Le solite "libertarie" , classiche persone dalla dignità indefinita, hanno deciso di boicottare chi non la pensa come loro. Guardate un po'... Caso Barilla 2. Stavolta gli "accusati" sono due omosessuali famosi che però non la pensano come questi "antifasciste" .
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/crociata-gay-contro-dg-boicottate-i-loro-negozi-1104786.htmlDopo il caso Barilla, ecco il caso Dolce e Gabbana. I due stilisti, in questi giorni, hanno difeso la famiglia tradizionale e subito sono stati attaccati su più fronti.
Ma l'attacco più violento è venuto dalla comunità Lgbt che ha invitato al boicotaggio del celebre brand: "A decidere di sferrare l’attacco più meschino alla comunità Lgbt, dalle colonne di Panorama,ricalcando il linguaggio ascientifico e ingannevole dei crociati antigay, sono proprio Domenico Dolce e Stefano Gabbana, coloro che più hanno ricevuto dalla stessa comunità alla quale devono fama e benessere economico. Tanto più, dunque, è insopportabile e doloroso questo attacco intestino".
E dalle parole la comunità Lgbt passa subito ai fatti: "Così come Dolce e Gabbana sono stati liberi di scegliere eticamente di impostare politica aziendale e fama personale sulla scia della discriminazione; noi dobbiamo sentirci liberi di scegliere di farci consumatori etici, acquistando da chi sceglie la politica dell’inclusione e restituisce i frutti della propria fama, in primis, alla propria comunità, prendendo parte alla battaglia universale per l’estensione dei privilegi eterosessuali secondo il principio d’uguaglianza e per la promozione dei diritti umani".
Quindi l'iniziativa contro gli stilisti: "Invitiamo dunque tutti i presidenti delle associazioni Lgbt nazionali e locali a valutare serenamente l’ipotesi di una nuova campagna di boicottaggio e a unirsi a noi. Invitiamo tutti voi al boicottaggio del marchio D&G. Utilizzate l’ashtag #BoycottDolceGabbana".