenere conto del fatto che nel quotidiano della vita dei bimbi, e nel loro domani da teenagers e poi da adulti, la velocità della scrittura digitale è sempre più importante, per la loro formazione culturale e il loro avvenire professionale".
    Svolta temeraria, ma senza chiudere la porta al passato: per non smentire il carattere speciale del sistema scolastico finlandese ogni insegnante sarà libero di decidere quanto tempo dedicare, oltre il minimo garantito, per l'insegnamento della 'vecchià scrittura a mano su carta. Spiegazione necessaria: dalle elementari fino alla maturità la scuola finlandese è tagliata su misura sulle esigenze di ogni singolo scolaro e studente, come nessun'altra. Non dà voti, non boccia, non ha neanche classi chiuse: ogni scolaro o studente ha di fatto  -  oltre i pochi capisaldi d'istruzione generica uguali per tutti  -  il suo piano di studi personale, concordato tra studenti stessi, insegnanti e famiglie. Più importanza alla storia o alle lingue per alcuni, priorità a matematica o altre scienze per altri, primo posto a design e altre discipline creative del mondo contemporaneo per altri ancora. Funziona, riduce al minimo le discriminazioni, anche a vantaggio dei numerosi migranti, aiuta molto a trovare prestissimo ai giovani, sia finnici doc sia migranti, sbocchi soddisfacenti sul mercato del lavoro. Imparare dalla Finlandia significa imparare a vincere, scrive oggi Spiegel online. Ma vincere costa, è questione di consenso bipartisan nazionale: la Finlandia è ai massimi livelli mondiali per spesa per la pubblica istruzione in proporzione al prodotto interno lordo (pil), cioè è al 7,2 per cento. Attenzione, teniamo conto di due dettagli significativi per capire i segreti dei successi made in Finland. Primo, l'imposizione fiscale è altissima ma accettata a causa dei generosi ritorni che lo Stato dà ai cittadini, con la scuola per esempio. Secondo, le minacce militari di Putin (connesse con la crisi ucraina) hanno spinto Finlandia e Svezia ad aumentare le spese per la difesa per rendere ancor più efficienti le già moderne forze armate. Ma non a spese della cultura. Questo è quel che conta. Poi, certo, il dibattito è aperto, sul tema fino a che punto la scrittura cartacea a mano sia secondaria o rinunciabile è aperto. Però si sa che i paesi nordici hanno lunghe tradizioni e affidabili esperienze di riforme innovative e solidali, e che di solito funzionano. Per capirlo basta confrontare il loro indice di felicità collettiva e qualità della vita non solo con quelli (bassi) di noi mediterranei, ma anche con quelli francese e tedesco. La stessa scuola della Germania prima potenza europea, a confronto con quelle finlandese o svedese, è giudicata mediocre dagli esperti internazionali. Vorrà pure dir qualcosa. Fine testo
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Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Offline Duca

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Re:Finlandia: imparare a scrivere a mano non sarà più obbligatorio
« Risposta #1 il: Gennaio 24, 2015, 15:07:12 pm »
Che cazzata, sul tablet ho la penna digitale ed è comoda e veloce, altro che tastiera...