Autore Topic: Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"  (Letto 16356 volte)

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Offline Angelo

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Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« il: Marzo 10, 2015, 05:17:38 am »
Senza parole. Guardate che succede a Trieste.

http://www.repubblica.it/cronaca/2015/03/10/news/trieste_all_asilo_i_bimbi_si_scambiano_i_vestiti_per_la_parita_di_genere_ma_i_genitori_insorgono-109163768/?ref=HREC1-6

TRIESTE - Papà disegnato mentre stira una camicia e fa il casalingo. Mamma con una chiave inglese, a fare l'idraulica. E se esiste il calciatore, perché non la "calciatrice"? O la "pompiera?".

I bimbi in asilo si stanno divertendo un mondo a scambiare i ruoli dei genitori, ma i grandi hanno già cominciato a litigare. Perché ai maschietti, bambini dai 3 ai 6 anni, si propone anche di travestirsi da principessa o strega cattiva. E alle femminucce da cavaliere.

La polemica, su cui sono già scattate interrogazioni parlamentari, esplode nelle scuole dell'infanzia del Friuli Venezia Giulia, dove sta per partire il progetto ludico-educativo "Pari o dispari, il gioco del rispetto". Tanto più se, in classe, si consentirà agli insegnanti di filmare.

L'attività, si legge nella documentazione che accompagna l'iniziativa, "propone un cambiamento di atteggiamenti sul tema del genere e delle pari opportunità, persuasi che il cambiamento culturale avviene con la formazione delle nuove generazioni". Dopo una fase sperimentale avviata in quattro strutture della regione è stato soprattutto il Comune di Trieste, guidato da una giunta di centrosinistra, ad aver colto la palla al balzo. Con il progetto, al quale hanno lavorato psicologi ed educatori, si comincerà nel giro di qualche settimana in 45 classi. C'è una delibera, ci sono gli avvisi in bacheca per i genitori e ci sono gli insegnanti già formati. Solo quelli che hanno aderito, visto che l'attività "è facoltativa", si premura a sottolineare la vice-sindaco Fabiana Martini. Ma c'è anche il fermo no di alcuni genitori, in rivolta. La diocesi, con il proprio settimanale "Vita Nuova", ha storto il naso: "È il tentativo, occultato ma evidente  -  riporta il quotidiano Il Piccolo  -  non tanto di insegnare il rispetto tra persone, ma d'indurre la nota ideologia del gender".

Agli asili sarà presto distribuito un kit che contiene i giochi. Nella parte iniziale si domanda alle maestre di compilare una serie di schede "di osservazione" in classe. Del tipo: "Quanto è diffuso l'uso del rosa, fucsia, blu e nero?". Ancora: "Quali giochi genderizzati, come passeggini e cosmetici, sono presenti?". "Capita che i maschi provino travestimenti?". Ai bimbi invece andranno poste altre domande, come una sorta di intervista, peraltro da filmare: "Come si può distinguere un bambino o una bambina? C'è qualcosa che non è permesso indossare?".

Poi si passa ai giochi, con la possibilità di trasformarsi in personaggi di fantasia o lanciarsi in vere e proprie corse. Al termine delle quali, per rinforzare la percezione, è possibile "esplorare i corpi dei compagni", e "ascoltare il battito del cuore". È un modo per "far notare che quanto si prova è uguale per maschi e femmine". Ed è un momento in cui "i bambini possono riconoscere che ci sono delle differenze fisiche che li caratterizzano, in particolare nell'area genitale. È importante  -  viene evidenziato  -  confermare la diversità, nominando senza timore i genitali".

È nel gioco "se fossi" che, infine, i bimbi indosserebbero costumi "diversi dal genere di appartenenza giocando così abbigliati". Passaggi che, a Trieste, hanno innescato il putiferio. "Non facciamo educazione sessuale, né invitiamo a toccarsi le parti intime", puntualizza subito Benedetta Gargiulo, l'esperta che ha curato i contenuti creativi. La questione però approderà sui banchi del governo, con almeno tre interrogazioni. Forza Italia, con la deputata Sandra Savino, invoca una procedura ispettiva del ministro dell'Istruzione. Un fatto "agghiacciante", per Giorgia Meloni di FdI, una "deriva" è la censura del capogruppo della Lega alla Camera Massimiliano Fedriga.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Volpe argentata

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #1 il: Marzo 10, 2015, 06:20:05 am »
In Italia non c'è da preoccuparsi, anche perchè  bisognerebbe in questo caso "insegnare" alle ragazze nostrane ad andare dietro ai ragazzi, invitarli ad uscire, scarrozzarli in giro con la macchina, pagare tutti i conti e dulcis in fundo a portarseli a letto facendo la prima mossa, cosa naturalmente invisa alle nostre "spaghetti" femministe cresciute fra Padre Pio e Carlo Marx, perche' io potrei dire che anche quello dell'uomo che in quanto tale "deve" correre dietro ad una donna sarebbe uno stereotipo sessista e patriarcale, ma visto che dal ribaltamento dello stesso non avrebbero nulla da guadagnarci ecco che le nostre femministe non spingono affatto in tal senso, evidentemente per loro ci sono stereotipi "buoni", sui quali lucrare...

Offline Vicus

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #2 il: Marzo 10, 2015, 07:29:40 am »
 :doh: Come no, adesso il gender (all'estero, almeno) risolverebbe gli annosi problemi di approccio con le donne, che si presenterebbero loro a darla via. C'è da preoccuparsi eccome :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline vnd

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #3 il: Marzo 10, 2015, 08:25:13 am »
Schifosissime maiale pruriginosiee pedofile femministe naziste e fanatiche dell'insensata e antiscientifica ideologia gender.
Vorrei che esistesse un inferno.

"Guai a chi tocca uno di questi fratelli più piccoli!"
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Offline Vicus

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #4 il: Marzo 10, 2015, 08:44:54 am »
Vorrei che esistesse un inferno.
Altroché se esiste :diablo:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #5 il: Marzo 10, 2015, 09:17:12 am »
Altroché se esiste :diablo:

Anche il Papa ha detto che però è disabitato. Come la mettiamno?

Offline Vicus

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #6 il: Marzo 10, 2015, 09:58:44 am »
Anche il Papa ha detto che però è disabitato. Come la mettiamno?
Puoi citare la fonte? Questo articolo contraddice quanto affermi:
http://www.corriere.it/cronache/14_giugno_11/papa-francesco-inferno-corrotti-schiavisti-07bbf0c4-f142-11e3-affc-25db802dc057.shtml
« Ultima modifica: Marzo 10, 2015, 12:16:19 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #7 il: Marzo 10, 2015, 14:19:30 pm »
Metto anche una fonte diversa allo stesso articolo... C'è qualche altro aspetto femminista che nell'altro articolo non c'era...

http://www.ilgiornale.it/news/politica/follia-dei-giochi-gender-bimbi-travestiti-bimbe-1103363.html

Il gioco del «gender» approda negli asili di Trieste con un finanziamento della Regione e la benedizione del Comune governati dal centro sinistra scatenando un putiferio.


«Ho letto i testi di questo gioco del rispetto, come viene chiamato e sono aberranti» spiega a il Giornale, Amedeo Rossetti, il primo genitore insorto. «Negano che ci siano discorsi sull'ideologia gender però fanno travestire i maschietti da femmine e viceversa e poi filmano brevi interviste per farli dire come si sentono» sostiene il papà che ha denunciato il caso.

Sempre più genitori cominciano a preoccuparsi ed il settimanale cattolico del capoluogo giuliano, Vita nuova da voce alla protesta. Fabiana Martini, che si firma come «Vicesindaca» risponde difendendo a spada tratta «il gioco del rispetto», che è stato pure presentato al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Però non fa parte del Piano formativo ufficiale.

«Il gioco del rispetto - scrive Rossetti su Vita nuova - viene presentato con finta trasparenza ai genitori, mediante generici avvisi affissi nelle bacheche, che introducono il tutto parlando di «sensibilizzazione contro la violenza sulle donne», come se un bambino di 4 o 5 anni potesse essere un mostro, picchiatore o stupratore».

Nell'opuscolo informativo si legge che il «gioco» serve «a verificare le conoscenze e le credenze di bambini e bambine su cosa significa essere maschi o femmine, a rilevare la presenza di stereotipi di genere e ad attuare un primo intervento che permetta loro di esplicitare e riorganizzare i loro pensieri, offrendo ai bambini anche un punto di vista alternativo rispetto a quello tradizionale».

I genitori hanno cominciato a preoccuparsi quando è saltato fuori lo sdoganamento del gioco del dottore negli orari di asilo. «Ovviamente i bambini/e possono riconoscere che ci sono delle differenze fisiche che li caratterizzano, in particolare nell'area genitale - recita il gioco del rispetto - È importante confermare loro che maschi e femmine sono effettivamente diversi in questo aspetto e nominare senza timore i genitali maschili e femminili ma che tali differenze non condizionano il loro modo di sentire, provare emozioni, comportarsi con gli altri/e».

Sul sito che presenta il «gioco» adottato dal 2013 in 4 asili del Friuli-Venezia Giulia in maniera sperimentale si legge che «il rispetto di genere ha senso insegnarlo già ai bambini di 3 anni e che gli stereotipi si possono combattere, anzi, si DEVONO combattere proprio a quell'età. Oggi i bambini e le bambine di quelle scuole parlano di “pompieri e pompiere” di “piloti e pilote” di “calciatori e calciatrici”, al punto da domandare, in occasione della trasmissione dei mondiali di calcio, per quale ragione non stesse giocando nessuna femmina».

La Vicesindaca Martini ha ribattuto alle critiche con un biblico comunicato stampa sostenendo, al contrario, che «il Gioco del rispetto è un progetto completamente estraneo al recente e controverso dibattito sul gender». Settanta maestre hanno adottato la contestata iniziativa ludico-didattica ed i genitori dovranno autorizzare i propri figli per iscritto. Silvio Brachetta, sul settimanale della Diocesi, ha commentato senza giri di parole, che «c'è il tentativo, occultato ma evidente non tanto di insegnare il rispetto tra le persone, ma d'indurre la nota “ideologia del gender”, che prevede l'assoluta libertà di scegliersi il sesso a capriccio».
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Alberto1986

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #8 il: Marzo 10, 2015, 14:26:54 pm »
Citazione
Bimbi travestiti da bimbe. E per verifica gli alunni possono "confrontarsi" a vicenda. Ma i genitori insorgono: "Proposti discorsi aberranti"

Il gioco del «gender» approda negli asili di Trieste con un finanziamento della Regione e la benedizione del Comune governati dal centro sinistra scatenando un putiferio.
«Ho letto i testi di questo gioco del rispetto, come viene chiamato e sono aberranti» spiega a il Giornale, Amedeo Rossetti, il primo genitore insorto. «Negano che ci siano discorsi sull'ideologia gender però fanno travestire i maschietti da femmine e viceversa e poi filmano brevi interviste per farli dire come si sentono» sostiene il papà che ha denunciato il caso.
Sempre più genitori cominciano a preoccuparsi ed il settimanale cattolico del capoluogo giuliano, Vita nuova da voce alla protesta. Fabiana Martini, che si firma come «Vicesindaca» risponde difendendo a spada tratta «il gioco del rispetto», che è stato pure presentato al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Però non fa parte del Piano formativo ufficiale.
«Il gioco del rispetto - scrive Rossetti su Vita nuova - viene presentato con finta trasparenza ai genitori, mediante generici avvisi affissi nelle bacheche, che introducono il tutto parlando di «sensibilizzazione contro la violenza sulle donne», come se un bambino di 4 o 5 anni potesse essere un mostro, picchiatore o stupratore».
Nell'opuscolo informativo si legge che il «gioco» serve «a verificare le conoscenze e le credenze di bambini e bambine su cosa significa essere maschi o femmine, a rilevare la presenza di stereotipi di genere e ad attuare un primo intervento che permetta loro di esplicitare e riorganizzare i loro pensieri, offrendo ai bambini anche un punto di vista alternativo rispetto a quello tradizionale».
I genitori hanno cominciato a preoccuparsi quando è saltato fuori lo sdoganamento del gioco del dottore negli orari di asilo. «Ovviamente i bambini/e possono riconoscere che ci sono delle differenze fisiche che li caratterizzano, in particolare nell'area genitale - recita il gioco del rispetto - È importante confermare loro che maschi e femmine sono effettivamente diversi in questo aspetto e nominare senza timore i genitali maschili e femminili ma che tali differenze non condizionano il loro modo di sentire, provare emozioni, comportarsi con gli altri/e».
Sul sito che presenta il «gioco» adottato dal 2013 in 4 asili del Friuli-Venezia Giulia in maniera sperimentale si legge che «il rispetto di genere ha senso insegnarlo già ai bambini di 3 anni e che gli stereotipi si possono combattere, anzi, si DEVONO combattere proprio a quell'età. Oggi i bambini e le bambine di quelle scuole parlano di pompieri e pompiere di piloti e pilote di calciatori e calciatrici, al punto da domandare, in occasione della trasmissione dei mondiali di calcio, per quale ragione non stesse giocando nessuna femmina».
La Vicesindaca Martini ha ribattuto alle critiche con un biblico comunicato stampa sostenendo, al contrario, che «il Gioco del rispetto è un progetto completamente estraneo al recente e controverso dibattito sul gender». Settanta maestre hanno adottato la contestata iniziativa ludico-didattica ed i genitori dovranno autorizzare i propri figli per iscritto. Silvio Brachetta, sul settimanale della Diocesi, ha commentato senza giri di parole, che «c'è il tentativo, occultato ma evidente non tanto di insegnare il rispetto tra le persone, ma d'indurre la nota ideologia del gender, che prevede l'assoluta libertà di scegliersi il sesso a capriccio».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/follia-dei-giochi-gender-bimbi-travestiti-bimbe-1103363.html




Ma quanto ci vuole a ritirare i propri figli da scuola ed a piazzarsi in massa davanti all'edificio scolastico chiedendo la testa di chi ha organizzato ed accettato questo schifo?  :mad: :mad: :mad:

Alberto1986

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #9 il: Marzo 10, 2015, 15:09:04 pm »
Ho unito i 2 topic uguali.

Offline Sardus_Pater

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #10 il: Marzo 10, 2015, 15:17:16 pm »
Non solo è uno scempio da un punto di vista umano e sociale, per di più pagano i cittadini di Trieste e i Friulani*.

*guai a considerare i Triestini friulani, a Udine se ne avrebbero molto a male e viceversa :lol:
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Angelo

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #11 il: Marzo 10, 2015, 15:46:18 pm »
Come è giusto che sia bisogna conoscere i volti di chi ha permesso queste azioni immonde nelle scuole. Così tutti i genitori potranno congratularsi con questi "solerti innovatori".

Qui c'è Benedetta Gargiulo , citata nel primo articolo di Repubblica postato.
Ecco le sue parole :

È nel gioco "se fossi" che, infine, i bimbi indosserebbero costumi "diversi dal genere di appartenenza giocando così abbigliati". Passaggi che, a Trieste, hanno innescato il putiferio. "Non facciamo educazione sessuale, né invitiamo a toccarsi le parti intime", puntualizza subito Benedetta Gargiulo, l'esperta che ha curato i contenuti creativi.

Qui il suo profilo facebook. Lo metto in modo che tutti i genitori contenti delle "teorie innovative" che tanta gioia hanno portato all'umanità (vedesi caso David/Brenda Reimer) possano congratularsi  a mezzo web  con questa instancabile lottatrice della causa femminista e pro LGBTQI.

https://www.facebook.com/bika75

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Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #12 il: Marzo 10, 2015, 16:01:17 pm »
E poi, dato che è sempre nobile conoscere le istituzioni che "democraticamente" ci governano e far sentire il sostegno dei cittadini che apprezzano i politici che hanno a cuore la "questione morale" è un mio doveroso compito far conoscere la vice sindaca di Trieste , tale Fabiana  Martini.

Qui, tramite trasporto in bicicletta, spiega il futuro con quel "pizzico di femminismo" che, son sicuro  :shifty:, sarà un balsamo ricostituente per tutti i genitori triestini che hanno figli negli asili dove fanno quei grandissimi esperimenti per abbattere "il patriarcato" .


Qui vedete la nobile vicesindaca che si fa trasportare da un esemplare maschile che è stato salvato dal patriarcato.

Qui invece c'è lo sfavillante profilo facebook della vicesindaca di Trieste, tale Fabiana Martini. Con un tramonto così e con un sorriso che farebbe invidia ad Ornella Muti, quale genitore potrà esimersi dal farle i complimenti per aver salvato i propri e gli altrui figli dal becero patriarcato che opprime i bimbi degli asili triestini?

https://www.facebook.com/profile.php?id=100008362261602&fref=ts
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Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #13 il: Marzo 10, 2015, 16:30:34 pm »
Citazione
Alberto86 :
Ma quanto ci vuole a ritirare i propri figli da scuola ed a piazzarsi in massa davanti all'edificio scolastico chiedendo la testa di chi ha organizzato ed accettato questo schifo?

giustissima osservazione

Offline ilmarmocchio

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Re:Trieste: bambini sottoposti a rivoltante educazione "gender"
« Risposta #14 il: Marzo 10, 2015, 16:46:05 pm »
un test per sgli sfortunati scolari triestini :


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quale delle 2 immagini appartiene al genere maschile e quale al genere femminile ?