Autore Topic: CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX  (Letto 45326 volte)

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Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #135 il: Maggio 20, 2017, 22:07:37 pm »
Mah... io mi aspetto ben poco sia dagli italiani che dagli europei occidentali in generale.
Anzi, in verità non mi aspetto proprio nulla.
E' una società sostanzialmente femminea, ragion per cui è destinata ad essere sottomessa da popoli più maschili, aggressivi e vitali.

In ogni caso chi vivrà vedrà.
E' possibile ma questo stato di cose è mantenuto artificialmente e non si può nascondere la realtà a lungo: disoccupazione, povertà, invasione di migranti sostenuta dal malaffare, divorzi ecc. sono sempre più sotto gli occhi di tutti. Inoltre le istituzioni sono sull'orlo della bancarotta.
La buona notizia è che una presa di coscienza (leggi sana inca**atura) da parte dei cittadini sarebbe risolutiva, per questo le istituzioni la temono sommamente e ci fanno ogni giorno la morale su flessibilità nel lavoro, razzismo ecc.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.


Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #137 il: Maggio 21, 2017, 05:59:41 am »
Appunto. Aggiungo che lo scopo di chi tira le fila non è creare una società matriarcale né islamizzare l'Europa (cosa frega a Soros e Microsoft di avere un'Europa islamica? A chi mai converrebbe?) Questi rivolgimenti sono voluti, il burattinaio manovra a un tempo femminismo, politicamente corretto e Islam; su quest'ultimo c'è una consegna di non belligeranza, cui le femministe obbediscono ciecamente, fino a quando non ci sia sufficiente pressione per fare esplodere la pentola.
Il pessimismo, l'apatia, il disfattismo sono artificialmente indotti e continueranno ad esserlo fino a quando farà comodo al sistema per favorire la pars destruens.

Lo scopo di tutto questo è semplicemente cambiare alcuni equilibri (per esempio balcanizzare gli Stati-nazione, spostare lo sviluppo in Asia ecc.) Una volta ottenuto questo, per consolidare i nuovi equilibri il burattinaio tornerà ad esaltare valori stabili e MASCHILI, come anche patria, famiglia ecc. Si veda quel che accadde negli anni '20 (femministi) e dopo la 2° Guerra Mondiale fino al '63 circa.

Negli anni '60 la Scuola di Francoforte elaborò il modo di determinare salti di paradigma (paradigm shifts) attraverso eventi traumatici collettivi (turbulent environments),
quali appunto femminismo, diritti umani rovesciati dai tribunali e invasione dei migranti.

Capire questo è fondamentale per comprendere l'attuale situazione e contribuire a risolvere la Questione Maschile.
« Ultima modifica: Maggio 21, 2017, 06:09:49 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #138 il: Maggio 21, 2017, 07:00:04 am »
Vicus, non è solo una questione di chi tira le fila o meno.
E' anche e soprattutto questione che quelli europei (dell'ovest) sono popoli vissuti per decenni nel benessere materiale e pertanto rammolliti dal suddetto benessere.
La voglia di combattere ed anche di mettere in gioco la propria vita, può averla solo chi nasce nella merda e non ha nulla da perdere.
Si rischia la propria pelle quando non si ha futuro, prospettive e si è dei giovani maschi.
Pertanto vivere o morire non fa molta differenza.
Ma ne fa molta nel caso "nostro", cioè quando si ha ancora molto da perdere, non si è più giovani e consequenzialmente non si è disposti a farsi ammazzare.

Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #139 il: Maggio 21, 2017, 07:28:40 am »
Tutto ciò è vero, lo disse anche Huxley l'autore di Brave New World, ma siamo ancora maggioranza e c'è già tanta gente (disoccupata anche giovane) che non ha nulla da perdere e non ha troppa voglia di veder cancellata la propria civiltà (e il modello di vita dell'iPhone).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #140 il: Maggio 21, 2017, 10:12:27 am »
Vicus,  non me la vedo la gente che lotta per la civiltà dell'Iphone,  al massimo che lotta per saltare la fila davanti agli Apple Store.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #141 il: Maggio 21, 2017, 13:08:43 pm »
Sono prove generali:)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #142 il: Maggio 21, 2017, 21:57:07 pm »
http://www.casanostracasavostra.cat/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/20/barcellona-come-lontana-litalia-un-mare-di-gente-in-strada-in-difesa-dei-rifugiati/3403261/

Ah bene, siamo in buona compagnia della Spagna, un'altra moderna società di merda occidentale. Io comunque non mi sono mai spiegato e mai mi spiegherò, come e da dove nascono questo genere di mentalità generalizzata da coglioni, sottomessi e perdenti cronici. Per me è incomprensibile che un essere umano pensante sragioni in tal modo...Mha....

Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #143 il: Maggio 22, 2017, 01:03:07 am »
Le clientele non sono lì per nulla. Inoltre c'è tutta una miriade di associazioni eco-idiote, pseudoumanitarie e così via che al momento opportuno trascina la gente in piazza senza che quasi sappia perché (chi sarebbe mai contrario ad "aiutare i rifugiati"?)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #144 il: Maggio 22, 2017, 18:39:51 pm »
http://www.cronaca-nera.it/3006/quello-che-la-tv-non-dice-omicidi-sempre-di-meno

Citazione
Quello che la tv non dice: gli omicidi (e non solo) sono sempre di meno
di Fabio Sanvitale

12 febbraio 2014

L’avreste mai detto? I numeri dei crimini più pericolosi sono quasi tutti in calo, in Italia. E non da un anno, anzi è una tendenza che va avanti da diversi anni. A dispetto di quello che vi racconta la televisione. Ci siamo fatti un giro tra le statistiche ufficiali di Eurostat, quindi i dati dell’Unione Europea: vediamo, ad esempio, i dati che vanno dal 2008 al 2010, gli ultimi disponibili.

Scopriamo che in Italia i furti d’auto da 230.000 (2008) sono scesi a 197.000 (2010), con riduzioni in tutte le regioni. Che gli omicidi sono passati da 654 a 567, anche se qui i risultati sono disomogenei per regioni. Infatti, se alcuni cali sono vistosi (Lombardia da 84 a 66, Veneto da 33 a 19, Emilia- Romagna da 37 a 28, Lazio da 54 a 36, Campania da 116 a 67) , altre regioni sono in controtendenza: Piemonte da 29 a 42, Abruzzo da 3 a 8, , Puglia da 50 a 64, Sicilia da 54 a 65.

La riduzione, poi, come spiega Marzio Barbagli (professore di sociologia all’università di Bologna) qui è anzi in atto da un bel pezzo, anche se quasi nessuno ne parla: si vede che non fa notizia. Eppure è vero: nel 1990 avevamo 1770 omicidi, nel 2012 – dice Barbagli – sono stati 528. E’ un calo impressionante.

Colpisce anche la situazione dei furti, scesi da 64.000 a 48.000, mentre crescono quelli in appartamento: da 153.000 a 171.000, con aumenti in tutte le regioni. Ma i dati Eurostat ci servono anche e soprattutto per fare raffronti tra le nostre città e quelle dei 28 stati membri dell’Unione. Tra Italia ed Europa. In questo caso le cifre vanno dal 2003 al 2012 e quindi disegnano una tendenza statisticamente interessantissima.

Sapete qual è la capitale europea col maggior numero di omicidi? Ankara, con una media di 156 l’anno. Seguono: Londra 153, Atene 62, Berlino 59, Madrid 40. Se vi sorprende Bruxelles, nona a quota 34, sarete ancora più sorpresi di sapere che Roma è “solo” quattordicesima a quota 29, ben lontana dai 36 di Parigi…

statisticheVediamo adesso altre cifre interessanti. Partiamo dal numero generale di crimini per nazione e facciamo sempre una media tra tutti i risultati finali dal 2003 al 2012. Sapete qual è il paese europeo che ne ha di più? La Germania, con oltre 6 milioni di reati. Seguono la Gran Bretagna con 5.300.000, la Francia con 3.700.000, poi Spagna e Italia quasi appaiate a quota 2.670.000. Subito dopo, indovinate un po’? Svezia e Norvegia, di cui abbiamo un’immagine ordinata e pacifica. Sono cifre che colpiscono: di tutte le nazioni che ci precedono abbiamo l’immagine di posti dove la legge viene fatta rispettare con più serietà e severità, dove non si sgarra. Ma allora come mai ci precedono in classifica? Proviamo a prendere in mano la calcolatrice per fare la controprova. Dividiamo il numero dei reati per quello degli abitanti. Non si sa mai. Beh, sempre primi i tedeschi in coabitazione con gli inglesi (viene da dire: che ci restino) con una media di 1 reato ogni 0,08 abitanti. Quindi i francesi alla media di 0,06; gli spagnoli a 0,05 e solo dopo noi a 0,04.

Non vi viene qualche dubbio sul tipo di informazione che ricevete dalla tv, dove sembriamo costantemente un posto di omicidi, scene del crimine e pericoli in agguato?

E ora la media degli omicidi. Volete sapere il paese più pericoloso? Subito serviti. La Gran Bretagna con 841 assassinii all’anno, poi la Francia alla bella media di 803 omicidi, seguita dalla Germania a 752, Italia a 652, quindi Spagna a 456: grosso modo lo stesso ordine di prima.

I crimini violenti (e tenete conto che per Eurostat includono aggressioni, stupri e rapine con uso violenza): stravince la Gran Bretagna alla siderale media di 932.000 l’anno, poi la Francia con 319.000, poi la Germania a 207.000, Italia 137.000, Norvegia a 128.000, Belgio a 117.000,Spagna 112.000. Ancora una volta: guardate dove siamo. Vorreste abitare in Inghilterra?

La classifica dei furti in generale (Francia 118.000, Spagna 90.000, Gran Bretagna 89.000, Italia 63.000, Germania 52.000) e quella dei furti in appartamento (Gran Bretagna 314.000, Francia 182.000, Italia 164.000,  Germania 119.000. Norvegia 98.000) ci riporta alla stessa domanda: davvero siamo i peggiori, in Europa, come crediamo?
...

Offline claudio camporesi

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #145 il: Maggio 22, 2017, 23:22:52 pm »
Come , dopo il,PIL , la produzione , la occupazione , adesso e' in calo anche il crimine?

E' colpa dell' Euro.

Offline Sardus_Pater

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #146 il: Maggio 23, 2017, 09:50:20 am »
Come , dopo il,PIL , la produzione , la occupazione , adesso e' in calo anche il crimine?

E' colpa dell' Euro.

 :lol: Tu scherzi, ma probabilmente la crisi c'entra un pochetto nell'evolvere di questo trend.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline claudio camporesi

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #147 il: Maggio 23, 2017, 12:25:49 pm »
Tu scherzi, ma probabilmente la crisi c'entra un pochetto nell'evolvere di questo trend.

......
Scherzo perche' come diceva un grande , in Italia la situazione è' grave ma non è' seria....

Gli articoli puntualmente riportati da Frank debbono far riflettere.
Se effettivamente L' atto criminoso sul suolo italico e' assai meno diffuso rispetto a nazioni europee , a cosa deve ascriversi L' innegabile diffuso senso di insicurezza del BelPaese?

Siam sicuri che giudici rissosi, politicamente schierati, leggi bizantine, un mal riposto buonismo ... non debban rimproverarsi nulla a proposito dell' attuale situazione ?


Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #148 il: Giugno 18, 2017, 20:16:23 pm »
http://blog.ilgiornale.it/foa/2017/06/14/quando-la-germania-da-lezioni-di-truffa-e-batte-di-gran-lunga-litalia/

Citazione
Quando la Germania dà lezioni di truffa. E batte di gran lunga l’Italia

Che cosa sarebbe successo se si fosse scoperta in Italia una truffa da 32 miliardi ai danni dello Stato? Ve li immaginate i titoli dei giornali? Orrore, scandalo e soprattutto badilate di autorazzismo: gli italiani sanno solo rubare, l’Italia è un Paese di m…, chissà cosa diranno all’estero, che figura con l’Europa, queste cosa accadono solo qui.

Sia chiaro: che ci sia un problema etico in Italia è noto da tempo; però se si osserva quel che accade negli altri Paesi senza i paraocchi dei luoghi comuni e senza complessi di inferiorità, si scoprono realtà ben diverse e ci ci accorge che anche altrove i livelli di corruzione sono preoccupanti e possono essere persino molto più elevati, anche nel primo della classe, la Germania.

Possibile? Certo. La frode fiscale da 32 miliardi è avvenuta davvero, ma non a Roma e nemmeno ad Atene, bensì a Berlino. Sì 32 miliardi di euro sottratti da un gruppo di banchieri, di avvocati e agenti di cambio. Non ne avete sentito parlare? Ovvio, in Italia ne ha parlato per primo e quasi in solitudine il sito Voci dall’estero. E non che in Germania la notizia sia passata sotto silenzio, anzi è stata evidenziata nella sua ampiezza e nella sua sistematicità proprio da un’inchiesta giornalistica di Die Zeit e dalla tv ARD, che ha rivelato come certe pratiche fiscali avessero una portata di gran lunga più ampia di quanto noto finora. La cifra di 32 miliardi non era mai emersa. Ma evidentemente i corrispondenti della Rai e dei grandi quotidiani non l’hanno ritenuta meritevole di attenzione. Sono gli stessi corrispondenti che invece sono molto solerti nel dare spazio a qualunque giudizio anti italiano che provenga dalla Bundesbank o dal ministro delle Finanze Schäuble o dal governo Merkel. Provate a digitare sul motore di ricerca “Germania frode fiscale da 32 miliardi”: non troverete alcun rimando ai siti di grandi giornali.

La ragione è semplice: quell’inchiesta esce dal frame “Italia ultima in Europa, i tedeschi sono migliori” e dunque non viene recepita dai giornalisti, sebbene sarebbe nell’interesse dell’Italia. Peraltro sono queste le notizie che un governo forte dovrebbe usare come arma negoziale negli incontri con Berlino e con la Commissione europea per ottenere rispetto e, naturalmente, concessioni. Invece silenzio, capo chino e un premier, Gentiloni, accomodante e servizievole come un cameriere.

Attenzione: non è la prima volta che i tedeschi si dimostrano meno corretti e meno esemplari di quanto si creda. La Germania che pretende di dar lezioni è la stessa che ha dovuto spender il 7% del Pil per salvare dalla bancarotta le proprie banche (fonte il Sole24Ore). Altro che Montepaschi e banche venete. Per non parlare del più recente scandalo tedesco, quello dei grandi misteriosi buchi nei nei bilanci di Deutsche Bank.

E la vera storia della riunificazione tedesca e molto meno idilliaca di quanto si pensi. Leggete Anschluss di Vladimiro Giacché: non fu affatto una fusione a carico della Germania ricca, quella dell’ovest, ma una vera e propria annessione e con processi di privatizzazione che in molti, troppi casi si tradusse in autentiche ruberie, mai indagate a fondo dalla magistratura, sebbene riguardassero cifre molto ingenti, dell’ordine non di decine ma di centinaia di miliardi di euro.

E allora l’analisi sull’onestà dei tedeschi e degli italiani andrebbe esplorata da una prospettiva un po’ diversa. Il tedesco medio è senz’altro più ligio alle regole dell’italiano medio e lo Stato germanico senz’altro più efficiente. Ma solo un tedesco può concepire truffe da 32 miliardi di euro ai danni del proprio governo o da decine di miliardi di euro ai danni dei “fratelli” dell’ex Ddr. Anche quando truffa, il tedesco pensa in grande. Questa è la differenza, non so quanto onorevole.


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Citazione
Ovidio Gentiloni • 3 giorni fa

Io che in mezzo ai tedeschi sono cresciuto e ora lavoro, sono anni che spiego a chi mi fa domande sul tema corruzione e truffe, che noi italiani siamo rubagalline rispetto ai tedeschi.
Scandali come quelli Siemens, Rheinmetall, vendita di armi e tecnologie militari o nucleari a paesi sottoposti a embargo, Volkswagen.......
Ce ne sono mille, ma sono enormi e quindi difficilmente riparabili.
In più i tedeschi i panni sporchi li lavano in casa propria, non hanno imbecilli come noi che vanno per il mondo a sputare sul proprio paese (penso sempre alla pagina di giornale che Di Pietro comprò in GB per dire che il premier italiano, ovviamente Berlusconi, era un dittatore).
La vicenda dell'aeroporto di Berlino sarebbe surreale anche in Italia, eppure se la cantano e se la suonano da soli. Mi trovi un italiano (che non lavori in Germania) che ne sappia qualcosa.
La Elbphilarmonie, la modernissima filarmonica di Amburgo. Doveva costare sugli 80 milioni e ne è costata oltre 800.
Nemmeno noi ci potremmo immaginare una cosa del genere, eppure da loro succede. Poi, però, come ho scritto sopra, in casa se le suonano di santa ragione, ma non vanno a "nutrire il nemico esterno" come fanno i Tafazzi itagliani
Ovidio Gentiloni • 3 giorni fa



Offline ReYkY

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #149 il: Giugno 19, 2017, 10:45:45 am »
Insomma... la Russia è ai primi posti quando si parla di corruzione e quando si guardano i tassi di suicidi... ora mi chiedo: il paese di Putin è realmente il paese del Bengodi che tutti ci vengono raccontare qui in Italia?