Autore Topic: L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali  (Letto 2548 volte)

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Offline Fazer

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http://www.corriere.it/cronache/15_marzo_07/mattarella-donne-8-marzo-54ca5624-c4bb-11e4-ab5e-6baf131e67e8.shtml#commentFormAnchor

8 marzo, Mattarella: «Senza donne Italia più povera e ingiusta»
«Volto di solidarietà e coesione. Ma su di loro il peso maggiore della crisi economica»

«Senza le donne l’Italia sarebbe più povera e più ingiusta. Siete il volto prevalente della solidarietà, il volto della coesione sociale. Dovremmo ricordarlo costantemente e non dovremmo smettere mai di ringraziarvi». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso in occasione delle celebrazioni al Palazzo del Quirinale della «Giornata Internazionale della Donna» dedicata quest’anno al tema «Donne per la Terra».

Le donne e la crisi
«Donne siete milioni di professioniste, di docenti, di casalinghe, di lavoratrici dipendenti, di imprenditrici, di disoccupate, di madri, di nonne e di ragazze. Donne consapevoli che badano all’essenziale. Su di voi grava il peso maggiore della crisi economica» ha detto ancora Mattarella. Il capo dello Stato, rivolgendosi sempre direttamente alle donne, ha anche ammesso che «a voi una società non bene organizzata affida il compito delicato e fondamentale di provvedere in maniera prevalente alle cura dei figli, all’assistenza degli anziani e dei disabili». «Lo fate silenziosamente a volte faticosamente» ha aggiunto il presidente della Repubblica.
Cibo e ambiente
Quindi, il capo dello Stato ha sottolineato il valore e le capacità femminili. «Recenti ricerche ci dicono che più della metà della produzione del cibo mondiale passa attraverso le mani sapienti delle donne - ha aggiunto -. Nei Paesi in via di sviluppo questa percentuale arriva anche all’80 per cento. Le donne conoscono l’importanza del cibo per la vita dell’uomo. Le donne sono più capaci di produrre senza distruggere, sanno costruire e innovare, tutelando e salvaguardando». E ancora: «Oggi le donne sono unanimemente riconosciute come promotrici di miglioramento del contesto ambientale che ci circonda ma anche agenti di innovazione e di cambiamenti. Capaci di coniugare la tutela della natura e la sua trasformazione in risorsa occupazionale ed economica».


Giornata mondiale della genuflessione: si dia inizio alla liturgia.  :sick:

Offline Sardus_Pater

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #1 il: Marzo 07, 2015, 17:23:44 pm »
Napolitano IMO ha fatto anche di peggio. Ma Mattarella è appena agli inizi...
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline krool

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #2 il: Marzo 07, 2015, 17:34:36 pm »
7 anni di questo qui? Stiamo freschi.

Offline Salar de Uyuni

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #3 il: Marzo 07, 2015, 17:35:28 pm »
Va be raga,però questo è volersi male,già domani dovrò fare dribbling inusitati per cercare di evitare l'indegna cagnara,ed è proprio il caso di dire cagnara,perchè questi sono cani che abbaiano,però se poi stà roba mi viene propinata anche sul sito,il dribbling è stato inutile.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Online Massimo

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #4 il: Marzo 08, 2015, 01:04:25 am »
E' più facile che le nostre grandiose istituzioni e figure (anzi, figuri) istituzionali si dimentichino del Santo Natale e della Santissima
Pasqua piuttosto che di celebrare l'8 Marzo. Tanto si sa che la donna in Occidente ha oramai da tempo preso il posto di Cristo e
persino del Padreterno, al quale, come tanti padri, è stato dato bellamente il benservito.

Offline Cad.

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #5 il: Marzo 08, 2015, 01:49:29 am »
Che le donne badino all'essenziale la vedo dura, molto dura. Talune dovrebbero badare di non picchiare la testa su un palo mentre camminano e sono su facebook col telefonino (anche taluni).

 Se da domani tutti gli uomini smettessero di lavorare tra 6 mesi saremmo alla fame.

Offline Frank

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #6 il: Marzo 08, 2015, 12:17:33 pm »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/07/8-marzo-non-mimose-opere-bene-firme-fatto-spiegano-perche-giorno-non-basta/1486004/

Citazione
Ci sono due fatti storici che nell’immaginario collettivo sono legati alle celebrazioni per la Festa della donna: il rogo della fabbrica Cotton a New York dove nel 1908 persero la vita 62 operaie e quando in Russia, nel 1917, le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla “rivoluzione russa di febbraio” che ispirò la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste dell’8 marzo. Abbiamo chiesto ad alcune firme e amiche del Fatto Quotidiano di raccontarci se festeggeranno. E se non lo faranno, cosa pensano bisognerebbe fare di “diverso” dal solito il giorno della Festa della donna. E che cosa vorrebbero ricevere dagli uomini al posto delle solite mimose, alle quali ormai sono allergiche. Le stesse domande (che fare per vivere un 8 marzo diverso) rivolgiamo alle nostre lettrici, perché ci rispondano all’indirizzo lettere@ilfattoquotidiano.it  o nello spazio commenti qui sotto.

Fanno sempre più schifo.
Mi chiedo come facciano certi uomini a sposarsi caccole del genere.
A me non lo farebbero venir duro neanche con tre pasticche di Viagra.
Per non parlare del fatto che rischierei serissimamente di finire al gabbio.

Tra l'altro, un particolare estremamente significativo è quello relativo al fatto che le donne più stupide, più cretine, più superficiali - donnette che sostanzialmente non valgono un cazzo - sono le laureate.
Frasi del tipo "gli altri 364 giorni è la festa dell'uomo", sono una idiozia spaventosa.


@@

http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/passaparola-3/otto-marzo/otto-marzo.html
Citazione
PASSAPAROLA.       
Rieditato, con un dvd, Storie, miti e riti
della giornata internazionale della donna. Parlano le autrici
"La verità sull'8 marzo delle donne
per quel libro scovato per caso"

di SILVANA MAZZOCCHI

"La verità sull'8 marzo delle donne per quel libro scovato per caso"
SE, NELLA PARIGI del Fronte popolare si distribuivano i mughetti, nel 1946 quando l'Udi, l'Unione donne italiane, si trovò a organizzare il primo 8 marzo dell'Italia libera, le partecipanti alla discussione decisero di optare per le gialle mimose. "A noi giovani romane vennero in mente gli alberi coperti di fiori gialli... pensammo che quel fiore era abbondante e, spesso, disponibile senza pagare...", recita tra l'altro la testimonianza di Marisa Rodano, una delle tante voci raccolte nel bel volume 8 marzo, una storia lunga un secolo, in cui Tilde Capomazza (femminista e programmista televisiva) e Marisa Ombra (ex partigiana e presidente, negli anni Settanta, dell'editrice di Noi donne) ricostruiscono un secolo d'impegno femminile, restituendo dignità e adeguata importanza a una data troppo spesso ridotta a puro rito consumistico.

Il libro, già uscito nel 1987 con il titolo: Storie, miti e riti della giornata internazionale della donna per la casa editrice di nicchia Utopia e presto andato esaurito, esce ora per Jacobelli con una nuova edizione impreziosita dal Dvd originale, (anche questo introvabile fin dal 1988), che intreccia rare immagini storiche con le interviste e le testimonianze di alcune protagoniste della politica italiana degli ultimi cinquant'anni. Un documento molto utile per comprendere il vero significato dell'8 marzo e, dunque, per incentivare l'indispensabile passaggio di memoria tra le generazioni.

E' ricco di notizie e di ricostruzioni storiche il lavoro di Capomazza e Ombra. E, già all'epoca, fece scalpore soprattutto una scoperta: il fatto che non fosse in realtà basata su alcun dato certo la convinzione comune che Clara Zetkin, nel 1910, avesse scelto l'8 marzo per ricordare le operaie americane morte due anni prima durante un incendio avvenuto nel corso di uno sciopero. E come, invece, fosse provato da una ricca documentazione che, a fissare il giorno delle donne all'8 marzo, fosse stata la Conferenza internazionale delle donne comuniste nel 1921 "per ricordare una manifestazione di donne con cui si era avviatala prima fase della rivoluzione russa".

IL VIDEO

Tilde Capomazza, il vostro libro ha sfatato la leggenda che l'8 marzo sia nato per ricordare la morte delle operaie americane nell'incendio del 1908. Come lo avete accertato?

"Potrei dire 'per puro caso', ma in realtà fu la tappa felice di una ricerca che cominciata nel 1985 durò due anni: Marisa Ombra passava giornate in vari archivi, io sfogliavo libri, le poche riviste storiche esistenti; Internet allora per noi ancora non esisteva. Un giorno alla storica libreria delle donne 'Al tempo ritrovato' a piazza Farnese, a Roma, chiesi a Maria Luisa Moretti se per caso le fosse mai passato tra le mani qualche libro o rivista che parlasse della Giornata della donna, anche in lingua straniera, magari. Lei si mise a pensare, poi, rivolta a Simone, sua partner nella gestione della libreria, disse: 'Guarda un po' su quello scaffale ... ti ricordi quando venne una ragazza francese e ci lasciò un libro?' Simone non ricordava, ma cercò e trovò quel libro. Mancò poco che non svenissi. Titolo 'La journée internationale des femmes. La clef des énigmes, la verité historique'. Autrice Renée Coté , canadese del Quebèc, quindi di lingua francese. Era un libro farraginoso, ma ricco di riproduzioni, di citazioni, di appunti relativi alla confusa storia della Giornata, tutta interna al Movimento socialista internazionale e successivamente alla Internazionale comunista. Fu lì che scoprimmo che di incendio non si parlava affatto, ma decisiva fu la lettura degli atti della Conferenza internazionale delle donne socialiste a Copenaghen 1910 dove di Gdd si parlò ma non di incendi... La giornata, dopo vari tentativi fatti da Clara Zetkin fu poi approvata a Mosca nel 1921 , definita giornata dell'operaia, e ispirata alla rivolta delle donne di Pietrogrado contro lo zarismo avvenuta il 23 febbraio 1917( corrispondente nel nostro calendario gregoriano all'8 marzo)".

Il libro e il dvd raccontano i 50 anni di questa ricorrenza. Qual è, oggi, il significato dell'8 marzo?
"Il libro per la verità, uscito nel 1987 cioè 21 anni fa, non aveva alcun intento celebrativo di una ricorrenza. Ci eravamo buttate in questa impresa Marisa ed io, non storiche, ma militanti del Movimento con percorsi diversi, perché avvertivamo che le manifestazioni dell'8 marzo stavano perdendo di forza, di efficacia, al limite, di senso. E pensammo di ripercorrerne la storia per capire cosa aveva spinto le donne che ci avevano precedute a costruire questo appuntamento annuale di lunga durata che aveva certamente prodotto importanti esiti. Era il caso di mollarlo o era bene rifletterci? Scegliemmo la seconda via scoprendo eventi impensati. Ma di tutto questo l'unica cosa che colpì la stampa fu la cancellazione dell'incendio e pareva che, con quella scoperta, avessimo voluto cancellare addirittura la giornata".

Qual è il testimone che la generazione del femminismo e del Movimento ha trasmesso alle ragazze di oggi?
"Noi abbiamo studiato e scritto di quel filo affascinante che ha attraversato la storia del Movimento e che ha portato attraverso le piazze d'Italia le proteste, le denunce e le richieste che le militanti intendevano far conoscere sia alle altre donne , sia ai vari governi. Ma non abbiamo fatto storia del Movimento, anche se abbiamo dovuto attraversarlo. Sull'argomento le opinioni delle donne che sono state soggetti attivi possono essere molto diverse. Noi due, con il nostro lavoro, abbiamo voluto fare memoria storica di questo appuntamento annuale ricco di eventi, di sofferenze, di allegria, di grande impegno che è stato il prodotto di un soggetto collettivo molto forte e che ha impegnato ogni donna che ne faceva parte".

"Al mito dell'incendio che ha avuto una funzione aggregante agli inizi, abbiamo sostituito la storia di questi soggetti reali che si sono fatti carico per sé e per tutte le donne di un processo di emancipazione e liberazione che deve continuare. Di fronte alla commercializzazione e volgarizzazione dell'8 marzo, noi proponiamo una riflessione sulla storia, molto gradevole nel dvd, molto avvincente nel libro. Questo è il nostro testimone e speriamo che passi in più mani lasciando tracce ispiratrici di nuovi impegni".

Tilde Capomazza, Marisa Ombra
8 marzo, una storia lunga un secolo
Prefazione di Loredana Lipperini
Jacobelli editore
Cofanetto libro*dvd, euro 19,50

(7 marzo 2009)

 
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Offline Vicus

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #8 il: Marzo 08, 2015, 15:52:52 pm »
Mi chiedo come facciano certi uomini a sposarsi caccole del genere.
Lo fanno sempre meno.
Tra l'altro, un particolare estremamente significativo è quello relativo al fatto che le donne più stupide, più cretine, più superficiali - donnette che sostanzialmente non valgono un cazzo - sono le laureate.
Cinque anni di gineceo non possono che produrre questi effetti. Il mondo accademico e professionale somiglia sempre più a un pollaio di chiocce, come nell'indimenticabile film di Altman Dottor T.

C'è però una nota positiva: i discorsi, presidenziali e non, sull'otto marzo hanno ormai la stessa credibilità di quelli di inizio anno che annunciano "la ripresa".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #9 il: Marzo 08, 2015, 16:27:44 pm »
....
C'è però una nota positiva: i discorsi, presidenziali e non, sull'otto marzo hanno ormai la stessa credibilità di quelli di inizio anno che annunciano "la ripresa".

Quoto. Mi sento male al solo pensiero che ci sia ancora gente che ascolta i discorsi presidenziali di fine anno  :cry: (al massimo posso chiudere un occhio sugli anziani che passano le loro giornate seduti in poltrona a suicidarsi pian piano con la tv  :cry:).

Offline Cassiodoro

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #10 il: Marzo 08, 2015, 17:33:19 pm »
Citazione da:  
La giornata, dopo vari tentativi fatti da Clara Zetkin fu poi approvata a Mosca nel 1921 , definita giornata dell'operaia, e ispirata alla rivolta delle donne di Pietrogrado contro lo zarismo avvenuta il 23 febbraio 1917( corrispondente nel nostro calendario gregoriano all'8 marzo)".
Citazione da:  
La Russia celebra i suoi uomini
23 febbraio 2012 Lucia Bellinello, Russia Oggi 
Il 23 febbraio in tutta la Federazione si festeggia la giornata dei difensori della Patria...
Avevo già scritto in un altro 3D che il 23 febbraio (Festa dell'Uomo) e 8 marzo (festa della Donna) sono la stessa data per festeggiare l'inizio della Rivoluzione Comunista del 1917.
Oggi, in tutto il mondo, con la scusa di festeggiare le donne, si festeggia l'inizio della Rivoluzione!
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Frank

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Re:L'annuale, puntualissima raffica di coglionate ottomarziste presidenziali
« Risposta #11 il: Marzo 08, 2015, 20:26:43 pm »
Lo fanno sempre meno.
Sì, ma parecchi "annebbiati" seguitano ancora a sposarsele.


Citazione
Cinque anni di gineceo non possono che produrre questi effetti. Il mondo accademico e professionale somiglia sempre più a un pollaio di chiocce, come nell'indimenticabile film di Altman Dottor T.

    :D