Dark mi permetto di rispondere anche se la domanda è rivolta a Frank.
La seduzione non è da disprezzare, può essere un gioco piacevole da ambo le parti, quando esiste un minimo di interesse reciproco.
Sono anche d'accordo nell' imparare meglio ad osservare le persone perché si capiscono molte cose e (forse) si fanno scelte meno sbagliate.
Ma le persone sono talmente diverse che come fai ad elaborare un piano di battaglia che sia attuabile verso l'intero mondo femminile?
Il tuo amico per riuscire ad ottenere tali risultati si sarà per forza concentrato su un tipo di donna, perché dubito che esistano tecniche che siano universalmente efficaci.
Il mio amico, che ha una personalita' simile alla mia, ha trattato il tema 'seduzione' come un qualsiasi campo di indagine scientifica: in pratica si e' documentato nel modo migliore possibile sull'argomento, ma poi non si e' limitato alle teorie ma ha condotto continui 'esperimenti' sul campo.
La sua forza, che purtroppo non e' la mia, e' che riesce a trattare ogni insuccesso come un puro 'dato sperimentale', utile per affinare la sua scienza e conoscenza della seduzione, senza vedere in ogni insuccesso un attacco al suo ego.
Insomma, e' un tipo iper-razionale che riesce a mantenere un forte distacco emotivo quando fa pratica di seduzione, cosa che io non sono mai riuscito a fare ed in questo sta il motivo del suo successo.
Morale della favola: se si approccia la seduzione con metodo scientifico, considerando i fallimenti come parte NATURALE del gioco, i risultati si vedono.
E' chiaro che io - che di certo non sono Heidi Klum - se avessi mai voluto un ragazzo bello, ricco e famoso o investivo i soldi da un chirurgo oppure mi potevo mettere l'animo in pace perché nemmeno con le più sofisticate tattiche di seduzione avrei potuto catturare l'attenzione di un tipo simile.
Io però non sono attratta da quel genere di personaggi, ma in un uomo ho sempre cercato: onestà, indipendenza e curiosità intellettuale; quindi per me un uomo che non si emancipa dalla sua famiglia non sarebbe un compagno possibile, nemmeno se recitasse a memoria la prosa del Manzoni.
Penso che l'unico sistema per essere relativamente felici nei rapporti con le donne sia quello di avere bene in mente ciò che si vuole, d'altra parte tu stesso hai spesso detto che hai cercato un tipo di donna che corrispondesse alle tue esigenze e la tua compagna di certo non corrisponde alla donna europea di oggi, quindi è stata una scelta motivata dal fatto che sapevi ciò che volevi (o ciò che non volevi).
Magari mi sbaglio, ma penso che l'unico sistema per non alienarsi completamente a schemi impossibile sia possedere consapevolezza di ciò che si desidera.
Dipende da che cosa uno cerca nel rapporto con l'altro sesso.
Nella fase di indagine, in cui si cerca di far pratica, piu' esperienza si accumula meglio e'.
Poi, raggiunta una certa esperienza e capacita' di sedurre, si prenderanno le proprie decisioni.