In rilievo > Osservatorio sul Femminismo

Così Eretica da esser pagata su un quotidiano nazionale.

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Angelo:
La campionessa Eretica, mai doma di combattere i fascismi, amplia la definizione di fascismi. Peccato che la stessa definizione...

Uno dei modi per ragionare di prevenzione allo stupro è quello di affrontare il tema della sessualità consapevole e consensuale. Non importa se fai sesso con uno o cento persone contemporaneamente, ma l’unica questione che ci riguarda è accertarci che sia consensuale e che sia sesso protetto. Non dico che accanto dovreste avere un gendarme armato di fucile. Si intende che dovreste pensarvi contraccettivo-muniti, possibilmente senza telefonini utilizzati per riprese destinate al mercato online dei porno amatoriali.

Stupro L'Aquila, Tuccia condannato a 8 anniSi diffonde l’usanza di immortalare l’attimo in cui ti si erge il pene, come se non bastasse più un racconto, per quanto dettagliato, della questione. Serve la prova provata e così non importa quanto e come vi rendete ridicoli, o quanto e come decidete di violare la privacy della persona che sta con voi, quel che a voi importa è poter fare l’upload di un video di pessima qualità per ottenere milioni di condivisioni e tremila like. Tanto, mentalità vuole, che è sempre lei a rimetterci in reputazione. La ‘zoccola che ve l’ha data’ e che non si immagina mai nell’atto di averla presa. Perché il sapere circa la sessualità della donna si basa per lo più su dicerie, sul vanto di uno spaccone che vi descrive la vulva come fosse un terreno cavernoso in cui potete scovare molteplici gallerie.

Sarà per questo che sarebbe utile che nelle scuole si potesse discutere di educazione sessuale. E non per fare ‘lezioni di autoerotismo’, come titolava ieri Il Giornale, la cui credibilità, grazie a queste boiate propinate a un pubblico che dai commenti si deduce non essere decisamente sveglio, è oramai pari a zero. L’educazione sessuale ti permette di capire un paio di cose essenziali. Per esempio: che la sessualità differisce tra persona e persona, è necessario l’ascolto, è necessario parlare di consenso.

Se una donna ti dice sì allora è ovvio che sì. Poi ci sono mille altri segnali che il perfetto amante, dotato di un minimo di genio, è in grado di notare. Per esempio: se lei è ubriaca, balbetta a malapena, non penso sia in grado di dare il proprio consenso. Se voi ci fate sesso, immaginando che anche lì possa applicarsi la regola del silenzio assenso, state commettendo un grande errore. Se lei ha preso qualche droga e il suo sguardo non è vigile, credo sia impossibile che possa darvi il suo consenso. Se lei inizialmente sembrerebbe essere d’accordo e poi non lo è più, dovete pensare che da noi non vige il vis grata puellae. Non sta scritto da nessuna parte che lei debba finire quel che ha iniziato. Se lei vi dorme accanto, per una ragione qualunque, perché siete in campeggio o non so dove, se iniziate un gioco di toccamenti e lei non dice niente, è anche possibile che non capisca quel che le succede.

D’altronde non ho mai capito perché mai a qualcuno possa piacere fare sesso con una donna priva di sensi o che non dà granché segni di godimento. Se a lei non piace come fa a piacere a voi? Salvo che non la consideriate unicamente come un oggetto dei vostri desideri, direi che il punto cruciale sta nel vostro grado di consapevolezza sulla questione. Siete o non siete in grado di capire quando una donna è viva, respira, parla, è consapevole, o è svenuta? Avete chiaro che un corpo inanimato non è molto partecipe? Vi è chiaro che farvi largo tra le cosce di una donna, quando lei dice di no o non può dare il consenso, non è una cosa ragionevole? Si chiama stupro ed è così che va inteso, a prescindere da chi lo compie.

Non è una cosa che riguarda particolari etnie, culture, classi sociali. È una questione di genere. Si immagina che una donna debba essere vincolata al ruolo che le è dato biologicamente. Allora, prima ancora di opporvi ai gender studies, che in qualche modo vi illustrano che gli stereotipi di genere vanno combattuti, affinchè si compia un cammino paritario, se siete quelli che si battono il pugno sul petto dicendo che “non bisogna toccare le Vostre donne” dovreste capire che una delle ragioni per cui lo stupro avviene, sempre che voi vogliate prevenirlo, è proprio la scarsa conoscenza che si ha a proposito dei generi, degli orientamenti sessuali, della sessualità.

Se dite di essere contro la violenza sulle donne e poi vi opponete alla sensibilizzazione che si può fare a prevenzione degli stupri, direi che siete un po’ confus*. E badate che io non ce l’ho con un solo genere perché non ho problemi a parlare di violenza commessa da donne, ma quando si parla di stupro, a meno che non viene subìto da uomini stuprati da altri uomini, come, ad esempio, avviene in qualche carcere, si parla di un fatto preciso: la donna viene intesa come passiva, mai soggetto, autodeterminato, con una propria volontà e propri desideri. Se tu decidi al posto suo, che tu sia di destra o di sinistra, che tu frequenti uno spazio di estrema destra o un centro sociale di sinistra, sempre un fascista resti.

Così amplio la definizione di fascista: è la persona che prevarica le decisioni altrui, che evita di considerare chi gli sta di fronte un soggetto desiderante. Allora, in questa prospettiva, la discussione va ampliata, senza fare sconti per nessuno, che siano muratori, militari, parrucchieri o secondini, militanti o farmacisti, senza che si offenda ciascuna di queste categorie, si tratta di un cattivo rapporto tra uomini e donne basato, sostanzialmente sulla totale ignoranza di quel che una donna desidera.

Il fatto è certo, lo so per esperienza, se vuoi fare sesso con una donna, a costo di apparire pedante, la domanda è una: vuoi farlo con me o no? E se non c’è risposta, o non è chiara, o è inibita, timida, sarebbe buona cosa che rimetteste il vostro pene nella sede predisposta e parlaste d’altro. Perché si, parlarne, a volte, aiuta.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/22/prevenzione-stupro-passa-per-conoscenza-sessualita/1526108/

Quindi cara Eretica, tu sei fascista secondo la tua definizione. Tu hai fatto le seguenti azioni:

bloccato i commenti che pur senza offese finivano sul tuo blog "collettivo" FaS. 

hai collaborato al rapporto ombra CEDAW, capitolo 15, che è STATO IMPOSTO al resto della popolazione italiana tramite Convenzione di Istanbul.

censurato sulla pagina facebook (e non solo) qualsiasi voce contraria

hai tacciato di scarsa intelligenza i lettori di un giornale perchè contrari alle tue idee mentre tu ti elevi a unica in grado di capire cosa ci sia scritto nei libri gender (che è bene ricordartelo SONO STATI IMPOSTI DA UN GOVERNO DI SOGGETTI IMPOSTI SENZA PASSARE PER LE URNE) e reputi tali idee come valide per combattere la violenza sulle donne.


Che Genio Eretico!  :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Angelo:
Un'altra conferma dell'appoggio di Eretica alle istanze mondialiste. Zerbineria allo stato puro.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/24/bagnasco-e-la-teoria-del-gender-siamo-tutto-transumani/1533707/

Perciò esiste un umano e un transumano. L’umano è l’elemento puro, decisamente ariano, quello che ha identità, storia, e si rifiuta di mutare in forme sconosciute e inaccettabili. L’umano rappresenta l’equilibrio, è destinato a dominare il mondo, a controllare che la discendenza mantenga eguale livello di purezza. Nessuna diversità può essere accolta. Nessun intervento esterno, scientifico, perché tutto va accettato come natura crea. E dunque cattive sono le donne e gli uomini che vogliono avere figli anche se la “natura” non glielo ha permesso. Cattivi i gay, le lesbiche e ancora di più le trans, o addirittura quegli elementi queer che non si riconoscono in una identità precisa. Tu nasci uomo e puoi essere quel che vuoi. Nasci donna e diventi qualcos’altro. E mammamia che confusione. Gente con il pene che si fa crescere le tette e poi si dichiara lesbica. Quella che aveva la vulva e però si fa crescere la barba ma vuole comunque generare e partorire un figlio.

Le cose tra noi umani sono molto più semplici. L’amore vero, quello puro, si sa, è tra un uomo e una donna. Di quelli che vivono a momenti come i mormoni, senza tecnologia e più vicini all’età in cui non esisteva neanche il fuoco. I figli devono nascere nel modo antico, se il figlio o la figlia nascono con vagina e pene bisogna mutilare e scegliere al posto loro quel che devono essere perché l’essere intersessuale ci fa schifo. Così vanno le cose nel nostro mondo perfetto, fatto da gente perfetta, che ha comunque pietà per questi esseri sbagliati. Vogliamo curarli, mica bruciarli vivi. Un tempo c’erano persone più incivili che si lasciavano influenzare dalla paura. Ora sappiamo che non ci fanno paura. Sono figli di Dio ma noi siamo i figli venuti meglio. Quelli invece non hanno la forma giusta.

Ora voi ditemi se ho interpretato bene il pensiero dell’umanesimo così definito da cardinali e destra cattolica. Se ho inteso quel che si vuol dire, immaginando che vi sia una categoria di umani superiore all’altra, vorrei discutere del termine transumano, dal transumanesimo. Il transumano è una persona che aumenta capacità fisiche o cognitive grazie alle scoperte scientifiche. E’ quello che migliora la condizione umana cercando di prevenire malattie e invecchiamento. Un filone del transumanesimo si presta a interpretazioni fantascientifiche. Sposa l’ipotesi che in un futuro prossimo le persone possano essere transumane, cyber corpi, implementati grazie alla tecnologia, dunque quasi dei robot, macchine, così come le giudicherebbe chi, invece, resta fedele all’umano puro. Dunque, paragonando le due rappresentazioni degli esseri viventi potremmo dire che in un prossimo futuro potrebbe realizzarsi una società simile a quella della serie televisiva svedese Äkta människor (Real Humans).

La destra cattolica, perciò, sta tentando di preservare l’umanità da una lotta tra macchine e umani, ed è possibile che vedano le persone gay, lesbiche, trans, intersessuali, bisessuali, queer, come umani che per presunzione vorranno trasformarsi in macchine. Non so che genere di cibo abbia mangiato chi ha questo genere di visioni del futuro ma sono certa di un fatto: chi parla di persone dalle diverse e libere identità, quelle per scelta e non per imposizione etero/normativa, come fossero dei robot, degli elementi impuri dai quali la società umana dovrebbe difendersi, a mio avviso, non so per quale ragione, viene fuori da un periodo di ibernazione di qualche secolo. S’è svegliato, ha visto tutta questa gente così diversa, il potere temporale della Chiesa messo a rischio dall’autonomia laica di chi può perfino – udite udite – esigere lo sbattezzo, uomini che dicono di essere donne e donne che dicono di essere uomini, donne e uomini che si danno baci, con la lingua, con persone dello stesso sesso, e allora gli è venuto coccolone. C’è da capirlo ma anche da rasserenarlo un po’.

Ordunque, mi appresto a fornire un rapido aggiornamento di quel che sono gli umani oggi. Il Transumanesimo ci ha corrotti tutti quanti, clero e cattolici inclusi. Portiamo occhiali, bypass, usiamo la tecnologia per esami diagnostici e per interventi di macro e micro chirurgia. Le scoperte scientifiche mirano a migliorare la nostra vita, a renderla più duratura, e giusto qualche giorno fa l’associazione psicologi italiana ha detto che l’omosessualità non è affatto una malattia e che l’ideologia gender non esiste. Esistono gli studi di genere che ampliano lo sguardo oltre alla dicotomia rigida uomo/donna, perché il mondo è popolato da persone tanto diverse, per genere, etnia, cultura, religione, e immaginare che tra queste vi sia una tipologia superiore alle altre abbiamo stabilito già, in tempi non esattamente così remoti, essere qualcosa di profondamente discriminatorio e sbagliato.

In ogni caso io rispetto le idee di tutti quanti e se c’è chi vuole mantenere viva l’idea di purezza del genere umano, vorrò vederli sperimentare tale purezza a partire dalla rinuncia della medicina, la tecnologia, tutto quanto. Quando vi vedrò vivere in casette povere, a scrivere con penna e calamaio su carta antica e alla flebile luce di una antichissima lanterna. Se vi vedrò benedire i figli del popolo mentre li vedrete morire di vaiolo, morbillo o peste, allora, forse, mi renderò conto di quanto superiore sia quell’esempio di umanità per me oramai tramontata.

Corre l’anno 2015. Qui la Transumana Eretica vi dice che nel pianeta terra ci sono modesti focolai di rivolta da parte di soggetti che vorrebbero ripristinare l’ordine medioevale. Chiediamo aiuto alla popolazione di Marte: diteci, voi come avete superato questa fase?

Angelo:
Guardate questo fenomeno della Puppato ( PD) che altra genialata scrive... Naturalmente una femministata alla Fikasicula (molto amica delle curde ma molto sorda ai lamenti delle ucraine del Donbass).
Altro che fatto quotidiano, questi sono "fatti" quotidianamente...
Naturalmente questa "campionessa" di femminismo, esponente ben pasciuto e nutrito del PD, prende ad esempio i paesi scandinavi o la Germania per il femminismo, per le minchiate. Mai che invece prendessero ad esempio la Germania o i Paesi scandinavi su cose in cui sono veramente bravi (organizzazione, maggiore rispetto dell'ambiente, fisco più serio, politici meno corrotti). 'Sta campionessa di femminismo prende ad esempio il peggio...  :sick: :sick: :sick:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/25/democrazia-paritaria-via-kurdistan-puo-essere-modello/1536653/


Molte volte ci capita di prendere a modelli la Germania o i paesi scandinavi, come esempi di democrazia superiore alla nostra. Non mi era mai capitato invece di poter prendere ad esempio la comunità kurda che vive in Turchia. Grazie allo splendido lavoro di Emanuela Irace che ha visitato e raccolto le testimonianze in quei luoghi semi-dimenticati dalle cronache italiane e tornati alla ribalta solo ora grazie alla guerra contro l’Isis da parte dei kurdi-iracheni.
Il popolo kurdo ha subito ogni sorta di violenza nella storia e vive ancora oggi il dolore di non avere una terra da chiamare patria, divisi tra più stati nati nel XX secolo. Hanno fatto scalpore e suscitato la simpatia occidentale, le immagini delle donne che combattono al fronte, quasi a dare un’immagine plastica di chiara ed evidente contrapposizione con l’oscurantismo del califfato. La democrazia paritaria kurda però non si riduce a questo, ma anzi fa di quella regione uno degli esperimenti di democrazia e parità di genere più avanzati al mondo.
Dopo le elezioni amministrative, avvenute un anno fa, a fine marzo 2014, il partito di Erdogan ha rafforzato il controllo sulla Turchia, ma non nella provincia di Van, a maggioranza kurda dove si è imposto il Bdp, “Partito della pace e della democrazia” del leader kurdo Ocalan. La particolarità del Bdp è di avere la doppia carica su tutta la gerarchia interna, ogni ruolo dev’essere occupato contemporaneamente da una donna e da un uomo. Dopo quest’ultima tornata elettorale il partito ha esteso la regola anche alle amministrazioni in cui ha vinto e oggi le città governate dai kurdi hanno il doppio sindaco. Ankara, che, con Erdogan, nel medesimo momento sta invece distruggendo il disegno di uno Stato laico e modernista messo in piedi dal leader Ataturk negli anni ’30 e sta guidando “indietro tutta” la Turchia, non intende riconoscere la doppia presenza nelle cariche pubbliche. Ciononostante gli amministratori curdi se la sono autoimposta ugualmente, dividendo stipendi e funzioni in modo paritario.
Si può discutere a lungo sul fatto che questa sia o meno una via praticabile, ma sicuramente è un esperimento che va guardato con interesse, per valutare a quali risultati utili per quella società, porterà nel tempo. E’ un momento di evidente travaglio per tutte le democrazie del mondo, messe in difficoltà dall’accelerazione imposta a tutti dall’economia e dal mercato globale. Il modello democratico attuale ha alla base quello della monarchia costituzionale inglese nata nel ‘600, con un forte potere del monarca contrastato da un altrettanto forte potere di controllo da parte dell’assemblea. Da allora si sono sviluppati modelli che hanno sempre riproposto l’equilibrio tra cariche monocratiche e assembleari. Il modello kurdo crea una vera e propria rivoluzione, perché elimina le cariche monocratiche e crea una via alternativa di democrazia paritaria e partecipata, attraverso l’assunto che i due generi sono indispensabili alla migliore scelta, al più avanzato cambiamento. Osservare lo sviluppo di questo modello potrebbe aprire frontiere di sviluppo impensabili anche per l’Occidente.
 

Angelo:
Un altro prode maschio da cortile difende a spada tratta le teorie gender... Manco a farlo apposta il prode con la sua ONG difende LE DONNE DEL SALVADOR...

http://www.soleterre.org/it/info-center/notizia/i-diritti-delle-donne-el-salvador
pare pure che aiuti i bimbi ucraini (quelli del Donbass pare di no, ribadisco il pare di no).
http://www.soleterre.org/it/info-center/comunicato/ong-italiane-unite-l%E2%80%99emergenza-ucraina


Comunque, ecco le parole del difensore dei diritti LGBTQ e delle femministe...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/25/bagnasco-gender-non-complotto/1534103/

Il Cardinale Angelo Bagnasco ha il diritto di pensare quello che meglio crede. Qualcuno però dovrebbe spiegargli che gli studi di genere non sono una ‘teoria del complotto’ contro qualcosa o qualcuno ma molto più semplicemente il risultato di un incrocio di metodologie differenti che hanno come obiettivo il chiedersi quali sono le dimensioni che costituiscono il sistema identitario di un individuo, come stanno in rapporto alla società e alla cultura.

Gli studi di genere spesso parlano di diritti universalistici e di categorie umane discriminate. Valori che una Chiesa interprete del messaggio di Cristo dovrebbe tradurre in pratica senza alcuna riserva. Prima ancora dell’articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti) ci avevano pensato dalle parti del Cardinale “Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questo” (Mc 12,29-31).

Quindi leggere che “il gender edifica un ‘transumano‘ in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità” (persone fluide che pretendano che ogni loro desiderio si trasformi in bisogno, e quindi diventi diritto) deve farci riflettere se davvero è frase di Angelo Bagnasco a dirlo: il capo di una Conferenza Episcopale che continuamente si chiede quale sia il senso di tali studi tanto da chiedere in passato al governo Renzi di mettere al bando i libri di testo (pagati con Fondi Unar – Dipartimento per le Pari Opportunità) per le elementari e le medie che trattano il tema di genere educando alla diversità.

Questi studi sono invece molto importanti specie in Italia, laddove il contesto sociale e culturale è caratterizzato da una considerevole rigidità nei ruoli e nei comportamenti di genere (appunto). Che spesso sfociano in violenza di genere partendo da atteggiamenti tradizionalmente ancorati a un modello patriarcale. Per esempio nella letteratura scientifica si sta studiando sempre di più il fenomeno del bullismo omofobico in quanto diretto a quei compagni, siano essi di genere maschile o femminile, che sono percepiti come devianti in termini di identità di genere perché con atteggiamenti che si allontanano da quelli tipicamente percepiti come maschili o femminili.

Quindi non sarebbe necessario essere omosessuali per divenire bersaglio del bullismo omofobico. Allo stesso modo l’attaccamento ai modelli maschili ‘virili’ tradizionali può tradursi in aggressioni fisiche, verbali e sessuali nei confronti delle donne (114 femminicidi nel 2013), soprattutto all’interno della famiglia. Secondo i dati Istat del 2014, in Italia una donna su tre – tra i 16 e i 70 anni – è stata vittima nella sua vita dell’aggressività di un uomo, per un totale di quasi 7 milioni di persone. Queste condotte hanno anche una forte ricaduta psicologica sulla condotta dei bambini che, talvolta, diventati adolescenti, assumono a loro volta atteggiamenti aggressivi nei confronti dei coetanei o dei più piccoli (bullismo).

Da una ricerca svolta da Telefono Azzurro all’interno del progetto europeo ‘E-Abc – Antibullying Campaign‘ su un campione di 5.000 adolescenti italiani, è emerso che 1 su 5 è vittima di bullismo, soprattutto tra le pareti scolastiche, dove un ragazzo su due dice di aver assistito a episodi di bullismo, il 15% di esserne stato vittima, mentre il 16% ammette di essere un bullo. Tra le vittime di bullismo, si tratta per il 40,5% di studenti con genitori che abusano di alcol e per il 31% di giovani che convivono con familiari che in casa risolvono i conflitti con la violenza. Tra i bulli, il 44.2% è vittima di violenza familiare.

Come Presidente della Ong Soleterre sono convinto che i progetti che come associazione realizziamo per prevenire la violenza nei confronti di donne, bambini e Lgbti e che trattano il tema di genere siano un aspetto imprescindibile del progresso e dello sviluppo in tema di riconoscimento dei diritti umani. Viene da pensare se è vero che secondo il Cardinale le Ong farebbero parte di  una ‘governance mondiale’ di inventori e manipolatori.




Il finale che ho sottolineato è emblematico.

Vicus:

--- Citazione da: Angelo ---il gender edifica un ‘transumano‘ in cui l’uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità”
--- Termina citazione ---
Bagnasco o no, la frase coglie il punto: il gender è solo una tappa verso il postumano che mira ad eliminare il maschile e l'umano tout court.

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