Autore Topic: Un apolide metafisico  (Letto 4911 volte)

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milo

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Un apolide metafisico
« il: Marzo 26, 2010, 23:01:58 pm »
apro questa discussione per chiedere un parere circa un libro su cioran da inserire nella bibliografia sulla qm:

http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,166.0.html

ritengo che la qm non sfondi perché c'è troppa illusione per la vita in generale (l'Amore, le Cose e l'Esistenza)

i libri di cioran sono poco "immediati", ma questo che propongo è una buona introduzione perché raccoglie solo alcune interviste



Titolo           Un apolide metafisico. Conversazioni
Autore   Cioran Emil M.
Prezzo   € 16,00
Dati           2004, 362 p., brossura, 20 ed.
Traduttore   Turolla T.
Editore   Adelphi  (collana Piccola biblioteca Adelphi)

"Sebbene io abbia della vita una concezione tetra, ho sempre nutrito un grande amore per l'esistenza, un amore talmente grande da convertirsi in negazione della vita, perché non possedevo i mezzi per soddisfare la mia voglia di vivere". Fra le tante, appuntite gemme racchiuse in questo volumetto, questo autoritratto spirituale di Cioran rappresenta la chiave che forse più di ogni altra permette di accedere ai segreti della sua anima in perpetua oscillazione fra il nulla e il tutto, in un dualismo esistenziale che intride anche ogni fibra della sua opera, diretta emanazione della vita. Parte integrante di quest'opera si possono a buon diritto considerare le "Conversazioni", dove più apertamente si offre il lato ilare, vitale, corroborante di Cioran.

http://www.ibs.it/code/9788845919336/cioran-emil-m/apolide-metafisico-conversazioni.html

http://www.rodoni.ch/busoni/cioran/apolide.html
« Ultima modifica: Marzo 26, 2010, 23:06:24 pm da milo »

milo

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #1 il: Marzo 26, 2010, 23:22:44 pm »
chiaro che affiancherei anche camus de il mito di sisifo e l' uomo in rivolta, che dell'assurdo trova una soluzione nell'impegno sociale

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=38570059

Offline Animus

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #2 il: Marzo 27, 2010, 12:03:26 pm »
apro questa discussione per chiedere un parere circa un libro su cioran da inserire nella bibliografia sulla qm:

Purtroppo Milo, hai beccato proprio uno dei libri di Cioran (del periodo francese) che non ho letto. :cry:

Ho letto solo, "Sommario di decomposizione", "Sillogismi dell'amarezza","La tentazione di esistere","Storia e utopia","La caduta nel tempo","Il funesto demiurgo" e "L'inconveniente di essere nati".

Quindi non so.
Cmq, io ti consiglierei , tra quelli che ho letto, "Sommario di decomposizione", eviterei "Sillogismi dell'amarezza", e mi è piaciuto molto anche "La caduta nel tempo" (è il suo testo più filosofico).

"Storia e utopia" è anche un must, soprattutto per il capitolo sull'utopia (pero' l'ho trascritto completamente sul web, quindi...)

"L'inconveniente di essere nati" è un libro di aforismi, come "Sillogismi dell'amarezza" (gli aforismi di Cioran sono, almeno per i miei gusti, troppo stringati/compressi, preferisco più quelli alla Nietzsche) , in generale non lo consiglierei, se non fosse che ci sono un paio d'aforismi che da soli valgono un tomo di mille pagine.

Tutto quì.
Cmq Rino l'ha letto senz'altro, lui sicuramente sa consigliarti.
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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #3 il: Marzo 27, 2010, 12:10:17 pm »
Ah, non era un consiglio sulla lettura?
Scusa, non avevo letto.
Da inserire nella qm?
Boh...

Secondo me la filosofia di Cioran è ben al di sopra della qm, la include completamente (come include molte altre questioni).
Che so, sarebbe come dire, se un testo sulla fisica relativistica debba essere incluso nelle dispense di un corso di meccanica (classica).

Secondo me no, perchè la seconda ... scomparirebbe.
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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #4 il: Marzo 27, 2010, 14:33:28 pm »
Cioran?
mai letto nulla
da dove mi consigliate di cominciare?
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline Animus

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #5 il: Marzo 27, 2010, 16:19:34 pm »
Cioran?
mai letto nulla
da dove mi consigliate di cominciare?

Io inizierei dall'inizio, poi, vedi te....
Il primo libro (in lingua francese) è "sommario di decomposizione".
Secondo me le opere che scrisse quando era ancora in Romania, sono opere d'importanza minore, da leggere per completezza, alla fine (con la sola eccezione forse di "Al culmine della disperazione" che è proprio il primo primo libro, ma io appunto non l'ho letto, quindi non so.).





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milo

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #6 il: Marzo 27, 2010, 16:30:35 pm »
Sto leggendo Al culmine della disperazione in questi giorni.
Un apolide metafisico sono solo raccolte di interviste.
E' una buona introduzione a Cioran, semplice semplice.

Offline Animus

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #7 il: Marzo 27, 2010, 19:16:13 pm »
Cmq Milo le tue intenzioni sono ammirevoli, infatti uno dei concetti che ho ripetuto più spesso è stato quello di superare l'antifemminismo, e se non si guarda più in alto, inglobando argomenti che lo comprendono, davvero non ci si riesce.

Sorge pero' un problema. (un'altra delle grandi questioni)
E' possibile avere a cuore SINCERAMENTE la qm, e non muovere MAI nessuna critica alla civiltà occidentale?
Risposta: NO.

E questo perchè il femminismo non ci viene nè dalla luna, ne ci viene imposto dalle altre civiltà (ma è vero esattamente il contrario, è l'occidente, attraverso i suoi modelli, che lo esporta), ne la qm ha origine o ci viene imposta dalle altre civiltà.

Tutte le dinamiche sono insomma, dinamiche che avvengono all'interno della civiltà occidentale.
Qual'è dunque il problema?

Che se non si ha nessuna intenzione di mettere in discussione la cultura occidentale, che non significa solo la modernità, ma significa tutto il "progetto occidentale", da Gesu Cristo .... alla Solanas, è inutile leggere Cioran.


(per Cosmos)



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milo

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #8 il: Marzo 28, 2010, 03:47:47 am »
Citazione
se non si guarda più in alto, inglobando argomenti che lo comprendono, davvero non ci si riesce

E' un discorso complicatissimo (sapevo di impelagarmi in argomenti più grandi di me), comunque sì.

D'altronde non può essere un caso che i disillusi sulle donne sono sempre anche disillusi da tutto il resto. E' un modo di pensare.

Leggere Cioran ha l'effetto di imprimere questo schema di pensiero anche in chi non lo condivide del tutto. Perché scrive molto bene.

A me però piace molto anche Camus e la Rivolta (la QM che dà senso all'assurdo è fico!).

Entrambi penso servano da coadiuvante (passatemi il termine) alla QM.

Ovvio che magari non sono gli unici.

Poi ci sarebbe un po' di letteratura. Per esempio Philip Roth è molto lucido, secondo me, sugli uomini e il rapporto con le donne.

Vabbè, troppo complicato, la lascio come pulce nell'orecchio, chissà che non si sviluppi.


Si diceva che non poteva essere un caso...

Donne, guaio senza soluzione
di Massimo Fini

Le donne sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. Invece ci si mette una vita, quando non serve più. Mascherate da “sesso debole” sono quello forte. Attrezzate per partorire sono molto più robuste dell’uomo e vivono sette anni di più, anche se vanno in pensione prima. Hanno la lingua biforcuta. L’uomo è diretto, la donna trasversale. L’uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l’arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni.

Sul sesso hanno fondato il loro potere mettendoci dalla parte della domanda, anche se la cosa, a ben vedere, interessa e piace molto più a lei che a lui. Il suo godimento – quando le cose funzionano – è totale, il nostro solo settoriale, al limite mentale (“Hanno sempre da guadagnarci con quella loro bocca pelosa” scrive Sartre). La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.

Sono micragnose, burocratiche, causidiche su ogni loro preteso diritto. Han perso, per qualche carrieruccia da segretaria, ogni femminilità, ogni dolcezza, ogni istinto materno nei confronti del marito o compagno che sia, e spesso anche dei figli quando si degnano ancora di farli. Stan lì a “chiagne” ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono piene zeppe di privilegi, a cominciare dal diritto di famiglia dove, nel 95% dei casi di separazione, si tengono figli e casa, mentre il marito è l’unico soggetto che può essere sbattuto da un giorno all’altro sulla strada. E pretendono da costui, ridotto a un bilocale al Pilastro, alla Garbatella, a Sesto San Giovanni, lo stesso tenore di vita di prima.

Non fan che provocare, sculando in bikini, in tanga, in mini (“si vede tutto e di più” cantano gli 883), ma se in ufficio le fai un’innocente carezza sui capelli è già molestia sessuale, se dopo che ti ha dato il suo cellulare la chiami due volte è già stalking, se in strada, vedendola passare con aria imperiale, le fai un fischio, cosa di cui dovrebbero essere solo contente e che rimpiangeranno quando non accadrà più siamo già ai limiti dello stupro. Basta. Meglio soddisfarsi da soli dietro una siepe.

Da il Fatto Quotidiano del 27 marzo

http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2462978&yy=2010&mm=03&dd=27&title=donne_guaio_senza_soluzione


Offline Ethans

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #9 il: Marzo 28, 2010, 04:02:56 am »
Relativamente all'articoletto di Fini ho trovato interessante leggere anche i commenti...

Offline Animus

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #10 il: Marzo 28, 2010, 14:01:20 pm »
D'altronde non può essere un caso che i disillusi sulle donne sono sempre anche disillusi da tutto il resto. E' un modo di pensare.

Più che altro...sono quelli che ci vedono meglio... ^_^
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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #11 il: Marzo 28, 2010, 14:52:25 pm »
di Massimo Fini

Le donne sono una razza nemica.

Ora che mi ricordo c'e' un aforisma di Nietzsche che inizia con questa frase (la frase esatta è "Le donne sono nostre nemiche.")
Non ricordo se è in "umano troppo umano" (vol. II), "La gaia scienza" o "Aurora", ma sono sicuro di ricordare bene che le parole sono proprio quelle.

Cosmunque sì...chi non vede bene sulle donne, non vede bene su nulla. (che poi di misogini-idioti ne sia pieno il mondo è un altro discorso e non confuta affatto l'affermazione precedente)

Ci aggiungo per completezza, anche "gli uomini sono nostri nemici" (homo homini lupus), verità arcinota (la seconda), verità sempre negata, la prima.

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #12 il: Marzo 28, 2010, 17:44:56 pm »
bellissimo l'articolo di Fini, si può permettere di dire quelle che per noi sono ovvietà e di dirle alla luce del sole

il vento è proprio cambiato...

bisognerebbe tenerlo in evidenza (l'articolo)
come si può fare?
Dio cè
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milo

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #13 il: Marzo 28, 2010, 18:42:28 pm »
Citazione
bisognerebbe tenerlo in evidenza (l'articolo)
come si può fare?

Sul vecchio forum si aveva un'unica discussione (poi diventata sezione autonoma ma mai sfruttata) messa in evidenza dal titolo "Discussioni in rilevo".
Era una sorta di indice +o- ragionato delle discussioni sparse che volevamo mantenere, appunto, "in rilievo" .

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=26640605 (forte lo zio Sam! :D)


In pratica così (ma va messa in evidenza così rimane in alto):

http://www.metromaschile.it/forum/index.php/topic,1229.new.html


C'è da decidere come organizzare i link ecc.
Suggerisco di linkare alla discussione/commento sul forum che ricopia l'articolo, perché capita che poi scompaia da Internet o venga spostata su indirizzo diverso.

milo

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Re: Un apolide metafisico
« Risposta #14 il: Marzo 28, 2010, 19:05:19 pm »
Comunque, volevo chiedere se, in definitiva, è passata la mia proposta di inserire il libro "Un apolide metafisico" di Cioran nella bibliografia sulla QM.  :unsure:

Perché non avete risposto. :sleep:




PS:
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2463205&title=2463205

 :lol: :lol: