Continuano i "racconti" della finta antisessista, tale Eretica, siciliana "precaria" e femminista. Qui, da "buona femminista" dimostra il suo "amore" e "I SUOI DOPPI STANDARD" in merito agli esibizionisti "MASCHI".
Il sottoscritto è contrario agli atti di esibizionismo nudista pubblico sia da parte degli uomini sia da parte delle donne. Eretica invece guardate cosa fa... Per "conto terzi" appoggia violenze fisiche nei confronti degli uomini dando sfogo alla misandria che caratterizza le fallite femministe della sua risma.
https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/07/05/quel-cazzo-che-non-avevo-previsto/Sono le due del mattino ed esco dal lavoro. Di solito rientro in bici, ne ho per mezz’ora, ma oggi è sabato e vado a una festa da amici. Quando mi hanno assunta al bar, ho pensato subito che attraversare la città in bicicletta in piena notte avrebbe potuto essere pericoloso, ma non avevo scelta e comunque, fino ad ora non è mai successo nulla. Il quartiere dove sono diretta è in cima a una collina e ci sono 37°, decido quindi che non ho nessuna voglia di pedalare e chiamo un taxi.
“Sono 20 euro di corsa, ma almeno farò più in fretta… e poi nessuno mi scasserà le ovaie durante il tragitto.”
Scendo dal taxi e comincio a camminare e ad addentrarmi nelle stradine che portano a casa del mio amico, dove sono tutti gli altri. E’ tutto tranquillo, sono sola e tira un venticello leggero, è il weekend, i miei amici mi aspettano… insomma, va tutto bene.
Un tizio si ferma in macchina accanto a me, chiede un’informazione. FIUUUU niente di grave, e io che immaginavo già fosse una persona rompicoglioni pronto a commentare il mio didietro o a propormi un giro in macchina! La prova che mi sbaglio e che non ci sono solo stronzi su questa terra. Poi, il tipo riparte, piano piano, per la sua strada. Il poveretto deve essersi perso, penso, si starà guardando intorno per capire dov’è. Si ferma 20 metri dopo e aspetta che gli passi di nuovo di fianco, per dirmi: “Hey, ho dimenticato di chiederti una cosa…”. Mi volto e do’ un’occhiata dentro l’abitacolo per sentire cosa vuole ancora, e il tizio è lì, che mi guarda con gli occhi spalancati dietro i suoi occhialetti da giovane sfigato, con il cazzo in mano intento a farsi una sega. CUCU’! E grazie per il trauma!
Posso così dire che avrei potuto/dovuto/voluto reagire altrimenti. Gli ho gridato incazzata una cosa che in italiano si può tradurre con: “Fai schifo!!”/“Sei una merda!” e ho continuato per la mia strada, decisa, scuotendo la testa, furiosa.
Nei secondi subito dopo, mi sono resa conto che non ci avevo neanche pensato, alla mia reazione. Era venuta fuori così, d’urgenza, ma non era esattamente ciò che volevo davvero fare. Anche i miei amici, una volta arrivata e raccontato l’accaduto, mi hanno detto che avrei potuto prendere la targa e denunciarlo, sfotterlo, scoppiare a ridergli in faccia… altri invece hanno detto che ho fatto bene ad andarmene subito, come se fossi in pericolo. In realtà non mi sentivo in pericolo. Non ho avuto paura, ero profondamente schifata, e mi sentivo umiliata e volevo allontanarmi il più in fretta possibile da quella tristezza.
Ma dopo qualche secondo quel subbuglio di emozioni si era già trasformato in furia. Mi pento di non averlo massacrato di botte. Quello che avrei voluto fare davvero, e che vorrei fare se mi ricapitasse di trovarmi davanti uno stronzo che mi costringe a vedere la sua vomitevole erezione mio malgrado, è fare il giro della macchina e trascinarlo fuori e riempirlo di mazzate, fargli sputare le budella, spaccargli faccia e denti a calci e lasciarlo in sangue per terra. Magari anche rigargli quella sua macchina di merda.
E’ esagerato? Non lo so, non mi interessa. Se mi ricapita io lo faccio.
Mi compro uno spray al peperoncino e me lo porto dietro, spruzzo gli stronzi che ogni 20 passi mi fanno un commento o cercano di mettermi la mano sul culo e poi li saccagno di mazzate.La cosa triste, con questo genere di esibizionisti, è che sono deboli, minuscoli e pietosi, ma riescono comunque a importi il loro cazzo. Tu ricevi quella che io mi sento di chiamare una violenza contorta e infame e poi rimani con la tua rabbia.
Rimani con la rabbia e la frustrazione malgrado il tizio non sia nient’altro che una povera merdaccia e ti chiedi come si sta a svegliarsi una mattina e dirsi: “Vabbé sono un tipo a posto, un tizio simpatico. Mi piace girare in macchina di notte e mostrare il mio cazzo duro alle ragazze che girano sole per strada, è il mio passatempo…”
Poi chiaramente, stanotte l’ho sognato, e oggi mi sento ancora nervosa e disgustata, malgrado il fatto di averci riso sopra con gli amici. Non c’è nulla che mi renda più furiosa di non riuscire a camminare a cuor leggero per le strade della mia città. Questa volta mi ha presa alla sprovvista, ma lo giuro a me stessa, il prossimo che prova ad infastidirmi lo faccio pentire di essere uscito di casa.
Ps: è una storia vera. Grazie a chi l’ha scritta e raccontata.