Autore Topic: CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX  (Letto 45336 volte)

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Offline claudio camporesi

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #120 il: Maggio 14, 2017, 21:17:07 pm »
Cit
Cos'è successo, è sparito un mio precedente post?  :hmm:
E perché appare "claudio camporesi" anziché "Frank", nel suddetto, precedente post?
"...........

Hei Frank ,non te la vorrai prendere con un povero vecchio e sciancato...
(Ovviamente scherzo.)

Siamo stati tutti e due traditi da una infatuazione per gli USA, o meglio , dalla idea che ce ne eravamo fatti.

Offline Sardus_Pater

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #121 il: Maggio 14, 2017, 21:38:53 pm »
Io un po' il mito c'è l'avevo da bambino, con la politicizzazione già al liceo son diventato critico nei confronti degli Iuessei.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #122 il: Maggio 14, 2017, 23:47:11 pm »
Cit
Cos'è successo, è sparito un mio precedente post?  :hmm:
E perché appare "claudio camporesi" anziché "Frank", nel suddetto, precedente post?
"...........

Hei Frank ,non te la vorrai prendere con un povero vecchio e sciancato...
(Ovviamente scherzo.)

Siamo stati tutti e due traditi da una infatuazione per gli USA, o meglio , dalla idea che ce ne eravamo fatti.
Nessun post è stato cancellato o alterato, almeno non da me.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #123 il: Maggio 15, 2017, 01:10:47 am »
http://www.aldogiannuli.it/italiano-quarta-lingua/

Citazione
Italiano quarta lingua al mondo? Gli unici a sorprendersi sono gli italiani.

Scritto da Aldo Giannuli. Postato in Le analisi, Osservatorio Globalizzazione   

Un paio di settimane fa, la stampa italiana dava, con un certo stupore, la notizia che l’Italiano è la quarta lingua studiata nel mondo, dopo inglese, spagnolo e cinese, non riuscendo a spiegarsene il perchè.

Le prime tre sono abbastanza logiche: l’inglese è la lingua di un miliardo e mezzo di persone (mettendo nel conto anche gli indiani) ed è la principale (ma non l’unica) lingua franca del Mondo. Lo spagnolo è la lingua di mezzo miliardo di parlanti ed è in rapida espansione negli Usa; quanto al cinese, non solo è la prima lingua di un miliardo e mezzo di parlanti, ma è la lingua del principale paese emergente (forse è meglio dire ”Emerso”) e seconda potenza mondiale. Sin qui tutto spiegabile.

Invece, inspiegabile è che sia quarta l’Italiano, lingua di poco più di sessanta milioni di parlanti (forse settanta se ci mettiamo dentro eritrei, albanesi, somali che lo conoscono e un po’ di italiani all’estero), di un paese relativamente piccolo ed in decisa decadenza, ignorato dalle grandi potenze e ridicolizzato dai suoi piccoli politici passati e presenti.

Precede lingue come il francese, il tedesco, il russo, il portoghese, il giapponese, come si spiega? Il guaio è che i giornalisti italiani sono molto ignoranti e, quel che è peggio, non fanno nessuna ricerca prima di scrivere.

Allora vediamo qualcosa che può spiegare questo strano fenomeno. Prima di tutto, si dimentica che l’italiano è la lingua franca di uno dei principali soggetti geopolitici mondiali: la Chiesa Cattolica. La lingua ufficiale della Chiesa, come si sa, è il latino, ma quella in uso fra i prelati (e spesso anche i semplici preti) di nazioni diverse è soprattutto l’Italiano che è parlato correntemente in Vaticano ed usata prevalentemente dal Papa, vescovo di Roma, anche se non si tratta più di un italiano da quasi quaranta anni. Ed anche in ordini religiosi con i salesiani o i gesuiti, la lingua corrente è l’italiano.

Poi c’è da considerare che l’Italia è uno dei paesi che ha avuto una cospicua emigrazione nell’ultimo secolo: circa 40 milioni di persone sparse soprattutto in Argentina, Usa, Canada, Australia, Germania, Francia e Belgio e non pochi figli e nipoti si sono mantenuti bilingui. Fra l’altro (la cosa non ci inorgoglisce ma deve essere registrata su un piano avalutativo) l’Italiano è spesso usato fra gli uomini di Cosa Nostra o fra gli ‘ndranghetisti sparsi per il mondo ea altre organizzazioni criminali come i colombiani. E anche questo è un fenomeno sociale.

C’è poi l’importanza dell’Italiano sul piano culturale ed anche qui si sono dimenticate troppe cose. In primo luogo si dimentica che l’italiano è la lingua principale del melodramma e nel mondo ci sono tanti melomani che apprezzano molto la nostra musica lirica, basti pensare al successo mondiale avuto da Pavarotti dagli anni ottanta in poi.

Poi la letteratura italiana è sicuramente una delle primissime a livello mondiale; non mi interessa stabilire se sia la prima in assoluto (anche se non mi stupirebbe affatto constatarlo), mi basta sottolineare come essa abbia uno sviluppo continuo nel tempo da XIII secolo in poi, con capolavori di livello mondiale, in tutti i secoli. Quello che non mi pare si possa dire allo stesso livello delle letterature di Inghilterra, Francia, Germania, Spagna e Russia che presentano maggiore discontinuità.

Chi voglia avere una idea del “peso” della letteratura italiana, può consultare la monumentale collana di testi della Ricciardi, ma ripeto che non ha senso stare a stabilire se si tratti della prima in assoluto, basti considerare che certamente è fra le primissime. E non sorprende che ci siano autori italiani (da Petrarca a Gramsci o Leopardi) più amati e letti all’estero che in Italia. Ma qui c’è il ruolo della scuola, il cui principale scopo è far odiare agli studenti tutto quello che fa loro studiare.

Del peso dell’arte italiana, in particolare del Rinascimento, ma non solo, non è il caso di dire e questo spiega (altra cosa non sufficientemente considerata) che l’Italia sia una delle principali mete turistiche nel Mondo.

E, infine (anche la cultura “materiale”, ha il suo peso) tanto la gastronomia quanto la moda nel Mondo parlano spesso italiano.

Che morale possiamo ricavare da questa terribile sproporzione fra l’apprezzamento che la cultura e la lingua italiana riscuotono nel mondo e la pochezza dell’autostima degli italiani? Semplicemente che gli italiani del tempo presente sono impari rispetto al patrimonio culturale che li sovrasta. Peccato.

Aldo Giannuli

@@


Ogni tanto capita pure di imbattersi in qualche italiano pensante.

Citazione
ilBuonPeppe

11 febbraio 2015 a 08:29 | #

Purtroppo (e i commenti qui sopra ne sono ulteriore conferma) in Italia è estremamente diffuso l’autorazzismo. Una situazione molto comoda per chi vuole continuare a fare i propri porci comodi sulle nostre teste.
Finché non ci libereremo di questo complesso di inferiorità,
non solo non avremo peso a livello internazionale, ma continueremo ad essere schiavi dei delinquenti che ci governano e dei loro mandanti.


Citazione
Paolo Marinelli

23 febbraio 2015 a 08:19 | #


Caro ilBuonPeppe,
ho letto l’articolo del dott. Giannuli con grande stupore nonchè piacere e soddisfazione.
E’ talmente raro leggere qualche aspetto positivo e costruttivo circa il nostro vituperato grande Paese, che quando capita salta subito all’occhio e lo sconforto e la frustrazione derivante dall’autorazzismo e auto dileggio quotidiano per qualche attimo si fan da parte.


Purtroppo, sono bastati pochi attimi dopo aver terminato di leggere l’articolo per ritrovare i soliti imbecilli autorazzisti, perchè di tali soggetti si tratta.
Con la certezza di chi sa di sapere, c’è chi innervosito non perde tempo a smentire le informazioni oggettive esposte nell’articolo, troppo “pro” italia..giammai, è inaccettabile per questi individui che qualcosa sia buono e positivo in Italia.
Altri, più che stizziti, si “aggrappano” a dati fondati sul nulla (cioè il nulla che caratterizza le proprie menti chiuse e autorazziste) per provare a sostenere che la malavita centri molto con la diffusione (per loro) anomala della nostra bellissima lingua.


E’ davvero triste dover ogni giorno leggere imbecilli di questo calibro. E qui i commenti rispecchiano il livello infimo dei tanti (per fortuna sono la minoranza) autorazzisti che odiano se stessi e il proprio Paese di riflesso.

E concludo, giustissima e perfetta l’osservazione per il quale occorrerebbe tener ben presente il perchè questo autorazzismo è tanto diffuso nel nostro Paese.. qui prodest?
Chi lo alimenta quotidianamente? A chi giova tenere un popolo come il nostro nel complesso d’inferiorità e col senso di colpa perenne per colpe che forse andrebbero rianalizzate in modo indipendente? Ecco l’importanza della ricerca storica, tanto per fare un esempio… ed ecco perchè l’introduzione del negazionismo per legge, che poi è il reato di opinione si mostra per quello che è a occhi attenti e indipendenti.


Il mio augurio va a lei e tutte le persone che ogni giorno, nel proprio piccolo amano questo Paese, per davvero, cercando di migliorarlo e difenderlo col cuore.

Qui non si tratta di becero nazionalismo fine a se stesso, che puo’ essere cieco e cialtronesco, qui si tratta di apprezzare chi si è, la propria identità, la propria Storia e cultura. La lingua di una nazione è importantissima.
Ritroviamo il nostro orgoglio nazionale, il primo fondamento per perseguire l’interesse nazionale.

Questo passaggio non lo condivido:
Citazione
E qui i commenti rispecchiano il livello infimo dei tanti (per fortuna sono la minoranza) autorazzisti che odiano se stessi e il proprio Paese di riflesso.
perché i c.d. autorazzisti sono la maggioranza degli italiani e non certamente la minoranza.
Ma vabbè...



Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #124 il: Maggio 15, 2017, 02:11:30 am »
Grande post. L'italiano ha rimontato in pochi anni lingue tradizionalmente più studiate come il francese e il tedesco. :italia1: :italia2:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #125 il: Maggio 15, 2017, 08:41:47 am »
Contento anch'io per l'Italica favella (anche se la mia è il sardo).
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Alberto1986

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #126 il: Maggio 20, 2017, 18:04:36 pm »
Perdonate la mia repulsione totale per il popolame italiano, ma qualcuno sa indicarmi in quanti altri cazzo di paesi di questo globo viene organizzata una manifestazione pro-immigrazione, in uno Stato in piena emergenza sbarchi, dove le losche Ong compiono impunemente i loro crimini e vanno a prendere i clandestini sulle coste dei loro paesi d'origine, dove le criminali cooperative locali lucrano sull'invasione, dove le città sono ridotte ad una fogna a cielo aperto per colpa di questa gente, dove due giorni prima una di queste risorse boldriniane ha accoltellato una pattuglia mista di poliziotti e soldati??

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/sinistra-marcia-coi-migranti-buonismo-che-produce-razzismo-1399651.html   

Qualcuno sa indicarmi altri Stati dove accadono questi folli paradossi?

Offline Sardus_Pater

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #127 il: Maggio 20, 2017, 18:21:18 pm »
Io infatti oggi sto alla larga da certi posti in cui passano certe marce...
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Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #128 il: Maggio 20, 2017, 18:24:40 pm »
http://www.casanostracasavostra.cat/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/20/barcellona-come-lontana-litalia-un-mare-di-gente-in-strada-in-difesa-dei-rifugiati/3403261/

Citazione
Andrea Lupi e Pierluigi Morena | 20 febbraio 2017

Barcellona è una città in contro-tendenza rispetto a quella parte di Europa ammaliata dalle sirene del nazionalismo, delle barriere e della xenofobia. Un fiume in piena di gente – 160.000 per le autorità di polizia, 350.000 per gli organizzatori – si è presa il centro della città catalana per una marcia festosa in favore dei rifugiati e per la solidarietà. Prou excuses. Acollim ara! (Basta scuse. Accogliamo ora!) è stato lo slogan che ha riunito il popolo della solidarietà, in quella che, dall’inizio della crisi dei rifugiati, è da considerarsi come la più grande manifestazione continentale per l’integrazione.


Casa nostra, casa vostra è l’associazione organizzatrice della campagna, un’unione di cooperanti, operai, studenti e professionisti – tra essi giornalisti, architetti e avvocati – con esperienza nei campi di rifugiati installati nelle zone di frontiera tra la Grecia e la Macedonia. Il manifesto dell’associazione è un inno all’inclusione, un richiamo alla necessità di un’applicazione piena dei principi contenuti nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei valori fondanti dell’Unione europea.

Le oltre 72.000 adesioni al manifesto pubblicato sul sito degli organizzatori (www.casanostracasavostra.cat) costituivano un buon presagio per la riuscita dell’evento, tuttavia nemmeno i più ottimisti potevano sperare in una manifestazione così partecipata, con rappresentanti di oltre 200 associazioni a sfilare dalla centralissima piazza Urquinaona – situata a poche centinaia di metri dalle Ramblas – verso la Via Laietana, principale arteria cittadina. Sindacati, Ong, delegati di gruppi universitari, associazioni come No més morts, obrim fronteres (“Non più morti, apriamo le frontiere”), Catalunya, terra d’acollida (“Catalogna, terra d’accoglienza”), SOS Racisme e Stop Mare Mortum a precedere politici di ogni schieramento, rappresentanti di formazioni indipendentiste, socialisti federalisti, o forze collocate più a sinistra, come Podemos.

Ada Colau è il sindaco che dal giorno del suo insediamento ha fatto apporre lo striscione “Refugees welcome” sul balcone del Municipio, nella monumentale plaça Sant Jaume, sabato ripeteva con orgoglio di essere il primo cittadino della Capitale internazionale della pace e dei diritti umani. Una manifestazione che ha riunito decine di migliaia di persone – di sabato pomeriggio quando scuole, università e uffici sono chiusi – per reclamare a gran voce principi che toccano direttamente la sfera di altri.

Com’è lontana l’Italia bloccata sui social a lamentarsi di tutto, come sono lontane le sparate del leghista Salvini che proprio il 18 febbraio ha parlato della necessità di “una pulizia di massa, strada per strada”. Eppure, anche lui, al tempo di “Roma ladrona” era un fiero sostenitore dell’indipendentismo catalano, movimento però, da sempre solidale, da sempre europeista.
di Andrea Lupi e Pierluigi Morena | 20 febbraio 2017

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #129 il: Maggio 20, 2017, 18:34:38 pm »
Quello dell'Italia, così come della Spagna e di altri Paesi dell'Europa dell'Ovest, è un destino segnato.
Ma, paradossalmente, è giusto così, perché chi è totalmente imbecille deve estinguersi.

Offline Sardus_Pater

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #130 il: Maggio 20, 2017, 19:31:16 pm »
L'accoglienza acritica favorisce solo i piani di speculatori, mafie e paramafie.
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Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #131 il: Maggio 20, 2017, 21:01:52 pm »
Quello dell'Italia, così come della Spagna e di altri Paesi dell'Europa dell'Ovest, è un destino segnato.
Ma, paradossalmente, è giusto così, perché chi è totalmente imbecille deve estinguersi.
Scusate, ma ancora non è segnato nella misura in cui la gente può svegliarsi e mi pare che ci siano ampi margini - povertà e disoccupazione fanno miracoli - per essere ottimisti.
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« Risposta #132 il: Maggio 20, 2017, 21:05:41 pm »
Mah... io mi aspetto ben poco sia dagli italiani che dagli europei occidentali in generale.
Anzi, in verità non mi aspetto proprio nulla.
E' una società sostanzialmente femminea, ragion per cui è destinata ad essere sottomessa da popoli più maschili, aggressivi e vitali.

In ogni caso chi vivrà vedrà.

Offline claudio camporesi

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #133 il: Maggio 20, 2017, 21:29:58 pm »
Vicus la speranza  mi farebbe parteggiare per te , ma il raziocinio mi fa propendere per Frank.

Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #134 il: Maggio 20, 2017, 22:03:54 pm »
Che dire, finora non mi sono mai illuso e la speranza mi ha sempre dato ragione, essendo basata su elementi concreti.
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