Autore Topic: Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.  (Letto 52496 volte)

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Offline Angelo

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #30 il: Marzo 22, 2015, 20:21:51 pm »
La campionessa Eretica, mai doma di combattere i fascismi, amplia la definizione di fascismi. Peccato che la stessa definizione...

Uno dei modi per ragionare di prevenzione allo stupro è quello di affrontare il tema della sessualità consapevole e consensuale. Non importa se fai sesso con uno o cento persone contemporaneamente, ma l’unica questione che ci riguarda è accertarci che sia consensuale e che sia sesso protetto. Non dico che accanto dovreste avere un gendarme armato di fucile. Si intende che dovreste pensarvi contraccettivo-muniti, possibilmente senza telefonini utilizzati per riprese destinate al mercato online dei porno amatoriali.

Stupro L'Aquila, Tuccia condannato a 8 anniSi diffonde l’usanza di immortalare l’attimo in cui ti si erge il pene, come se non bastasse più un racconto, per quanto dettagliato, della questione. Serve la prova provata e così non importa quanto e come vi rendete ridicoli, o quanto e come decidete di violare la privacy della persona che sta con voi, quel che a voi importa è poter fare l’upload di un video di pessima qualità per ottenere milioni di condivisioni e tremila like. Tanto, mentalità vuole, che è sempre lei a rimetterci in reputazione. La ‘zoccola che ve l’ha data’ e che non si immagina mai nell’atto di averla presa. Perché il sapere circa la sessualità della donna si basa per lo più su dicerie, sul vanto di uno spaccone che vi descrive la vulva come fosse un terreno cavernoso in cui potete scovare molteplici gallerie.

Sarà per questo che sarebbe utile che nelle scuole si potesse discutere di educazione sessuale. E non per fare ‘lezioni di autoerotismo’, come titolava ieri Il Giornale, la cui credibilità, grazie a queste boiate propinate a un pubblico che dai commenti si deduce non essere decisamente sveglio, è oramai pari a zero. L’educazione sessuale ti permette di capire un paio di cose essenziali. Per esempio: che la sessualità differisce tra persona e persona, è necessario l’ascolto, è necessario parlare di consenso.

Se una donna ti dice sì allora è ovvio che sì. Poi ci sono mille altri segnali che il perfetto amante, dotato di un minimo di genio, è in grado di notare. Per esempio: se lei è ubriaca, balbetta a malapena, non penso sia in grado di dare il proprio consenso. Se voi ci fate sesso, immaginando che anche lì possa applicarsi la regola del silenzio assenso, state commettendo un grande errore. Se lei ha preso qualche droga e il suo sguardo non è vigile, credo sia impossibile che possa darvi il suo consenso. Se lei inizialmente sembrerebbe essere d’accordo e poi non lo è più, dovete pensare che da noi non vige il vis grata puellae. Non sta scritto da nessuna parte che lei debba finire quel che ha iniziato. Se lei vi dorme accanto, per una ragione qualunque, perché siete in campeggio o non so dove, se iniziate un gioco di toccamenti e lei non dice niente, è anche possibile che non capisca quel che le succede.

D’altronde non ho mai capito perché mai a qualcuno possa piacere fare sesso con una donna priva di sensi o che non dà granché segni di godimento. Se a lei non piace come fa a piacere a voi? Salvo che non la consideriate unicamente come un oggetto dei vostri desideri, direi che il punto cruciale sta nel vostro grado di consapevolezza sulla questione. Siete o non siete in grado di capire quando una donna è viva, respira, parla, è consapevole, o è svenuta? Avete chiaro che un corpo inanimato non è molto partecipe? Vi è chiaro che farvi largo tra le cosce di una donna, quando lei dice di no o non può dare il consenso, non è una cosa ragionevole? Si chiama stupro ed è così che va inteso, a prescindere da chi lo compie.

Non è una cosa che riguarda particolari etnie, culture, classi sociali. È una questione di genere. Si immagina che una donna debba essere vincolata al ruolo che le è dato biologicamente. Allora, prima ancora di opporvi ai gender studies, che in qualche modo vi illustrano che gli stereotipi di genere vanno combattuti, affinchè si compia un cammino paritario, se siete quelli che si battono il pugno sul petto dicendo che “non bisogna toccare le Vostre donne” dovreste capire che una delle ragioni per cui lo stupro avviene, sempre che voi vogliate prevenirlo, è proprio la scarsa conoscenza che si ha a proposito dei generi, degli orientamenti sessuali, della sessualità.

Se dite di essere contro la violenza sulle donne e poi vi opponete alla sensibilizzazione che si può fare a prevenzione degli stupri, direi che siete un po’ confus*. E badate che io non ce l’ho con un solo genere perché non ho problemi a parlare di violenza commessa da donne, ma quando si parla di stupro, a meno che non viene subìto da uomini stuprati da altri uomini, come, ad esempio, avviene in qualche carcere, si parla di un fatto preciso: la donna viene intesa come passiva, mai soggetto, autodeterminato, con una propria volontà e propri desideri. Se tu decidi al posto suo, che tu sia di destra o di sinistra, che tu frequenti uno spazio di estrema destra o un centro sociale di sinistra, sempre un fascista resti.

Così amplio la definizione di fascista: è la persona che prevarica le decisioni altrui, che evita di considerare chi gli sta di fronte un soggetto desiderante. Allora, in questa prospettiva, la discussione va ampliata, senza fare sconti per nessuno, che siano muratori, militari, parrucchieri o secondini, militanti o farmacisti, senza che si offenda ciascuna di queste categorie, si tratta di un cattivo rapporto tra uomini e donne basato, sostanzialmente sulla totale ignoranza di quel che una donna desidera.

Il fatto è certo, lo so per esperienza, se vuoi fare sesso con una donna, a costo di apparire pedante, la domanda è una: vuoi farlo con me o no? E se non c’è risposta, o non è chiara, o è inibita, timida, sarebbe buona cosa che rimetteste il vostro pene nella sede predisposta e parlaste d’altro. Perché si, parlarne, a volte, aiuta.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/22/prevenzione-stupro-passa-per-conoscenza-sessualita/1526108/


Quindi cara Eretica, tu sei fascista secondo la tua definizione. Tu hai fatto le seguenti azioni:

bloccato i commenti che pur senza offese finivano sul tuo blog "collettivo" FaS. 

hai collaborato al rapporto ombra CEDAW, capitolo 15, che è STATO IMPOSTO al resto della popolazione italiana tramite Convenzione di Istanbul.

censurato sulla pagina facebook (e non solo) qualsiasi voce contraria

hai tacciato di scarsa intelligenza i lettori di un giornale perchè contrari alle tue idee mentre tu ti elevi a unica in grado di capire cosa ci sia scritto nei libri gender (che è bene ricordartelo SONO STATI IMPOSTI DA UN GOVERNO DI SOGGETTI IMPOSTI SENZA PASSARE PER LE URNE) e reputi tali idee come valide per combattere la violenza sulle donne.


Che Genio Eretico!  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #31 il: Marzo 24, 2015, 20:38:13 pm »
Un'altra conferma dell'appoggio di Eretica alle istanze mondialiste. Zerbineria allo stato puro.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/24/bagnasco-e-la-teoria-del-gender-siamo-tutto-transumani/1533707/

Perciò esiste un umano e un transumano. L’umano è l’elemento puro, decisamente ariano, quello che ha identità, storia, e si rifiuta di mutare in forme sconosciute e inaccettabili. L’umano rappresenta l’equilibrio, è destinato a dominare il mondo, a controllare che la discendenza mantenga eguale livello di purezza. Nessuna diversità può essere accolta. Nessun intervento esterno, scientifico, perché tutto va accettato come natura crea. E dunque cattive sono le donne e gli uomini che vogliono avere figli anche se la “natura” non glielo ha permesso. Cattivi i gay, le lesbiche e ancora di più le trans, o addirittura quegli elementi queer che non si riconoscono in una identità precisa. Tu nasci uomo e puoi essere quel che vuoi. Nasci donna e diventi qualcos’altro. E mammamia che confusione. Gente con il pene che si fa crescere le tette e poi si dichiara lesbica. Quella che aveva la vulva e però si fa crescere la barba ma vuole comunque generare e partorire un figlio.

Le cose tra noi umani sono molto più semplici. L’amore vero, quello puro, si sa, è tra un uomo e una donna. Di quelli che vivono a momenti come i mormoni, senza tecnologia e più vicini all’età in cui non esisteva neanche il fuoco. I figli devono nascere nel modo antico, se il figlio o la figlia nascono con vagina e pene bisogna mutilare e scegliere al posto loro quel che devono essere perché l’essere intersessuale ci fa schifo. Così vanno le cose nel nostro mondo perfetto, fatto da gente perfetta, che ha comunque pietà per questi esseri sbagliati. Vogliamo curarli, mica bruciarli vivi. Un tempo c’erano persone più incivili che si lasciavano influenzare dalla paura. Ora sappiamo che non ci fanno paura. Sono figli di Dio ma noi siamo i figli venuti meglio. Quelli invece non hanno la forma giusta.

Ora voi ditemi se ho interpretato bene il pensiero dell’umanesimo così definito da cardinali e destra cattolica. Se ho inteso quel che si vuol dire, immaginando che vi sia una categoria di umani superiore all’altra, vorrei discutere del termine transumano, dal transumanesimo. Il transumano è una persona che aumenta capacità fisiche o cognitive grazie alle scoperte scientifiche. E’ quello che migliora la condizione umana cercando di prevenire malattie e invecchiamento. Un filone del transumanesimo si presta a interpretazioni fantascientifiche. Sposa l’ipotesi che in un futuro prossimo le persone possano essere transumane, cyber corpi, implementati grazie alla tecnologia, dunque quasi dei robot, macchine, così come le giudicherebbe chi, invece, resta fedele all’umano puro. Dunque, paragonando le due rappresentazioni degli esseri viventi potremmo dire che in un prossimo futuro potrebbe realizzarsi una società simile a quella della serie televisiva svedese Äkta människor (Real Humans).

La destra cattolica, perciò, sta tentando di preservare l’umanità da una lotta tra macchine e umani, ed è possibile che vedano le persone gay, lesbiche, trans, intersessuali, bisessuali, queer, come umani che per presunzione vorranno trasformarsi in macchine. Non so che genere di cibo abbia mangiato chi ha questo genere di visioni del futuro ma sono certa di un fatto: chi parla di persone dalle diverse e libere identità, quelle per scelta e non per imposizione etero/normativa, come fossero dei robot, degli elementi impuri dai quali la società umana dovrebbe difendersi, a mio avviso, non so per quale ragione, viene fuori da un periodo di ibernazione di qualche secolo. S’è svegliato, ha visto tutta questa gente così diversa, il potere temporale della Chiesa messo a rischio dall’autonomia laica di chi può perfino – udite udite – esigere lo sbattezzo, uomini che dicono di essere donne e donne che dicono di essere uomini, donne e uomini che si danno baci, con la lingua, con persone dello stesso sesso, e allora gli è venuto coccolone. C’è da capirlo ma anche da rasserenarlo un po’.

Ordunque, mi appresto a fornire un rapido aggiornamento di quel che sono gli umani oggi. Il Transumanesimo ci ha corrotti tutti quanti, clero e cattolici inclusi. Portiamo occhiali, bypass, usiamo la tecnologia per esami diagnostici e per interventi di macro e micro chirurgia. Le scoperte scientifiche mirano a migliorare la nostra vita, a renderla più duratura, e giusto qualche giorno fa l’associazione psicologi italiana ha detto che l’omosessualità non è affatto una malattia e che l’ideologia gender non esiste. Esistono gli studi di genere che ampliano lo sguardo oltre alla dicotomia rigida uomo/donna, perché il mondo è popolato da persone tanto diverse, per genere, etnia, cultura, religione, e immaginare che tra queste vi sia una tipologia superiore alle altre abbiamo stabilito già, in tempi non esattamente così remoti, essere qualcosa di profondamente discriminatorio e sbagliato.

In ogni caso io rispetto le idee di tutti quanti e se c’è chi vuole mantenere viva l’idea di purezza del genere umano, vorrò vederli sperimentare tale purezza a partire dalla rinuncia della medicina, la tecnologia, tutto quanto. Quando vi vedrò vivere in casette povere, a scrivere con penna e calamaio su carta antica e alla flebile luce di una antichissima lanterna. Se vi vedrò benedire i figli del popolo mentre li vedrete morire di vaiolo, morbillo o peste, allora, forse, mi renderò conto di quanto superiore sia quell’esempio di umanità per me oramai tramontata.

Corre l’anno 2015. Qui la Transumana Eretica vi dice che nel pianeta terra ci sono modesti focolai di rivolta da parte di soggetti che vorrebbero ripristinare l’ordine medioevale. Chiediamo aiuto alla popolazione di Marte: diteci, voi come avete superato questa fase?
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #32 il: Marzo 25, 2015, 22:25:08 pm »
Guardate questo fenomeno della Puppato ( PD) che altra genialata scrive... Naturalmente una femministata alla Fikasicula (molto amica delle curde ma molto sorda ai lamenti delle ucraine del Donbass).
Altro che fatto quotidiano, questi sono "fatti" quotidianamente...
Naturalmente questa "campionessa" di femminismo, esponente ben pasciuto e nutrito del PD, prende ad esempio i paesi scandinavi o la Germania per il femminismo, per le minchiate. Mai che invece prendessero ad esempio la Germania o i Paesi scandinavi su cose in cui sono veramente bravi (organizzazione, maggiore rispetto dell'ambiente, fisco più serio, politici meno corrotti). 'Sta campionessa di femminismo prende ad esempio il peggio...  :sick: :sick: :sick:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/25/democrazia-paritaria-via-kurdistan-puo-essere-modello/1536653/


Molte volte ci capita di prendere a modelli la Germania o i paesi scandinavi, come esempi di democrazia superiore alla nostra. Non mi era mai capitato invece di poter prendere ad esempio la comunità kurda che vive in Turchia. Grazie allo splendido lavoro di Emanuela Irace che ha visitato e raccolto le testimonianze in quei luoghi semi-dimenticati dalle cronache italiane e tornati alla ribalta solo ora grazie alla guerra contro l’Isis da parte dei kurdi-iracheni.
Il popolo kurdo ha subito ogni sorta di violenza nella storia e vive ancora oggi il dolore di non avere una terra da chiamare patria, divisi tra più stati nati nel XX secolo. Hanno fatto scalpore e suscitato la simpatia occidentale, le immagini delle donne che combattono al fronte, quasi a dare un’immagine plastica di chiara ed evidente contrapposizione con l’oscurantismo del califfato. La democrazia paritaria kurda però non si riduce a questo, ma anzi fa di quella regione uno degli esperimenti di democrazia e parità di genere più avanzati al mondo.
Dopo le elezioni amministrative, avvenute un anno fa, a fine marzo 2014, il partito di Erdogan ha rafforzato il controllo sulla Turchia, ma non nella provincia di Van, a maggioranza kurda dove si è imposto il Bdp, “Partito della pace e della democrazia” del leader kurdo Ocalan. La particolarità del Bdp è di avere la doppia carica su tutta la gerarchia interna, ogni ruolo dev’essere occupato contemporaneamente da una donna e da un uomo. Dopo quest’ultima tornata elettorale il partito ha esteso la regola anche alle amministrazioni in cui ha vinto e oggi le città governate dai kurdi hanno il doppio sindaco. Ankara, che, con Erdogan, nel medesimo momento sta invece distruggendo il disegno di uno Stato laico e modernista messo in piedi dal leader Ataturk negli anni ’30 e sta guidando “indietro tutta” la Turchia, non intende riconoscere la doppia presenza nelle cariche pubbliche. Ciononostante gli amministratori curdi se la sono autoimposta ugualmente, dividendo stipendi e funzioni in modo paritario.
Si può discutere a lungo sul fatto che questa sia o meno una via praticabile, ma sicuramente è un esperimento che va guardato con interesse, per valutare a quali risultati utili per quella società, porterà nel tempo. E’ un momento di evidente travaglio per tutte le democrazie del mondo, messe in difficoltà dall’accelerazione imposta a tutti dall’economia e dal mercato globale. Il modello democratico attuale ha alla base quello della monarchia costituzionale inglese nata nel ‘600, con un forte potere del monarca contrastato da un altrettanto forte potere di controllo da parte dell’assemblea. Da allora si sono sviluppati modelli che hanno sempre riproposto l’equilibrio tra cariche monocratiche e assembleari. Il modello kurdo crea una vera e propria rivoluzione, perché elimina le cariche monocratiche e crea una via alternativa di democrazia paritaria e partecipata, attraverso l’assunto che i due generi sono indispensabili alla migliore scelta, al più avanzato cambiamento. Osservare lo sviluppo di questo modello potrebbe aprire frontiere di sviluppo impensabili anche per l’Occidente.
 
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #33 il: Marzo 26, 2015, 00:14:22 am »
Un altro prode maschio da cortile difende a spada tratta le teorie gender... Manco a farlo apposta il prode con la sua ONG difende LE DONNE DEL SALVADOR...

http://www.soleterre.org/it/info-center/notizia/i-diritti-delle-donne-el-salvador
pare pure che aiuti i bimbi ucraini (quelli del Donbass pare di no, ribadisco il pare di no).
http://www.soleterre.org/it/info-center/comunicato/ong-italiane-unite-l%E2%80%99emergenza-ucraina


Comunque, ecco le parole del difensore dei diritti LGBTQ e delle femministe...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/25/bagnasco-gender-non-complotto/1534103/

Il Cardinale Angelo Bagnasco ha il diritto di pensare quello che meglio crede. Qualcuno però dovrebbe spiegargli che gli studi di genere non sono una ‘teoria del complotto’ contro qualcosa o qualcuno ma molto più semplicemente il risultato di un incrocio di metodologie differenti che hanno come obiettivo il chiedersi quali sono le dimensioni che costituiscono il sistema identitario di un individuo, come stanno in rapporto alla società e alla cultura.

Gli studi di genere spesso parlano di diritti universalistici e di categorie umane discriminate. Valori che una Chiesa interprete del messaggio di Cristo dovrebbe tradurre in pratica senza alcuna riserva. Prima ancora dell’articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti) ci avevano pensato dalle parti del Cardinale “Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questo” (Mc 12,29-31).

Quindi leggere che “il gender edifica un ‘transumano‘ in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità” (persone fluide che pretendano che ogni loro desiderio si trasformi in bisogno, e quindi diventi diritto) deve farci riflettere se davvero è frase di Angelo Bagnasco a dirlo: il capo di una Conferenza Episcopale che continuamente si chiede quale sia il senso di tali studi tanto da chiedere in passato al governo Renzi di mettere al bando i libri di testo (pagati con Fondi Unar – Dipartimento per le Pari Opportunità) per le elementari e le medie che trattano il tema di genere educando alla diversità.

Questi studi sono invece molto importanti specie in Italia, laddove il contesto sociale e culturale è caratterizzato da una considerevole rigidità nei ruoli e nei comportamenti di genere (appunto). Che spesso sfociano in violenza di genere partendo da atteggiamenti tradizionalmente ancorati a un modello patriarcale. Per esempio nella letteratura scientifica si sta studiando sempre di più il fenomeno del bullismo omofobico in quanto diretto a quei compagni, siano essi di genere maschile o femminile, che sono percepiti come devianti in termini di identità di genere perché con atteggiamenti che si allontanano da quelli tipicamente percepiti come maschili o femminili.

Quindi non sarebbe necessario essere omosessuali per divenire bersaglio del bullismo omofobico. Allo stesso modo l’attaccamento ai modelli maschili ‘virili’ tradizionali può tradursi in aggressioni fisiche, verbali e sessuali nei confronti delle donne (114 femminicidi nel 2013), soprattutto all’interno della famiglia. Secondo i dati Istat del 2014, in Italia una donna su tre – tra i 16 e i 70 anni – è stata vittima nella sua vita dell’aggressività di un uomo, per un totale di quasi 7 milioni di persone. Queste condotte hanno anche una forte ricaduta psicologica sulla condotta dei bambini che, talvolta, diventati adolescenti, assumono a loro volta atteggiamenti aggressivi nei confronti dei coetanei o dei più piccoli (bullismo).

Da una ricerca svolta da Telefono Azzurro all’interno del progetto europeo ‘E-Abc – Antibullying Campaign‘ su un campione di 5.000 adolescenti italiani, è emerso che 1 su 5 è vittima di bullismo, soprattutto tra le pareti scolastiche, dove un ragazzo su due dice di aver assistito a episodi di bullismo, il 15% di esserne stato vittima, mentre il 16% ammette di essere un bullo. Tra le vittime di bullismo, si tratta per il 40,5% di studenti con genitori che abusano di alcol e per il 31% di giovani che convivono con familiari che in casa risolvono i conflitti con la violenza. Tra i bulli, il 44.2% è vittima di violenza familiare.

Come Presidente della Ong Soleterre sono convinto che i progetti che come associazione realizziamo per prevenire la violenza nei confronti di donne, bambini e Lgbti e che trattano il tema di genere siano un aspetto imprescindibile del progresso e dello sviluppo in tema di riconoscimento dei diritti umani. Viene da pensare se è vero che secondo il Cardinale le Ong farebbero parte di  una ‘governance mondiale’ di inventori e manipolatori.




Il finale che ho sottolineato è emblematico.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #34 il: Marzo 26, 2015, 00:35:35 am »
Citazione da: Angelo
il gender edifica un ‘transumano‘ in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità”
Bagnasco o no, la frase coglie il punto: il gender è solo una tappa verso il postumano che mira ad eliminare il maschile e l'umano tout court.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #35 il: Marzo 26, 2015, 03:10:03 am »
Bagnasco o no, la frase coglie il punto: il gender è solo una tappa verso il postumano che mira ad eliminare il maschile e l'umano tout court.
Concordo su questa frase che hai evidenziato.

Intanto a Kiev le amiche "Eretiche" ...

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=922485917782838&set=p.922485917782838&type=1&theater

Così simili all' "Eretica" da esser celebrate dal Corsera...

http://27esimaora.corriere.it/articolo/la-storia-di-natasha-madre-surrogataquesti-figli-non-hanno-niente-di-me/
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #36 il: Marzo 28, 2015, 14:23:59 pm »
Angelo, stai facendo troppa confusione ...
se vogliamo analizzare la posizione di Eretica, dobbiamo restare in tema, magari cercando documentazione alle nostre varie affermazioni
ma tirare dentro in un post su eretica altri soggetti che hanno in comune con essa quasi solo il profumo dell'area su cui gravitano, non aiuta a ragionare ...
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Offline Angelo

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #37 il: Marzo 28, 2015, 16:52:54 pm »
@ Cosimo

Parzialmente vera la tua affermazione.
Mi spiego meglio.

Eretica è favorevole a :
1 ) lezioni basate sulle teorie gender nelle scuole italiane
2 ) femminismo imposto nelle scuole italiane come mezzo per combattere "la violenza maschile"
3 ) gruppi anticlericali tendenzialmente violenti (vedesi casi di aggressioni alle sentinelle in piedi)
4 ) autodeterminazione dei corpi femminili, quindi implicitamente ma non esplicitamente, favorevole alle donne che affittano gli uteri, madri surrogate, donatrici di ovuli etc (come le donne ucraine che in seguito alla guerra sponsorizzata e finanziata da gruppi politici affini al suo, fanno le madri surrogate).
5) Eretica non si è dissociata dalle Femen e non mi pare le abbia criticate. Inoltre le Femen sono state fotografate a manifestazioni naziste in Ucraina.
6) Eretica non mi pare abbia criticato le Pussy Riot che risultano elementi di disturbo finanziati dagli USA in funzione anti russa

Eretica si definisce:
1) Antifascista
2) antisessista
3) di sinistra radicale
4) femminista

I 4 punti cozzano o contraddicono i 6 punti più sopra. Sono fatti.

Su una cosa hai ragione (ecco il perchè del "parzialmente vera" iniziale) . Dovrei organizzare meglio il mio pensiero. Lo strutturerò meglio in modo da rendere più chiare le contraddizioni del soggetto analizzato.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #38 il: Aprile 01, 2015, 08:49:41 am »
Dovrei organizzare meglio il mio pensiero. Lo strutturerò meglio in modo da rendere più chiare le contraddizioni del soggetto analizzato.


 :ok:
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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #39 il: Aprile 07, 2015, 21:03:40 pm »

Come è sempre più evidente, Fikasicula ha lacrime solo per le combattenti che non danneggiano gli interessi USA...

https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/04/05/donne-dellisis-reclutate-da-estremisti-ipnotizzatori/

Da un po’ di tempo non si fa che parlare delle donne dell’Isis. Di tutti gli argomenti che si potrebbero trattare a proposito di questa organizzazione estremista quello che più preme all’occidente, come sempre, è il ruolo, la funzione esercitata dalle donne. Dapprincipio sono stati pubblicati articoli in cui si parlava della maniera orrenda in cui gli uomini dell’Isis trattavano le donne. Vendute come schiave, uccise se non volevano sposarsi, costrette alla riproduzione per generare figli di jihadisti, con dei comandamenti da rispettare sotto stretta sorveglianza di altre donne cattivissime. Dopo un po’ cominciò a circolare un manifesto in cui ‘sta gente spiegava come doveva comportarsi una donna. Niente scuola o lavoro, figli, marito e famiglia, combattenti solo se necessario e sotto gli ordini dei capi maschi, preferibilmente nel ruolo, un po’ più nascosto, di cecchine.
Tutte queste voci, che non posso dire siano vere o meno, si sono arricchite, qui da noi, in Italia, di un pettegolezzo offensivo che voleva Greta e Vanessa arruolate in quell’esercito. Per dimostrare ciò è stata fatta circolare un’immagine di una donna curda, combattente a Kobane, spacciandola per Vanessa alle dipendenze dell’Isis. L’immaginario medio dell’uomo un po’ fascista, avendo in mano poco più che illazioni e gossip menzognero, ha concluso che le due donne, durante il loro rapimento, avessero perfino avuto rapporti sessuali con i carcerieri. Un’infamia, una diffamazione, motivo per cui, le due ragazze, da quel che ho letto, hanno incaricato avvocati per denunciare chi ha parlato in questi termini. Quando parlo di immaginario fascista penso a quella mentalità coloniale e razzista che non avrebbe mai permesso all’uomo “nero” di stare con una donna bianca e una donna bianca che si dà all’uomo nero sporca la razza, è una zoccola che tradisce la razza alla quale invece dovrebbe essere orgogliosa di appartenere.
donne-isisPerciò che c’è di meglio che continuare questa narrazione su quel che è l’Isis, dicendo che rubano le “nostre” donne? Addirittura le stregherebbero. Donne che si lasciano irretire da jihadisti e accorrono in loro aiuto per sposarli, dare loro dei figli, che presumibilmente nasceranno con un mitra in mano e una bomba nel pannolino, e per combattere al loro fianco da vere combattenti Isis. Il ritratto che si fa di queste donne, che oramai sono diventate fenomeno di costume da descrivere nei rotocalchi rosa, è di donne vissute nell’occidente che sono musulmane e si sentono tradite dagli impedimenti rispetto alla loro religione, altre si fanno convincere della bontà di quella causa e poi ci sono le bianche, imperdonabili, che per beccare un uomo si convertono e diventano musulmane e così si espongono a commenti parecchio sessisti. Pare che quelli lì le convincano dicendo loro che l’occidente le maltratta, che le mercifica, le rende oggetti sessuali e invece là saranno rispettate in quanto mogli e madri e mai faticheranno un solo giorno in vita loro fuori casa.
E figuratevi che se io avessi qualche anno meno, sentite queste meravigliose proposte, sarei subito volata lì da loro apposta per diventare la regina del focolare… si si, come no. Roba che neanche il vademecum della sottomissione scritto dalle nostre parti può dare altrettanta soddisfazione. In ogni caso alla donna non si riconosce la tendenza ad essere violenta. Se fa la guerra è sempre per conto di qualcun altro, che sia un uomo o uno stregone, che siano consapevoli e innamorate o stregate e sotto incantesimo, comunque sia non si ammette il fatto che le donne possano combattere senza che vi sia alcuna differenza tra loro e i loro colleghi uomini.
islamofobiaInfine mi chiedo se si sono rincitrulliti i giornalisti o se davvero abbiamo voglia di seguire il correntone islamofobo che parla dell’Isis come se rappresentasse tutto l’Islam e oltretutto parla delle donne come delle autentiche imbecilli pronte a correre in cerca del pene esotico dall’altra parte del mondo. Ci sono quelli, poi, che si spingono perfino oltre. Danno i numeri, di quante donne sono partite e andate in Siria e non sono più tornate, o di quelle che sono partite per vacanza o chi lo sa, per ricerche, per motivi di studio, e vengono incluse nell’elenco delle spose jihadiste pronte ad essere recuperate in una azione simil Rambo per riportarle a vivere meravigliosamente il modello occidentale. Questione è: come sanno queste cose? Chi, come quando? Le calcolano sulla base dei viaggi? I biglietti aereo? I passaporti? E metti che una sta in quelle zone per altri fatti, come la mettiamo?
Non so perciò quanto sia vero e sono comunque certa che l’approccio per trattare questo tema è non solo pruriginoso, un po’ morboso, ma anche parecchio neocolonialista. Se è vero che partono così tante donne per andare a imbracciare un fucile accanto a questi maschilisti dell’Isis bisognerebbe capire perché. Cosa mai ha negato loro l’occidente per farle fuggire? Cosa le ha indotte ad abbracciare quella causa? In generale, cosa ha indotto alcune persone musulmane a dare retta a chi ha estremizzato il proprio credo? Leggevo ieri, per l’appunto, un pezzo che parlava della presunta laicità di alcuni paesi occidentali che impongono alle donne musulmane un modello di vita che quelle non vogliono copiare. Un atteggiamento normativo, autoritario, quello di chi dice che se sei qui da noi devi obbedire alle nostre leggi e dunque via il velo, niente moschea, nessun luogo o tempo per farti pregare, niente di niente, e tutto ciò non ha forse l’effetto di causare l’irrigidimento identitario di chi lo subisce?
E poi vorrei capire un’altra cosa: se ai mezzi di informazione occidentali interessa tantissimo la sorte delle donne che stanno laggiù, com’è che non hanno applaudito e regalato prime pagine alle donne curde, combattenti di Kobane, libere, artefici del proprio destino e in prima fila nella trascrizione del modello di Stato che vogliono realizzare, in cui la donna ha un ruolo centrale e si parla di diritti civili a tutto tondo? Perché gli unici che hanno parlato di loro hanno semplicemente commentato di quanto siano belle, esteticamente belle, senza riconoscere loro altro ruolo che quello di decorative intrattenitrici sessuali dei compagni d’armi? Perché non si parla di quel che succede lì dove c’è una meravigliosa parte laica, donne incluse, che combattono contro gli estremisti dell’Isis? Perché si pretende che la parte del liberatore la faccia l’occidente e non si riesce mai a riconoscere un merito per chi abita lì? Io so perché. E voi?
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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #40 il: Aprile 09, 2015, 15:36:36 pm »
Eretica oramai soffre a causa dello scorrere inesorabile del tempo... Il corpo pian piano cede, non risponde più come prima, le amiche diventano sempre più evanescenti e perse tra l'alcool e qualche canna (intervallate da "Biancaneve"  :shifty: politicamente corretta e qualche pillola di ansiolitico) . I discorsi femministi fanno sempre meno presa tra le giovani femministe e i femministielli che oramai hanno occhi solo per i cellulari di ultima generazione, il vestito all'ultimo grido e le serate perse tra droghe e alcool parlando del nulla per evitare di dire a se stessi che si è poco meno di zero. L'animale domestico a 4 zampe in casa pure sembra meno utile quando si diventa trasparenti per gli occhi maschili, gli stessi occhi maschili che hai condannato come colpevoli nei tuoi scritti. La "fama" ti ha reso la vita una fame esistenziale e non puoi farci nulla. Quando una palla di neve rotola per il pendio della montagna è destinata a schiantarsi, non a sciogliersi al sole.

Eh, Eretica, che ci vuoi fare? Tutti invecchiano. Tutti siamo destinati alla terra umida e fredda. Qualcuno sarà rimpianto, molti  femministielli invece saranno il cesso naturale dei vari animali dei cimiteri, dei cessi che non saranno puliti da nessun altro femministiello rimasto in vita e in attesa di ritornare finalmente supino per l'eternità.
Tanto, come spesso capita, leggerai ma non commenterai. Non potresti. non sei in grado di dialogare, non hai la minima possibilità di salvare il tuo passato e il tuo futuro. Lo sai. Vivi in quel limbo, al presente. Però ogni tanto provochi il sorriso con i tuoi insulsi e ridicoli ragionamenti. Essere trasparenti per una femminista è la cosa che più fa male e io lo so bene e "dal vivo" (per non parlare di chi ha subito "la trasparenza"...  :shifty: ) .
Buone risate, questo è ciò che dice "Eretica".

https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/04/07/misogino-e-chi-dice-non-andrei-mai-con-una-prostituta/

Misogino è chi dice “non andrei mai con una prostituta”

Di quanto è più machista la posizione dell’uomo che dice che non va mai a puttane. Lui è il meglio, più santo, più cavaliere, ce l’ha più lungo, perché non ha bisogno di pagare per scopare. E già si verifica lo scontro testosteronico tra uomini, gli uni a dileggiare quegli altri, a definirli come reietti, incapaci di trovare una donna, e così a darne un quadro patetico e poco virile.
Nell’atto di elevarsi dall’uomo che va a puttane, l’altro rivela una identità da bullo, da maschio alfa, invece l’altro è un miserabile, non può stare a capo di nulla, perché la leadership machista si realizza nella possibilità di penetrare fiche e ani perché a quelle femmine apparentemente piace. Il maschio alfa così promuove il modello di sessualità per cui lui le fa urlare e l’orgasmo delle donne è funzionale alla capacità di lui di raggiungere la vetta del successo in quanto conquistatore.
Invece le prostitute raccontano tutt’altro. Parlano di clienti intelligenti, stupidi, persone d’ogni tipo. Belli, brutti, alti, bassi, magri, grassi, padri di famiglia o sciupa femmine. A pensare che il sesso con le prostitute sia una cosa da sfigati è solo quel modello di paternalista che accompagna le pretese abolizioniste con tono da vero uomo, perché di là c’è il falso. Del destino, dei desideri, delle richieste delle donne, a un uomo così, non gliene fotte niente. Perciò io mi fiderei di più di un uomo che non ha pregiudizi e che non tratta le prostitute come fossero buchi di scarto, perché sono persone, e comprare i loro servizi sessuali è una scelta, talvolta un privilegio, e non vergognarsene fa di te un uomo con il quale io vorrei parlare.
Sei tu quello che non guarda le prostitute come poverine, vittime, bisognose della tua virile prestazione da cavaliere d’altri tempi. Sei tu che le consideri lavoratrici e le rispetti come rispetteresti qualunque altra persona che lavora. Quell’altro che dice di difenderle in realtà le disprezza, consegna stigmi, si sostituisce a loro, proietta su di loro una mentalità bigotta, sessuofoba e piena di pregiudizi.
images2Se tu consideri la prostituta una persona che può camminare a testa alta, soddisfatta della propria professione, invece che immaginarla a testa bassa, a rimuginare sul proprio destino da reietta, significa che non hai problemi a rapportarti con lei anche alla luce del giorno. E se in quel frangente incontri l’altro, colui che ti valuta a partire dalla femmina che tu hai conquistato o dalla quale hai comprato servizi sessuali, vedrai nei suoi occhi disprezzo, pietà, compassione, dileggio, a volte cattiveria. Quale immonda fica tu hai penetrato, e come ti permetti a dichiararti un uomo, ed è una dichiarazione frequente quella che racconta come il “vero” uomo, quello che agisce secondo norma prescritta dal mondo antico, non ha mai fatto sesso con una puttana.
E lì c’entra la mentalità fascista, al tempo in cui Mussolini esigeva di colonizzare terre d’Africa, per la quale la gestione dei bordelli serviva veramente a separare la scopata con la “negra” e quella con la donna bianca. Andare a puttane era comunque pericoloso perché si diceva fossero loro la fonte di malattie terribili, e non quegli uomini che non si lavavano neppure il cazzo.
sex workers 3Il pregiudizio, per cui una puttana non è degna d’esser frequentata dal vero maschio alfa, è quello che resiste ancora oggi in quegli uomini che sono cripto/misogini e ancora temono la fica autogestita, con un prezziario esplicito, più di quella che immaginano di aver conquistato. Sono ancora lì a esigere di essere i primi, di averla quasi vergine, a sentirsi dire che sono magnifici a letto e vogliono crederci davvero, perché con la puttana non ne sarebbero perfettamente convinti. Dunque si tratta di misogini e anche di narcisisti ai quali, seriamente, della sessualità delle donne, secondo me, interessa veramente poco.
Sono quelli che temono il confronto, che immaginano che esista una differenza tra le femmine perbene e quelle per male. Così chiamano altre a fare da servizio d’ordine di quelle donne da redimere per riportarle alla condizione antica di carezzevoli voci di sostegno missionario per il bene della autostima di questi stronzi che amano governare il mondo, così come le fiche, e amano normare la maniera in cui si scopa tra esseri adulti e consenzienti.
Mi dà fastidio quello che immagina di essere rispettoso nei confronti delle donne e invece è sessista fino all’osso e neppure se ne accorge. Ma quanto è fastidioso il modo che ha di cancellare desideri e rivendicazioni altrui per imporre i propri. Di quello sguardo pietoso e sessista e misogino e narcisista io so di non aver bisogno e mi dispiace vivamente che le prostitute debbano essere tanto offese nella propria intelligenza perché vorrei che le ascoltaste, senza alcuna remora, per capire quanto è disincantato il loro sguardo nei confronti di questi uomini che esigerebbero di essere targati in quanto salvatori.
Se fossi tu, e tu, e tu, direi che devi calare le brache e ascoltare veramente quello che hanno da dirti le donne. Non quelle che ti fanno stare bene perché riflettono la tua egocentrica versione della storia, ma quelle altre, autodeterminate, ché non tollerano patriarchi, aspiranti conduttori della fica, e se tu provi a sancire un patto per cui sarai tu a dirigere le loro scelte, ti mandano sonoramente a fare in culo. Così faccio io. Maschio alfa, tu che puoi fare ululare di piacere femmine che pensi di non aver pagato, per quanto poi ti porti appresso quella che hai comprato in esclusiva in altri modi, con l’illusione di essere un conquistatore, insomma, tu che guardi dall’alto in basso quelle come me, vedi di andare a fare in culo. Pagando, s’intende.

https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/03/30/lubitz-crepa-in-mondovisione-e-lo-stigma-ricade-sulle-persone-depresse/

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #41 il: Aprile 12, 2015, 16:41:23 pm »
di questo che ne dici? https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/04/11/cara-lea-melandri-la-responsabilita-degli-orrori-del-mondo-e-di-tutt/

Citazione
Di quanti orrori sono responsabili le donne che hanno fruito del bottino di quelle guerre? Quante atrocità hanno compiuto per evitare che altre donne acquisissero maggiore potere e più diritti? Non sono forse quelle che devono scusarsi per essersi servite di molte schiave? Non sono ancora oggi quelle che delegano i ruoli di cura alle immigrate? Hanno mai smesso, le ricche, di provare a usare la propria posizione di privilegio per egemonizzare e zittire le altre donne? Per mutilarle, per farle tacere? Hanno mai smesso di essere al servizio del capitale svendendo le nostre lotte al miglior offerente per tenere buone le precarie e distrarci dal conflitto di classe?

va bene, è una femminista, è una nemica
ma diamole l'onore delle armi: è una che ragiona!
e, forse, fintantochè smuove le acque tra le paucineuroniche, sarebbe il caso di lasciarla fare. Verrà il momento, forse, che potremo confrontarci con il mondo femminista a suon di argomenti e ragionamenti e non più di anatemi
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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #42 il: Aprile 12, 2015, 17:10:35 pm »
di questo che ne dici? https://abbattoimuri.wordpress.com/2015/04/11/cara-lea-melandri-la-responsabilita-degli-orrori-del-mondo-e-di-tutt/

va bene, è una femminista, è una nemica
ma diamole l'onore delle armi: è una che ragiona!
e, forse, fintantochè smuove le acque tra le paucineuroniche, sarebbe il caso di lasciarla fare. Verrà il momento, forse, che potremo confrontarci con il mondo femminista a suon di argomenti e ragionamenti e non più di anatemi

Una che ragiona?

Non c'è nessun FATTO a sostegno della tua tesi.

Ti ricordo i fatti:

1) FaS è stato ringraziato per il contributo al rapporto ombra CEDAW che giustifica, promuove, esalta, finanzia il femminismo. Fikasicula ha contribuito ed è cofondatrice di FaS.

2) Fikasicula/Eretica DIFENDE LE LEZIONI GENDER NELLE SCUOLE. Fikasicula difende le lezioni dove fanno mettere il rossetto ai bambini maschi di 6 anni. Fikasicula ha difeso le autrici (femministe) de "Il gioco del rispetto" dove viene spiegato come fare il gioco del dottore ai bimbi dell'asilo,a travestirsi, a scoprire "il corpo", sotto supervisione di maestre femministe o educate al femminismo mediante corsi pagati dallo stato italiano con le nostre tasse.  Fikasicula ha indirettamente accusato me, assieme al suo amico "Paperino NO" di essere "Complottista".

3) Fikasicula, dopo aver visto il sangue dei padri separati, costretti alla CARITAS grazie alle sue amiche che tengono il culo sulle poltrone di Montecitorio,  SI E' CACATA SOTTO e ha preso una posizione più equilibrata. Questo è l'unico cambiamento che ha fatto. PER PAURA E PER CALCOLO.

4) Fikasicula nel 2008 ha offeso i napoletani nel post "Porno Partenopei" . E' venuta qui e non si è scusata. Così come non si è scusata di averci chiamato :"fascisti, misogini, reazionari, maschilisti, violenti etc."

Se questa è una ragiona, allora, detto francamente, TU NON RAGIONI. Poi puoi pure bannarmi e fare ciò che ritieni più opportuno. La verità non sta alla tua parte. 2+2 fa SEMPRE 4.


Allora questa qui ragiona perchè ha scritto questo?

http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2015/03/24/contro-leducazione-sessuale/


Punto n° 4

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2008/12/27/porno-partenopei/

A telecapri i porno vanno in onda in chiaro. Verso le tre di notte (è accaduto tra il 26 e il 27 dicembre) inizi a vedere scene video con personaggi al maschile che parlano partenopeo e facce ritagliate dalle sceneggiate napoletane. Tutti più o meno brutti come la morte. Quello più vomitevole: il vecchio del gruppo, grasso, pelato e con l’occhio a pazzo. Le donne tutte bellissime e sicuramente straniere.

La storia: non si capisce come ne perché, in casa di un uomo che vive con suo padre (l’anziano porco), transitano bellissime estranee con tacchi vertiginosi e lingerie di pizzo. Una tra queste permane in una stanza assieme ad una compagna di giochi erotici e tiene sul dorso della mano una dose multipla di cocaina.

La polvere bianca pare essere il motivo che sostiene tutte le scene. Una sniffata al vecchio e quello diventa uno slinguazzatore instancabile che se non facesse troppo schifo avrebbe fatto sganasciare dalla risate chiunque si fosse trovato a passare dal canale video.

Forse il suo mestiere non era quello di attore porno. Forse faceva teatro napoletano. Forse le sue parti erano comiche. Di sicuro ha la lingua più molliccia e a spazzola che io abbia mai visto.

Un personaggio che costruisce un immaginario sulle possibilità di incontro di fantastiche donne non riservate solo a giovani virgulti ma persino a vecchi con gli occhi a palla e con una lingua da bue avariato a fare da elemento di attrazione fatale.


Il figlio dal canto suo non era di sicuro meglio. Un po’ più guardabile ma niente di che. Molto “educativa” la scena nella quale scarta un preservativo e con leggiadria lo butta via perché lui è un uomo vero e gli uomini veri se ne fottono di mettere incinta le donne e di mischiare o prendersi malattie. 

Il trucco per aggirare l’ostacolo del divieto di trasmissione dei porno in chiaro penso sia proprio quello di far intuire le penetrazioni senza mai far vedere il pene e di mostrare invece tutto il resto. Se non fosse stato un video che faceva veramente senso sarebbe stato di sicuro un tributo al cunnilingus.


Si scopre così che i partenopei hanno un immaginario erotico che si esercita sulla durata di una leccata di fica invece che su quella di una penetrazione. Il senso resta lo stesso e lo sconforto aumenta se si pensa che si sono appropriati di un elemento introdotto nei porno negli anni della rivoluzione sessuale, quando le donne si guadagnarono il diritto di dire cosa piaceva e cosa no.

Se ne sono appropriati per farne qualcosa che resta una interpretazione da chi la lecca di più assai simile a chi la penetra di più o a chi piscia più lontano. Una gara tra uomini dove si da per scontato che lei sia un po’ troia e sempre disponibile.

Sarebbe bello vedere la costruzione di una consensualità non giocata su questi schemi maschilisti. Sarebbe bello vedere uno sfoggio di capacità seduttiva. Sarebbe bello che di scena, una volta tanto fosse la sensualità per chi non si eccita alla vista delle lingue molli e dei tascioni la cui unica battuta, come da copione, è “ah uh oh oh oh ah si si si uh umpf scrafffff”.

Ma è per questa ragione che esiste il pornofemminismo. Per fortuna.

—>>> Tra i commenti (grazie!) indicano che il film in questione sarebbe "Capodanno in casa curiello" di Mario Salieri. Basta fare una rapida ricerca è si trovano persino scene sparse qua e la su youtube e la conferma che il nonno che va in giro a inquietare fanciulle deve aver divertito molto. Misteri dell’ormone minimo maschile…

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Posted in Corpi, Pensatoio, Sensi, Vedere.

By fikasicula   – dicembre 27, 2008

Yaz says
cocaina e durata della leccata credo che vadano a braccetto nella mente di uomini che fanno della performatività il loro faro.
Chi pippa di piu….chi balla di piu…chi si droga di piu’ e chi viene dopo due ore….

quello che conta e’ la prestazione, magari anche in ufficio :P
dicembre 27, 2008, 12:50 pm
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

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Re:Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.
« Risposta #44 il: Aprile 12, 2015, 20:14:43 pm »
Angelo, leggendoti pare che Fikasicula/Eretica sia un' agente segreta al soldo della NATO per destabilizzare il governo di Putin e distruggere il genere maschile, Eddai!! :D

Concordo con Cosmos, anche se comunque non è una nemica, i nemici della questione maschile sono ben altri e altre, e inoltre più che una femminista vera e propria, è un' attivista queer. Una femminista vera e propria crede nella Sorellanza di Genere, lei non ci crede.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America