è più plausibile la seconda anche secondo me
Entrambe queste teorie, possono avere un loro fondamento, ma oggi tutto va visto su scala globale, e su scala globale ho l'impressione che l'umanità nel suo complesso (femministe comprese) stia per vivere un brusco "riassetto".
Non so immaginarne la natura, ma ho sempre più netta l'impressione che le cose, globalmente parlando, abbiano raggiunto un punto critico in tutti i sensi: non datemi del catastrofista economico o dell'ecologista da strapazzo, ma mi sembra di stare facendo il tour degli studios di Hollywood, quelli dove ti portano su un pullman scoperto, in mezzo ad una finta cittadina dove ci sono solo le facciate delle case, e dietro c'è il vuoto...molti turisti si divertono, sembra tutto vero...
Dico questo perchè l'economia oggi è un mostro globale, e l'indebitamento di questo o quel paese ha poco senso se si considera che, a fronte di un PIL mondiale che vale 100 (reale), ci sono titoli di proprietà del PIL (cartacei) pari a 300!
E poi c'è l'ISIS, che arriva con la violenza e l'integralismo a misurarsi con una società femminilizzata e ipocritamente buonista, priva di realismo...Vengono con i Kalashnikof? per come siamo messi, penso che basterebbe loro una fionda.
Potrei continuare, ma mi sembra che, come momento di sconforto, possa bastare