Autore Topic: In Cina è vietato essere femministe  (Letto 2890 volte)

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Alberto1986

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In Cina è vietato essere femministe
« il: Marzo 13, 2015, 14:11:49 pm »
Ennesima dimostrazione  del perchè la "democrazia" occidentale è solo una presa per i fondelli:


Citazione

Nella Cina rossa vietato essere femministe: 5 attiviste finiscono in cella

La dura vita di una femminista in Cina. Declinare esigenze civili di stampo femminile e foriere a poissibili rivendicazioni sociali al duro regime comunista di Pechino comporta dei rischi: lo sanno bene quelle militanti dei diritti delle donne ree di aver manifestato in occasione della festa della donna lo scorso 8 marzo e per questo detenute in cella da una settimana.

Cina, vietato manifestare l’8 marzo
A detta delle autorità cinesi, infatti, le attiviste in piazza «hanno creato disturbo alla stabilità sociale»: tanto che la polizia ha rivolto delle accuse formali a cinque femministe in particolare, accusate di aver alterato il sacro equilibrio civile generato dal controllo dittatoriale. A ricostruire i passaggi di quanto accaduto ha provveduto in queste ore l’avvocato Wang Qiushi, che rappresenta una delle cinque militanti fermate: le donne – ha spiegato il difenore – sono state accusate di aver «creato un disturbo» alla stabilità sociale per aver programmato la diffusione di volantini sui diritti delle donne.  E la cosa suona ancora più stridente con tutto ciò che concerne il diritto a manifestare o a celebrare una ricorrenza universalmente riconosciuta perché, secondo quanto spiegato dal legale cinese in base al sistema giuridico locale, «le loro azioni non si configurano come un reato».

Le attiviste fermate
Le attiviste arrestate sono Wei Tingting, Li Tingting, Wang Man, Zheng Churan e Wu Rongrong e sono molto conosciute in Cina dove hanno fondato un gruppo per la difesa dei diritti delle donne. Se condannate rischiano fino a tre anni di prigione. Ma c’è di più: l’azione della polizia contro le femministe si inserisce in una «stretta» che ha coinvolto tutte le organizzazioni sociali indipendenti. E non è tutto: oltre ad aver crerato sconcerto in Cina, l”arresto delle attiviste è stato condannato dall’ambasciatrice americana all’Onu Samantha Powers, che ha sottolineato l’importanza dell’operato di chi si batte per «diritti universalmente riconosciuti». A stretto giro, infine, l’Unione Europea ha chiesto la liberazione delle donne, sostenendo che è stato violato «il loro diritto a manifestare pacificamente»: ma la cosa non rappresenta certo una novità per il Celeste Impero…

http://www.secoloditalia.it/2015/03/nella-cina-rossa-vietato-essere-femministe-5-attiviste-finiscono-in-cella/

Offline Sardus_Pater

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #1 il: Marzo 13, 2015, 15:30:48 pm »
Non ci pensava già il Partito ad imporre l'eguaglianza tra uomo e donna :doh: ?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Alberto1986

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #2 il: Marzo 13, 2015, 15:39:23 pm »
No no, in China le donne sono brutalmente represse, emarginate e costrette a rimanere in esilio in casa a cucinare ed accudire i figli:





:rolleyes:

Ps: FabrizioPiludu contieniti  :cool:

Offline Angelo

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #3 il: Marzo 13, 2015, 15:56:53 pm »
Vi ricordate la rivoluzione degli ombrelli rossi in Cina di qualche mese fa?
Ecco, anche lì queste "associazioni indipendenti" avevano fatto la manifestazione che poi era stata sedata con la forza. C'è un problema che anche i cinesi hanno capito: moltissime di queste "associazioni indipendenti" sono finanziate dagli USA per "sviluppare la democrazia".  :shifty: :shifty: :shifty: :shifty:

Putin ha risolto il problema di queste ONG che sono in larga parte finanziate dall' USAID (Agenzia degli Stati Utniti per lo Sviluppo Internazionale) chiedendo la tracciatura delle fonti finanziare. In pochissimo tempo sono arrivate le proteste degli USA e larga parte di queste associazioni se ne sono andate a fanculo in un altro paese .

qui il sito dell'USAID

http://www.usaid.gov/

In Cina sono stati più "brutali" (ma teniamo presente che non è una democrazia e che è recentissimo il casino fatto dai provoloni degli "ombrelli rossi" finanziati dai soliti noti).
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Volpe argentata

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #4 il: Marzo 13, 2015, 16:00:21 pm »
No no, in China le donne sono brutalmente represse, emarginate e costrette a rimanere in esilio in casa a cucinare ed accudire i figli:

Occhio, mi fischiano le orecchie, mi sembra già di sentire un prototipo di femminista sfatta, bianca come un cadavere, avanti con gli anni, senza figli, senza uomo e senza carriera che dice: "non è femminismo, è omologazione al maschile..."  :D

Offline Angelo

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #5 il: Marzo 13, 2015, 16:15:19 pm »

Lì durante le olimpiadi di Sochi 2014 (Russia del Sud) le Pussy Riot (collettivo femminista )pensavano di avere un'accoglienza calorosa...

Ricordiamo che nel medesimo periodo cominciava la guerra e lo sterminio degli ucraini ad Odessa, nel Donbass colpevoli di parlare russo o di essere di origine russa. E ricordiamo alle femministe che non hanno speso 1 parola dicesi una per quelle persone morte. Ma tanto che se ne fotte la femminista di persone morte a causa dei nazisti finanziati dagli USA? Il loro padrone è lo stesso delle femministe.  :sick:

Infatti, le Pussy Riot hanno avuto pubblicità, hanno fatto anche le foto con Hillary Clinton...

http://www.nycitywoman.com/columns/women-world-2014-lincoln-center - foto n°2

Lì in Russia, le pussy riot vengono malmenate da giovani antifascisti che trattano come si deve i TRADITORI DELLA PATRIA e I SERVI DEGLI USA (i giovani con il nastro arancione e nero sono antifascisti).

(video USA)

(video di altra fonte, probabilmente)

Qui le pussy riot si mettono un pollo nella vagina, in segno di "protesta"... C'è anche un episodio in una chiesa ortodossa russa...

(Immagini "forti")

qui l'episodio del pollo...

(immagini forti)

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Salar de Uyuni

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #6 il: Marzo 13, 2015, 18:58:34 pm »
Però posso dire una cosa?
Qui si rischia di equivocare,il discorso arrestate perchè femministe,penso che sia una fregnaccia,non sono state arrestate ''perchè femministe'',ma arrestate perchè hanno fatto una manifestazione non autorizzata,cioè sarebbero state arrestate comunque anche avessero manifestato che ne so,contro l'estinzione delle foche monache...
Quindi l'equazione ''arrestate perchè femministe'' è secondo me forzata,(come tutti i discorsi sulle donne perseguitate)il punto è che chiunque in Cina pensa di poter organizzare una manifestazione senza il benestare del partito comunista cinese finisce in galera.
E' evidente che non posso che guardare al partito comunista cinese con varie perplessità.
Quel che io mi domando,e rigiro la domanda a tutti,ma secondo voi è possibile l'esistenza di una democrazia senza 'sto maledetto femminismo?
Cioè a me sembra che per esempio in Corea del Sud che è comunque una democrazia ed è filoamericana,non ci sia tutto 'sto femminismo...
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Angelo

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #7 il: Marzo 13, 2015, 19:10:52 pm »
@ Salar

La Corea del Sud è alleata degli USA perciò gli americani se ne fottono dell'eventuale femminista coreana. Lo stesso si può dire dell'Arabia Saudita dove il femminismo non esiste e gli USA si stanno zitti. Appena uno dei due comincia a sgarrare cominciano a nominare anche il femminismo.

Arrestate perchè femministe una fregnaccia... Parzialmente vero. Arrestate perchè diffondono idee non condivise dal governo dittatoriale cinese e perchè probabilmente stoppano sul nascere qualsiasi cosa sia legata agli USA (che un giorno sì e l'altro no fanno i protettori del Dalai Lama al fine di rompere i coglioni alla Cina sulla questione Tibet).
Il femminismo come ideologia non può esistere in Cina. A maggior ragione se turba gli equilibri di una popolazione di 1,3 miliardi di persone...

Il femminismo come ideologia, come idee può esistere in una democrazia? Certo che sì. Il problema è che le femministe se ragionano, riflettono, etc. non violano la Costituzione. Se le femministe creano cittadini di serie a e di serie b , creano quote rosa politiche, elezioni con doppi preferenza obbligatoria, doppi standard giuridici, e li fanno diventare legge, sono fuori dalla democrazia.


Ma se i "controllori della democrazia" sono MARCI E TRADITORI (per interessi di terzi) allora il femminismo diventa un grimaldello per scardinare dall'interno la società da conquistare.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Alberto1986

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #8 il: Marzo 13, 2015, 21:24:36 pm »
.....
E' evidente che non posso che guardare al partito comunista cinese con varie perplessità.
Quel che io mi domando,e rigiro la domanda a tutti,ma secondo voi è possibile l'esistenza di una democrazia senza 'sto maledetto femminismo?
Cioè a me sembra che per esempio in Corea del Sud che è comunque una democrazia ed è filoamericana,non ci sia tutto 'sto femminismo...

Penso che qui dentro nessuno nutra simpatie per il partito comunista cinese. Ed hai ragione quando dici che sarebbe stata soffocata qualsiasi protesta non autorizzata dal partito centrale ma soprattutto qualsiasi manifestazione ritenuta lesiva per l'equilibrio sociale cinese. Ed è proprio quest'ultimo punto il nocciolo della questione: da noi, al contrario di tutti i paesi non occidentali, non esiste più un qualcosa (morale, valori, etica, ecc.) che freni le dannose e folli pretese del primo gruppo di squilibrati/e che pretende "diritti". Ora la mia domanda è: meglio una dittatura palese che però fissa dei paletti ben precisi e che mantiene una certa omeostasi sociale o una pseudo democrazia che manovra tutto nell'ombra, che concede capricci spacciati per diritti, che non fissa determinati paletti sociali e che crea un tale disastro sociale da minarne la stessa esistenza?
Per quanto riguarda la Corea del Sud, questa signora con quale benedizione è salita al potere? http://it.wikipedia.org/wiki/Park_Geun-hye

Online fabriziopiludu

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #9 il: Marzo 13, 2015, 22:52:08 pm »



  :lol: Ho molto ampiamente parlato del femminismo in Cina durante i secoli.
 Tutte le Dinastie, le Rivolte, le Mandarine,...


 

Offline Salar de Uyuni

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Re:In Cina è vietato essere femministe
« Risposta #10 il: Marzo 14, 2015, 10:28:40 am »
Citazione
Ed è proprio quest'ultimo punto il nocciolo della questione: da noi, al contrario di tutti i paesi non occidentali, non esiste più un qualcosa (morale, valori, etica, ecc.) che freni le dannose e folli pretese del primo gruppo di squilibrati/e che pretende "diritti". Ora la mia domanda è: meglio una dittatura palese che però fissa dei paletti ben precisi e che mantiene una certa omeostasi sociale o una pseudo democrazia che manovra tutto nell'ombra, che concede capricci spacciati per diritti, che non fissa determinati paletti sociali e che crea un tale disastro sociale da minarne la stessa esistenza?

Esiste una sorta di dualismo occidente-oriente,per cui nell'occidente si è sempre data preminenza all'individuo rispetto alla società,mentre nell'oriente e in special modo nella Cina confuciana si è sempre data preminenza alla comunità rispetto all'individuo.
La data di nascita dell'occidente è stata probabilmente la stesura delle XII tavole della legge romane,che è stato l'incipit con cui la legge è stata strappata all'arbitrio delle classi sacerdotali per rientrare nell'immanenza e nella tutela dello scritto.
Sotto l'egida della tutela dello scritto,si è creata la cultura del diritto,che è la base dell'occidente.

Che cos'è il diritto?
Il diritto è ciò che un individuo può reclamare alla comunità,perchè gli spetta appunto di diritto.

Il diritto fissa anche dei paletti alla comunità,su come la comunità può influenzare e disporre della vita dell'individuo.
Quando gli ebrei volevano ammazzare San Paolo perchè a loro giudizio nuoceva all'equilibrio sociale della comunità,si appellò a un tribunale romano,perchè appunto il diritto era una barriera allo strapotere della collettività.

Il diritto era partito come uno strumento di difesa sacrosanto dell'individuo nei confronti della tirannia della collettività,ed è diventato gradualmente strumento di tiranneggio dell'individuo nei confronti della collettività.

Il punto è come si è arrivati,a trasformare il capriccio in diritto,e come si è arrivati a trasformare la comunità,in una sorta di schiavo nei confronti dell'individuo,che tutto può reclamare da essa,ma nulla le deve in cambio?

Se si vuole salvare la democrazia si deve far ritornare il concetto di diritto a quello che era il suo corrispettivo storico.

Ogni diritto nell'antica Roma,corrispondeva a un dovere nei confronti della comunità.

Uno straniero poteva acquisire per esempio la cittadinanza romana (e dunque i diritti),ma doveva prima sobbarcarsi vent'anni di servizio nella legione,altrochè IUS SOLI...

Oggi invece i diritti piovono dal cielo,ma è un'illusione perchè ad ogni diritto corrisponde un dovere,solo che il diritto è esplicito,il dovere è implicito.

I diritti delle donne,sono I DOVERI DELL'UOMO,come noi ben sappiamo,e viceversa non esisteranno mai diritti dell'uomo se non verranno definiti i DOVERI DELLE DONNE.

Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''