Autore Topic: Nel ventre del cristianesimo  (Letto 14836 volte)

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Offline Animus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #15 il: Gennaio 29, 2015, 11:35:53 am »
Se è per questo, di cristianesimo ce n'era ancora meno quando la cristianità in Europa c'era (Inquisizioni e guerre sante varie).

La religione cristiana, tra lacerazioni interne, ovvero controversie teologiche causa di scimi e dispute tra Chiese cristiane stesse, ognuna eretica agli occhi dell'altra, che conflitti esterni, ossia la fisiologica intolleranza persino verso quelle religioni più affini al cristianesimo, ebraismo e islamismo (le comunità cristiane sono spesso state accettate all'interno della maggioranza islamica, mai è accaduto il contrario), e in generale, un odio diffuso e connaturato verso qualsiasi forma di "alterità", di altro da sé, tutto questo, sembra essere sempre stato ben lontano dall'originaria dichiarazione d'amore e di fratellanza universale dei padri fondatori di questa "fede".

La maggioranza degli atei come dei credenti - in un meccanismo del tutto identico all'attegiamento del marxista convinto, secondo il quale il comunismo/i che è esistito e si è materializzato sulla terra non è quello "vero" (perché il vero è confinato, al di là del cielo, nell'iperuranio) - questi inguaribili ingenuotti, dicevo, sempre in cronico ritardo rispetto alla marcia dello Spirito, scaricando gli abomini del cristianesimo  sulla casta sacerdodale, quella "reale", svolgo la funzione di utili idioti, funzione voluta dallo stesso clero, di assolvere così la dottrina, che ne esce pura e immacolata.
La Chiesa come capro espiatorio del cristianesimo ... non è il massimo per la Chiesa stessa, ma in tempi duri, che ci vuoi fare, de duobus malis, minus est semper eligendum.

Se si guardasse invece davvero, senza paraocchi, chi furono codesti "padri" (S. Paolo, Origene, S. Agostino e bla bla bla, ai quali, contrariamente a Nietzsche, io ci aggiungo anche Cristo), nelle loro anime come nelle loro mutande, siamo obbligati a chiederci e mettere in dubbio, se fu davvero, l'amore il pilastro intorno al quale fu edificato il cristianesimo ...

E Nietzsche ce lo dice benissimo di che pasta è fatto quest'amore cristiano: "guardate che l'amore per l'uno, è la maschera per l'odio mortale per l'altro"

Infatti, l'aspetto più inquietante della cristianità, la sua "rivelazione ultima" che risponde alla domanda cruciale, l'amore come fondamento e non "altro", è un secco ... No, e non lo fu mai, nemmeno nelle intenzioni dei "padri" come di quelle di Cristo, se non come sostanza edulcorante dal sapore dolciastro che serviva a nascondeva il veleno impastato con l'ostia.

Animus

 
« Ultima modifica: Gennaio 29, 2015, 11:48:07 am da Animus »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline zagaro

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #16 il: Gennaio 29, 2015, 15:08:14 pm »
La religione cristiana, tra lacerazioni interne, ovvero controversie teologiche causa di scimi e dispute tra Chiese cristiane stesse, ognuna eretica agli occhi dell'altra, che conflitti esterni, ossia la fisiologica intolleranza persino verso quelle religioni più affini al cristianesimo, ebraismo e islamismo (le comunità cristiane sono spesso state accettate all'interno della maggioranza islamica, mai è accaduto il contrario), e in generale, un odio diffuso e connaturato verso qualsiasi forma di "alterità", di altro da sé, tutto questo, sembra essere sempre stato ben lontano dall'originaria dichiarazione d'amore e di fratellanza universale dei padri fondatori di questa "fede".

La maggioranza degli atei come dei credenti - in un meccanismo del tutto identico all'attegiamento del marxista convinto, secondo il quale il comunismo/i che è esistito e si è materializzato sulla terra non è quello "vero" (perché il vero è confinato, al di là del cielo, nell'iperuranio) - questi inguaribili ingenuotti, dicevo, sempre in cronico ritardo rispetto alla marcia dello Spirito, scaricando gli abomini del cristianesimo  sulla casta sacerdodale, quella "reale", svolgo la funzione di utili idioti, funzione voluta dallo stesso clero, di assolvere così la dottrina, che ne esce pura e immacolata.
La Chiesa come capro espiatorio del cristianesimo ... non è il massimo per la Chiesa stessa, ma in tempi duri, che ci vuoi fare, de duobus malis, minus est semper eligendum.

Se si guardasse invece davvero, senza paraocchi, chi furono codesti "padri" (S. Paolo, Origene, S. Agostino e bla bla bla, ai quali, contrariamente a Nietzsche, io ci aggiungo anche Cristo), nelle loro anime come nelle loro mutande, siamo obbligati a chiederci e mettere in dubbio, se fu davvero, l'amore il pilastro intorno al quale fu edificato il cristianesimo ...

E Nietzsche ce lo dice benissimo di che pasta è fatto quest'amore cristiano: "guardate che l'amore per l'uno, è la maschera per l'odio mortale per l'altro"

Infatti, l'aspetto più inquietante della cristianità, la sua "rivelazione ultima" che risponde alla domanda cruciale, l'amore come fondamento e non "altro", è un secco ... No, e non lo fu mai, nemmeno nelle intenzioni dei "padri" come di quelle di Cristo, se non come sostanza edulcorante dal sapore dolciastro che serviva a nascondeva il veleno impastato con l'ostia.

Animus


il dilemma  è come mai tutte queste cose le avete capite solo voi, benchè esistono istituti universitari come la Cattolica di Milano ove gli eruditi si sprecano, benché questo credo nella storia nel bene  o nel male  è stato professato da miliardi di persone di qualsiasi livello d'istruzione e di qualsiasi livello sociale, gli unici a capire il 'male' intrinseco del Cristianesimo siete stati solo voi. questo è come si dice  un Mistero della Fede.

e a quanto pare di tutte le religioni di questo mondo, di cui nessuna  è esente da guerre e sopraffazioni, l'unica malvagia a quanto pare sia solo il Cristianesimo.

perfino la religione pagana ove  non era estraneo il sacrificio umano, e vi erano specifici dei della guerra come marte e/o athena progenitori della moderna jihad(e non è un'iperbole) oppure gli adoratori della dea kalì di salgariana memoria appaiono ben più pacifici del cristianesimo

Offline Animus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #17 il: Gennaio 29, 2015, 15:33:31 pm »
zagaro, a me non interessa portare avanti una "discussione", con te, su cose che non ho detto.
Ho forse detto che l'islam è buono?
Ho scritto che la dea kali e bla bla bla?

I musulmani in generale mi fanno schifo, tanto che li apostrfo come babb(ed)uini del deserto, figurati, ma questo non mi impedisce di dire che "(le comunità cristiane sono spesso state accettate all’interno di uno stato islamico, mai è accaduto il contrario,  così come la comunità ebraica è stata storicamente molto meglio accolta dall'”intollerante islam”, di quanto non abbia fatto la “pietas cristiana”)".


Se hai qualcosa da obiettare, limitati a confutare le mie affermazioni, e forse, dico forse, solo se è una critica  interessante e sensata, ti rispondo.

Poi, la questione principale, non è la contrapposizione cristiano=male, non cristiano=bene, è non vedere il male all'interno del cristianesimo, perché dentro è solo bene, e il male, è proiettato tutto fuori (Extra Ecclesiam nulla salus).

Questa è l'idiozia....o per dirla con nicce, "Non avere aperto gli occhi su questo punto (la morale cristiana) è per me la più grossa porcheria che l’umanità abbia sulla coscienza.La cecità di fronte al cristianesimo è il crimine par excellence – il crimine contro la vita."

Se ti pare poco ... per me, è tanto.
 

 
« Ultima modifica: Gennaio 29, 2015, 15:45:16 pm da Animus »
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Offline zagaro

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #18 il: Gennaio 29, 2015, 15:56:07 pm »
zagaro, a me non interessa portare avanti una "discussione", con te, su cose che non ho detto.
Ho forse detto che l'islam è buono?
Ho scritto che la dea kali e bla bla bla?

I musulmani in generale mi fanno schifo, tanto che li apostrfo come babb(ed)uini del deserto, figurati, ma questo non mi impedisce di dire che "(le comunità cristiane sono spesso state accettate all’interno di uno stato islamico, mai è accaduto il contrario,  così come la comunità ebraica è stata storicamente molto meglio accolta dall'”intollerante islam”, di quanto non abbia fatto la “pietas cristiana”)".


Se hai qualcosa da obiettare, limitati a confutare le mie affermazioni, e forse, dico forse, solo se è una critica  interessante e sensata, ti rispondo.

Poi, la questione principale, non è la contrapposizione cristiano=male, non cristiano=bene, è non vedere il male all'interno del cristianesimo, perché dentro è solo bene, e il male, è proiettato tutto fuori (Extra Ecclesiam nulla salus).

Questa è l'idiozia....o per dirla con nicce, "Non avere aperto gli occhi su questo punto (la morale cristiana) è per me la più grossa porcheria che l’umanità abbia sulla coscienza.La cecità di fronte al cristianesimo è il crimine par excellence – il crimine contro la vita."

Se ti pare poco ... per me, è tanto.
verso la fine el 1800 un dei primi antropologici/storici di storia siciliana Giuseppe Pitrè scrisse dell'epoca d'oro della Sicilia araba, e tutti convinti della cosa. fin quanto ultimamente rileggendo i documenti scopriamo bene altro.
mente  nel 1700 alla corte del vicerè di sicilia v fu un grande scandalo perchè un falso traduttore di arabo, che poi si scoprì che manco l'arabo parlava, ingannò e truffò una corte intera facendo credere mirabilie.
http://www.ilportaledelsud.org/minsogna_saracina.htm
quindi quando parliamo di cose arabe, lasciamo le Mille e una notte su tavolo e prendiamo i documenti

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=157&sez=120&id=57004

e questo teorema  è valido anche quando si parla di cristianesimo

perchè tante sono le sue colpe, ma una certa modo anticristiana, che vuole 'esser figo' chi si professa anticristiano,  ne  ingigantisce spesso le sue colpe (e non sempre in buona fede)

Offline Animus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #19 il: Gennaio 29, 2015, 16:18:07 pm »
Vedi zagaro, io ti chiedo di dirmi, per poter ritrattare, dove e quando i cristiani, nell'epoca d'oro dell'europa catto-cristiana, hanno ben accettato comunità "non cristiane" al loro interno come segno della tanto predicata "accoglienza cristiana", o al limite quanto si sono dimostrati più "tolleranti" degli altri, anche per fare concretamente ciò che si dice, e tu mi rispondi, con una negazione della negazione (e dice bene max, "Agostino di Ippona .....era negazionista: La morale degli schiavi.....negare"), ovvero, che anche tra i musulmani v'è stata intolleranza.

E' la stessa logica, dei genitori omo, a chi gli contesta che non possono cresce figli perché non sono "buone famiglie", a cui rispondono, ed hanno certamente buon gioco, del tutto coerente all'interno della morale dei falsari, che di figli che crescono tra cattive famiglie etero è pieno il mondo.

Ecco che cos'è per me il male della "cristianità" dalla quale non si riesce a liberarvi...è una forma mentis, di pensare , tanto che per me la domanda non è più, chi ci salva dagli altri, dal male fuori,  ma piuttosto ...chi ci può salvare da noi stessi, dal male che abbiamo  dentro?

   
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Offline zagaro

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #20 il: Gennaio 29, 2015, 17:37:38 pm »
Vedi zagaro, io ti chiedo di dirmi, per poter ritrattare, dove e quando i cristiani, nell'epoca d'oro dell'europa catto-cristiana, hanno ben accettato comunità "non cristiane" al loro interno come segno della tanto predicata "accoglienza cristiana", o al limite quanto si sono dimostrati più "tolleranti" degli altri, anche per fare concretamente ciò che si dice, e tu mi rispondi, con una negazione della negazione (e dice bene max, "Agostino di Ippona .....era negazionista: La morale degli schiavi.....negare"), ovvero, che anche tra i musulmani v'è stata intolleranza.

E' la stessa logica, dei genitori omo, a chi gli contesta che non possono cresce figli perché non sono "buone famiglie", a cui rispondono, ed hanno certamente buon gioco, del tutto coerente all'interno della morale dei falsari, che di figli che crescono tra cattive famiglie etero è pieno il mondo.

Ecco che cos'è per me il male della "cristianità" dalla quale non si riesce a liberarvi...è una forma mentis, di pensare , tanto che per me la domanda non è più, chi ci salva dagli altri, dal male fuori,  ma piuttosto ...chi ci può salvare da noi stessi, dal male che abbiamo  dentro?

 
Sant'Agostino, che fu quello che unì  il nascente cristianesimo alla filosofia greco-romana, vestendo il cristianesimo di un'ossatura platonica, come giustamente hai scritto iperuranio.' morì troppo giovane per spiegare cos'era il 'Compille entrare', per intenderci quello che diverrà nella pratica la conversione forzata, e sopratutto cos'era la Gerusalemme celeste.
dobbiamo vedere invece vedere quali mani gestirono questa nuova enucleazione, che per le epoche erano questioni quasi vitali.
e non sempre gli stessi vescosvi, o i regnanti che si vantano della loro ignoranza e delle loro abilità nella caccia, riuscivano a capire quelle parole.
mi domanderai che c'entra il vanto dei regnanti della loro ignoranza?
perchè durante  il feudalesimo  si credeva la legge una coda della legge divina, e quindi chi poteva cambiarla se non Dio? quindi il re si occupava solo di applicarla e non si interrogava come nasceva. queste domande cominceranno a porsi con il giusnaturaismo.e questo modo di ragionare è alla base del diritto britannico che si divide in due grosse categorie  i writes ovvero i reati contro la persona che dipendevano dal re, e l'equity ovvero i vizi della volantà che dipendevano dal vescovo! 

Offline zagaro

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #21 il: Gennaio 29, 2015, 18:15:22 pm »
Sant'Agostino, che fu quello che unì  il nascente cristianesimo alla filosofia greco-romana, vestendo il cristianesimo di un'ossatura platonica, come giustamente hai scritto iperuranio.' morì troppo giovane per spiegare cos'era il 'Compille entrare', per intenderci quello che diverrà nella pratica la conversione forzata, e sopratutto cos'era la Gerusalemme celeste.
dobbiamo vedere invece vedere quali mani gestirono questa nuova enucleazione, che per le epoche erano questioni quasi vitali.
e non sempre gli stessi vescosvi, o i regnanti che si vantano della loro ignoranza e delle loro abilità nella caccia, riuscivano a capire quelle parole.
mi domanderai che c'entra il vanto dei regnanti della loro ignoranza?
perchè durante  il feudalesimo  si credeva la legge una coda della legge divina, e quindi chi poteva cambiarla se non Dio? quindi il re si occupava solo di applicarla e non si interrogava come nasceva. queste domande cominceranno a porsi con il giusnaturaismo.e questo modo di ragionare è alla base del diritto britannico che si divide in due grosse categorie  i writes ovvero i reati contro la persona che dipendevano dal re, e l'equity ovvero i vizi della volantà che dipendevano dal vescovo!
il film l'Armata Brancaleone con Vittorio Gasmann è più vicino ad una realtà che ad una parodia di un periodo storico

Offline Lucia

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #22 il: Gennaio 29, 2015, 19:54:06 pm »
Jung si riferisce essenzialmente al cristianesimo secolarizzato di suo padre, pastore riformato.

(Mi riferivo al Rudolf Otto, comunque)
nient'affatto. Al suo padre gli rimprovera che non aveva infatti nessuna esperienza religiosa, neanche quanto lui stesso da bambino.
Per lui il più vicino dell'esperienza religiosa sono le esperienze, incubi, allucinazioni dei suoi pazienti, che appunto ripetono gli stessi archetipi archaici, che prendono il sopravvento se il livello di controllo si abbassa, inseguito di un trauma. L'ambivalenza nel sacro è innerente, se non c'è ambivalenza non c'è sacro.

Però bisogna dirlo che anche la schizzofrenia si cronicizza quando il mondo viene sdoppiato in bene e male, anche se si diventa più tranquilli, ci si sente buoni e messaggeri del bene contro il male in terra.

Anche Jung ce l'aveva con Agostino che vedeva Dio come Summum bonum.

Scusate l'Off Topic.  :)


Offline Animus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #23 il: Gennaio 30, 2015, 13:28:06 pm »
(Mi riferivo al Rudolf Otto, comunque)
nient'affatto. Al suo padre gli rimprovera che non aveva infatti nessuna esperienza religiosa, neanche quanto lui stesso da bambino.
Per lui il più vicino dell'esperienza religiosa sono le esperienze, incubi, allucinazioni dei suoi pazienti, che appunto ripetono gli stessi archetipi archaici, che prendono il sopravvento se il livello di controllo si abbassa, inseguito di un trauma. L'ambivalenza nel sacro è innerente, se non c'è ambivalenza non c'è sacro.

Però bisogna dirlo che anche la schizzofrenia si cronicizza quando il mondo viene sdoppiato in bene e male, anche se si diventa più tranquilli, ci si sente buoni e messaggeri del bene contro il male in terra.

Anche Jung ce l'aveva con Agostino che vedeva Dio come Summum bonum.

Scusate l'Off Topic.  :)

E' il motivo per cui, chi dice che il responsabile della morte di Dio è proprio il cristianesimo, "la religione dell'uscita dalla religione" lo dice con cognizione di causa, perchè spostando il male tutto da una parte, e il bene tutto dall'altra, rendendolo uomo, l'ha razionalizzato, ma cosa vuol dire razionalizzare?

Vuol dire uscire proprio dalla dimensione religiosa e da quella sacrale, che è indistinzione e ambivalenza (esattamente come dice Lucia):
 "Dio è bene e male, è notte e giorno, è sazietà e fame, è guerra e pace
L'uomo, invece, ritiene giusta una cosa e ingiusta l'altra...(Eraclito)"

« Ultima modifica: Gennaio 30, 2015, 13:39:19 pm da Animus »
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Online Massimo

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #24 il: Gennaio 31, 2015, 18:59:08 pm »
La religione cristiana, tra lacerazioni interne, ovvero controversie teologiche causa di scimi e dispute tra Chiese cristiane stesse, ognuna eretica agli occhi dell'altra, che conflitti esterni, ossia la fisiologica intolleranza persino verso quelle religioni più affini al cristianesimo, ebraismo e islamismo (le comunità cristiane sono spesso state accettate all'interno della maggioranza islamica, mai è accaduto il contrario), e in generale, un odio diffuso e connaturato verso qualsiasi forma di "alterità", di altro da sé, tutto questo, sembra essere sempre stato ben lontano dall'originaria dichiarazione d'amore e di fratellanza universale dei padri fondatori di questa "fede".

La maggioranza degli atei come dei credenti - in un meccanismo del tutto identico all'attegiamento del marxista convinto, secondo il quale il comunismo/i che è esistito e si è materializzato sulla terra non è quello "vero" (perché il vero è confinato, al di là del cielo, nell'iperuranio) - questi inguaribili ingenuotti, dicevo, sempre in cronico ritardo rispetto alla marcia dello Spirito, scaricando gli abomini del cristianesimo  sulla casta sacerdodale, quella "reale", svolgo la funzione di utili idioti, funzione voluta dallo stesso clero, di assolvere così la dottrina, che ne esce pura e immacolata.
La Chiesa come capro espiatorio del cristianesimo ... non è il massimo per la Chiesa stessa, ma in tempi duri, che ci vuoi fare, de duobus malis, minus est semper eligendum.

Se si guardasse invece davvero, senza paraocchi, chi furono codesti "padri" (S. Paolo, Origene, S. Agostino e bla bla bla, ai quali, contrariamente a Nietzsche, io ci aggiungo anche Cristo), nelle loro anime come nelle loro mutande, siamo obbligati a chiederci e mettere in dubbio, se fu davvero, l'amore il pilastro intorno al quale fu edificato il cristianesimo ...

E Nietzsche ce lo dice benissimo di che pasta è fatto quest'amore cristiano: "guardate che l'amore per l'uno, è la maschera per l'odio mortale per l'altro"

Infatti, l'aspetto più inquietante della cristianità, la sua "rivelazione ultima" che risponde alla domanda cruciale, l'amore come fondamento e non "altro", è un secco ... No, e non lo fu mai, nemmeno nelle intenzioni dei "padri" come di quelle di Cristo, se non come sostanza edulcorante dal sapore dolciastro che serviva a nascondeva il veleno impastato con l'ostia.

Animus

 

In realtà, Animus, tutte le ideologie, anche quelle che non discendono dal cristianesimo, anzi lo avversano con tutta l'anima e lo
maledicono, come il nazionalsocialismo, non riconoscono "l'altro da sè" ma affermano che va combattuto, finchè resta diverso.
Cristo che tu metteresti nel calderone dei negazionisti della vita ci ha trasmesso la bella parabola del buon samaritano il quale
non si chiede chi è il disgraziato picchiato e lasciato mezzo morto per strada, ma lo assiste e lo fa ricoverare. A che pro una tale parabola? Quale il messaggio? Per farci capire che il nostro prossimo è CHIUNQUE e COMUNQUE LA PENSI ed è colui che
noi possiamo VEDERE, SENTIRE e TOCCARE. In questo magistrale insegnamento, Animus, non ci vedo NULLA di "negazionista".

Offline Animus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #25 il: Febbraio 01, 2015, 10:23:23 am »
Cristo che tu metteresti nel calderone dei negazionisti della vita....

Certamente: http://anticristo.org/2013/10/03/femminicidio-simbolico/

Citazione
il disgraziato picchiato e lasciato mezzo morto per strada, ma lo assiste e lo fa ricoverare
L'ho già detto, caro max, che cos'è quest'amore cristiano, "l'amore per gli uni, è la maschera per l'odio degli altri."
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Animus

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #26 il: Febbraio 01, 2015, 11:14:23 am »
In realtà, Animus, tutte le ideologie, anche quelle che non discendono dal cristianesimo, anzi lo avversano con tutta l'anima e lo
maledicono, come il nazionalsocialismo

Questa cosa, di mettere a confronto una religione con un'ideologia (altre al fatto che è un'ideologia che si spiluppa all'interno della civiltà cristiana, non quella induista) è di una ingenuità abissale.
Personalmente, contrapporre cristianesimo a nazismo, il cui antisemitismo, oltre a ragioni di "concordato" e strette di mano, mi fanno credere che sotto sotto ... , ma cmq tralasciamo e andiamo avanti, o cristianesimo a femminismo, è come quella questione che ci ponevano alle elementari: è più alta la torre di Pisa o più veloce un treno?
Ecco, caro max, a me pare, che questo sia il tuo/vostro livello di argomentazione, da prima elementare.

By the way, lo sai durante l'epopea fascista chi era il proprietario di una delle maggiori fabbriche belliche, che producevano armi e munizioni?
Ma il Vaticano... ;)

Così, vallo a spiegare a quei dementi che basano la loro ideologia sul capitale, che la più grande banca privata del mondo, la banca d'america, il pacchetto maggioritario appartiene ai gesuiti.
Ci son sempre loro... dietro tutto.

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #27 il: Febbraio 01, 2015, 11:20:31 am »
Questa cosa, di mettere a confronto una religione con un'ideologia (altre al fatto che è un'ideologia che si spiluppa all'interno della civiltà cristiana, non quella induista) è di una ingenuità abissale.
Personalmente, contrapporre cristianesimo a nazismo, il cui antisemitismo, oltre a ragioni di "concordato" e strette di mano, mi fanno credere che sotto sotto ... , ma cmq tralasciamo e andiamo avanti, o cristianesimo a femminismo, è come quella questione che ci ponevano alle elementari: è più alta la torre di Pisa o più veloce un treno?
Ecco, caro max, a me pare, che questo sia il tuo/vostro livello di argomentazione, da prima elementare.

By the way, lo sai durante l'epopea fascista chi era il proprietario di una delle fabbriche principali di armi e di munizioni?
Ma il Vaticano... ;)

qui se permette vi dovete mettere d'accordo, se  la civiltà europea ha origini pagane  o giudaico-cristiane?

poi dovete mettervi d'accordo a definire a) cosa vuol dire essere cristiano; b) il rapporto fra un cristiano e l'apparato clericale; c) il rapporto  fra il cristiano e le regole sociali, d) il rapporto fra il cristiano e lo stato.

spero che non farete domande del genere

https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110121044510AAzoLM8

   

Offline zagaro

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #28 il: Febbraio 01, 2015, 11:47:13 am »
qui se permette vi dovete mettere d'accordo, se  la civiltà europea ha origini pagane  o giudaico-cristiane?

poi dovete mettervi d'accordo a definire a) cosa vuol dire essere cristiano; b) il rapporto fra un cristiano e l'apparato clericale; c) il rapporto  fra il cristiano e le regole sociali, d) il rapporto fra il cristiano e lo stato.

spero che non farete domande del genere

https://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110121044510AAzoLM8

 

capiamoci che coloro che si definiscono cristiani hanno colpe gravissime, perchè se facciamo un calcolo sono morte  più persone per via del 'Dio dell'amore', che per tutto il resto messo insieme.
ma qualcono sa rispondere dov'è la parte di responsabilità del 'Dio dell'amore' e la parte riferibile alle cosidette 'debolezze umane'? quanti sotto le bandiere del Cristianesimo invece si sono battuti per altri interessi che con il cristianesimo aveva ben poco da spartire?


p.s. per fare un esempio banale: oggi nel mondo si definiscono cristiani a vario titolo circa 2 miliardi di persone, se ammettessimo che le teste di caz.... fossero solo l'1% sarebbero qualcosa come 20 milioni di individui, un numero per fare  un esempio maggiore di tutta l'intera ecumene Bahai.
 per corollario ha  più possibilità un Bahai di incontrare  un cristiano definito testa di caz.... che  io di incontrare  un qualsiasi Bahai


Offline Salar de Uyuni

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Re:Nel ventre del cristianesimo
« Risposta #29 il: Febbraio 01, 2015, 12:26:26 pm »
Citazione
Ecco, caro max, a me pare, che questo sia il tuo/vostro livello di argomentazione, da prima elementare...
Così, vallo a spiegare a quei dementi che basano la loro ideologia sul capitale, che la più grande banca privata del mondo, la banca d'america, il pacchetto maggioritario appartiene ai gesuiti.

A me in prima elementare mi hanno insegnato a controllare le fonti,prima di sparare cazzate.
Qual è la tua fonte,David Icke o Jeff Rense?
Nell'epoca di internet le balle girano molto,ma le persone autoproclamatesi ''intelligenti'' dovrebbero riconoscerle o almeno fare almeno lo sforzo di controllare.
Qui ci sono tutti gli azionisti di maggioranza di Bank of America,di gesuiti,non ne vedo.

http://finance.yahoo.com/q/mh?s=BAC+Major+Holders



Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''