Autore Topic: CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX  (Letto 45379 volte)

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Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #60 il: Febbraio 18, 2017, 01:06:31 am »
A proposito di percezione della corruzione, ho potuto vedere il seguente documentario (dis)honesty
http://thedishonestyproject.com/film/

Partendo dal comportamento spiega che tutti chi più chi meno mentono, e finisce a dire che nel mondo bene o male in tutti i paesi esiste corruzione perché è un tratto dell'essere umano. Quindi non esistono paesi immuni da questo problema

Ovviamente.
Ma il problema è farlo capire ai nostri connazionali, affetti e afflitti da una cronica e incurabile esterofilia, che li porta continuamente a credere e a propagandare la tesi secondo la quale l'erba del vicino sarebbe sempre più verde.

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #61 il: Febbraio 19, 2017, 16:12:11 pm »
A proposito della tesi secondo la quale "certe cose succedono solo in Italia" (sì, come no).

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/23/berlino-il-nuovo-aeroporto-non-apre-mai-6-anni-di-ritardi-costi-gonfiati-di-5-miliardi-e-66-500-errori-di-progettazione/3333
Citazione
Berlino, il nuovo aeroporto non apre mai 6 anni di ritardi, costi gonfiati di 5 miliardi e 66.500 errori di progettazione

Slitta ancora l'attesa inaugurazione del nuovo scalo della capitale tedesca. All’inizio doveva essere il 2007, poi il 2011, quindi il 2013, ma siamo nel 2017 e un altro rinvio è arrivato. Con un costo stimato di 1,5 miliardi di euro nel 2002, la struttura è arrivata a costarne 6,5, con una possibile ulteriore lievitazione. Colpa di storie di corruzione, scandali politici - che hanno portato alle dimissioni da sindaco di Klaus Wowereit - e un progettista italiano che si spacciava per ingegnere senza esserlo. Il bello è che quando - e se - aprirà sarà già troppo piccolo
di Alessandro Ricci | 23 gennaio 2017


Non ci sarà la tanto attesa apertura nel 2017 per il nuovo aeroporto di Berlino e il caso è destinato a creare non pochi problemi all’amministrazione cittadina che molto puntava su questo obiettivo. All’inizio doveva essere il 2007, poi il 2011, quindi il 2013, ma siamo nel 2017 e un altro rinvio è arrivato. Con un costo stimato di 1,5 miliardi di euro nel 2002, la struttura è arrivata a costarne 6,5, con una possibile ulteriore lievitazione dei costi. Il progetto monstre del nuovo hub della capitale tedesca è paragonabile per sprechi e ritardi nei lavori al cantiere della metro C a Roma o più in grande, a quella fabbrica di San Pietro chiamata Salerno-Reggio Calabria, fornendo un’immagine della Germania ben diversa da quello che si potrebbe pensare.

L’inizio della vicenda
Concepito nel 1995 per dare alla capitale tedesca un aeroporto degno di questo nome, in un’ottica di sviluppo cittadino e di rilancio della città, l’aeroporto BER Berlin Brandenburg Flughafen intitolato  a Willy Brandt, non sembra far onore al nobel per la pace ed ex cancelliere della Repubblica Federale tedesca. Il progetto iniziale contava di porre la prima pietra nel 2006, con un costo di 1,5 miliardi di euro e l’obiettivo di chiudere i tre aeroporti della città, Schönefeld, Tegel e Tempelhof, chiuso definitivamente nel 2008, per creare un unico hub adatto ad una capitale europea in previsione del rapido sviluppo della metropoli appena riunificata. Ma già l’inizio non fu dei migliori, con la tentata privatizzazione della società di gestione dell’aeroporto, che prima passo in mano privata e poi, per volere di Klaus Wowereit, ex sindaco di Berlino eletto nel 2001 e dimessosi proprio per lo scandalo dell’aeroporto, venne di nuovo statalizzata, dando il via così alla posa della prima pietra nel 2006, con la data di fine lavori fissata il 30 ottobre 2011. Quando i cantieri aprono il fermento è grande, sia perché l’opera sarà all’avanguardia su tutti i fronti, sia perché la capitale tedesca diventerà il terzo scalo nazionale.

Il progetto errato
Ma è dopo due anni di lavori che arrivano i primi stop e l’apertura viene rinviata ad una data non ben specificata nel 2012. A questo punto ci siamo, tutto è pronto per l’apertura, viene programmato lo spostamento delle compagnie aeree nel nuovo hub, i biglietti cominciano ad essere venduti e si progetta un grande evento per seguire il battesimo della nuova aerostazione. Negozi appaltati, lavoratori assunti, tutto arredato tutto pronto per partire. Ma manca la certificazione antincendio necessaria per rispettare gli standard internazionali, ed è così che inizia una vicenda tragicomica. L’8 maggio 2012, a soli 26 giorni dall’inaugurazione si scopre un tragico errore nella costruzione del sistema di aspirazione dei fumi, una falla nel sistema antincendio e problemi con la cablatura dei cavi. Il problema inizia ad ingigantirsi giorno dopo giorno e a breve emergerà che nell’aeroporto ci sono ben 66.500 errori di costruzione. I lavori devono quasi ricominciare da capo e, nel 2013, solo il 4% della struttura è completata e a norma.

La corruzione e lo zampino italiano
Se la vicenda riguarda la nazione che nell’immaginario collettivo è l’ordine e la perfezione, una piccola mano nel disastro arriva da colui che ha progettato il tanto criticato sistema di ventilazione, Alfredo Di Mauro, progettista di origine italiana che si spaccia per ingegnere. Scoperto, il millantatore italiano viene allontanato, ma i problemi non finiscono certo con il suo licenziamento. La riprogettazione degli impianti fa lievitare i costi a 2,5 miliardi di euro e quando per l’ennesima volta tutto sembra procedere per il meglio, una nuova grana cade sullo scalo: c’è stato un errore nel disegno del tetto, è a rischio crollo. Stop ai lavori, terminal evacuato. Ma la progettazione non è l’unica spina nel fianco, e nel 2014 emerge una storia di corruzione: Jochen Großmann, ex direttore tecnico dell’aeroporto, avrebbe chiesto ad un’azienda 500.000 euro per aggiudicarsi l’appalto.

Un aeroporto troppo piccolo
Dalla sua pianificazione alla costruzione sono passati 25 anni e, di conseguenza, Berlino è cambiata, diventato una delle città europee più alla moda e vedendo il numero dei passeggeri aumentare notevolmente. Progettato per accogliere 27 milioni di passeggeri annui, il Willy Brandt ha 40 banchi check-in in meno della somma dei due attuali aeroporti, Schönefeld e Tegel. Inoltre, nel 2016 la città ha raggiunto un record di passeggeri, arrivando a 32 milioni, circa 3 milioni in più dell’anno precedente, con i due scali che hanno raggiunto il massimo della capienza. Chiaramente questi dati dimostrano, quando aprirà e se aprirà, il BER sarà un progetto già sorpassato e nuovi lavori di espansione dovranno essere fatti. Sicuramente un buon record è stato ottenuto, la struttura è il settimo aeroporto più caro mai costruito e il terzo per rapporto soldi investiti per passeggero. Le perdite ammontano a 14 milioni di euro mensili da aggiungere ai 13 milioni di reddito perso. Perdite che la popolazione non vede di buon occhio e che stanno mettendo sotto accusa la classe politica della capitale berlinese, oltre a esporre la Germania ad una figuraccia internazionale.
di Alessandro Ricci | 23 gennaio 2017


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Citazione
Anthony Pelosi • un mese fa

Guardate che è una balla quella del progettista italiano che ha sbagliato tutto. é stato inventato questo capro espiatorio per aver un unico colpevole quando in realtà lo scandalo è ben più grande. viene accusato con un motivo veramente idiota. "le condotte dei fumi di incendio passano nei pavimenti" quando è risaputo che l'aria calda sale. questo è quello che si dice in giro. ovvio. il problema di questo apparente errore è che le dette tubazioni nel pavimento di un piano, sono nel soffitto del piano inferiore...
non se mi sono spiegato.


Citazione
ldg74 Attilio Onnipotenza • un mese fa

sappia che negli USA , Pennsylvania, hanno fatto una scuola ,1300 studenti, con un costo iniziale di 49milioni finito a 125milioni e colmo dei colmi i progettisti avevano dimenticato la sala trasformatori e interruttori per l'ammontare di 2milioni. ma non solo questo il costruttore figlio di buona donna se ne era accorto ma non ha detto niente fino a chew non ha finito la struttura cosi si e dovuto pagare per la demolizione parziale dell'edifizio e ricostruire a costi proibitivi. Chi ha pagato per tutto l'imbroglio? i cittadini. I proggettisti dicevano che sul capitolato non c'era la richiesta dei trasformatori, iconsulenti che nessuno l'aveva richiesto , una tiritera che e` costata 13milioni.

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #62 il: Febbraio 23, 2017, 00:46:54 am »
Non amo minimamente questo tizio, che da almeno cinque anni va postando dei video anti-italiani, in cui elenca tutte le meraviglie dei paesi dell'Europa dell'est e al tempo stesso le magagne dell'Italia (dimenticando di fare altrettanto con i suddetti paesi dell'est).
Stranamente, però, di recente ha postato un video in cui elenca i guai della Romania.


Citazione
io sono rumeno e penso che questa analisi sia perfetta ,mi interesso del mio paese leggendo e cercando di seguire le notizie:posso quindi  affermare che è un paese senza futuro dominato da un livello di corruzione molto più alto dell'Italia. la Romania è un paese in cui per fare un chilometro di autostrada spendono miliardi per poi capire che il materiale con cui è stata costruita era sotto il controllo mafioso ed era di scarsissima  qualità. Solo un ultima cosa: il comunismo rumeno non è che abbia fatto bene,la gente mangiava soia e regalava il grano alla russia, sotto Ceausescu ,per non tenere conto di altre situazioni penose in cui versava il paese. Questo ha portato molti rumeni ad emigrare e purtroppo molti di loro hanno conosciuto la civiltà arrivando in paesi più civile come l'Italia,molti  di loro hanno anche rubato per sopravvivere,con questo non voglio discopare nessuno,io sono il primo a criticare il mio paese  quando vedo certe cose,ma bisogna anche capire che non sono tutti ladri.

Paul Mariut

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ps: prima di dedicarmi alla QM, questi argomenti erano "il mio pane", per così dire.
Beh, in tutti questi anni non sono mai riuscito a trovare dei video girati da uno straniero, in cui il suddetto facesse altrettanto nei confronti del proprio paese.
Niente di niente.
Gli unici che ricordo sono solo ed esclusivamente gli ultra-esterofili italiani.
In tal senso i peggiori d'Europa (nel mondo non saprei).
Sostanzialmente un popolo complessato e psicologicamente sottomesso a tutto e a tutti.
Anche ai più schifosi paesi del pianeta Terra.

Offline ilmarmocchio

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #63 il: Febbraio 23, 2017, 22:53:59 pm »
Citazione
Frank : Ma il problema è farlo capire ai nostri connazionali, affetti e afflitti da una cronica e incurabile esterofilia, che li porta continuamente a credere e a propagandare la tesi secondo la quale l'erba del vicino sarebbe sempre più verde.

quoto e aggiungo : è anche un fatto di provincialismo culturale .
Basterebbe viaggiare di più e cercare di conoscere, oltre a riflettere su ciò che oggi internet ci presenta con facilità e si vedrebbe che la corruzione è un tratto umano universale

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #64 il: Febbraio 24, 2017, 00:18:05 am »
quoto e aggiungo : è anche un fatto di provincialismo culturale .
Basterebbe viaggiare di più e cercare di conoscere, oltre a riflettere su ciò che oggi internet ci presenta con facilità e si vedrebbe che la corruzione è un tratto umano universale

Sì, è anche un fatto di provincialismo culturale.
Non per niente, in risposta a Sardus, alcuni mesi fa ho scritto:
Citazione
Una esterofilia, unita ad una abissale ignoranza - per quanto riguarda la realtà di altri paesi di questo disgraziato pianeta -, che li porta ad autoflagellarsi continuamente e a considerarsi, sostanzialmente, il peggior popolo del mondo.
Ad esempio: nella vita di tutti i giorni, quante volte ti capita di incontrare qualcuno che, spontaneamente, ti parla delle magagne e dei difetti di altri paesi?
Sbaglio se affermo che non ti capita mai ? *


Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #65 il: Febbraio 24, 2017, 00:35:47 am »
Premetto che non conosco quella realtà (al contrario di quella rumena o di qualche altro paese dell'est), ma in più occasioni mi è capitato di leggere parole e articoli scritti dai brasiliani o sui brasiliani, in cui emergevano forti complessi di inferiorità dei suddetti verso gli stranieri (statunitensi in primis), nonché una certa esterofilia.
Un esempio:
http://www.limesonline.com/cartaceo/i-brasiliani-credono-nel-brasile?prv=true
Citazione
I BRASILIANI CREDONO NEL BRASILE?
12/06/2014

L’identità brasiliana è divisa tra amore e odio di sé, megalomania e senso d’inferiorità, ‘ufanismo’ e ‘sindrome del bastardino’. Successi e catastrofi sportive marcano il sentimento nazionale. Il culto della bandiera. Gli usi politici del calcio. L’importanza di essere Brics.
di Carlo CAUTI
ARTICOLI, Brasile, Brics, calcio, America Latina   

1. «ERRA QUEM SONHA COM A PAZ, MAS SEM a guerra. O céu existe, pois existe a terra. Assim também nessa vida real, não há o bem sem o mal» («Sbaglia chi sogna la pace, ma senza la guerra. Il cielo esiste, perché esiste la terra. Così come in questa vita reale, non vi è il bene senza il male»), così canta Roberta Sá, cantante di musica popolare brasiliana, nel suo Samba de Amor e Ódio (Samba di amore e odio). Ed è questo il sentimento che distingue i brasiliani oggi. Amore e odio verso il Brasile. Una passione travolgente, con punte di nazionalismo sciovinista contrapposto a un odio altrettanto irrazionale. Per alcuni il Brasile è un paradiso tropicale, dove si vive meglio che in qualsiasi altro paese. Per altri è un girone infernale, la cui unica ragion d’essere è quella di produrre sofferenze gratuite ai suoi abitanti. Per molti, è tutte e due le cose allo stesso tempo. Non ci sono vie di mezzo.

Parlando con un brasiliano qualsiasi a San Paolo o a Rio, ci si sentirà regolarmente stilare l’elenco dei problemi che affliggono il paese. La corruzione endemica di una classe dirigente incompetente, la violenza brutale nelle strade, la carenza di infrastrutture e la condizione drammatica del sistema educativo. «Che fortuna che avete voi europei a vivere in un posto così civilizzato. Se potessi andrei via dal Brasile immediatamente», è la tipica frase conclusiva pronunciata alla fine di ogni critica sul proprio paese. Sembra quasi che il brasiliano medio provi un piacere sadomasochista nel denigrare la patria. Eppure, quando si incontra lo stesso brasiliano in Europa o negli Stati Uniti, la prima cosa che esprime è un’enorme saudade per la sua terra, dopo averne decantato gli aspetti positivi, dalle bellezze naturali alla cucina, ed esposto la bandiera verde-oro dovunque possibile. Tom Jobim cantava: «Viver no exterior é bom, mas é uma merda. Viver no Brasil é uma merda, mas …

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #66 il: Febbraio 25, 2017, 17:49:35 pm »
http://www.ilpost.it/2013/07/19/grafico-stipendio-parlamentari/

Citazione
19 luglio 2013
Gli stipendi dei parlamentari nel mondo
Un grafico dell'Economist mostra quanto guadagnano, in assoluto e in rapporto al PIL pro capite dei loro paesi, Italia compresa


L’Economist ha pubblicato un grafico in cui visualizza la retribuzione dei parlamentari in diversi paesi del mondo, in termini assoluti e in rapporto al prodotto interno lordo (PIL) pro capite di ciascun paese. Nel Regno Unito la questione della retribuzione dei parlamentari – tema molto ricorrente dalle nostre parti – è tornata di attualità la scorsa settimana: la commissione indipendente che decide, da alcuni anni, lo stipendio dei parlamentari ha presentato le sue decisioni, che hanno scatenato molte proteste tra i politici perché stabiliscono un aumento di alcune migliaia di sterline l’anno e contemporaneamente una sostanziosa riduzione di altri benefit, tra cui le pensioni.

Il calcolo degli stipendi dei parlamentari è particolarmente complicato, nel Regno Unito come in parecchi altri paesi del mondo, proprio a causa delle agevolazioni e dei rimborsi che vengono assicurati ai membri del parlamento. Nel caso italiano, il parlamentare del PD Ivan Scalfarotto ha presentato e discusso le sue entrate pochi giorni fa, mentre una commissione istituita dal governo Berlusconi per ridefinire gli stipendi in base alla media europea concluse a inizio 2012 che calcolare quella media non era possibile.

Nel grafico dell’Economist, che si basa sui dati pubblicati dai governi e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), il cerchio a sinistra rappresenta la retribuzione annuale in un numero assoluto, calcolato in dollari, mentre i diversi paesi sono ordinati in base alla barra di destra, che mostra il rapporto tra lo stipendio dei parlamentari e la ricchezza nazionale per ogni cittadino. Si va così dalla Norvegia, uno dei paesi con il PIL pro capite più alto del mondo e retribuzioni parlamentari non troppo lontane, al costoso parlamento del Kenya e della Nigeria.


http://www.ilpost.it/2012/08/09/le-nuove-poltrone-del-parlamento-kenyano/

Citazione
9 agosto 2012
Il nuovo Parlamento del Kenya
Ogni poltrona è costata l'equivalente di 1.920 euro, i parlamentari ne prendono circa 10.500 al mese, nel paese lo stipendio medio è 115 euro


Ieri il presidente dello stato africano del Kenya Mwai Kibaki ha inaugurato la nuova sede del Parlamento a Nairobi. La ristrutturazione è costata l’equivalente di oltre 9 milioni di euro. Una delle cose che è costata di più è la sostituzione dei sedili dei parlamentari: 200 mila scellini ciascuno, cioè 1.920 euro. I nuovi sedili hanno incorporato il sistema per il voto elettronico, sono in pelle rossa e sono stati realizzati dai detenuti delle carceri del Kenya. I parlamentari sono 220 ma alle prossime elezioni di marzo ne saranno eletti 350, in base alle norme approvate nella nuova costituzione.

La realizzazione dei sedili era stata affidata a una società straniera ma fu annullata quando alcuni parlamentari scoprirono e denunciarono che ogni sedile sarebbe costato l’equivalente di 4000 euro. Un funzionario parlamentare ha detto che «il sistema di voto elettronico permetterà ai membri del Parlamento di votare in maniera più indipendente dalle volontà dei partiti, soltanto premendo un pulsante».

David Langat, che si occupa delle attività industriali nelle carceri del Kenya, ha detto che tutti i materiali in cui sono stati realizzati i sedili sono stati raccolti nel paese. I sedili pesano più di cinquanta chilogrammi ciascuno, sono fatti di materiale anti incendio e hanno una garanzia di 30 anni. I parlamentari del Kenya sono tra i più pagati del continente africano: hanno uno stipendio di circa 10.500 euro al mese, mentre lo stipendio medio nazionale è di 115 euro, secondo l’agenzia di stampa AFP
.

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #67 il: Febbraio 26, 2017, 00:09:06 am »
E, sempre alla fine, un buon impiego in Italia nella parte del paese che funziona bene (Nord e Centro)
Il centro sempre di meno.

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #68 il: Marzo 06, 2017, 21:00:14 pm »
Non amo minimamente questo tizio, che da almeno cinque anni va postando dei video anti-italiani, in cui elenca tutte le meraviglie dei paesi dell'Europa dell'est e al tempo stesso le magagne dell'Italia (dimenticando di fare altrettanto con i suddetti paesi dell'est).
Stranamente, però, di recente ha postato un video in cui elenca i guai della Romania.


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ps: prima di dedicarmi alla QM, questi argomenti erano "il mio pane", per così dire.
Beh, in tutti questi anni non sono mai riuscito a trovare dei video girati da uno straniero, in cui il suddetto facesse altrettanto nei confronti del proprio paese.
Niente di niente.
Gli unici che ricordo sono solo ed esclusivamente gli ultra-esterofili italiani.
In tal senso i peggiori d'Europa (nel mondo non saprei).
Sostanzialmente un popolo complessato e psicologicamente sottomesso a tutto e a tutti.
Anche ai più schifosi paesi del pianeta Terra.

Ho scoperto da pochissimo tempo questa donna e i suoi video,

ed è significativo che sia una italiana di sesso femminile, anziché un italiano di sesso maschile, a postare dei video pro Italia.
Del resto non a caso ho scritto più volte che gli uomini italiani sono ancor più esterofili delle donne italiane, e parimenti di una ferocia assoluta verso il proprio Paese, di cui sanno descrivere ed evidenziare solo i lati negativi; mai quelli positivi.

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Commento di un macedone (così dice il tipo che scrive "itaglia"...)  residente in Italia.

Citazione
Musamet1 mese fa (modificato)
mahh.... salve, mi chiamo musamet sono un macedone vivo in itaglia da 9 anni ormai e a me piace italia, ma purtroppo anche questo paese ha un casino di difetti pero la cosa vera e che dal itaglia vengono le migliori marche di vestiti, le migliori auto sportive, tra gli piu belli posti in qui stare, e purtroppo anche 80% di itagliani ignoranti talmente tanto da non poter vedere queste cose. vorrei anche sottolineare che italia e ta le 15 potenze mondiali anche se e soltanto per la classifica non che sia a favore delle guerre o la prepotenza. quindi quello che posso dire per le persone che insultano gli altri per sentirsi migliori e un grandissimo difetto di personalita ma devo ammetere che certe critiche servono a migliorare, puoi la sanno tuti la diferenza tra insulto e critica,, almeno spero. alla fine vorrei comentare la stellalpina. beh gli comenti negativi che ai ricevuto e soltanto una parte della vita quindi invece di sentirti male prova a guardarle come un altro punto di vista a quale dovresti semplificarti. spero   di non essermi espresso male ma e quel che posso fare..(qualche comento negativo lo messo anche io) puoi ala fine voglio agiungere che mi piaci un sacco ma non e una dichiarazione d'amore ma soltanto come persona cioe sei simpatica e anche una ragazza molto bella e puoi con quel sorriseto mentre parli e molto simpatico... p.s. usate la testa per ragionare...

Alberto1986

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #69 il: Marzo 06, 2017, 23:39:55 pm »
Frank il video non l'ho visto, però permettimi un parere personale: le femmine italiane hanno sicuramente molti più motivi per apprezzare questo paese banana rispetto agli uomini italiani. Ok, le femmine nostrane piagnucolano, si lamentano e rompono i coglioni continuamente per qualunque cosa, col fine di ottenere ancora più privilegi di quelli che già hanno; ma in fin dei conti sanno bene che in questo paese fanno quello che cazzo vogliono, quando vogliono e parassitano, alla grande, sul sesso maschile. Il discorso che fai tu è certamente giusto: ci sono paesi che stanno peggio di noi ed è giusto metterlo in evidenza su ogni fronte. Ma da qui a difendere il funzionamento di questo paese, ce ne corre. Almeno, io non ci riuscirei neanche se mi pagassero. E poi diciamola tutta: l'Italia è un paese che non è stato mai unito sentimentalmente e mai lo sarà. Siamo composti da popoli con mentalità e modi di essere troppo diversi. Forse saremo, un tantino, uniti solo nella fase terminale della nostra esistenza sociale. Per far funzionare questa terra bisognerebbe dividerla (e lo dico da meridionale).

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #70 il: Marzo 06, 2017, 23:55:30 pm »
Frank il video non l'ho visto, però permettimi un parere personale: le femmine italiane hanno sicuramente molti più motivi per apprezzare questo paese banana rispetto agli uomini italiani. Ok, le femmine nostrane piagnucolano, si lamentano e rompono i coglioni continuamente per qualunque cosa, col fine di ottenere ancora più privilegi di quelli che già hanno; ma in fin dei conti sanno bene che in questo paese fanno quello che cazzo vogliono, quando vogliono e parassitano, alla grande, sul sesso maschile. Il discorso che fai tu è certamente giusto: ci sono paesi che stanno peggio di noi ed è giusto metterlo in evidenza su ogni fronte. Ma da qui a difendere il funzionamento di questo paese, ce ne corre. Almeno, io non ci riuscirei neanche se mi pagassero. E poi diciamola tutta: l'Italia è un paese che non è stato mai unito sentimentalmente e mai lo sarà. Siamo composti da popoli con mentalità e modi di essere troppo diversi. Forse saremo più uniti solo nella fase terminale della nostra esistenza sociale. Per far funzionare questa terra bisognerebbe dividerla (e lo dico da meridionale).

Alberto, non difendo i difetti di questo Paese, bensì metto in evidenza un fatto: ossia che l'italiano medio, specie se di sesso maschile, sa parlare solo delle magagne dell'Italia, ed è totalmente incapace di evidenziarne i lati positivi.
Per non parlare del fatto che i nostri connazionali, nella grandissima maggioranza dei casi, non sanno assolutamente nulla di ciò che accade negli altri paesi.
Riguardo alla questione delle donne, ossia al fatto che la controparte femminile ha molti più motivi per apprezzare questo Paese, sono dell'opinione che questa sia una mezza verità, nel senso che la maggior ostilità degli uomini italiani verso la propria terra ha radici più lontane.
Infatti l'esterofilia italiana è ben precedente all'era femminista odierna.
Io stesso, che oramai non sono più un ragazzino da un bel pezzo, ricordo bene che certi discorsi li facevano anche i miei nonni* (morti da tempo) e i loro coetanei.


Citazione
l'Italia è un paese che non è stato mai unito sentimentalmente e mai lo sarà

Infatti, come ho avuto modo di scrivere in più occasioni, quello italiano è un popolo campanilista e non nazionalista, che per tutta una serie di motivi storici non è mai stato unito, né mai lo sarà.

Un'altra cosa che ho scritto in più occasioni, è che io,  pur essendo un nazionalista, non amo affatto la gran parte degli italiani, che anzi, detesto profondamente.

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* Anche mio padre, che ormai ha quasi 76 anni, era solito affermare che
"Quello che succede in Italia non succede in nessun altro paese del mondo". **
Ed infatti "devo" in primis a lui il mio interesse a questa tematica, perché con le sue parole mi spinse (indirettamente) già da ragazzo ad interessarmi della sopracitata questione.

(**Ora non più, dopo i numerosi scontri avuti con me in passato.)

@@

Alberto
Citazione
Per far funzionare questa terra bisognerebbe dividerla (e lo dico da meridionale).

Questo lo penso anch'io da una vita.

Alberto1986

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #71 il: Marzo 07, 2017, 00:04:34 am »
Alberto, non difendo i difetti di questo Paese, bensì metto in evidenza un fatto: ossia che l'italiano medio, specie se di sesso maschile, sa parlare solo delle magagne dell'Italia, ed è totalmente incapace di evidenziarne i lati positivi.
Per non parlare del fatto che i nostri connazionali, nella grandissima maggioranza dei casi, non sanno assolutamente nulla di ciò che accade negli altri paesi.
Riguardo alla questione delle donne, ossia al fatto che la controparte femminile ha molti più motivi per apprezzare questo Paese, sono dell'opinione che questa sia una mezza verità, nel senso che la maggior ostilità degli uomini italiani verso la propria terra ha radici più lontane.
Infatti l'esterofilia italiana è ben precedente all'era femminista odierna.
Io stesso, che oramai non sono più un ragazzino da un bel pezzo, ricordo bene che certi discorsi li facevano anche i miei nonni (morti da tempo) e i loro coetanei.
....

Sinceramente non mi sono mai posto il problema di chiedere ai miei nonni (sono del '33), se ai loro tempi era usanza parlare male dell'Italia (magari è l'occasione buona per farlo). Non escludo, quindi, che potrebbe essere come dici tu, però credo che (potrei anche sbagliarmi) il fenomeno sia realmente esploso a seguito del secondo conflitto mondiale, date tutte le conseguenze nefaste che ciò ha comportato. Altrimenti tu come lo spieghi? Secondo te qual è la radice del "problema"?

Online Frank

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« Risposta #72 il: Marzo 07, 2017, 00:26:31 am »
Sinceramente non mi sono mai posto il problema di chiedere ai miei nonni (sono del '33), se ai loro tempi era usanza parlare male dell'Italia (magari è l'occasione buona per farlo). Non escludo, quindi, che potrebbe essere come dici tu, però credo che (potrei anche sbagliarmi) il fenomeno sia realmente esploso a seguito del secondo conflitto mondiale, date tutte le conseguenze nefaste che ciò ha comportato. Altrimenti tu come lo spieghi? Secondo te qual è la radice del "problema"?

Nel mio caso non ero io a fare domande a mio padre o ai miei nonni: semplicemente, in più occasioni, ascoltai i loro discorsi e il più "virulento" di tutti era mio padre.
Da lì nacque il mio interesse per la suddetta questione.

Riguardo al secondo conflitto mondiale, son del parere che c'entri molto con i sentimenti negativi degli italiani verso il proprio Paese, però non credo affatto che derivino solo da quello.
Secondo me le radici son più lontane e hanno a che fare col fatto che per secoli l'Italia è stata invasa da altri popoli.
Da dominatori a dominati.
Sicuramente questo ha favorito lo svilupparsi, e consequenzialmente il cementificarsi, di una ben precisa forma mentis.
Diciamo pure che (generalmente) gli italiani si sentivano, e si sentono, inferiori ad altri popoli.

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ps: a proposito della seconda guerra mondiale, questo è un pezzo segnalato lo scorso anno da Rita.
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=13876.msg160602#msg160602
Citazione
Ca va sans dire... che gli italiani si autodenigrino con masochistico piacere pare sia una storia vecchia.

Questo pezzo è tratto da "Diario clandestino" di G. Guareschi (raccolta di scritti durante il suo internamento in un lager in qualità di I.M.I. (internato militare italiano, ovvero i soldati italiani che si rifiutarono di collaborare coi nazisti dopo l'Armistizio).
E' un pezzo ironico scritto al momento della liberazione dal lager, quando, sbandati per l'ennesima volta furono liberi ... di ricercarsi il cibo nella deserta ed abbandonata cittadina dove c'era il lager.

"Quando si tratta di ricercare negli altri popoli qualità positive da contrapporre a manchevolezze proprie, gli italiani si dimostrano gli uomini più volonterosi ed obiettivi del mondo. Questo è sempre stata una delle caratteristiche inconfondibili della nostra gente d’ogni secolo e, per quanto manchino in Tacito e Livio riferimenti in proposito, si può essere certi che a Roma anche i più antiannabaliani erano d’accordo nel riconoscere che, in fatto di elefanti, i romani dovevano levarsi tanto di cappello ai cartaginesi.
Così, in occasione della guerra con la Turchia e poi con l’Etiopia, gli italiani riuscirono a scoprire in determinate cose la loro inferiorità rispetto ai turchii e agli abissini; e così, trovatasi l’italia invischiata nell’avventura bellica dell’Asse, anche il più feroce antitedesco e antinazista degli italiani riconobbe volentieri che, almeno per quanto riguardava la disciplina del razionamento, la Germania era di gran lunga superiore a noi. “L’accaparratore  e il borsaro nero” diceva la gente “sono porche figure tipicamente italiane”. In  Germania è un’altra cosa. In Germania dal ricco al povero, dal personaggio importante all’ultimo cittadino, tutti osservano scrupolosamente il razionamento. “Hitler stesso sarà l’uomo più pazzo e criminale dell’universo, però vive coi tagliandi della tessera”. Questo diceva la gente in Italia, e tutti erano d’accordo: perciò i tremila affamati italiani che entrarono nelle deserte case della cittadina di Bergen rimasero male. Sacchi di farina, di riso, di zucchero, di caffè, casse di scatolame, barili di carne salata e di melassa, armadi zeppi di tagli d’abito, di lana grezza, doppie pareti imbottite di tela, di filo, di bottoni, di cravatte, di sapone, di spille di sicurezza. In ogni orto, in ogni giardino, una miniera: orci pieni di lardo, di strutto, di miele, di uova, di burro. Sotto le cianfrusaglie dei solai, sotto la paglia dei fienili, sotto le cataste di legna, prosciutti, vasi di marmellata, bidoni d’olio. E nelle stalle, nei pollai nei cortili, galline, oche, maiali, vacche, vitellini.
Animati dal nobile desiderio di sentirsi inferiori a tutti i popoli del mondo, gli italiani erano riusciti a trovare il modo di sentirsi in qualcosa peggiori persino dei tedeschi, che son gente di un altro mondo; e ora la dolce illusione cullata nei cuori per quattro anni cadeva miseramente.
Anche per ciò che riguardava la disciplina del razionamento, gli italiani non erano peggiori dei tedeschi. I tedeschi erano addirittura peggiori degli italiani"

Online Jason

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #73 il: Marzo 07, 2017, 00:30:52 am »
Citazione
Questo lo penso anch'io da una vita.

Penso sia più fattibile una maggiore autonomia fiscale e politica regionale .
L'indipendentismo c'è ma lo vedo improponibile. Del resto pure in veneto il partito indipendentista sa che per ora la via migliore è maggiore autonomia locale .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #74 il: Marzo 07, 2017, 00:49:11 am »
Citazione
Del resto non a caso ho scritto più volte che gli uomini italiani sono ancor più esterofili delle donne italiane, e parimenti di una ferocia assoluta verso il proprio Paese, di cui sanno descrivere ed evidenziare solo i lati negativi; mai quelli positivi.
Scusa Frank, quali sono per te i lati positivi a cui ti riferisci? Io vedo ad esempio il loro buon cuore: gli italiani sono noti nel mondo per questo.
Per il resto ho qualche difficoltà, secondo me gli italiani sono un popolo molto eterogeneo e variegato, con alti e bassi notevoli in molti campi.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."