Autore Topic: "La mappa dell'odio misogino online"  (Letto 2604 volte)

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Alberto1986

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"La mappa dell'odio misogino online"
« il: Febbraio 09, 2015, 00:35:58 am »
Di Valeria Randone (femminista, psicologa nonchè ennesima donna moderna rubata alla raccolta degli ortaggi):

Citazione
La "mappa dell'odio" online: misoginia, omofobia, razzismo e disabilità.

Un recente sondaggio svolto da Vox, l'osservatorio sui diritti, ci porta a conoscenza di dati a dir poco allarmanti.
Ogni dodici secondi una donna è vittima di insulti e di offese, per non parlare poi degli abusi, delle violenze e del rischio di morte.
Le parole (parolacce) coniugate al femminile sono tante e spesso ridondanti.
Parole abusate, parole ereditate da un lessico comune, parole che tendono a "sporcare" il genere femminile e parole che al maschile, perderebbero il loro effetto denigratorio e lesivo.

I vecchi luoghi comuni sessisti sembrano non tramontare mai, contribuendo a sdoganare un'immagine al femminile sempre più abusata e maltrattata.
Donne protagoniste assolute di terre di saccheggio sessuale, virtuale e reale.

Vox ci porta a conoscenza della "mappa dell'odio italiana", dipingendo una penisola più misogina al Nord - Lombardia e Friuli in pole position- piuttosto che al Sud.
I toni più aggressivi e denigratori li troviamo in Campania, in Abruzzo e nel Salento.

- Perché la mappa dell'odio è più nutrita al nord?
- Correla davvero con una popolazione in crescente aumento?
Forse gli elementi sono altri. Sembra che dove c'è più emancipazione c'è più odio: ci sono infatti più denunce di stalking e più casi di femminicidio.
Lo studio
La Mappa dell’Intolleranza italiana è frutto di un importante lavoro di ricerca e di analisi dei dati, con il coinvolgimento di tre dipartimenti di tre importanti università del nostro Paese: Milano, Roma e Bari.
Lo studio è stato suddiviso in tre fasi:
1- l'identificazione dei diritti. (Università degli studi di Milano, dipartimento di diritto pubblico)
2- l'elaborazione di una serie di parole "sensibili", correlate all'emozione che si vuole analizzare (La Sapienza Roma, dipartimento di psicologia dinamica e clinica)
3- la mappatura dei tweet. ( università degli studi di Bari)
La prima fase del lavoro è stata una fase di preparazione: sono stati identificati i diritti ed il successivo mancato rispetto degli stessi, oltre alle ovvie ripercussioni sulla società.
La seconda fase si è concentrata invece sull’elaborazione di una serie di parole “sensibili”, correlate con l’emozione che si vuole analizzare e la loro contestualizzazione e geo localizzazione.
I ricercatori hanno poi correlato i dati con l'identità di genere e con un'analisi approfondita dei sentimenti collettivi espressi in rete.
Nella terza fase è stata svolta la mappatura vera e propria dei tweet, grazie a un software progettato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari, una piattaforma di Big Data Analytics, che utilizza algoritmi di intelligenza artificiale per comprendere la semantica del testo e individuare ed estrarre i contenuti richiesti.
Infine, i dati raccolti sono stati analizzati statisticamente ed elaborati da un punto di vista psico-sociale dal team della Sapienza, dando vita alla Mappa dell’Intolleranza.
Un connubio perfetto tra diritto, psicologia ed informatica.
Qualche riflessione clinica, con uno sguardo alle donne
L'odio al femminile sembra essere un odio atavico, generazionale, ereditato e lasciato in dote ai successori, come se essere donna e per di più pensante e preparata, fosse una reale minaccia per se stessi e per la società.
L'emancipazione femminile, percorso faticoso e destabilizzante, ha mietuto vittime ed ha eletto molti uomini a carnefici, facilitando il proliferare di una nuova dimensione d'odio:l'odio di genere.

Nel momento storico in cui viviamo, le donne occupano ruoli importanti, apicali, strategici: diventano ministri, possibili capi di stato, ricercatori e scienziati; compiti e mansioni che un tempo erano riservati esclusivamente al sesso maschile.
Per Dacia Maraini, la mappa della misoginia su internet fa riflettere ed indica che "è il cambiamento sociale a fare paura".
Conclusioni
Mi soffermo sull'aspetto delle dinamiche di coppia, argomento a me molto caro.
Non credo che uomini e donne debbano essere uguali, uniformarsi ed azzerare le differenze, ma imparare gli uni dalle altre, cogliendo il lato migliore della/nella diversità.
L'obiettivo di chi si trova a vivere nel difficile e controverso "territorio coppia" dovrebbe essere quello di valorizzare le differenze e le specificità dei generi, per poter cogliere anche le più tenui sfumature presenti nell'"arcobaleno coppia", aldilà dei miti e dei preconcetti che da sempre - come dice la mia amica e docente prof. Chiara Simonelli - vogliono la "donna dolcemente complicata” e "l’uomo che non deve chiedere mai”.
"L'uguaglianza nella diversità".

Fonte: www.voxdiritti.it

http://www.medicitalia.it/news/psicologia/5429-mappa-odio-online-misoginia-omofobia-razzismo-disabilita.html






Per ingrandire----->http://www.voxdiritti.it/wp-content/uploads//2015/01/mappa_misoginia.jpg




Ovviamente di mappare l'odio femminista/misadrico sul web, non importa a nessuna di queste emancipate psicologhe e ricercatrici...Chissà come mai... :doh:

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« Ultima modifica: Febbraio 09, 2015, 00:57:57 am da -Alberto86- »

Offline Warlordmaniac

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Re:"La mappa dell'odio misogino online"
« Risposta #1 il: Febbraio 09, 2015, 02:05:21 am »
Vorrei far notare che l'esogamia è perfino nelle definizioni. :D

I termini antico-romani "troia" (da troianus porcellus) e "zoccola" (da sorex, cioè topo), sono usati ovunque tranne che nel Lazio.

Offline freethinker

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Re:"La mappa dell'odio misogino online"
« Risposta #2 il: Febbraio 09, 2015, 07:42:46 am »
Notare  la finezza della conclusione politicamente corretta:
"Non credo che uomini e donne debbano essere uguali, uniformarsi ed azzerare le differenze, ma imparare gli uni dalle altre, cogliendo il lato migliore della/nella diversità."
Che le une abbiano qualcosa da imparare, è implicitamente escluso :doh:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Salar de Uyuni

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Re:"La mappa dell'odio misogino online"
« Risposta #3 il: Febbraio 09, 2015, 09:39:30 am »
Faccio presente la solita assenza di mente delle argomentazioni

la mappa dell'intolleranza è una semplice distribuzione geografica della densità di popolazione sul territorio,infatti la statistica non doveva essere fatta in modo puro,ma corretta per la densità di popolazione del territorio,cioè io non so quanto i tuareg siano tolleranti nei confronti delle donne,ma è chiaro che se fai una statistica come hanno fatto loro,il Sahara risulterà un'oasi di tolleranza,per il semplice fatto che sono 4 gatti,al che le scemogiornaliste potranno tuonare,il Mali davanti all'Italia nella tolleranza...

Difatti le statistiche ad minchiam sono l'anima del femminismo,della serie le donne guadagnano meno,peccato che se correggi la statistica per parità di mansione le donne guadagnano uguale.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline fabriziopiludu

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Re:"La mappa dell'odio misogino online"
« Risposta #4 il: Febbraio 09, 2015, 10:43:45 am »



 Facciamo la Mappa dell'Odio MISANDRICO Online!!!


 

Alberto1986

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Offline krool

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Re:"La mappa dell'odio misogino online"
« Risposta #6 il: Febbraio 10, 2015, 21:20:19 pm »
Sinceramente penso che i tweet misandrici siano pure di più.

Siamo abituati a questa roba... Avanti il prossimo.