Ovviamente non è roba via, poiché non capisco un tubo di geni, DNA, ormoni e quant'altro; ma ti segnalo ugualmente questa vecchia discussione di "Silver".
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=9472460
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Io condivido gran parte di questo commento sotto trovato su un
articolo de Il Giornale:
Stefano Grotto
Condivido quasi tutto quello che dice la dottoressa, tranne il fatto che l'omosessualità sia una scelta di persone che si sono fatte incastrare in un ruolo adolescenziale. L'omosessualità è naturale ed esiste in natura e tra gli animali, ed ha la funzione probabilmente di limitare le nascite quando la popolazione di una determinata specie raggiunge un certo limite in un determinato territorio. Nei topi i comportamenti omosessuali aumentavano man mano che le dimensioni della comunità degli stessi diventava troppo grande. Probabilmente accade con gli esseri umani, siamo in troppi nel mondo e ci sono sempre più omosessuali rispetto ad un tempo, parliamo comunque di cifre sotto il 5%. Omosessuali probabilmente si nasce, ma la questione è ancora aperta.Il fatto pero', come dice la dottoressa, che questo comportamento sia preteso come "normale" è senza senso, la normalità è l'eterossessualità, l'omosessualità è l'eccezione. Naturale e normale non sono la stessa cosa, non sono sinonimi. Normale deriva da norma, e la norma per tutti gli esseri viventi dotati di sesso diverso è l'eterosessaulità. Questo non vuol dire nè discriminarli nè ostacolarli in alcun modo, l'importante che non pretendano di usufruire di apposite istituzioni come il matrimonio dedicate alla famiglia e alla proreazione, di cui loro non fanno parte.
Io credo che, effettivamente, esista, a prescindere, una piccola minoranza di lesbiche e gay in ogni popolazione e ci siano, quindi, soggetti effettivamente nati e predisposti geneticamente per essere tali (la motivazione biologica effettiva sarebbe da confermare). Il problema vero nasce dall'idea perversa e malata (
in occidente, sia chiaro) che questa condizione sia una cosa normale e che quindi debba essere imposta al resto della popolazione in quanto, secondo i delinquenti detrattori di queste stronzate, tutti avrebbero una fantomatica "sessualità non scritta" scaturita solo da fantomatiche "imposizioni sociali". Ecco, quindi, spuntare il gravissimo e moderno problema delle associazioni/lobby criminali LGTB che insieme alle associazioni/lobby criminali femministe, hanno dato vita ad abominevoli teorie ideologiche come il" gender", che, attraverso varie scusanti mediatiche facenti leva sull'idiozia media umana occidentale (tipo i cosiddetti "femminicidi" ed i cosiddetti "diritti civili") sono riusciti a farle penetrare anche nelle scuole.
Detto questo e tornando in-topic, ritengo che gran parte (non ho la presunzione di dire tutte) delle donne che si definiscono eterosessuali, abbiano un concetto diverso di eterosessualità rispetto a quello che abbiamo noi uomini. Nelle femmine lo si può vedere palesemente con i propri occhi in età adolescenziale, quando per loro è normale tenersi per mano, abbracciarsi, baciarsi, scambiarsi effusioni, ecc.