Autore Topic: Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?  (Letto 112905 volte)

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Alberto1986

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #225 il: Febbraio 25, 2017, 23:44:30 pm »
Secondo la mia opinione le donne non sono tendenzialmente lesbiche. Sono le situazioni o genetiche - ormonali o culturali o contingenti che possono spinderle a comportarsi saltuariamente o stabilmente da lesbiche. Chiaro il discorso per una donna ometto di genotipo, dalla nascita. Il discorso culturale o personale può ad es. rigurdare donne che hanno avuto esperienze fortemente negative con uomini e che si sono avvicinate a centri femministi da cui sono state accolte e, in caso di identità sessuale non fortemente radicata, potrebbero rivolgere amore e sessualità verso altre donne.

Opinione assolutamente rispettabile, ci mancherebbe. Premettendo, però, che io sto parlando di bisessualità femminile più che di lesbismo vero e proprio (le vere e proprie lesbiche che schifano a priori gli uomini, sono effettivamente una piccola minoranza), vorrei sottolineare come siano quasi sempre i commenti maschili (tranne qualche rara eccezione) ad escludere che le donne abbiano, di routine, comportamenti sessuali ambigui e/o che provino attrazione sessuale anche verso esponenti del proprio sesso. Al contrario, di commenti femminili che confermano la mia tesi, se ne possono trovare parecchi. Sarei curioso di analizzare cosa uscirebbe fuori da un ampio e serio sondaggio anonimo rivolto esclusivamente al sesso femminile sul tema in questione, diviso per età, educazione ricevuta ed ambiente sociale di appartenenza. Secondo me i risultati sarebbero interessanti. Per il resto, non credo proprio che le esperienze negative, indipendentemente da quanto traumatiche possano essere, possano, in qualche modo, incidere sulla propria sessualità se questa non è di base predisposta ad essere variabile. Se uno/a è veramente eterosessuale, al massimo decide di stare sentimentalmente solo a vita e di rinunciare definitivamente a rapportarsi con l'altro sesso, ma non cambierà mai e poi mai "sponda" perchè proverà sempre schifo e repulsione al solo pensare una cosa del genere.

Online Frank

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #226 il: Febbraio 26, 2017, 00:52:51 am »
Riguardo all'omosessualità (maschile e femminile), questo è un articolo che ho riesumato su uomini3000.

Citazione
E' diffusa tra molti animali, dagli insetti ai cani.
Giorgio Celli, direttore dell'istituto di entomologia agraria dell'Università di Bologna, ha anzi dimostrato che viene ampiamente usata per tenere sotto controllo la crescita demografica.
E che esistono meccanismi automatici che la fanno aumentare e diminuire.
Traduco: se mancano cibo e spazio e le popolazioni devono ridursi, l'aumento dell'omosessualità,cioè di attività sessuale non riproduttiva, è un buon modo per fare calare le nascite.
Questo succede ad esempio tra i topi.
Per molti mammiferi l'omosessualità è anche un sistema di comunicazione sociali.
Le mucche, per esempio, si "montano" tra loro per sincronizzare il ciclo produttivo.
Le femmine di scimmia Rhesus per stabilire la gerarchia del gruppo.
E qualcosa di simile succede quando due babbuini maschi si incontrano: uno dei due saluta l'altro mostrandogli il fondoschiena.
Si tratta di un'offerta sessuale, fatta dall'individuo di rango inferiore a quello di rango superiore per ingraziarselo.
Un comportamento tipico anche dei cani.
Atteggiamenti a vario livello omosessuali riguardano anche insetti e molluschi.
Tra le cimici Afrocimex, ad esempio, un maschio inocula i suoi spermatozoi in un altro maschio, che poi li userà, insieme ai suoi, per fecondare una femmina.
La scoperta più sorprendente è però quella fatta nel 1995 da un gruppo di biologi canadesi, che hanno filmato, a 2512 m di profondità nell'oceano Atlantico, 16 minuti di amplessi "a luci rosse" tra due polpi maschi di specie diverse.

E per quanto riguarda l'uomo?
Dal 1980 gli psichiatri americani l'hanno cancellata dall'elenco delle "malattie mentali".
E dal 1991 anche l'Organizzazione mondiale della sanità l'ha depennata dalla lista delle "manifestazioni morbose".

Alla ricerca di una risposta su che cosa sia veramente l'omosessualità la scienza ha negli ultimi anni studiato le varie fasi in cui si sviluppano i caratteri sessuali.
Partendo da quello che sta alla base di tutto, il cosiddetto sesso cromosomico.
Nella parte più interna di ogni cellula umana in 23 coppie di cromosomi sono conservate le istruzioni per costruire l'intero organismo.
Due di queste coppie sono diverse secondo il sesso: nei maschi hanno forma di XY e nella femmina di XX.
Il cromosoma Y contiene il gene della mascolinità.
Il cromosoma X contiene il gene della femminilità, che si chiama Dss ed è potentissimo.
Infatti è in grado da solo di far diventare femmina un moscerino con sesso cromosomico maschile.
Le possibilità di variazioni dalla "normalità" iniziano già qui.
Un maschio ogni 20 mila nasce con i due cromosomi sessuali femminili XX; e ogni 100 mila femmine ne nasce una con i cromosomi sessuali maschili,XY.
Ogni 30 mila nascite, poi, un individuo XX ha genitali interni sia maschili, sia femminili: un ermafrodita sterile.
E un maschio ogni 700 ha due X e un Y.
Alcune di queste varianti possono portare all'omosessualità? No. Almeno gli studi finora effettuati non l'hanno scoperto.
Ma è molto probabile che possano avere un'influenza sulla sessualità, anche se ancora non si sa quale.
Molti studi d'altronde dimostrano che i geni possono essere responsabili dell'omosessualità.
Ralph Greenspan, un genetista della New York University, ha creato (negli anni '90) in laboratorio un moscerino bisessuale inserendo geni femminili in alcune zone del cervello dei maschi che governano l'odorato (molto importante nella sessualità animale).
Certo, nell'uomo l'odorato svolge un ruolo meno importante.
Ma se questo carattere sessuale ha una causa genetica è probabile che anche altri la abbiano.
E infatti Dean Hamer, del laboratorio del National cancer institute, di Betheseda, negli Stati Uniti e uno psicologo dell'Illinois, Mike Bailey, studiando i gemelli omozigoti omosessuali e ricostruendo la presenza di altri omosessuali nella famiglia d'origine, hanno scoperto che c'è sicuramente un'origine genetica dell'omosessualità maschile.
Ci sono cioè dei geni, che si trasmettono per via materna (perché sono nel cromosoma sessuale X delle femmine, probabilmente in una regione chiamata Hq28), che fanno salire le probabilità di avere figli omosessuali dal 2-4% (media normale) al 13,5%.
Il che significa che se nella famiglia materna l'omosessualità è più diffusa della media è probabile che sia presente il gene che la provoca.

Anche l'omosessualità femminile, secondo i ricercatori della Northwestern University, ha una componente genetica: il 48% delle gemelle omozigote figlie di donne lesbiche sono lesbiche a loro volta.
Ma i cromosomi non sono tutto.
Se i geni contenuti in essi danno gli ordini, a eseguirli o, meglio, a portare alle proteine gli ordini per eseguirli, sono gli ormoni.
Sono testosterone e estradiolo, verso la settima settimana di gravidanza, a trasformare un feto ancora con identità sessuale non riconoscibile in un individuo con organi sessuali.
Non solo danno il via alla costruzione dei genitali esterni,ma anche di quelli interni: ovaie, utero e tube nelle femmine; testicoli, vescicole seminali e prostata nell'uomo.
Sebbene svolgano un ruolo così importante nel determinare il sesso non ci sono però ancora prove che un diverso dosaggio di ormoni durante la gravidanza possa essere alla base di qualche forma di omosessualità.
C'è un caso però in cui un incidente embriologico provoca un sovrafunzionamento delle ghiandole surrenali: l'iperplasia surrenalica congenita.
Le femmine con questa caratteristica nascono con genitali femminili.
Ma l'eccessiva secrezione di ormone maschile delle ghiandole surrenali le mascolinizza: giocano agli indiani e non sanno cosa farsene di gonne e bambole.
Da adulte possono diventare atlete di alto livello, con bicipiti eccezionali*(*per una femmina...).
Il corteggiamento maschile le angoscia, faticano a vivere armoniosamente desideri di femmina, anche se sono attirate dagli uomini.
Per aiutarle ci vuole in questi casi una terapia farmacologica con un anti-ormone maschile.

Durante il corso dell'adolescenza, gli ormoni sono responsabili della formazione di una serie di caratteri secondari tanto ampia che finiscono per avere una grande influenza sulla formazione dell'identità sessuale della persona.
Dall'azione degli ormoni dipendono infatti: la distribuzione dei peli e del grasso nelle varie parti del corpo, lo sviluppo del seno, la forma dei muscoli, la lunghezza dei capelli, il timbro della voce, le linee del viso, l'odore del corpo e l'aggressività.
Hanno anche influenza sul cervello e possono conferirgli capacità maschili (come le abilità spaziali) o femminili (le abilità linguistiche).
C'è chi ipotizza, perciò, che possano quindi predisporre, in alcuni casi, al sorgere di identità sessuali di fatto in contraddizione con il sesso così come sarebbe determinato dalla forma degli organi genitali.
Con ormoni si possono allora "curare" forme di omosessualità?
E' più frequente l'inverso.
Ovvero che persone con identità femminile dentro un corpo maschile cerchino con gli ormoni di acquistare caratteri sessuali femminili.
Come fanno molti transessuali.
Il caso dei trans è molto importante per capire un altro aspetto della sessualità: il cosiddetto orientamento sessuale.
Ci sono cioè individui perfettamente conformati sessualmente e sani di mente che sono convinti di far parte dell'altro sesso: hanno cioè una rappresentazione interna del proprio sesso diversa dal loro sesso biologico.
Questo disagio aumenta, finché chiedono aiuto al medico; alcuni prendono ormoni femminilizzanti per far crescere il seno, altri si sottopongono a interventi chirurgici ai genitali.

Negli ultimi anni molti scienziati sono andati alla ricerca di differenze biologiche che distinguono gli omosessuali e i transessuali dalle persone dello stesso sesso anagrafico.
E della base biologica dell'orientamento sessuale.
Sulla base di studi effettuati dapprima sui topi e poi ripresi anche sugli uomini, Simon Le Vay, un neurobiologo del Salk institute di San Diego, sostiene oggi che in una zona del cervello, l'ipotalamo, c'è un nucleo di neuroni, chiamato Inah 3, che ha molta importanza nel determinare i comportamenti sessuali.
E che questo nucleo è, negli omosessuali, più piccolo che negli eterosessuali, appena più grande di quello delle femmine...
E Dick Swaab dell'Istituto olandese di ricerche del cervello, ha scoperto che un altro nucleo dell'ipotalamo, chiamato BSTc, potrebbe avere un ruolo nel transessualismo.
Sono queste differenze nel cervello a determinare l'orientamento sessuale diverso degli omosessuali e dei transessuali?
E se è così, che ruolo rimane alle cosiddette cause psicologiche?
Prima che se ne identificassero le basi biologiche, si dava spesso la "colpa" dell'omosessualità alla famiglia.
Per esempio, a una madre opprimente o "castrante" e a un padre assente e ostile.
Ma se così fosse, dovrebbe potersi anche "curare" con la psicanalisi.
E invece, lo stesso Sigmund Freud riconosceva che la terapia della psiche non "cura" l'omosessualità.
Ora numerosi studi hanno dimostrato che la famiglia, se ha responsabilità, è solo uno dei tanti tasselli, non il principale.
"Il carattere dei genitori non basta a causare l'omosessualità", sostiene Richard Friedman, psichiatra di New York, uno dei maggiori esperti in questo campo.
E aggiunge:"Possiamo solo dire che la sessualità non nasce una volta per tutte da un meccanismo unico. I nostri studi sui gemelli mostrano che nel 70% dei casi l'omosessualità non è ereditaria. Ci sono anche altre cause, biologiche o psicosociali".

In sostanza: l'omosessualità (piaccia o meno) è una variante tra le tante possibili nel sesso, con una legittimità naturale, quanto quella dei capelli rossi tra quelli albini e quelli neri. E che può avere origini molto diverse.


Per saperne di più:

LeVAY SIMON, A Difference in Hypothalamic Structure between Heterosexual and Homosexual Men
in "Science", 253, 30 agosto 1991.
HAMER DEAN H., HU STELLA, MAGNUSON VICTORIA L., HU NAN e PATTATUCCI ANGELA M.,
A Linkage between DNA Markers on the X Chromosome and Male Sexual Orientation
in "Science", 261, pp.321-327, 16 luglio 1993.
MACKE JENNIFER P., HU NAN, HU STELLA, BAILEY J. MICHAEL, KING VAN L. e BROWN TERRY P.,
Sequence Variation in the Androgen Receptor Gene Is Not a Common Determinant of Male
Sexual Orientation in "American Journal of Human Genetics",53, n.4, ottobre 1993.
LeVAY SIMON, The Sexual Brain, MIT Press, 1993.
LEWONTIN R.C., ROSE STEVEN e KAMIN LEON J., Il gene e la sua mente,
Mondadori, Milano, 1983.
STOLLER ROBERT J., e HERDT GILBERT H., Theories of Origins of Male Homosexuality: A Cross-Cultural
Look in "Archives of General Psychiatry", 42, n.4, aprile 1985.
FAUSTO-STERLING ANNE, Myths of Gender: Biological Theories about Women and Men,
Basic Books, 1992.
BYNE WILLIAM e PARSONS BRUCE, Human Sexual Orientation: The Biologic Theories
Reappraised in "Archives of General Psychiatry", 50, n.3, marzo 1993
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Online Frank

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #227 il: Febbraio 26, 2017, 00:56:55 am »
Opinione assolutamente rispettabile, ci mancherebbe. Premettendo, però, che io sto parlando di bisessualità femminile più che di lesbismo vero e proprio (le vere e proprie lesbiche che schifano a priori gli uomini, sono effettivamente una piccola minoranza), vorrei sottolineare come siano quasi sempre i commenti maschili (tranne qualche rara eccezione) ad escludere che le donne abbiano, di routine, comportamenti sessuali ambigui e/o che provino attrazione sessuale anche verso esponenti del proprio sesso. Al contrario, di commenti femminili che confermano la mia tesi, se ne possono trovare parecchi. Sarei curioso di analizzare cosa uscirebbe fuori da un ampio e serio sondaggio anonimo rivolto esclusivamente al sesso femminile sul tema in questione, diviso per età, educazione ricevuta ed ambiente sociale di appartenenza.

Concordo al 100%.
Anche secondo me la bisessualità femminile è molto più diffusa rispetto alla bisessualità maschile.

Certo, secondo una certa mentalità ormai dominante da anni, "gli uomini di oggi son tutti froci", ragion per cui le donne che vanno con altre donne, lo farebbero proprio perché "non trovano più la materia prima",* cioè gli uomini...  :doh:

@@

* Tesi estremamente diffusa sia tra le donne che tra gli uomini.

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #228 il: Febbraio 26, 2017, 01:02:04 am »
Citazione
Anche l'omosessualità femminile, secondo i ricercatori della Northwestern University, ha una componente genetica: il 48% delle gemelle omozigote figlie di donne lesbiche sono lesbiche a loro volta.
Bella forza! :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #229 il: Febbraio 26, 2017, 01:05:35 am »
Bella forza! :lol:

Si tratta di teorie, di cui io non so praticamente nulla, a parte ciò che leggo.
Idem per te, Vicus.  :cool:

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #230 il: Febbraio 26, 2017, 01:23:49 am »
Sì ma è come dire il 48% delle donne bionde figlie di lesbiche sono omosessuali :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #231 il: Febbraio 26, 2017, 01:52:19 am »
....

Certo, secondo una certa mentalità ormai dominante da anni, "gli uomini di oggi son tutti froci", ragion per cui le donne che vanno con altre donne, lo farebbero proprio perché "non trovano più la materia prima",* cioè gli uomini...  :doh:

@@

* Tesi estremamente diffusa sia tra le donne che tra gli uomini.

Io, come ho sempre sostenuto, credo che la sessualità maschile, a differenza di quella femminile, sia generalmente netta e ben delineata (la parola sottolineata sta a significare che non ho la presunzione di dire che questa regola vale sempre), per cui uno o è completamente eterosessuale o è completamente gay, senza ambiguità o vie di mezzo. Ed in base a questo si avrà anche un netto modo di ragionare e di essere. Per quanto riguarda quel detto sulla mancanza di "materia prima maschile", sinceramente non l'ho mai sentito prima e mi far ridere il solo pensare che ci sia qualcuno/a che ci crede veramente, dato che tutte le femmine (tranne casi molto disperati) hanno sempre una certa riserva di maschi in stand-by (chi più chi meno) pronti ad essere disponibili al primo schiocco di dita (cosa che a sessi invertiti vale solo per una piccolissima minoranza di maschi particolarmente attraenti).

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #232 il: Febbraio 26, 2017, 09:44:25 am »
Sì ma è come dire il 48% delle donne bionde figlie di lesbiche sono omosessuali :lol:

So bene che a te l'idea dell'omosessualità (anzi, lesbicità...  :sleep:) femminile non piace; ma dovresti prendere atto del fatto che magari, le pur discutibili teorie di alcuni scienziati, hanno i loro fondamenti.
Del resto né io né te siamo scienziati, per cui è difficile confutare qualcosa che non si conosce bene.

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #233 il: Febbraio 26, 2017, 09:48:59 am »
Io, come ho sempre sostenuto, credo che la sessualità maschile, a differenza di quella femminile, sia generalmente netta e ben delineata (la parola sottolineata sta a significare che non ho la presunzione di dire che questa regola vale sempre), per cui uno o è completamente eterosessuale o è completamente gay, senza ambiguità o vie di mezzo. Ed in base a questo si avrà anche un netto modo di ragionare e di essere.

Sfondi una porta aperta: è ciò che penso anch'io.


Citazione
Per quanto riguarda quel detto sulla mancanza di "materia prima maschile", sinceramente non l'ho mai sentito prima e mi far ridere il solo pensare che ci sia qualcuno/a che ci crede veramente,

A me è capitato in parecchie occasioni di ascoltare parole del genere, soprattutto tra uomini e donne della mia età o anche più anziani.
Ovviamente son puttanate che lasciano il tempo che trovano.


Citazione
(cosa che a sessi invertiti vale solo per una piccolissima minoranza di maschi particolarmente attraenti).

Assolutamente sì.

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #234 il: Febbraio 26, 2017, 10:12:55 am »
So bene che a te l'idea dell'omosessualità (anzi, lesbicità...  :sleep:) femminile non piace; ma dovresti prendere atto del fatto che magari, le pur discutibili teorie di alcuni scienziati, hanno i loro fondamenti.
Del resto né io né te siamo scienziati, per cui è difficile confutare qualcosa che non si conosce bene.
Sono tesi così controverse e spesso di parte che è difficile stabilire quanto siano credibili. Quel che è certo è che simili tratti di comportamento (che io non ho mai notato su vasta scala, e non sono cieco) non sono mai emersi in epoche passate o in altre culture. Per esempio le vietnamite po le giapponesi, sono tutte "potenzialmente lesbiche"? Credo di no, né penso che siano "represse".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #235 il: Febbraio 26, 2017, 14:49:08 pm »
Ovviamente non è roba via, poiché non capisco un tubo di geni, DNA, ormoni e quant'altro; ma ti segnalo ugualmente questa vecchia discussione di "Silver".

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=9472460

@@

Citazione
http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._101131049.html
IL CERVELLO OMOSEX HA TRATTI TIPICI DELL'ALTRO SESSO
ROMA - Il 'cervello omosessuale' somiglia più al cervello dell'altro sesso: ovvero, il cervello degli uomini gay presenta tratti 'tipici' del cervello femminile, mentre quello delle donne lesbiche somiglia di più al cervello maschile. E' quanto emerge da un'indagine su 90 persone etero ed omosessuali condotta da Ivanka Savic del dipartimento di Neuroscienze del Karolinska Institute di Stoccolma.

Secondo quanto riferito sulla rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'Pnas', gli esperti hanno osservato il cervello dei volontari con PET e risonanza magnetica e trovato somiglianze strutturali tra cervello di maschi eterosessuali e di donne lesbiche, e tra quello di donne eterosessuali e gay, condizione riconducibile secondo i neurologi a differenze neurobiologiche innate in ciascun indivudo, non invece a differenze 'apprese' dopo la nascita.
"La scoperta dimostra che c'é una base di diversità biologica nell'omosessualità - commenta Piergiorgio Strata del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino - ma questo di certo non esclude la possibilità che anche fattori ambientali, (la cultura, la famiglia le esperienze), contribuiscano allo sviluppo dell'orientamento sessuale".

D'altronde, continua il neurologo, ormai si è compreso che a ogni differenza comportamentale corrisponde sempre una base neurobiologica. L'orientamento sessuale è da tempo oggetto di studi neurologici per capire se i fondamenti di queste 'scelte' siano 'radicati' nel cervello dalla nascita o frutto delle circostanze.

Ovviamente si tratta di un fenomeno complesso non riconducibile tout court né all'una né all'altra ipotesi, ma di recente alcuni studi avevano dimostrato che l'attività cerebrale di persone omosessuali rispecchia più quella dell'altro sesso, cioé le reazioni neurologiche a certi stimoli per i gay sono più simili alle reazioni delle donne eterosessuali, e viceversa. Gli esperti svedesi hanno voluto capire se ciò fosse ricollegabile a differenze strutturali del cervello di etero ed omosessuali. Analizzando il volume dei due emisferi cerebrali con la risonanza, i neurologi hanno visto che sia il cervello maschile, sia quello di donne lesbiche sono lievemente asimmetrici; l'emisfero destro è leggermente più grande del sinistro. Questa asimmetria è assente nel cervello di donne etero e uomini gay. Poi con la PET i neurologi hanno misurato il livello di 'connettivita'' (organizzazione dei collegamenti neurali) di aree del cervello importanti per le reazioni emotive. Anche per queste strutture c'é similitudine da un lato tra gay e donne etero, dall'altro tra lesbiche e uomini eterosessuali.

"Anche questa scoperta è importante - spiega Strata che lavora anche presso l'ospedale Santa Lucia di Roma - perché suggerisce che pure per le reazioni emotive, differenti tra uomini e donne eterosessuali, i gay somigliano più all'altro sesso". E' ragionevole pensare che ciò sia conseguenza di differenze neurobiologiche innate, aggiunge Strata: "Numerosi studi hanno dimostrato quanto sia grande l'influenza dell'utero materno e degli ormoni cui il feto è esposto durante lo svilluppo uterino, per la crescita del cervello".

Questi condizionamenti uterini sono stati addotti come motivo delle differenze nella struttura del cervello di uomini e donne, spiega Strata. Questo studio, conclude Strata, dimostra che analoghe differenze, ma invertite, ci siano anche nel cervello di donne e uomini omosessuali. Ed è probabile che siano almeno in parte responsabili del fatto che i comportamenti e le risposte emotive di un gay sono più simili a quelli di una donna e viceversa.

Alberto1986

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #236 il: Febbraio 26, 2017, 16:42:22 pm »
Ovviamente non è roba via, poiché non capisco un tubo di geni, DNA, ormoni e quant'altro; ma ti segnalo ugualmente questa vecchia discussione di "Silver".

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=9472460

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Io condivido gran parte di questo commento sotto trovato su unarticolo de Il Giornale:

Citazione
Stefano Grotto
Condivido quasi tutto quello che dice la dottoressa, tranne il fatto che l'omosessualità sia una scelta di persone che si sono fatte incastrare in un ruolo adolescenziale. L'omosessualità è naturale ed esiste in natura e tra gli animali, ed ha la funzione probabilmente di limitare le nascite quando la popolazione di una determinata specie raggiunge un certo limite in un determinato territorio. Nei topi i comportamenti omosessuali aumentavano man mano che le dimensioni della comunità degli stessi diventava troppo grande. Probabilmente accade con gli esseri umani, siamo in troppi nel mondo e ci sono sempre più omosessuali rispetto ad un tempo, parliamo comunque di cifre sotto il 5%. Omosessuali probabilmente si nasce, ma la questione è ancora aperta.Il fatto pero', come dice la dottoressa, che questo comportamento sia preteso come "normale" è senza senso, la normalità è l'eterossessualità, l'omosessualità è l'eccezione. Naturale e normale non sono la stessa cosa, non sono sinonimi. Normale deriva da norma, e la norma per tutti gli esseri viventi dotati di sesso diverso è l'eterosessaulità. Questo non vuol dire nè discriminarli nè ostacolarli in alcun modo, l'importante che non pretendano di usufruire di apposite istituzioni come il matrimonio dedicate alla famiglia e alla proreazione, di cui loro non fanno parte.

Io credo che, effettivamente, esista, a prescindere, una piccola minoranza di lesbiche e gay in ogni popolazione e ci siano, quindi, soggetti effettivamente nati e predisposti geneticamente per essere tali (la motivazione biologica effettiva sarebbe da confermare). Il problema vero nasce dall'idea perversa e malata (in occidente, sia chiaro) che questa condizione sia una cosa normale e che quindi debba essere imposta al resto della popolazione in quanto, secondo i delinquenti detrattori di queste stronzate, tutti avrebbero una fantomatica "sessualità non scritta" scaturita solo da fantomatiche "imposizioni sociali". Ecco, quindi, spuntare il gravissimo e moderno problema delle associazioni/lobby criminali LGTB che insieme alle associazioni/lobby criminali femministe, hanno dato vita ad abominevoli teorie ideologiche come il" gender", che, attraverso varie scusanti mediatiche facenti leva sull'idiozia media umana occidentale (tipo i cosiddetti "femminicidi" ed i cosiddetti "diritti civili") sono riusciti a farle penetrare anche nelle scuole.
Detto questo e tornando in-topic, ritengo che gran parte (non ho la presunzione di dire tutte) delle donne che si definiscono eterosessuali, abbiano un concetto diverso di eterosessualità rispetto a quello che abbiamo noi uomini. Nelle femmine lo si può vedere palesemente con i propri occhi in età adolescenziale, quando per loro è normale tenersi per mano, abbracciarsi, baciarsi, scambiarsi effusioni, ecc.
« Ultima modifica: Febbraio 26, 2017, 16:59:03 pm da -Alberto86- »

Alberto1986

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #237 il: Aprile 29, 2017, 00:51:12 am »
A proposito di natura bisessuale femminile, eccovi un tipico esempio di "evoluzione" familiare statunitense (si si, sempre loro, gli esportatori di democrazia globale):


Citazione
Una coppia del Texas, sposata da dodici anni, vuole divorziare in modo tale che uno dei due possa sposare una 21enne amante di entrambi.
Una stratagemma per istituzionalizzare un rapporto a tre.
Come riporta il Daily Mail, Benno, di 37 anni, e Cristina, di 31, sono sposati da dodici anni. Da qualche tempo Sierra, una ragazza di 21 anni, è entrata nella loro vita diventando a tutti gli effetti la fidanzata di entrambi i coniugi. Questo è stato possibile perché Benno è etero e Cristina bisessuale. Nessuna gelosia. Quella dei Kaiser è ormai una relazione a tre. Ma si è venuto a creare un problema. Sierra non ha alcun diritto sui tre figli della coppia e i coniungi vogliono in qualche modo risolvere questa questione. L'escamotage che hanno trovato è semplice. I due divorziano e uno dei due sposa l'altra. Di fatto, un triangolo istituzionalizzato.
La reazione dei figli
"Sarà considerata legalmente un genitore per i nostri figli – ha spiegato Benno – e, soprattutto, sarà un gesto per mostrarle che per noi non è qualcosa di temporaneo". I figli della coppia sembrano essere d'accordo con la decisione dei genitori. "Abbiamo parlato ai nostri bambini per dire loro che volevamo adottare qualcuno – racconta l'uomo – e portarlo all'interno della nostra relazione. Ci hanno sostenuto molto in questa decisione. Ci hanno compresi". Stando ai loro racconti, Sierra è considerata dai ragazzi una seconda mamma.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/texas-chiedono-divorzio-sposare-lamante-condivisa-1391026.html

http://www.dailymail.co.uk/femail/article-4443102/Happily-married-couple-pan-marry-girlfriend.html






Ovviamente chi se ne fotte dei bambini, l'importante è pensare alle proprie perversioni sessuali.  :doh: :sick:  Il futuro è ddonna!  :doh: :sick:

Offline Vicus

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #238 il: Aprile 29, 2017, 08:56:23 am »
Citazione
Sierra è considerata dai ragazzi una seconda mamma.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Le donne sono tutte tendenzialmente lesbiche/bisessuali?
« Risposta #239 il: Aprile 29, 2017, 09:12:14 am »
Piccoli e plagiabili :cry: .

Mi domando perché questi furbacchioni yank non si siano trasferiti a Salt Lake City e non abbiano fatto adesione alla religione di Mormon, che prevede la poligamia...
Il femminismo è l'oppio delle donne.