Autore Topic: Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni  (Letto 17560 volte)

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Offline Rita

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #75 il: Marzo 14, 2015, 21:05:55 pm »
La fisica newtoniana, che teneva conto di dati sperimentali, è stata smentita dalla teoria della relatività (messa peraltro in discussione sul nascere da parecchi). Per non parlare del moto apparente del sole. Non esistono vere e proprie certezze scientifiche, almeno nell'ambito della fisica e della biologia. La scienza elabora ipotesi (sistemi) per spiegare dati sperimentali che possono essere confutate da ulteriori ricerche.

non mi sembra proprio corretto dire che la fisica della relatività abbia smentito la fisica newtoniana, a me sembra che la relatività abbia "spiegato" di più, in un certo senso spingendosi oltre nella comprensione dell'universo e inglobando la fisica newtoniana. Idem, per quanto leggo per la "messa in discussione della fisica della relatività". Ogni teoria ingloba quella precedente.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Vicus

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #76 il: Marzo 15, 2015, 03:56:50 am »
A rigor di termini per la fisica newtoniana il tempo è una costante, ma ciò non è mai vero. E' lo stesso che affernare che la terra è piatta o che il sole gira intorno alla terra, fenomeni apparentemente evidenti, dimostrati in via sperimentale e replicabili, ma falsi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline zagaro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #77 il: Marzo 15, 2015, 06:47:21 am »
A rigor di termini per la fisica newtoniana il tempo è una costante, ma ciò non è mai vero. E' lo stesso che affernare che la terra è piatta o che il sole gira intorno alla terra, fenomeni apparentemente evidenti, dimostrati in via sperimentale e replicabili, ma falsi.

la fisica newtoniana non ha mai detto cos'era  il tempo si limitava solo a misurarlo.
tantevero che nei vari sistemi di misura nati ed adottati il tempo si misura in tutti  ancora con il sistema sessagesimale inventato dai babilonesi
la fisica newtoniana semplicemente si applica a determiante condizioni, o semplificando a determinati feneomeni ove alcuni considizioni sono irrelevabili o non necessarie

Offline Marco21

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #78 il: Marzo 16, 2015, 02:46:31 am »
Un conto è la realtà, un conto i sogni. Di cosa stiamo parlando? Io ho chiesto se esistono metodi interpretativi della realtà migliori di quelli scientifici. Mi si risponde che la scienza non è poetica e non da speranza e gioia come una canzone. Ma...che c'entra?
Posso dirvi però, allacciandomi al discorso emozioni, che nulla per me è stato più emozionante dello studiare fisica. Rendersi conto della profondità e complessità dell'universo è una sensazione intensissima per chi la sa cogliere.
Ricordo quando il mio prof di fisica all'università, un giorno mentre scriveva alla lavagna, il calcolo che effettuò Maxwell mediante il quale predisse il valore della velocità della luce, solo a partire dalla costante dielettrica del vuoto e la costante magnetica, ci disse "non sentite un brivido lungo la schiena?", uno spiritoso disse "no", e il prof rispose " e allora vuol dire che siete morti".

Offline kautostar

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #79 il: Marzo 16, 2015, 02:59:02 am »
tutto ok, ma rimane il fatto che agli estremi della curva di sitribuzione del Q.I. ci sono solo maschi.
A livello medio c'è equivalenza, ma agli estremi no.
e questo spiega nel modo più semplice il perchè la genialità è prerogativa maschile
Ma purtroppo all'estremo opposto anche l'idiozia!

Offline Marco21

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #80 il: Marzo 16, 2015, 02:59:34 am »
Quanto all'attendibilità delle teorie fisiche, c'è di vero un fatto: e cioè che non si può mai dire che una teoria è sicuramente vera. Si può solo dire che una teoria è certamente falsa. Oppure si può dire che è vera entro l'errore sperimentale. Nessuno poteva misurare sulla terra le differenze nello scorrere del tempo in sistemi a differente velocità, perchè la differenza sarebbe stata troppo piccola per essere misurata all'epoca. Quindi una teoria è falsa, oppure vera entro l'errore sperimentale.

Noi oggi sappiamo che la fisica classica era sbagliata se applicata all'infinitamente piccolo (teoria quindi certamente falsa). Ma non sappiamo se le teorie attuali potranno in futuro essere smentite da strumenti ancora più precisi (teoria vera entro l'errore sperimentale degli strumenti attuali).

Questo modo di ragionare è il migliore possibile. La scienza è l'unica disciplina che conosce i propri limiti. Che sono i limiti umani.
E' il modo di ragionare, migliore possibile. E' l'umiltà in persona. Non è un fatto negativo, ma un dato di fatto legato al fatto che l'uomo ha un'intelligenza insignificante rispetto all'intero universo. La religione invece arriva a descrivere Dio, senza averlo mai visto.
Al contrario, una certa filosofia arriva a negare categoricamente Dio, senza conoscere neanche un miliardesimo dell'Universo.
La scienza invece, piuttosto che fare affermazioni stupide e fondate sul nulla, preferisce non esprimersi.
Inutile dire che gli scienziati che non conoscono questo principio, sono in malafede, o non sono scienziati.

Offline zagaro

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #81 il: Marzo 16, 2015, 08:16:32 am »
Un conto è la realtà, un conto i sogni. Di cosa stiamo parlando? Io ho chiesto se esistono metodi interpretativi della realtà migliori di quelli scientifici. Mi si risponde che la scienza non è poetica e non da speranza e gioia come una canzone. Ma...che c'entra?
Posso dirvi però, allacciandomi al discorso emozioni, che nulla per me è stato più emozionante dello studiare fisica. Rendersi conto della profondità e complessità dell'universo è una sensazione intensissima per chi la sa cogliere.
Ricordo quando il mio prof di fisica all'università, un giorno mentre scriveva alla lavagna, il calcolo che effettuò Maxwell mediante il quale predisse il valore della velocità della luce, solo a partire dalla costante dielettrica del vuoto e la costante magnetica, ci disse "non sentite un brivido lungo la schiena?", uno spiritoso disse "no", e il prof rispose " e allora vuol dire che siete morti".
riformuliamo: 'non di sola scienza vive l'uomo'

se parliamo di scienza allora non ci sta più competizione per manifesta superiorità della matematica.

la stessa filosofia non si definisce scienza, a dirla intera manco gli stessi filosofi sanno come definire  in modo soddisfacente  per tutti cosa sia la filosofia.

la filosofia si occupa proprio di quel 'quid' di indefinibile dell'umano tramite  il solo ragionamento umano (filosofia vuol dire proprio amore  per  il pensiero), con tutta  la fallacità del pensiero umano, di dare risposte ai problemi della vita che ci pongono davanti, ma l'utilizzare proprio solo il pensiero umano, non è certamente garanzia di precisione ed esattazza, ma la rende straordinariamente  'intima' all'animo umano.

Offline Vicus

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Re:Divario di 3 mesi in matematica. Le ragazze dietro i compagni
« Risposta #82 il: Marzo 16, 2015, 11:33:21 am »
Quanto all'attendibilità delle teorie fisiche, c'è di vero un fatto: e cioè che non si può mai dire che una teoria è sicuramente vera. Si può solo dire che una teoria è certamente falsa. Oppure si può dire che è vera entro l'errore sperimentale. Nessuno poteva misurare sulla terra le differenze nello scorrere del tempo in sistemi a differente velocità, perchè la differenza sarebbe stata troppo piccola per essere misurata all'epoca. Quindi una teoria è falsa, oppure vera entro l'errore sperimentale.
Noi oggi sappiamo che la fisica classica era sbagliata se applicata all'infinitamente piccolo (teoria quindi certamente falsa). Ma non sappiamo se le teorie attuali potranno in futuro essere smentite da strumenti ancora più precisi (teoria vera entro l'errore sperimentale degli strumenti attuali).
Questo modo di ragionare è il migliore possibile. La scienza è l'unica disciplina che conosce i propri limiti. Che sono i limiti umani.
E' il modo di ragionare, migliore possibile. E' l'umiltà in persona. Non è un fatto negativo, ma un dato di fatto legato al fatto che l'uomo ha un'intelligenza insignificante rispetto all'intero universo. La religione invece arriva a descrivere Dio, senza averlo mai visto.
Al contrario, una certa filosofia arriva a negare categoricamente Dio, senza conoscere neanche un miliardesimo dell'Universo.
La scienza invece, piuttosto che fare affermazioni stupide e fondate sul nulla, preferisce non esprimersi.
Inutile dire che gli scienziati che non conoscono questo principio, sono in malafede, o non sono scienziati.
Condivido in pieno la defininizione che dai della scienza. Ci sono però da sempre fenomeni che essa non può spiegare.
Solo per fare un paio di esempi, guarigioni inattese (il che esclude la suggestione) e scientificamente accertate, o esperimenti di telecinesi in ambiente scientificamente controllato in URSS, dove vigeva l'ateismo di stato.
Citazione
La religione invece arriva a descrivere Dio, senza averlo mai visto.
I Greci arrivarono a postulare l'esistenza di Dio con la logica della ragione naturale. Si pensi inoltre alla vita di Padre Pio e ai miracoli che operava. Questi fenomeni sono scientificamente inspiegabili ma si sono verificati di fronte a molti testimoni.

Ci sono altre cose che la scienza non può spiegare, come l'arte, che però può spiegare la realtà in un modo che la scienza non può fare. L'uomo non è consapevole della propria epoca come il pesce non lo è dell'acqua. Vive la propria cultura come in trance. Il ruolo dell'artista è rendere l'ambiente visibile, risvegliare la percezione per rendere l'uomo consapevole dell'epoca in cui vive.
Per esempio Picasso anticipò di quasi un secolo la nuova sensibilità acustico-elettronica dell'uomo contemporaneo (cubismo, prospettive multiple) quando ancora vigeva l'illusione prospettica originata dalla stampa.
L'arte ha un compito essenziale per il genere umano, che la scienza non può assolvere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.