Come sapranno i lettori più attenti di questo forum, comprese le femministe e i femministielli, il sottoscritto ha un profondo sentimento di avversione nei confronti delle teorie gender e dei loro sostenitori. E' un odio che i "teorici del gender" ricambiano ma che non riescono a controbattere pubblicamente poichè sanno di essere nel torto... Evitano quindi di scrivere qui, leggono, cercano di trovare eventualmente degli appigli, ma non trovano nulla; quindi ritornano sui loro siti, fanno qualche piagnisteo ed intanto incassano l'ennesima pubblica umiliazione alla quale, da bravi ingranaggi, non sanno rispondere.
Come forse avranno intuito i lettori più attenti,
io non ho nessuna tessera politica. Non voto da diverso tempo proprio perchè so che cosa hanno votato i politici.
Tutti i politici attualmente al governo che adesso si fanno paladini dei diritti dei padri separati, degli uomini e di tutti i più nobili ideali che un politico dovrebbe idealmente perseguire, sono falsi e vi motiverò con dati di fatto il perchè della loro falsità.
Partiamo con ordine:
1) L'Italia, dopo la 2° guerra mondiale, ha goduto di una certa libertà in politica estera che ha permesso di ottenere un discreto benessere economico. Pur essendo alleata degli USA, l'Italia ha saputo barcamenarsi tra i due poli (quello USA e quello Sovietico). Tutto ciò è proseguito fino alla caduta dell'URSS e poi, come una palla messa sopra un piano inclinato, ha cominciato a cadere accelerando disastrosamente (ne vediamo i frutti adesso).
I nostri politici attualmente hanno svenduto l'interesse e soprattutto la SOVRANITA' nazionale fidandosi (in buona fede o cattiva fede) di ciò che prometteva l'Europa.
I nostri politici hanno firmato diversi trattati internazionali che impediscono all'Italia di affermare la propria SOVRANITA' sia in politica estera, sia in politica INTERNA.
Prenderò in esame 2 importanti documenti: la Convenzione di Istanbul e il rapporto ombra CEDAW.
Partiamo dal primo, ossia dalla Convenzione di Istanbul.
I media ce l'hanno presentata così:
Dopo aver visto il video, molti di voi lettori penseranno che la ratifica della Convenzione di Istanbul sia una cosa giusta, nobile, sacrosanta. Chi userebbe la violenza contro le donne in quanto donne? Credo nessuna persona sana di mente.
C'è però qualcosa che non quadra...
Il parlamento italiano, come ben saprete, spesso fa litigi, ostruzionismo, etc. per qualsiasi cosa... Magicamente, per la Convenzione di Istanbul, TUTTI, NESSUN ESCLUSO, HANNO VOTATO "Sì" ALLA CONVENZIONE DI ISTANBUL.
Vi linko quindi un articolo di giornale che certifica (ma potrete verificarlo anche sui siti istituzionali) l'unanimità del parlamento alla Convenzione di istanbul. Tutti i partiti, tutti l'hanno approvato (è bene ribadire il "tutti").
http://www.repubblica.it/politica/2013/06/19/news/violenza_donne_via_libera_al_senato-61436875/Ma il cittadino curioso vorrebbe sapere cosa c'è scritto in questa convenzione di Istanbul e lo Stato, in nome della trasparenza, fornisce il documento.
qui metto il link :
http://www.pariopportunita.gov.it/images/stories/documenti_vari/UserFiles/PrimoPiano/Convenzione_Istanbul_violenza_donne.pdfAd una veloce lettura, anche il cittadino meno "preparato" capisce che c'è qualcosa che non va. Lo spiego per i cittadini che non colgono subito le EVIDENTI, CRIMINALI, INCOSTITUZIONALI, cose che non vanno.
L'articolo 4 al punto 4 dice chiaramente che le misure prese per contrastare la violenza sulle donne non saranno ritenute discriminatorie pur se sono discriminanti per le leggi del paese firmatario.
Vi riporto l'articolo 4 al punto 4 e lo metto di colore rosso scuro :
4 Le misure specifiche necessarie per prevenire la violenza e proteggere le donne contro la
violenza di genere non saranno considerate discriminatorie ai sensi della presente
Convenzione. Chiaramente, un articolo del genere mette le donne su un piano diverso e SUPERIORE rispetto agli uomini. In pratica, questi grandissimi figli di "Troika", con la scusa di proteggere le donne dalla violenza hanno palesemente violato l'articolo 3 della nostra Costituzione (che ricordiamolo VIENE DOPO il trattato di Lisbona, Maastricht, Velsen, CEDAW, etc.)
Eppure, tale convenzione di Istanbul è stata votata da tutti i parlamentari nel 2013. Per tale motivo, capirete bene che non credo a nessun politico (pur essendoci taluni che fanno finta pubblicamente di curare gli interessi di tutti gli italiani e non solo delle italianE ).
Ma vi prendo qualche altra "perla" della Convenzione che ha legami evidentissimi con l'ideologia gender propagandata nelle scuole...
Vi riporto questo altro articolo e lo metto in colore rosso scuro:
Articolo 14 – Educazione
1 Le Parti intraprendono, se del caso, le azioni necessarie per includere nei programmi
scolastici di ogni ordine e grado dei materiali didattici su temi quali la parità tra i sessi, i
ruoli di genere non stereotipati, il reciproco rispetto, la soluzione non violenta dei conflitti
nei rapporti interpersonali, la violenza contro le donne basata sul genere e il diritto
all'integrità personale, appropriati al livello cognitivo degli allievi.
2 Le Parti intraprendono le azioni necessarie per promuovere i principi enunciati al
precedente paragrafo 1 nelle strutture di istruzione non formale, nonché nei centri sportivi,
culturali e di svago e nei mass media. Con tale articolo (ma ve ne sono anche altri nella Convenzione di Istanbul) si ribadisce che lo Stato firmatario DEVE, SOTTOLINEO il DEVE, proporre un'educazione gender.
Ma andiamo su un'ultima perla della presente Convenzione che palesemente è contraria alla nostra Costituzione Italiana.
Il nostro articolo 3 dice che tutti sono uguali di fronte alla legge senza distinzioni di sesso, razza, religione etc.
Se leggiamo l'articolo 66 notiamo che il paese firmatario della Convenzione deve fornire un "esperto di genere" (membro del GREVIO)...
Tale esperto di genere è AL DI SOPRA DELLA LEGGE...Non si può intercettare, non si può arrestare, non si può effettuare controllo sui bagagli, non si può chiedere copia delle documentazioni. Solo un organismo potrebbe chiedere un eventuale procedimento penale ma è un organismo che non fa parte dell'ITALIA e NON è stato votato da nessuno di noi.
Leggete l'articolo 66 della Convenzione di Istanbul, ve lo rimetto in colore rosso scuro e vi sottolineo le :
Allegato – Privilegi e immunità (Articolo 66)
1 Il presente allegato si applica ai membri del GREVIO citati all’Articolo 66 della
Convenzione, come pure agli altri membri delle delegazioni incaricate di compiere le visite
nei paesi. Ai fini del presente allegato, l’espressione “altri membri delle delegazioni
incaricate di compiere le visite nel paese” comprende gli esperti nazionali indipendenti e gli
specialisti di cui all’Articolo 68, paragrafo 9 della Convenzione, i funzionari del Consiglio
d’Europa e gli interpreti reclutati dal Consiglio d’Europa che accompagnano il GREVIO nel
corso delle sue visite nel paese.
2 I membri del GREVIO e gli altri membri delle delegazioni incaricate di compiere le visite nel
paese, nell’esercizio delle loro funzioni legate alla preparazione e all’esecuzione delle visite e
del seguito che verrà loro dato, nonché dei viaggi collegati a tali funzioni, godranno dei
seguenti privilegi e immunità:
a immunità dall’arresto o dalla detenzione e dal sequesto del loro bagaglio personale e
immunità da ogni procedimento legale, di qualsiasi tipo, per le parole o gli scritti e gli
atti da loro compiuti in veste ufficiale;
b esenzione da eventuali restrizioni alla loro libertà di movimento relativa all’uscita e
all’ingresso nel loro paese di residenza e all’ingresso e all’uscita dal paese in cui
esercitano le loro funzioni, e da ogni formalità di registrazione degli stranieri nei paesi
visitati o attraversati nell'esercizio delle loro funzioni.
3 Nel corso dei viaggi effettuati nell'esercizio delle loro funzioni, saranno accordate ai membri
del GREVIO e agli altri membri delle delegazioni incaricate di compiere le visite nel paese le
stesse agevolazioni in materia di dogana e di controllo dei cambi concesse ai rappresentanti
dei governi stranieri in missione ufficiale temporanea.
4 I documenti relativi alla valutazione dell'applicazione della Convenzione trasportati dai
membri del GREVIO e dagli altri membri delle delegazioni incaricate di compiere le visite
nel paese sono inviolabili nella misura in cui riguardano l'attività del GREVIO. Nessuna
misura di intercettazione o di censura potrà essere applicata alla corrispondenza ufficiale
del GREVIO o alle comunicazioni ufficiali dei membri del GREVIO e degli altri membri
delle delegazioni incaricate di compiere le visite nel paese.
5 Al fine di garantire ai membri del GREVIO e agli altri membri delle delegazioni incaricate di
compiere le visite nel paese una completa libertà di parola e una completa indipendenza
nello svolgimento delle loro funzioni, l'immunità da procedimenti legali rispetto alle parole
pronunciate o agli scritti e a tutti gli atti da essi compiuti nell'esercizio delle loro funzioni
continuerà ad essere accordata anche allo scadere del loro mandato.
6 I privilegi e le immunità sono concessi alle persone di cui al paragrafo 1 del presente
allegato non per loro vantaggio personale, bensì per garantire l'esercizio indipendente delle
loro funzioni nell'interesse del GREVIO. La revoca delle immunità concesse alle persone di
cui al paragrafo 1 del presente allegato è pronunciata dal Segretario Generale del Consiglio
d'Europa, in tutti i casi in cui, a suo parere, l'immunità potrebbe ostacolare il corso della
giustizia e tale immunità potrebbe essere sospesa senza arrecare pregiudizio agli interessi
del GREVIO.
Questo schifo di documento, questa ILLEGALE Convenzione, è STATA FIRMATA E APPROVATA DA TUTTI I PARLAMENTARI. Vi rimetto il link, così la rileggerete con calma.
Tenete presente che tutte le femministe hanno esultato per questa porcata di Convenzione.
Ma andiamo al punto 2, ossia al rapporto ombra CEDAW...
2) Rapporto Ombra CEDAW
E' il rapporto scritto da una femminista ed attivista italiana, avvocata Spinelli Barbara, molto attenta alle offese sul web sulla sua figura (evitiamo quindi di farle guadagnare soldi tramite offese) .
La CEDAW è un altro trattato internazionale firmato dall'Italia nel lontano 1979. Mira anche esso (se uno si basa sul titolo) all'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne.
Il rapporto ombra CEDAW mira a scoprire a che punto l'ITALIA ha applicato i principi contenuti nel CEDAW...
Ecco, qui sotto, il link del rapporto ombra CEDAW:
http://files.giuristidemocratici.it/giuristi/Zfiles/ggdd_20110708082248.pdfHanno collaborato a tale rapporto le più famose femministe del web o dei media.
Passiamo a qualche nome, PER NON DIMENTICARNE NEANCHE UNA...Ingrandisco quelli che più "seguo"...
Per l'art. 15-16:
Danna Daniela, ricercatrice in Sociologia presso l'Università degli Studi di Milano
Ulivi Manuela, Avvocata, Casa delle donne maltrattate di Milano
Femminismo A SudPer l'art. 5:
Azzalini Monia, Ricercatrice presso l' Osservatorio di Pavia e Direttrice del Global Media Monitoring Project nazionale
Ciancio Letizia, Pari o Dispare
Cosenza Giovanna, Ricercatrice in Semiotica, Dipartimento di Discipline della Comunicazione, Università di Bologna
Giomi Elisa, Ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Dipartimento di Scienze della
Comunicazione dell’Università di Siena
Loredana Lipperini, giornalista e scrittriceSpina Anna, Donne in Quota
Zanardo Lorella, Consulente organizzativa, formatrice e docente, autrice de " Il corpo delle donne"
Si ringraziano tutti i blog e le testate che propongono informazione di genere online. In
particolare si ringraziano:
http://www.zeroviolenzadonne.it/
http://www.ingenere.it/
http://www.kila.it/
Analizziamo adesso qualche punto di questo "rapporto Ombra CEDAW"...
5.7 EDUCAZIONE DI GENERE153
5.7.1 Assenza di un piano nazionale per la promozione di programmi didattici rispettosi delle
differenze di genere154
È sicuramente positivo il Protocollo d'intesa tra il Dipartimento per le Pari Opportunità e
l'Associazione per il Coordinamento nazionale dei Comitati Pari Opportunità delle Università italiane
(UNI.C.P.O.), al fine di promuovere studi di genere155 . Altrettanto positiva è l'intesa siglata con il
Ministero dell'Istruzione che istituisce la settimana contro la violenza nelle scuole (dal 12 al 18
ottobre 2010)156, durante la quale viene affrontato anche il tema della violenza e discriminazione di <---- pag. 33
genere coinvolgendo attivamente studenti e famiglie.
Tuttavia queste intese che caratterizzano in via generale tutte le iniziative sul tema sono deboli.
1) Le iniziative non sono coordinate e collegate tra loro, non rientrano in una strategia di ampio
respiro; si agisce tramite singole azioni, in singoli ambiti pertanto l'efficacia di queste iniziative viene
sminuita. Se l'azione del Ministero mira ad abbattere gli stereotipi e la discriminazione di genere
nella scuola o nella famiglia157, altrettanto impegno dovrà profondere in tutti gli altri ambiti (per
esempio nel lavoro e nella comunicazione mass mediatica): è questa trasversalità che potrebbe
conferire efficacia alle azioni intraprese.
2) La maggior parte delle azioni ha carattere temporaneo, viceversa, esse dovrebbero avere un
orizzonte temporale di lungo termine o avere carattere permanente.
3) La maggior parte delle azioni si risolve in uno stanziamento di fondi, che non necessariamente
confluiscono in azioni sviluppate in un’ottica di genere, con il rischio che azioni che hanno l’obiettivo
di decostruire stereotipi in realtà li rafforzino.
4) Non viene monitorato l’impatto delle azioni finanziate, nè vi è un controllo in termini di idoneità
dell’azione sviluppata rispetto all’obiettivo che si vuole conseguire.
5.7.2 Necessità di inserire il genere nei curricula degli insegnanti di ogni grado scolastico
5.7.3 Necessità di aumentare il numero di moduli di studi di genere nei corsi universitari
5.7.4 Necessità di promuovere un uso non sessista della lingua italiana
5.8 LE DONNE STRANIERE, ROM E SINTE NON VENGONO RAPPRESENTATE
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SI RACCOMANDA:
L’utilizzo di misure speciali temporanee ai sensi dell’art. 4 della Convenzione per
promuovere un maggiore accesso delle donne alle cariche politiche, specialmente <--- pag 51 del rapporto ombra CEDAW
delle donne Rom e Sinte.