La femminista Eretica, impaurita dal numero enorme di persone contrarie alle puttanate femministe e genderfemministe nelle scuole sta cominciando a chiedere un negoziato... Forse non l'hai capito, CARA TRANSUMANA,
ebrei, cattolici e musulmani non sono mai stati sullo stesso palco come a Roma per dire no alle puttanate schifose che sostieni tu e le tue amichette dei corsi gender. C'è poco da negoziare, perderete. Pure se passerà la legge Crinnà e Scalfarotto, PERDERETE.
Schiaffatelo in testa, TRANSUMANA. E' troppo comodo adesso. Avete toccato i bimbi. NON VI RICICLERETE. Ed è inutile che adesso chiami "complottista" la pagina di "Informare per Resistere" perchè ha supportato la manifestazione di Roma contro le puttanate gender. Ritieniti fortunata che ancora poche persone sanno NEI DETTAGLI cosa sia la schifezza immonda e lurida dei corsi gender. Ritieniti MOOOLTO MA MOOOLTO FORTUNATA. MA SAPRANNO BENE COSA SIGNIFICA IL GENDER NELLE SCUOLE E LE FEMMINISTE, CATEGORIA ALLA QUALE APPARTIENI PER TUA STESSA AMMISSIONE, PAGHERANNO LE CONSEGUENZE. https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/06/22/ho-visto-un-gender-ma-il-gender-cose/La discussione sul gender è ancora aperta e la confusione regna sovrana dappertutto. Giuro che non ho mai visto o letto una confusione così evidente nelle teste della gente. La giornata del Family Day
mi è sembrato un raduno medioevale per scacciare gli spiriti del male. Era un rito che esorcizzava
un mostro che non esiste. Ed è così che una parte del mondo cattolico, mi dicono che sia la più conservatrice, ha smesso gli abiti della tolleranza e si è dotata di scudi da rivolgere in difesa da questo tizio che hanno chiamato Gender.
Con calma e qualche parola in più rispetto a questi giorni vorrei raccontare contro cosa stanno lottando queste persone. Strumentalizzano gli studi di genere che altro non sono che la somma di pensieri critici e filosofie che sono state prodotte e condivise da tante teste pensanti. Voler cancellare anni e anni di pensiero critico, che si arricchisce sempre più ed è in costante evoluzione, è come dire che si vuole cancellare almeno un secolo di pensiero filosofico contemporaneo. Non si può fare, per una questione di buon senso, perché il sapere è sapere e perché non ho mai sentito nessun@ rivolgere richieste simili per cancellare anni di pensiero teologico, religioso o cose del genere. Sono comunque pezzi di conoscenza che riguardano l’umanità tutta e così come a me interessa, da atea, leggere testi religiosi per scorgervi tratti di un sapere che comunque mi riguarda, perché costituisce il riferimento primario per la cultura che mi ha cresciuta, cullata, portata a svolgere poi diversamente la mia abilità intellettuale, a queste figure religiose dovrebbe riguardare la lettura dei testi filosofici che parlano di questioni di genere.
Sono soltanto libri e parole e conoscenza e esperienza e narrazione dal personale al politico che non può non riguardarvi e seriamente non capisco come sia possibile lasciarsi abbindolare così, senza aver letto un rigo di queste materie, e ripetere a memoria slogan arrivati da una fabbrica di paure, fobie allo stato puro. Sul serio pensate che dietro
il pensiero filosofico di varie femministe ci sia un mostro? Il diavolo? Satana? Ma vi siete accorti che siamo nel 2015?
Perché quello di cui ho sentito parlare due giorni fa a me dimostra solo il fatto che c’è chi ha deciso che non è possibile trovare un terreno di incontro e di serena discussione. Come si fa a discutere su qualcosa che esiste solo nella testa di queste persone? Impaurite. Terrorizzate. Persone.
Il livello di discussione dovrebbe essere altro. Più politico, filosofico. E dunque di che stiamo parlando? Hanno semplicemente preso e decontestualizzato dei concetti che fanno parte degli studi di genere. Nessuno credo abbia mai detto o scritto che nasciamo tutti uguali. Si fa semplicemente una distinzione tra la biologia e quel che poi diventa la cultura che forma una persona. Io nasco con una vagina ma non per questo dovrò essere etero o madre o moglie, casalinga. Potrò diventare un’astronauta, una ricercatrice universitaria che si occupa di biotecnologie, una studiosa di storie che arrivano dal passato, un’antropologa, una scrittrice. La vagina non mi vieta di diventare quel che voglio.
Se dalla nascita, invece, tu stabilisci che io dovrò seguire un determinato percorso, perché confondi la cultura con la natura, mi farai giocare solo con attrezzi che mi insegneranno a cullare un bambolotto, a cucinare nella mia piccola cucina giocattolo, a rifarmi la pettinatura, a pulire casa. Mi addestrerai ad essere femmina, obbediente, sottomessa, che non potrà decidere del proprio futuro. Invece io so, perché una figlia l’ho cresciuta, che è necessario dare ai figli tutta la libertà possibile per consentire loro di diventare quello che vogliono. Perché un genitore non può volere l’infelicità del proprio figlio e se mia figlia mi dice che vuole occuparsi d’arte invece che di lettere antiche, non si può proprio evitare di supportare pienamente la sua inclinazione.
Ma su questo, ne sono certa, perfino le persone che hanno presenziato l’evento di sabato scorso, sono d’accordo. Non ce li vedo ad obbligare i figli a fare qualcosa che non vogliono, perché io, e lo ripeto, io , non penso che queste persone siano dei mostri. Dove scatta allora l’angoscia, l’ansia sociale, la paura? Quando quei figli decideranno di amare una persona del proprio sesso. Perché quella norma non si può non rispettare. I trasgressori saranno puniti con la gogna e gli insulti da un qualunque oratore che dal palco lancerà mille stramaledizioni contro le coppie gay che per di più hanno un figlio.
Se un figlio ama un altro uomo e se una figlia ama un’altra donna, vorrei capire cosa c’è di male. Che torto possono fare alle famiglie etero? In che modo possono danneggiarle? Perché questa paura della diversità che diventa bieco razzismo. Perché è lo stesso atteggiamento che si teneva quando ci si rivolgeva malamente contro le coppie miste. I neri erano giudicati inferiori e le figlie non potevano sposarli. Il razzismo contro gay, lesbiche e trans è una precisa scelta politica, è un posizionamento culturale. Se anche pensi di essere la persona più caritatevole del mondo tu sei razzista.
Lo sei perché pensi che l’omosessuale sia inferiore, abietto, crudele e perverso, Lo sei perché pensi che sia malato e che tutto quel che lo riguarda infetterà i tuoi figli cresciuti a furia di Dio/Patria e Famiglia da mattina a sera. Lo sei perché non vuoi figli di gay o di lesbiche nella stessa classe dei tuoi figli, così come altri non vogliono i figli dei Rom. Lo sei perché non ti interessa nulla della sensibilità ferita di figli di famiglie omogenitoriali che meritano rispetto e non omofobia a tutte le ore.
Razzista, in una società in cui resiste una parte conservatrice che non vuole concedere un solo diritto civile. Neofondamentalisti dell’ultima o della prima ora che non amano conoscere e stringere la mano alle persone delle quali parlano. Sono razzisti che ritengono un’abominio il fatto che una coppia gay possa avere un figlio. Perché il padre e la madre e lo spirito santo.
Allora vorrei spiegare che in tutto ciò non c’entra il “gender” ma c’entra semplicemente il fatto che si colora di nuove connotazioni semantiche lo stesso sentimento respingente che c’era anni fa. Ora gli avete dato un nuovo nome, qualcosa che fa presa e che riesce a imparare perfino chi dal palco dice che se non gli somigli sei contronatura.
Mi occupo di violenza sulle donne da moltissimo tempo. So che nelle famiglie etero avvengono il maggior numero di violenze in assoluto. Contro le donne, a volte gli uomini, contro i bambini. Figli che vengono uccisi da madri o padri etero. E non per questo penso che una persona etero sia malvagia di per se’. So che molte violenze arrivano da pregiudizi e da una serie di giustificazioni sessiste che parlano di raptus quando c’è un delitto premeditato e di follia del gesto quando si tratta di trafiggere con 30 coltellate un bimbo.
Ci sono persone, psicologi, che affermano con certezza che i figli che crescono in famiglie omogenitoriali stanno benissimo. E di fatto, ad oggi, io non ho mai letto di una notizia relativa ad una violenza a un figlio di due lesbiche o di due gay. Se si vuole valutare il benessere dei bambini bisogna partire da questi dati e non dalle fantasie e dalle fobie ripetute all’infinito al punto tale poi da ritenere che siano vere. La possibilità che due persone gay o lesbiche possano unirsi legalmente, per poter fruire di diritti che ovunque sono garantiti, come può spaventare così i credenti cattolici, uniti alla parte musulmana con la quale si sono alleati?
La possibilità che in una scuola si parli di rispetto dei generi, per prevenire il bullismo omofobico, in cosa può danneggiare gli altri figli? Forse che fare lezione del rispetto tra generi, per esempio, per raccontare che lo stupro fa schifo sia un modo per generare cose negative? A me pare che si tratti di un mondo chiuso alle novità. Chiuso a tutto quel che rappresenta il mondo futuro, e solo quella componente di destra, omofobica, e complottista può immaginare che vi sia un disegno oscuro per frocizzare la terra per chissà quale ragione.
Mi dicevano, ieri, che la pagina facebook Informare per Resistere, complottista per tanti versi, abbia dedicato in questi giorni molti post a supporto del family day e contro il “gender”. Tanti compagni e tante compagne sono iscritti a quella pagina e immagino che non si siano accorti di quello che veicola.La storia del Gender che nasconde un mostro cattivo è infatti diventata virale e con quella bisogna averci a che fare, ed è uno stravolgimento di tanti significati che abbiamo tentato di diffondere e di tanti saperi che abbiamo provato a mettere in comune. E’ una storia così virale al punto da attecchire anche in contesti un po’ dubbiosi, dapprincipio, di quelli che dicono di averci tanti amici gay e poi però confidano che gli fa schifo un figlio cresciuto da due maschi.
Volete sapere cos’è il gender? E’ il nome che possiamo dare alla paura diffusa di tante persone che non accettano cambiamenti. E’ il nome che possiamo dare ai diritti che vengono oggi negati. Il resto è solo fuffa. Nulla di vero. E per onestà intellettuale qualcuno dovrebbe dirlo, finalmente. Dite che si tratta di una balla colossale. Ditelo. E ragioniamo delle cose che voi non volete: le unioni gay, le adozioni gay, le famiglie omogenitoriali, l’educazione di genere nelle scuole. Sono queste le cose che non volete, no? Allora sapete cosa?
Io non voglio il crocifisso attaccato alla parete delle scuole e non voglio l’ora di religione. Io non voglio preti in una scuola, pubblica, che deve essere laica.Possiamo partire da questo?
Negoziamo, please.