Alcuni estratti da un articolo (non posto il link essendo criptato):
Il TAR del Lazio ha potere sull’universo intero, su ogni cultura e su ogni argomento, su ogni ordine e grado.
Prendo dai giornali: «Nozze gay, il Tar del Lazio: ‘Solo i tribunali possono annullare le trascrizioni’».
Testo: «Il prefetto di Roma non può annullare la trascrizione delle nozze gay contratte oltre il confine italiano, effettuata dal sindaco Ignazio Marino, che resta quindi valida finché a pronunciarsi non sarà un tribunale civile. Lo ha stabilito il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso di due coppie la cui unione era stata trascritta nel registro delle unioni civili del Comune di Roma. A rivolgersi al Tar anche lo stesso Campidoglio».
«Avevo sempre affermato che sulla base delle normative nazionali e comunitarie fosse un dovere del sindaco trascrivere un documento di un’unione avvenuta all’estero di due cittadini della mia città — ha commentato Ignazio Marino».
O Tu difensore dei deboli, dei pochi! Hai risolto così un problema strappandolo alla politica, al pubblico dibattito inconcludente, alla decisione di inferiori entità quali Governo, Parlamento ed elettorato: tu hai dettato la moralità e la verità a cui tutti dobbiamo piegarci. Magari, ad Ignazio Marino un normale tribunale amministrativo avrebbe potuto, e forse dovuto, chiedere conto di come amministra l’enorme patrimonio del colossale municipio, e di come lo sta svendendo: perché ad esempio agli affittuari morosi concede uno sconto del 30% su appartamenti di pregio se si degnano di comprali, perché non adegua ai prezzi di mercato i canoni d’affitto, perché con tutti gli immobili che ha, questo Comune paga il 1,5 milioni di affitto per la nuova sede di gruppi e commissioni consiliari a via del Tritone. Magari, un tribunale amministrativo poteva indagare sul perché l’ALER e l’ATAC (i bus) sono in mano a vere e proprie associazioni a delinquere, e tutti i servizi comunali in genere sono accaparrati da pregiudicati, o assenteisti arroganti come quei vigili che si mettono in malattia quando c’è da lavorare.
Ma tutte queste sono briciole, meschinità. Tu hai ascoltato il grido di dolore di due coppie (diconsi due) di omosessuali che si sono sposati all’estero; tu hai accolto la richiesta di Ignazio Marino. Hai atterrato prefetti e umiliato ministeri.
Tocchiamo con la fronte la terra, in segno di sottomissione al gran potere Nomenklaturista.
Altri tribunali amministrativi hanno per legge limiti territoriali: tu, hai come giursidzione l’intero Pianeta Terra – che come ci insegni, è piatta – e tutte le istituzioni anche estere. Altri tribunali riconoscono limiti alle loro competenze; Tu no, ordini e tutta l’Italia ti obbedisce.
Credevamo che questo Paese fosse sotto il tallone della Magistratura, e sotto l’arbitrio delle Procure. Ci dobbiamo correggere: siamo sotto il tallone della Magistratura, sì, ma Amministrativa.