Autore Topic: Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni  (Letto 17564 volte)

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Offline Artemisia Gentileschi

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #45 il: Marzo 10, 2015, 07:46:12 am »
tutte e due sono accomunati dall'aver osato, dall'aver ognuno nel suo campo superato il 'non plus ultra'.

capire  i gusti delle persone può essere complicato quanto risolvere un'equazione matematica (e ci si serve  pure di modelli prestati dalla matematica generalmente creati su base statistica perchè anche quello che una volta si definiva 'fiuto per gli affari' non erano che applicazioni di statistica con mezzi elementari!)

Ma non parlavo di personalità o successo cercavo di spiegare perché in passato gli "artisti" erano uomini. Perché l'arte era frutto anche e soprattutto di studi matematici, cosa in cui le donne normalmente non si distinguono per eccellenza.

Come dice Marmocchio nel mezzo ci sono sia maschi che femmine ma agli estremi no.

Una donna, nel 1200 non era in grado certamente di dirigere il cantiere del duomo di Pisa, oggi non lo so, ci sono però anche i mezzi tecnologici.
Non è per sminuire il lavoro di una sarta o la donna, solo per constatare che in generale siamo meno portate nelle materie tecnico-scientifico.
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

Offline Lucia

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #46 il: Marzo 10, 2015, 09:55:30 am »
Dirigere un cantiere o dippingere il soffitto di una chiesa serve forza fisica, non solo calcolo, creatività, conoscenze dei materiali e destrezza manuale

Peraltro, con qualche insegnante che ha insegnato tutta la vita nel liceo d'arte confermano che le classe di musica sono migliori in matematica, le classe di pittura/sculttura molto di meno. Le classi di ballo/teatro sono scarse in matematica, anche se il mio parere (ma io non insegnavo a piccoli artisti) che chi ballava subito aveva un approccio migliore con lo studio e con il mondo.

E al liceo tecnico che ho fatto,  non la matematica era la più difficile per me ma il disegno tecnico (penso si chiami cosi anche in italiano) Il disegno tecnico è più tipico per ingegneria/architettura, ancor più tipico della matematica.

Offline zagaro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #47 il: Marzo 10, 2015, 15:21:09 pm »
Ma non parlavo di personalità o successo cercavo di spiegare perché in passato gli "artisti" erano uomini. Perché l'arte era frutto anche e soprattutto di studi matematici, cosa in cui le donne normalmente non si distinguono per eccellenza.

Come dice Marmocchio nel mezzo ci sono sia maschi che femmine ma agli estremi no.

Una donna, nel 1200 non era in grado certamente di dirigere il cantiere del duomo di Pisa, oggi non lo so, ci sono però anche i mezzi tecnologici.
Non è per sminuire il lavoro di una sarta o la donna, solo per constatare che in generale siamo meno portate nelle materie tecnico-scientifico.
si dice che Cartagine fu fondata dalla regina Didone che sfruttò un principio  matematico

che le Regie Fabbriche nel 1200 non erano dirette da donne perchè generalmente gli ingegneri erano dei muratori più acculturati è una cosa, ma che non partecipavano in modo assoluto alle Regie Fabbriche questa è un'altra estremizzazione.

gestire un cantiere più che effettuare dei calcoli matematici prevede la gestione di un grande flusso di informazioni,e qualche volt anche in condizioni di pericolo, condito da  un lavoro di squadra enorme.
su questi due punti forse storicamente  le donne hanno una minore esperienze degli uomini

Offline Artemisia Gentileschi

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #48 il: Marzo 10, 2015, 17:54:09 pm »
si dice che Cartagine fu fondata dalla regina Didone che sfruttò un principio  matematico

che le Regie Fabbriche nel 1200 non erano dirette da donne perchè generalmente gli ingegneri erano dei muratori più acculturati è una cosa, ma che non partecipavano in modo assoluto alle Regie Fabbriche questa è un'altra estremizzazione.

gestire un cantiere più che effettuare dei calcoli matematici prevede la gestione di un grande flusso di informazioni,e qualche volt anche in condizioni di pericolo, condito da  un lavoro di squadra enorme.
su questi due punti forse storicamente  le donne hanno una minore esperienze degli uomini

Le eccezioni esistevano, veritiere o meno, certo.

Ci sono anche molte altre ragioni per cui i cantieri religiosi erano prerogativa maschile, non ultimo che venivano anche finanziati dalla Chiesa (infatti molti frati erano capo mastro) o dal governo cittadino.

Ma anche nella più semplice bottega di artisti e scalpellieri non vedevi donne, era un mestiere che si tramandava di padre in figlio e molte corporazioni erano a servizio dell'imperatore, come i magistri antelami, che provenivano dalla Lombardia.

Le donne che avevano i mezzi si dedicavano ad altre attività come la gestione di ospedali e in genere di attività caritatevoli; non certo perché relegate ad un ruolo secondario ma perché la loro attitudine era meglio impiegata in altri ambiti della vita sociale, invece che alla geometria applicata.

Non possiamo però sostenere che cucire un abito necessiti delle stesse conoscenze di scolpire una statua o di affescare una volta, anche se l'abito diventa un'opera di bellezza non è, per me, assolutamente paragonabile.
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Offline ilmarmocchio

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #49 il: Marzo 10, 2015, 18:06:35 pm »
Citazione
A.G. Come dice Marmocchio nel mezzo ci sono sia maschi che femmine ma agli estremi no.

già, e non solo nell'estremo superiore, quello dei geni, ma anche in quello inferiore, quello dei caproni :lol:

Offline Lucia

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #50 il: Marzo 11, 2015, 10:03:56 am »
Non possiamo però sostenere che cucire un abito necessiti delle stesse conoscenze di scolpire una statua o di affescare una volta, anche se l'abito diventa un'opera di bellezza non è, per me, assolutamente paragonabile.

E' solo una tua impressione soggettiva o un pregiudizio. La differenza è solo che per affrescare una volta serve un maggior forza fisica, pendere là in aria per ore e affrescare.


Offline Cassiodoro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #51 il: Marzo 11, 2015, 11:52:11 am »
La differenza è solo che per affrescare una volta serve un maggior forza fisica, pendere là in aria per ore e affrescare.
Non hai la più pallida idea di cosa vuol dire e come si fà ad "affrescare una volta", e le tue affermazioni confermano che sei piena di pregiudizi, come per te il fatto di disegnare o cucire un abito sia estremamente indice di una intelligenza superiore (a proposito, come la mettiamo che di fronte ad una Coco Chanel ci sono decine di uomini del calibro di Armani, Ferrè, Cavalli, Valentino....).

Alla pura forza fisica si può rimediare con il tempo. Ciò che posso realizzare con tot energie in tot tempo lo posso realizzare con 1/2 di tot energie ma 2 tot tempo.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Lucia

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #52 il: Marzo 11, 2015, 12:12:30 pm »
Non hai la più pallida idea di cosa vuol dire e come si fà ad "affrescare una volta", e le tue affermazioni confermano che sei piena di pregiudizi,

Non,
io so come si fa un vestito, già fatto.

 
Citazione
come per te il fatto di disegnare o cucire un abito sia estremamente indice di una intelligenza superiore (a proposito, come la mettiamo che di fronte ad una Coco Chanel ci sono decine di uomini del calibro di Armani, Ferrè, Cavalli, Valentino....).

Parlavo di lavori di ricamo, ai ferri, con l'uncinetto. Non credo che uomini di cui parli sono maestri in questo. Ma la maggiornaza delle donne lo era.
Come non ho parlato di intelligenza ma del fatto che si usa altrettanto calcolo e matematica in un ambito quanto in altro. Cioè in questi ambiti femminili siccuramente si usa molta proietazione e calcolo.
Come ci sono anche altri ambiti femminili, tradizionali che richiedono altrettanto ingegno e senso estetico.


Offline Cassiodoro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #53 il: Marzo 11, 2015, 13:30:43 pm »
Citazione da: Lucia
Non,
io so come si fa un vestito, già fatto.
Con questo hai confermato che sei fortemente piena di pregiudizi nei confronti di cose che non conosci.
Citazione da: Lucia
Come ci sono anche altri ambiti femminili, tradizionali che richiedono altrettanto ingegno e senso estetico.
Non ci sono "femmine" a vestire una automobile... Qui a Torino ci sono i migliori designer per l'automobile, ne ho girati alcuni.... non ho mai visto femmine attaccate al computer nei reparti di design, nè tantomeno nel reparto di engineering.
Ho conosciuto solo una donna "stilista" di interni di automobili in Russia, ma era Russa, e le automobii russe non sono di certo famose come esempio di stile. Deve essere un caso più UNICO che raro.
Da ogni tuo scritto si evince che le femministe non capiscono un caXXo di femmine e che gli additati a "maschilisti" hanno sempre più ragione. In questo caso dai ragione a quanto sempre riportato da Rita su questo argomento: Gli uomini creano e le femmine conservano ciò che gli uomini hanno creato, ovvero le femmine entrano negli ambiti lavorativi considerati "maschili" quando questi sono fortemente affermati o diventati di routine, le donne se ne impossessano e NE DIVENTANO FORTEMENTE OGOGLIOSE COME SE FOSSE LA COSA PIU' IMPEGNATIVA, necessaria ed indispensabile, come lo può essere il lavoro di maglia ai ferri o all'uncinetto.
La forte presenza di studenti femmine nei corsi di laurea in "Tecnologie e diagnostica per la conservazione e il restauro dei beni culturali" ne è un altro indizio.

Forse un giorno le automobili saranno disegnate da donne, ma ciò avverrà perchè l'ingegno maschile sarà proiettato a disegnare qualcos'altro di più futuribile e necessario ai tempi.
« Ultima modifica: Marzo 11, 2015, 13:46:37 pm da Cassiodoro »
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Offline Rita

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #54 il: Marzo 11, 2015, 14:13:34 pm »
Questo topic sta diventando la riedizione di "Arsenico e vecchi merletti"  :lol:

Adesso ci chiedo a mia mamma che, dilettante in ogni campo, tagliava e cuciva vestiti, ma dava anche il bianco alle volte e ogni tanto si cimentava nei bordini rococo' intorno alle porte...o a costruire tavolini e librerie ma l'ha fatto poche volte, quel che secondo lei era più intellettivamente pesante.  Mi sa che trovava più semplice tagliare e cucire vestiti o lavorare a maglia. Non l'ho mai sentita pronunciare la frase "a jè da sciapese la testa" (c'è da spaccarsi la TESTA - e non la schiena n.d.r.)  quando si cimentava in lavori di maglia o piccola sartoria, ma sulla progettazione e costruzione della libreria angolare della soffitta, sì. Eppure sempre di misurazioni e conti si trattava, ma si vede che adattare una struttura un po' più consistente della stoffa (come il legno, non parliamo di pietra e muratura) richiede un know how intellettivo matematico più spesso, e quindi .. se lo si può far fare da qualcun altro è meglio  :lol:

En passant mi ricordo che mio cugino, anche lui trafficone di bricolage (senza pretendere di essere un grande artista comunque lavorava il ferro e faceva degli splendidi lampadari) durante un periodo in cui era forzatamente a letto dopo un'operazione al ginocchio aveva imparato a fare il ricamo a mezzopunto. E aveva prodotto anche quadrettini discreti senza troppa difficoltà.

Ma non è che è in realtà le robe noiose sono i lavori a maglia?  :unsure: Per conto mio, avendo provato solo i lavori a maglia e non la scultura o il dipinto mi sembrerebbe più noioso il lavoro a maglia o all'uncinetto che non le arti figurative.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Cassiodoro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #55 il: Marzo 11, 2015, 14:26:24 pm »
Per ritornare  in topic (ma perchè ogni volta che interviene Lucia si esce dal tema?):
La natura e la vita sono matematica: i frattali ne sono l'esempio lampante.
Che di matematica ne capiscono di più i maschi non è da essere un vanto. La natura ha dato alle femmine altre qualità (nonchè una marea di difetti, distribuiti adeguatamente in ambo i sessi) ed altre prerogative, altrettanto utili e necessarie.
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Offline Cassiodoro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #56 il: Marzo 11, 2015, 15:36:28 pm »
La natura e la vita sono matematica: i frattali ne sono l'esempio lampante.
Per chi non conosce i frattali:
https://www.google.it/search?q=frattali&biw=1366&bih=633&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=wFEAVcHKHePTygP_7IAw&sqi=2&ved=0CCwQsAQ
La prossima, o il prossimo deficente che viene a scrivere che la matematica è "noiosa" le sia dato il ban immediato.
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Offline Marco21

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #57 il: Marzo 11, 2015, 15:53:20 pm »
Io intendevo la matematica cosi da sola, e poi non, la matematica non spiega tutto, niente affatto. E solo un metro di misura.
Sono discorsi tipici delle donne. Non mi sorprendo più ormai nel leggere queste cretinate.
Questa tua frase che ho citato indica in modo molto accurato che tu non hai neanche la più pallida idea di cosa sia la matematica. Tipico delle donne, e del loro cervello inferiore. La matematica sarebbe un metro di misura? Ti informo del fatto che i numeri sono solo lo strumento della matematica. Solo un mezzo. La matematica è ragionamento puro, è logica, è sincero interesse per la VERITA' in tutte le sue forme. Dire che la matematica non spiega tutto, è una frase senza senso. L'intera cultura umana, spiega forse tutto? OVVIO CHE NO. Dunque è ovvio che anche la matematica non spiega tutto. Ma è senz'altro il modo migliore, più efficiente, e più sicuro e valido IN ASSOLUTO per giungere a delle piccole, ma solide, Verità ASSOLUTE. E' il modo migliore per cercare di spiegare tutto. Tutti gli altri metodi interpretativi della realtà sono TUTTI meno validi, meno affidabili e meno efficienti della matematica e di tutte le scienze da essa derivate.
Non capisco perchè ti fai umiliare in questo forum maschile, con menti inevitabilmente superiori alla tua. Fai solo brutta figura e nient'altro. Sembra di parlare ad una bambina. Come del resto succede parlando con quasi tutte le donne.

Offline Rita

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #58 il: Marzo 11, 2015, 16:13:51 pm »
Per chi non conosce i frattali:
https://www.google.it/search?q=frattali&biw=1366&bih=633&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=wFEAVcHKHePTygP_7IAw&sqi=2&ved=0CCwQsAQ
La prossima, o il prossimo deficente che viene a scrivere che la matematica è "noiosa" le sia dato il ban immediato.


 :D Cassiodoro, stavolta te la sei cercata però.. coi frattali

http://www.lescienze.it/news/2014/03/08/foto/matematica_arte_teoria_dei_nodi-2034790/1/#1

il punto è che il fatto che si possano applicare i frattali nei lavori a maglia o all'uncinetto non significa che la nonna che fa l'uncinetto abbia una mente matematica. Matematica significa "capire" astrarre regole e applicarle per innovare.  Come ha fatto Calderhead che ha "innovato" l'uncinetto.

Per fare un esempio mi viene in mente l'aneddoto di Dirac (vero o falso che sia non ci è dato sapere). Si dice che Dirac ad una cena osservasse la moglie del suo amico che sferruzzava. Dopo averla osservata a lungo ne concluse che potesse esistere un solo altro modo di intrecciare le maglie. Le fece vedere la maglia a rovescio.  Ecco, il fatto di ripetere motivi (anche in modo creativo e dimostrando abilità per carità) o movimenti è un conto, quello di capirne l'essenza e il meccanismo è quello che serve per produrre innovazione secondo me. Nella maglia come nel mondo.
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Offline zagaro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #59 il: Marzo 11, 2015, 16:59:12 pm »

 :D Cassiodoro, stavolta te la sei cercata però.. coi frattali

http://www.lescienze.it/news/2014/03/08/foto/matematica_arte_teoria_dei_nodi-2034790/1/#1

il punto è che il fatto che si possano applicare i frattali nei lavori a maglia o all'uncinetto non significa che la nonna che fa l'uncinetto abbia una mente matematica. Matematica significa "capire" astrarre regole e applicarle per innovare.  Come ha fatto Calderhead che ha "innovato" l'uncinetto.

Per fare un esempio mi viene in mente l'aneddoto di Dirac (vero o falso che sia non ci è dato sapere). Si dice che Dirac ad una cena osservasse la moglie del suo amico che sferruzzava. Dopo averla osservata a lungo ne concluse che potesse esistere un solo altro modo di intrecciare le maglie. Le fece vedere la maglia a rovescio.  Ecco, il fatto di ripetere motivi (anche in modo creativo e dimostrando abilità per carità) o movimenti è un conto, quello di capirne l'essenza e il meccanismo è quello che serve per produrre innovazione secondo me. Nella maglia come nel mondo.

la matematica  è un linguaggio che mette in relazione qualunque cosa  può essere rappresentato da una entità numerica, praticamente tutto, anche  i teorici mondi alla rovescia dei buchi neri.
esempio classico, la realtà virtual dei computer non è che una sovrastruttura costruita tramite la matematica binaria dell'entità numerica più semplice: spento/acceso. perchè i transistor dei pc possono essere solamente spenti o accesi, solo attraverso la loro combinazione seguendo le logiche della matematica binaria, riusciamo perfino a giocare in mondi virtuali con Lara Croft (e qualcheduno poi alla fine non riesce più a distinguere  il reale dal virtuale).

posiamo ridurre a matematica l'uncinetto, basta vedere le moderne macchine da cucito.

ma fare dei raffronti su chi sia la regina delle scenze equivale a  non aver capito quella che si chiama epistemologia delle scienze

 http://it.wikipedia.org/wiki/Epistemologia