Autore Topic: Stati Uniti, 379 aziende pro nozze gay....  (Letto 1345 volte)

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Offline Fazer

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Stati Uniti, 379 aziende pro nozze gay....
« il: Marzo 06, 2015, 09:22:14 am »
http://www.corriere.it/esteri/15_marzo_05/stati-uniti-oltre-300-aziende-si-schierano-le-nozze-gay-e256f240-c380-11e4-9a3c-d1424c2aada1.shtml

Stati Uniti, 379 aziende per nozze gay
«La Corte dica sì, l’uguaglianza è un bene anche per il business»
La lettera delle imprese - da Apple a Google, da Nike a Coca-Cola, per chiedere alla Corte Suprema di riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso
Questa volta a schierarsi a favore delle nozze gay non sono solo i (soliti) giganti della Silicon Valley. Questa volta la lista di chi chiede a gran voce l’uguaglianza tra il matrimoni uomo-donna e quello tra persone dello stesso sesso è sterminata. Una lista lunga 379 aziende. Che comprende, tra gli altri: Coca-Cola, Pepsi, Comcast, Levi’s, Nike, Proctor & Gamble, Wells Fargo, United Airlines. Imprese grandi e piccole che giovedì hanno stilato - insieme - un documento comune, inviandolo ai nove «saggi» della Corte Suprema. La richiesta: le coppie gay e lesbiche devono avere il diritto di sposarsi. Non solo per una questione di giustizia, dicono. Ma anche perché questo riconoscimento non potrà che apportare benefici al mondo delle imprese.
«Oneri significativi per i datori di lavoro»
Secondo le aziende, «l’attuale quadro legale sui matrimoni tra persone dello stesso sesso è confuso e comporta oneri significativi per i datori di lavoro e per i loro dipendenti, rendendo spesso difficile portare avanti l’attività lavorativa». Ogni Stato ha una sua legislazione. Un far west che rende difficile attrarre e reclutare «top talent» che non vogliono lavorare dove le nozze gay sono vietate. O dove alle coppie omosessuali non sono riconosciuti gli stessi diritti delle coppie etero. Senza contare la difficoltà legale per le imprese che vogliono erogare benefici a quelle coppie a cui per legge non è permesso di sposarsi.
La Corte Suprema Usa inizia l’esame il 28 aprile
La Corte Suprema degli Stati Uniti si riunirà il prossimo 28 aprile per iniziare, come previsto, l’esame dei ricorsi presentati contro il bando delle nozze gay in quattro stati (Michigan, Ohio, Kentucky e Tennessee). Una bocciatura di tali divieti aprirebbe di fatto la strada alla legalizzazione in tutti gli Stati Uniti. La decisione finale è attesa entro giugno. Dopo il sì dell’Alabama, oggi sono 37 (su 50) gli Stati dove le coppie gay e lesbiche possono sposarsi. Oltre il 70% della popolazione americana vive in un’area dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono permessi dalla legge.


Non che ci volesse tanto a capire che è una questione di business.
Si spera che adesso un po' di gente apra gli occhi...

Offline Vicus

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Re:Stati Uniti, 379 aziende pro nozze gay....
« Risposta #1 il: Marzo 06, 2015, 11:06:19 am »
Sullo stesso tema:

Finocchi, ma vi conviene...?


Prima di tutto la notizia. Lockheed Martin , il noto mega-gruppo degli armamenti, ha annunciato al mondo di cessare le donazioni filantropiche che faceva ai Boy Scouts of America perché questi non accettano leader dichiaratamente omosessuali nella loro organizzazione. Il capo-ufficio stampa della ditta, Gordon Johndroe, ha diramato il comunicato a due quotidiani, all’Atlanta Journal Constitution e a Baltimore Sun.

«La Lockheed Martin è impegnata ad annodare forti rapporti con organizzazioni non-profit che valorizzano la diversity e sono allineate con la nostre strategie. E siamo convinti che impegnarsi e finanziare un’organizzazione che discrimina apertamente è in conflitto con le nostre norme direttrici».

Lockheed-Martin (LM) è il più grande conglomerato al mondo che fabbrica armamenti: F-16, F-35, missili, bombe teleguidate intelligenti , sistemi d’arma integrati, satelliti-spia, droni d’osservazione e d’attacco, ha decine di sussidiarie, filiali e collegate in USA e nel mondo; è il principale contractor per la difesa americano, ha un fatturato di 49 miliardi di dollari e spende 13 milioni di dollari l’anno per fare lobby, in pratica finanziando attraverso il suo apposito Political Action Committee (PAC) le campagne dei politici che si adoprano per rafforzare la spesa pubblica militare. Spargere sangue e morte è, dunque, la sua specialità tecnica, insuperata per qualità e quantità.

Ora si apprende che Lockheed Martin è un modello anche per la promozione della diversità sessuale fra i suoi 116 mila dipendenti. Ha incoraggiato fra essi il sorgere di un «Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender Leadership Forum», che pare una specie di commissione interna dei sessualmente diversi che propone alla direzione suprema le politiche pro-LGBT da applicare nei reparti;
sponsorizza un «Maryland Corporate Council» che è una organizzazione LGBT che raccorda i vari invertiti e transessuali che lavorano nelle aziende del Maryland. Apprendiamo anche – qualunque cosa ciò significhi – che «La ditta ha appena lanciato la Human Rights Campaign 2014 intitolata «Best Places to Work for LGBT Equality» , che pare essere un concorso fra le aziende per farsi classifcare «il miglior posto di lavoro per l’uguaglianza degli invertiti» nelle loro varie sottospecie.

È un primato di cui Locheed Martin giustamente si vanta nel suo sito. Dove si legge: «Diversità ed inclusione sono profondamente intessute in tutta la nostra cultura e riflettono i nostri valori: fare tutto ciò che è giusto, rispettare gli altri e produrre con eccellenza». (Lockheed Martin ends support of Boy Scouts over ban on gay leaders)

Dunque Lockheed Martin è amica dei gay e nemica dei boy scouts. Non ho certo voglia di commentare questa grottesca parabola della sovversione compiuta, questo parodistico «rovesciamento di tutti i valori».

Mi rivolgerei direttamente ai beneficiati: finocchi, ma vi conviene avere tali amici?

Posso immaginare che la Lockheed abbia voluto scongiurare boicottaggi e demonizzazioni dannosi per il business, come quelli che ha dovuto sopportare da noi la Barilla dopo che il suo presidente incautamente disse agli sciacalli della Zanzara (che in verità gli strapparono la dichiarazione con le pinze) che non avrebbe realizzato uno spot pubblicitario con coppie omosessuali, essendo il suo modello di consumatore la famiglia con marito, moglie e figli. Una violentissima campagna non solo italiana ma mondiale, militarmente organizzata dalla Kulandra International, ha lanciato il boicottaggio dei prodotti Barilla. (Barilla: “Mai spot con coppie gay”. E su Internet esplode la protesta Poi le scuse: “Mie parole fraintese”)

Il danno dev’essere stato notevole, se Guido Barilla s’è profuso in umilianti scuse, ha chiesto perdono e – evidentemente non bastando – ha creato nell’azienda un Diversity and Inclusion Board: sarebbe un Tavolo di Diversità ed Inclusione, ma è ovvio che il nome debba essere inglese, dato che Bariulla ha dovuto chiamare a dirigerlo (e stipendiandolo) «il gay più potente d’America» che si chiama David Mixner (1) e viene elogiato come «leader mondiale nei diritti umani» (sic).

Un errore che le grandi ditte americane, più esperte, hanno parato in tempo. A cessare i contributi caritativi ai Boy Scouts of America per le loro cosiddette politiche discriminatorie – e a volerlo far sapere – sono state anche Caterpillar Inc., la Chase Manhattan Bank, Levi Strauss, la Intel Foundation e la potente mega-ditta delle spedizioni United Parcel Service, una mezza dozzina di importanti municipi (Chicago, Berkeley eccetera) che da un secolo facevano donazioni al gruppo giovanile, nonché potenti privati come il regista-produttore e miliardario Steven Spielberg... Un disastro. La Boy Scouts of America scomparirà, oppure capitolerà, rovescerà il suo programma educativo storico, e lascerà che le marmotte vengano educate al sesso politicamente corretto durante le notti negli accampamenti da pederasti, e accompagnate nelle loro escursioni boschive e di montagna da vistose drag queens. :lol: :lol:

Ma con l’adesione alla militanza LGBT di Lockheed Martin, la faccenda cambia aspetto. In qualche modo, viene da pensare che la lobby gay sia più potente del sistema militare-industriale, e della sua lobby onnipotente; o che il Finocchio Collettivo susciti timore persino all’onnipotente Military Industrial Complex, abbastanza da temere che se non si adegua alla «policy» politicamente corretta, possa mancare qualche succulenta commessa del Pentagono: riprova che Kul è un’arma di distruzione di massa più temibile dell’intero arsenale statunitense, specie quando si allea con la stupidità conformista-progressista.

Ma c’è un altro modo di vedere la cosa. Ed è che Lockheed Martin, ben valutata la natura di arma di distruzione di massa della Finocchiera Global, l’abbia aggiunta alla sua panoplia di mezzi d’offesa in offerta commerciale. E che i kulatons si siano fatti gioiosamente militarizzare, arruolare come «sistema d’arma» non solo del Complesso Militare Industriale ma del Sistema imperial-capitalista globalista, quello scatenato a distruggere tutti i valori, le civiltà e le spiritualità per lasciarne uno solo – The Profit – è ormai ben documentato dal metodo di aggressione mediatica contro la Russia di Putin: bombardato, denunciato, criminalizzato (proprio come i Boy Scouts of America) perché non vuole che i gay – a cui riconosce pari diritti come cittadini – facciano propaganda omosessuale ai bambini, li adottino o esibiscano pubblicamente la propria omosessualità baciandosi (o peggio) in strada.

È per questi «diritti» che l’Occidente spedisce tra Mosca e Sochi schiere di provocatori invertiti, esibizionisti, insieme a Femen a seno nudo e a Pussy Riots blasfeme, insieme ad ambasciatori e a ministri, con lo scopo dichiarato di instaurare anche in Russia ciò che chiama «la democrazia». È in nome della «democrazia» che l’Occidente ha per un decennio pianto sulla prigionia di Khodorkovsi, ed ora che Putin l’ha liberato dichiara che la clemenza è un atto odioso da Zar, e divinizza come un martire, un filosofo e un gran pensatore il farabutto (2) che s’impossessò dell’intero patrimonio energetico della Russia con pochi soldi e fu costretto a risputarlo.

Orbene, si dà il caso che «la democrazia» in questione si stia manifestando, in questi tempi, come il suo contrario: i diritti dei cittadini normali vengono conculcati, la sovranità popolare espropriata, la proprietà confiscata per ragioni fiscali, i privati risparmi pignorati per salvare banche, lo stato di diritto rimangiato. Le libertà politiche annullate e spregiate con l’assoggettamento degli organi elettivi ad enti sovrannazionali incontrollabili, semi-segreti. La libertà d’opinione è permessa solo nei limiti del corretto politico, ossia censurata: quando si tratta di finocchi, alta finanza, BCE, si è liberi soltanto di dirne bene, di mostrare di crederci, di compiere gli atti rituali che manifestino la fede in pubblico. Qui da noi, si vota su liste determinate dall’alto, come già in Urss, e si viene comunque governati non da persone scelte dai cittadini, bensì da «Bruxelles» e la BCE. In USA, i droni sorvolano le città ad ausilio del sistema di polizia più onnipresente ed occhiuto della storia; delle libertà, quelle – poniamo – sindacali, di associazione fra lavoratori, vi sono informalmente scoraggiate (per usare un eufemismo). Fuori, nel vasto mondo, quasi settemila droni americani spiano dall’alto certe zone, Pakistan, Afghanistan eccetera, alla ricerca di esseri umani – indicati in una lista del Presidente – da ammazzare impunemente e senza alcun rischio, nemmeno legale.

«Diversità e inclusione» è il gran programma che la «democrazia» terminale ha da proporre al mondo: purché i diversi non siano i cattolici, i dissidenti del politicamente corretto, i «populisti», perché allora non c’è «inclusione»: c’è esclusione, c’è l’espulsione dal discorso pubblico, quando non la persecuzione e l’omicidio.

La «democrazia» che fa la morale a nazioni e organizzazioni che negano i «diritti gay» , trova moralmente giusto fulminare con missili, da un ufficio del Nevada con teleschermo ed aria condizionata, assembramenti umani nelle aree tribali del Khyber Pass che spesso sono matrimoni locali, ridurre in sbuffi di polvere lontanissime casette di fango secco con dentro bambini – questi sono danni collaterali accettabili, invece vietare ai culattoni di pomiciare in pubblico, o dormire nei rifugi con ragazzini scouts, è moralmente intollerabile e guai a chi ci prova: ha contro tutto l’Occidente e tutte le «democrazie».

Va bene, d’accordo, questo è l’andazzo, e interi popoli stanno imparando sulla propria pelle ad identificare «democrazia» con spoliazione, saccheggio, miseria e perdita di dignità del lavoro, e dignità politica. Ma a voi, finocchi, conviene essere identificati con questa terminale «democrazia»? Un giorno, i popoli si ribelleranno, diverranno violenti. Vi conviene emergere ogni giorno di più come i soli che si vedono riconoscere «diritti», da un sistema che i diritti agli altri, li toglie? Vi conviene apparire come i soli coccolati, privilegiati e viziati da un sistema politico giuridico che sta deprivando il lavoro del salario e non ha pietà del resto del genere umano? Vi conviene essere amati dalla Lockheed come dalla Boldrini, ossia dall’immane sistema di sopruso e sfruttamento parassitico e disprezzo della vita, che si chiama «Occidente» e «democrazia»?

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Stati Uniti, 379 aziende pro nozze gay....
« Risposta #2 il: Marzo 06, 2015, 11:20:39 am »
questi sono articoli importanti, perchè fanno capire da dove viene il sostegno a femminismo, lgtb, ecc
da non dimenticarlo mai.
insieme alla domanda successiva ?
perchè ? :cool:

Offline Lucia

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Re:Stati Uniti, 379 aziende pro nozze gay....
« Risposta #3 il: Marzo 06, 2015, 12:22:37 pm »
Se voi non vi sposate non si devono sposare neanche altri?

Certo che per le impresse i matrimoni fanno bene, ristoranti, vestiti, viaggi di nozze...

Offline Vicus

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Re:Stati Uniti, 379 aziende pro nozze gay....
« Risposta #4 il: Marzo 06, 2015, 13:11:11 pm »
questi sono articoli importanti, perchè fanno capire da dove viene il sostegno a femminismo, lgtb, ecc
da non dimenticarlo mai.
insieme alla domanda successiva ?
perchè ? :cool:
Per abolire il maschile e creare la società del postumano:
http://www.questionemaschile.org/forum/index.php?topic=7506.msg137465#msg137465
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.