Autore Topic: Il femminismo non serve alle donne ma al potere  (Letto 1307 volte)

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Offline Lucia

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Il femminismo non serve alle donne ma al potere
« il: Marzo 10, 2015, 20:50:55 pm »

Trascrivo qui questo pensiero.

Lucia, pensare che siano gli uomini di potere a gestire il femminismo non credo che sia possibile,
Ma sii, è molto possibile.

Mi vengono in mente due situazioni, un po’ lontane come spazio e tempo ma ambedue sono manipolazioni delle masse attraverso slogan femministi, ma i redini li teneva il potere maschile "la liberazione delle donne" era solo un pretesto

Prima mi sembrava che è condivisa anche da molti utenti. Quando SUA vuole invadere un paese mediorientale (o non) si mette a sottolineare quanto sono oppresse le donne in quei paesi. Sono convinta che le donne in quei paesi non sono cosi grati agli americani per queste mosse e che sono solo manipolazioni, perché per un'Occidentale salvare le donne è sempre un valido pretesto per permettere la guerra.

L'altra situazione è più lontana storicamente perché era il modo come il femminismo agiva nel comunismo. Non tanto in maniera manipolativa ma coercitiva. Nei palazzi moderni soviet la cucina sembra uno sgabuzzino, in Cina era perfino vietato di cucinare accasa; col pretesto che per la donna fare la casalinga è una schiavitù mentre lavorare in fabbrica è emancipazione... Erano uomini dietro questo progetti di urbanistica. Cosa volevano le donne non le importava a nessuno.

"La donna moderna fuma" è stato solo un slogan pubblicitario di qualche fabbrica di fumo gestita da uomini, come anche dalla propensione per shopping guadagna più il padrone del supermercato che la donna.

L'invidia delle donne non è innata, io penso che è conseguenza del femminismo. Cioè se a me insegnano alla scuola che gli uomini hanno sempre oppresso le donne, le hanno trattate come bestie allora certo che diffido gli uomini. Per fortuna non mi hanno insegnato nulla del genere.

E personalmente ho avuto molti svantaggi davanti agli uomini femministi (prof. universitari o esaminatori) perché non sostenevo la loro idea sul rapporto uomo-donna, idee di cui loro si facevano capitale politico o carrieristico.

Offline Angelo

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Re:Il femminismo non serve alle donne ma al potere
« Risposta #1 il: Marzo 10, 2015, 21:32:11 pm »
Le femministe seguono delle direttive, così come moltissimi movimenti "di protesta". Quindi è evidente che le femministe siano strumenti del potere, quello vero. Ciò non rende le femministe meno colpevoli dei loro mandanti. E' stato dato un recinto dove muoversi, dove fare un po' di casino, dove fare leggi che inculano gli uomini (tranne ovviamente quelli di potere) con il consenso degli uomini.

Il femminismo è uno strumento politico utile per pararsi il culo politicamente di fronte ad una massa di persone sempre più deficiente ed ignorante.
Parliamo di esempi pratici e reali. Guerra all'Afghanistan, ad esempio. Masse di femministe isteriche, inscenavano proteste, si lamentavano della condizione "della donna afgana" e spingevano per un assalto militare a quel paese con la scusa di combattere i Talebani.
Dato che le femministe sono in larghissima parte ignoranti come capre, si sono dimenticate che i Talebani sono stati messi lì dagli USA (ricordate la guerra afgano /sovietica?) .
Poi gli afgani hanno avuto la sfortunata (e coraggiosa)  idea di non voler permettere alla società UNOCAL di costruire dei gasdotti sul proprio territorio ma hanno affidato la commessa ad una società italo argentina. E sapete chi in Italia, come personaggio intellettuale famoso ha svelato l'arcano? Massimo Fini.  Per tale motivo, masse indeterminate  e politicamente prezzolate (moltissime erano femministe) spinsero (per fortuna senza riuscirci) a censurare il libro "il Mullah Omar" di Massimo Fini.
 
Vi ricordate i Talebani visti come eroi nei film con Rambo? Poi son diventati cattivi.
Oppure dimenticate il ciarpame femminista che osannava un altro mujaheddin , tale Massoud... La femminista, tranne qualche esemplare, non è un campione di intelligenza o di coerenza. Pensano ai soldi, al potere, sono marionette. Marionette che sanno di fottere gli uomini e le donne che non la pensano come loro. Ma a loro non importa. Basta che loro s'abboffano: che siano poltrone, ruoli politici, soldi, finanziamenti, ruoli di "opinioniste" , teoriche "del gender" .

Quindi, dato che il femminismo serve ad ostacolare di più l'idea di famiglia tradizionale, serve a creare due competitori sul mercato del lavoro (uomo e donna in lotta tra loro per un ribasso dei salari ed una minore aspettativa di vita complessiva) , serve per creare un nemico (l'uomo normale) per distogliere da altre tematiche serie e soprattutto serve a slegare il sesso dalla riproduzione, le femministe sono le utili idiote (tranne qualche eccezione) dai padroni dal vapore.

Sulla questione dell'invidia, ragiona meglio e non credere alle fregnacce sulla bontà delle donne o degli uomini. La donna è invidiosa e non poco. E per tale motivo, proprio per l'invidia di oggetti concreti che il femminismo ha trovato terreno fertile. Il femminismo promette SOLDI. E la femminista VUOLE I SOLDI. Quale solidarietà femminile. Quelle sono solidali con i soldi. Non hanno nessun ideale. La femminista pensa ai cazzi suoi, ossia su come fottere soldi dallo Stato, dalle multinazionali, dall'Europa.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Il femminismo non serve alle donne ma al potere
« Risposta #2 il: Marzo 10, 2015, 22:28:08 pm »
Sintetizzo quindi:

il femminismo serve alle donne che per "influenza dei mass media", invidia di feticci moderni o di status di benessere elitario, misandria malcelata, turbe psicologiche, etc.
 per avere più benefici e soldi rispetto agli uomini.
Il femminismo sfrutta l'egoismo delle donne e le donne, in larga parte, ci mangiano sia economicamente sia socialmente con il femminismo.

C'è poi un problema che resta alle femministe...

Anche loro hanno il desiderio di una famiglia... Ma diventa sempre più difficile per una femminista avere un femministiello accanto che le sopporti e che le faccia riprodurre...
Anche i finto femministi stanno andando verso donne non femministe (quindi vanno verso donne di paesi meno "contaminati" dalla merda ideologica femminista) e subito le femministe cominciano ad attaccare le donne straniere che "rubano i mariti" (mascherando la frase virgolettata con paraculate menzognere ideologiche) .

Altre invece spingono verso le adozioni gay, per le donne SINGLE ben sapendo che più passa il tempo meno possibilità avranno di trovare qualche uomo che le doni lo sperma e le faccia provare un po' di gioia con dei figli.

E poi, se non ci saranno imprevisti, anche le femministe saranno rimpiazzate. La riproduzione la faranno in laboratorio. E a loro resterà il cagnolino, il micetto e una bella fatica che equiparerà la loro aspettativa di vita agli "odiati maschi" che, a quel punto, le considereranno meno erotiche di una sega davanti all'immagine della Dworkin o della Greer . E, finalmente lasciate nella loro solitudine, non avranno pace. Non basterà la cocaina, la mariujana, l'alcool, le birre, il vino, il lavoro. Finalmente capiranno di essere le utili idiote che si sono vendute per un posto di lavoro ottenuto sulle spalle di un uomo (poi morto di fame lamentandosi del maschilismo) che le ha permesso di comprare oggetti ma non la dignità di esseri umani.

Io,comunque, spero nell'imprevisto o negli imprevisti.
Perchè si può tollerare tutto o quasi. Ma vedere che le femministe fanno certe nefandezze negli asili e si vantano pure mi fa pensare che è giusto che finisca tutto in un mare di merda. Se i genitori non difendono i loro figli da una pedofilia legalizzata allora valgono meno dei vermi.
 Ma non per il benessere delle femministe o dei loro smidollati ed insignificanti femministielli. Sono già "scomparsi" e non lo sanno. Saranno soppiantati da altri popoli più "umani" . Altri popoli che, volenti o nolenti, conservano una carica vitale non legata a quella dell'Iphone che tanto fa impazzire i nuovi indeterminati che non avendo niente da dichiarare devono ricorrere all'ultimo feticcio tecnologico. 
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton