Autore Topic: Nel ventre del cristianesimo  (Letto 14671 volte)

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Offline Animus

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Nel ventre del cristianesimo
« il: Gennaio 27, 2015, 12:29:49 pm »
“Ho letto per distrarmi le Confessioni di S. Agostino, con grande rincrescimento che tu non fossi con me.

Oh, questo vecchio retore, com’è falso e come storce gli occhi!
Quanto ho riso!
Che falsità psicologica!

Per es. quando parla della morte del suo miglior amico, col quale era una sola anima: “mi risolsi a continuare a vivere, affinchè in questo modo il mio amico non morisse del tutto”.

Una cosa del genere è di un’ipocrisia nauseante!
Valore uguale a zero, Platonismo plebeizzato, ciò vuol dire: un modo di pensare inventato per la più alta aristocrazia delle anime, adattato a nature di schiavi.

Del resto con qusto libro si guarda nel ventre del cristianesimo: ed io vi assito con la curiosità di un medico e fisiologo radicale. ”

F. Nietzsche, lettera a Franz Overbeck



Agostino d’Ippona, dottore e santo, genio venerato dalla Chiesa cattolica come padre tra i padri, fu anche un uomo fanatico, intollerante e bisbetico: di fatto, nessuno fece tanto uso della preposizione “contra”[1] quanto lui, come se non sapesse scrivere, senza dover necessariamente attaccare qualcuno.

Non bastasse il suo fanatismo da talebano, fosse vissuto oggi, ai suoi titoli “onorifici”, andrebbe aggiunto l’epiteto di “mammone”.

E’ storia, che senza  la tenacia maniacale di santa Monica (sua madre), senza le sue lacrime, le sue soffocanti intromissioni nella vita coniugale, materiale e spirituale di S. Agostino, il catto-cristianesimo (cioè quello romano/latino, mentre gli ortodossi si guardarono bene dal ricevere la sua “teologia”, perché capirono per tempo quanto fosse fuorviante e pericolosa), così come lo conosciamo, non sarebbe stato mai partorito.
Sic!!

Madre alla quale il sant’uomo dedicò stucchevoli lungaggini, mentre la donna che visse con lui per circa 15 anni e da cui ebbe un figlio, Adeodato, rimase per sempre l’innominata.

S. Monica, riuscì a rispedirla in Africa, trattenendosi suo figlio Adeodato …
Figlio, che inizialmente Agostino aveva chiamato  «Dono di Dio», e che in seguito , il santo chiamerà «figlio naturale» e «figlio del peccato».

Santa Monica,  spirò nell’agosto del 387 all’età di 56 anni, quando Agostino aveva 33 anni.
Adeodato se ne andò a 16 anni, nel 388.

Il resto … è teologia cristiana.

1.

Contra Academicos
Contra Adimantum manichaei discipulum
Contra adversarium Legis et Prophetarum
Contra Cresconium grammaticum Donatistam
Contra duas epistolas Pelagianorum
Contra epistolam Manichaei quam vocant Fundamenti
Contra epistolam Parmeniani
Contra Faustum manichaeum
Contra Felicem manichaeum
Contra Gaudentium Donatistarum episcopum
Contra Iulianum haeresis pelagianae
Contra litteras Petiliani
Contra Maximinum haereticum episcopum Arianorum
Contra mendacium
Contra Priscillanistas et Origenistas
Contra Secundinum manichaeum
Contra sermonem Arianorum

De anima et eius origine contra Vincentium Victorem
De baptismo contra Donatistas
De Genesi contra Manichaeos
De gratia Christi et de peccato originale contra Pelagium
De natura boni contra Manichaeos
De natura et gratia contra Pelagium
De unico baptismo contra Petilianum

Psalmus contra partem Donati
Epistola ad Catholicos contra Donatistas
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #1 il: Gennaio 27, 2015, 19:02:04 pm »
Contra...contra....contra........Agostino di Ippona non era assertivo.....era negazionista: nei confronti della vita? La morale degli
schiavi.....negare e falsificare. Questa la tesi di Nietzsche. Ma Agostino aveva provato il mondo prima di contestarlo: era stato
filosofo, fornicatore, si era abbeverato di tutte le dottrine religiose e filosofiche senza esserne soddisfatto. Come mai poi passò
al cristianesimo? Il cristianesimo soddisfava forse la sua inconscia pulsione per la morte e per il nulla? Vai a capirci qualcosa!

Offline Animus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #2 il: Gennaio 28, 2015, 10:20:21 am »
Contra...contra....contra........Agostino di Ippona non era assertivo.....era negazionista:
Come mai poi passò al cristianesimo?
Il cristianesimo soddisfava forse la sua inconscia pulsione per la morte e per il nulla? Vai a capirci qualcosa!

San Paolo, Origene, S.  Agostino .... che bella combriccola, che bei "padri".  :sick:

"A che scopo i Greci?
A che scopo i Romani?

Tutto invano nel giro di una notte, nulla più che un ricordo.
E non seppellito per un evento naturale, non calpestato da Germani e altri plantigradi.
Devastato invece da astuti, occulti, invisibili, anemici vampiri!
Non vinto … dissanguato.

La nascosta sete di vendetta, l’invidia piccina diventata padrona!
Tutto ciò che è miserevole, che è travagliato da cattivi senti­menti,  d’un colpo fu portato in alto.

Non v’è che da leggere un qualsiasi agitatore cristiano, sant’Agostino per esempio, per capire, per fiutare che razza di immondi compari sono in tal modo venuti a galla."

Contra, contra, contra,contra, contra,contra, contra,contra, contra,contra, contra, ... :sick:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Lucia

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #3 il: Gennaio 28, 2015, 12:15:47 pm »
Quello nel mio avatar era un lago abitato delle fate, ma il loro castello e il loro regno fu distrutto per una stupida campana (che le fate stesse hanno fatto rubare perché non ne sopportavano il suono), che peccato! Quanta creatività è scomparsa dal mondo a seguito del cristianesimo!

Offline Vicus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #4 il: Gennaio 28, 2015, 12:23:13 pm »
 :hmm: Difficile negare che il cristianesimo abbia continuato la cultura grecoromana, a partire dai Benedettini in tempi di buio della civiltà.
Citazione da: Lucia
Quello nel mio avatar era un lago abitato delle fate, ma il loro castello e il loro regno fu distrutto per una stupida campana (che le fate stesse hanno fatto rubare perché non ne sopportavano il suono), che peccato! Quanta creatività è scomparsa dal mondo a seguito del cristianesimo!
Si è detto qui che alcune feste cristiane riprendono tradizioni pagane (il che è vero in certi loro elementi accidentali). D'altronde, anche il cristianesimo ha innestato l'uomo in un sacrum.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #5 il: Gennaio 28, 2015, 12:42:36 pm »
San Paolo, Origene, S.  Agostino .... che bella combriccola, che bei "padri".  :sick:

"A che scopo i Greci?
A che scopo i Romani?

Tutto invano nel giro di una notte, nulla più che un ricordo.
E non seppellito per un evento naturale, non calpestato da Germani e altri plantigradi.
Devastato invece da astuti, occulti, invisibili, anemici vampiri!
Non vinto … dissanguato.

La nascosta sete di vendetta, l’invidia piccina diventata padrona!
Tutto ciò che è miserevole, che è travagliato da cattivi senti­menti,  d’un colpo fu portato in alto.

Non v’è che da leggere un qualsiasi agitatore cristiano, sant’Agostino per esempio, per capire, per fiutare che razza di immondi compari sono in tal modo venuti a galla."

Contra, contra, contra,contra, contra,contra, contra,contra, contra,contra, contra, ... :sick:
San Paolo, Origene, S.  Agostino .... che bella combriccola, che bei "padri".  :sick:

"A che scopo i Greci?
A che scopo i Romani?

Tutto invano nel giro di una notte, nulla più che un ricordo.
E non seppellito per un evento naturale, non calpestato da Germani e altri plantigradi.
Devastato invece da astuti, occulti, invisibili, anemici vampiri!
Non vinto … dissanguato.

La nascosta sete di vendetta, l’invidia piccina diventata padrona!
Tutto ciò che è miserevole, che è travagliato da cattivi senti­menti,  d’un colpo fu portato in alto.

Non v’è che da leggere un qualsiasi agitatore cristiano, sant’Agostino per esempio, per capire, per fiutare che razza di immondi compari sono in tal modo venuti a galla."

Contra, contra, contra,contra, contra,contra, contra,contra, contra,contra, contra, ... :sick:

E ti sei dimenticato di aggiungere: Tertulliano. Il quale disse che i greci e i romani non erano stati religiosi prima di essere
grandi. Quindi non furono grandi PERCHE' religiosi. Perchè allora la dissoluzione del pensiero e del mondo pagano al tempo di
Tertulliano? Perchè il mondo pagano si era esaurito. Non forniva più risposte ai bisogni esistenziali dell'uomo. Il cristianesimo
forniva risposte, giuste o sbagliate che fossero. E così prevalse su una religione pagana oramai spenta che si era esaurita
nella sterile ripetizione di riti e di tradizioni senza senso delle quali si era oramai perso il significato originario. Il mondo pagano
era oramai un cadavere, come aveva denunciato Tertulliano. E quindi, quanto prima lo si seppelliva, tanto era meglio per tutti.
I piccoli uomini, i meschini sentimenti, le velleitarie ambizioni, caro Animus, prevalgono quando non ci sono più i grandi uomini,
i forti ed autentici sentimenti, le ambizioni degne e rispettabili a contrastarli; non perchè i veri e grandi uomini sono corrotti e
traviati dai piccoli uomini (altrimenti, che uomini veri e grandi sarebbero?); non perchè i sentimenti sono rovinati dai meschini
sentimenti (altrimenti, che sentimenti forti ed autentici sarebbero?); non perchè le ambizioni rispettabili sono traviate da quelle
indegne (altrimenti, che ambizioni rispettabili sarebbero?). La Storia dimostra, caro Animus, che i prodi guerrieri, germanici e
vichinghi adottarono assai presto il cristianesimo, sia pure inizialmente nella versione dell'arianesimo. Il perchè lo disse assai
chiaramente un guerriero vichingo davanti all'Althing islandese nell'anno 1000: "la nostra religione non ci spiega nulla delle
cause della morte e della sofferenza. Se la religione cristiana ci offre invece delle spiegazioni, bene, allora adottiamola!".
Così, caro Animus, ragiona il guerriero.

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #6 il: Gennaio 28, 2015, 12:47:34 pm »
Quello nel mio avatar era un lago abitato delle fate, ma il loro castello e il loro regno fu distrutto per una stupida campana (che le fate stesse hanno fatto rubare perché non ne sopportavano il suono), che peccato! Quanta creatività è scomparsa dal mondo a seguito del cristianesimo!


Le fate possono sempre essere sostituite con le vergini, le mistiche e le sante della Chiesa. Se Iside con in braccio il piccolo dio
Horus potè ben essere sostituita dalla Vergine con il bambino Gesù (con la natura divina), le fate possono essere ugualmente
rimosse allo stesso modo.

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #7 il: Gennaio 28, 2015, 13:46:40 pm »
Massì ok, il cristianesimo male assoluto e sciagura del mondo.
Allora va bene l'islam. Oppure la massoneria (che si sa che esiste ed è potentissima, ma non si sa cosa fa).

Bah.

 :doh:
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Vicus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #8 il: Gennaio 28, 2015, 14:19:03 pm »
Massì ok, il cristianesimo male assoluto e sciagura del mondo.
Allora va bene l'islam. Oppure la massoneria (che si sa che esiste ed è potentissima, ma non si sa cosa fa).

Bah.

 :doh:
:lol: :lol: Che altro dire? E poi, dov'è tutto questo cristianesimo in Europa?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #9 il: Gennaio 28, 2015, 14:33:37 pm »
:lol: :lol: Che altro dire? E poi, dov'è tutto questo cristianesimo in Europa?

Da nessuna parte: la cosa più difficile da trovare nella cristianità è il cristianesimo. E poi le radici europee sono pagane.
Non cristiane.

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #10 il: Gennaio 28, 2015, 15:09:23 pm »
Da nessuna parte: la cosa più difficile da trovare nella cristianità è il cristianesimo. E poi le radici europee sono pagane.
Non cristiane.

allra quelle tanto decantate radici giudaico-cristiane dell'Europa cosa sono?

o forse Gesù Cristo è stata un'astronave aliena che come  è venuta se ne andata? e 2000 anni di storia non hanno lasciato niente?

una volta lessi di una discussione in cui uno affermava che gli Ebrei sono gli abitanti più antichi di Roma. rispose l'altro allora dimmi come mai al tempi di Traiano gli abitanti di Roma erano più di un milione, quasi due, e di questi vivono solo i discendenti di alcune migliaia? e i  discendenti di tutti gli altri che fine fecero?

un altro mi disse sai come si fa a riconoscere un appartenente del popolo italiano da  un altro? rispose l'italiano è uno dei popoli più logorroici del mondo, ma credente  o non credente, di qualunque religione sia l'italiano medio, nel corso della messa solamente durante la Consacrazione sta in silenzio.poi primo o dopo parla sempre.
e secondo te perchè sta in silenzio solo per quei due.tre minuti della funzione, mentre per il resto pare non interessargli?


Offline Lucia

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #11 il: Gennaio 28, 2015, 15:34:41 pm »
Le fate possono sempre essere sostituite con le vergini, le mistiche e le sante della Chiesa. Se Iside con in braccio il piccolo dio
Horus potè ben essere sostituita dalla Vergine con il bambino Gesù (con la natura divina), le fate possono essere ugualmente
rimosse allo stesso modo.

Non proprio perché si è sdoppiata la natura del sacro, il mondo è stato semplificato ridotto al buono o male, quando la caratteristica innerente delle cose sacre è la solo ambiguità, l'ambivalenza, che sono tremende ed affascinanti nelo stesso tempo. Le fate uccidono chi si avvicina di loro, cosi come chi vede Dio può perdere la ragione.
Certo questa semplificazione del mondo può rassiccurare in parte, ma d'altra parte rende sterili.

Si è detto qui che alcune feste cristiane riprendono tradizioni pagane (il che è vero in certi loro elementi accidentali).

si, per quello sono sopravissute

Offline Vicus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #12 il: Gennaio 28, 2015, 19:39:58 pm »
Da nessuna parte: la cosa più difficile da trovare nella cristianità è il cristianesimo.
Già, ma attualmente non c'è nessuna cristianità in Europa.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #13 il: Gennaio 28, 2015, 19:45:43 pm »
Già, ma attualmente non c'è nessuna cristianità in Europa.

Se è per questo, di cristianesimo ce n'era ancora meno quando la cristianità in Europa c'era (Inquisizioni e guerre sante varie).

Offline Vicus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #14 il: Gennaio 28, 2015, 20:20:47 pm »
Non proprio perché si è sdoppiata la natura del sacro, il mondo è stato semplificato ridotto al buono o male, quando la caratteristica innerente delle cose sacre è la solo ambiguità, l'ambivalenza, che sono tremende ed affascinanti nelo stesso tempo. Le fate uccidono chi si avvicina di loro, cosi come chi vede Dio può perdere la ragione.
Certo questa semplificazione del mondo può rassiccurare in parte, ma d'altra parte rende sterili.
Jung si riferisce essenzialmente al cristianesimo secolarizzato di suo padre, pastore riformato. La dimensione del mistero nella Chiesa cattolica e in quelle orientali è ben altra cosa.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.