E' naturale ed anche un privilegio che l'uomo faccia il primo passo,
Vicus, per me non è mai stato un problema fare il primo passo;* anzi, da giovane mi piaceva rincorrere le ragazze.
Peraltro, pur non essendo il Brad Pitt giovane né il Rocco Siffredi dei tempi migliori, ho sempre avuto una certa prestanza fisica (altezza compresa), che mi ha reso
discretamente sicuro di me negli approcci e nei rapporti con l'altro sesso - perché, checché se ne dica, l'aspetto fisico aiuta molto e rende più sicuri di sé.
(L'aspetto fisico influisce pure nel carattere e nel rendimento scolastico e lavorativo).
Ma qui si parla a livello generale, per cui in base alla mia esperienza e stando a quello che ascolto e vedo in giro da anni, per tanti uomini non è affatto un privilegio il fatto di dover fare il primo passo.
Anzi, molti detestano farlo e per alcuni è pure un
dramma, nonché una sorta di umiliazione.
il vero problema è l'indifferenza femminile: parecchie donne non sembrano interessarsi agli uomini.
Su questo punto concordo in pieno; infatti per molte donne un cane o un gatto da portare a spasso, magari
infagottato come un bambino di quattro anni, è il massimo della vita.
non li guardano e non ne parlano.
Vero, e fra queste ce ne sono pure tante altre che ne parlano, ma solo ed esclusivamente
male.Specie se si tratta di connazionali.
e fin oltre i trent'anni pensano solo a festicciole e uscite con le amiche, come fossero alle elementari.
Vero anche questo.
Tra l'altro ho notato che tale discorso riguarda anche molte straniere dell'est (giovani) residenti in Italia.
Senti dire che per taluni i manuali fanno miracoli. Se anche fosse, sarebbe indice del fatto che per avere "successo" bisognerebbe trasformarsi in una macchina. Con intuibili conseguenze sul tenore di relazioni di questo genere.
Anche su questo punto son d'accordo.
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* Oggi lo faccio raramente, per tutta una serie di motivi, a partire dal fatto che negli anni son diventato di una selettività
mostruosa.