La Miriano recensisce il Maschio Selvatico

[COSMOS1]

Non aspettatevi grandi profondità filosofiche, ma con quella leggerezza che le si addice, la Miriano ripropone i nostri temi più cari:

http://costanzamiriano.com/2015/03/18/maschio-selvatico/

la nuova edizione molto molto aggiornata e approfondita di un saggio uscito negli anni ’90, quando ancora sembrava di essere in un clima di lotta fra i sessi. Oggi la lotta è ormai andata, non c’è neanche più, perché ci vogliono far credere che non ci siano più neanche i sessi, e comunque ormai il messaggio che pare avere vinto è che tutto ciò che è istinto maschile, rudezza, autorevolezza, tutto ciò che è selvatico, forte, potente, va rifiutato, controllato, gestito, contenuto. Una vera character assassination del genere maschile. Il libro quindi oggi è più utile di prima. Oggi ai maschi che stanno crescendo, che stanno diventando grandi, arriva praticamente da ogni parte una sorta di incoraggiamento a scusarsi per essere come sono. Claudio Risé fa una fenomenale fotografia del fenomeno, e un’analisi del suo sviluppo e delle conseguenze, e reclama l’urgenza di ridare centralità alla dimensione selvatica del maschio, perché come diceva Leonardo da Vinci, “selvadego è colui che si salva”, fisicamente e spiritualmente, proprio grazie al contatto con la natura profonda. Il selvatico è colui che, senza chiedere aiuto a Stati, burocrazie, enti che pretendono di salvare le persone anche invadendo la loro vita familiare, sessuale, religiosa,  cerca di salvarsi da solo e, assumendosene la responsabilità, diventa capace di rifiutare la mercificazione dei rapporti e la cultura dello scarto, imparando il dono di sé e il servizio all’altro.

[Salar de Uyuni]

Le avevo scritto 1 settimana fa,segnalandole il nostro blog e forum,aveva detto che era interessante,poi le avevo chiesto se ci metteva un link,ma non mi ha più risposto

[Alberto1986]

... ci vogliono far credere che non ci siano più neanche i sessi, e comunque ormai il messaggio che pare avere vinto è che tutto ciò che è istinto maschile, rudezza, autorevolezza, tutto ciò che è selvatico, forte, potente, va rifiutato, controllato, gestito, contenuto. Una vera character assassination del genere maschile. Il libro quindi oggi è più utile di prima. Oggi ai maschi che stanno crescendo, che stanno diventando grandi, arriva praticamente da ogni parte una sorta di incoraggiamento a scusarsi per essere come sono.

Credo che, indipendentemente dalle profondità filosofiche personali, sia sempre molto positivo che qualcuno si preoccupi di parlare di determinati argomenti.
E' vero noi ne discutiamo giornalmente da anni, ma purtroppo non contiamo nulla a livello mediatico. Per cui, questi scritti sono sempre da apprezzare soprattutto quando provengono da persone che hanno un più ampio pubblico di lettori.

[Angelo]

Se ben ricordate, le femministe fecero di tutto per censurare la Miriano...In Spagna soprattutto. Del resto che fine farebbe la femminista che si confrontasse pubblicamente con una persona razionale ed onesta? Quindi devono sempre provare a censurare, senza censura la femminista si rivela per quello che è...

E le femministe sono qui, nel video. Attaccano le persone immobili, gli sputano in faccia, ben protette dalla polizia e dal governo. Ben pagate per diffondere merda sugli uomini.
Ballano intorno al fuoco, spruzzano vernice sui genitali, sui volti di persone immobili.
E poi, si cacano nelle braghe, da esseri "coraggiosi" e "superiori" appena vedono uno che alza la voce e che non sia il "maschio bianco occidentale". Saranno le prime a mettersi il velo, le prime Kapò. Altro che centri sociali, canne, spazi occupati e linguaggio di genere. Sono le prime che baratterebbero la libertà per un posto privilegiato nelle brigate femminili dell'ISIS. Ingranaggi, parti del circuito, @ e * , 0 e 1, robot rosa. Sempre utili, sempre manovrabili, basta che gli dai un finanziamento rosa.

[Frank]

E poi, si cacano nelle braghe, da esseri "coraggiosi" e "superiori" appena vedono uno che alza la voce e che non sia il "maschio bianco occidentale". .

 

E' quello che dico sempre io.

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ps: per quanto riguarda le italiane, posso dirti che l' atteggiamento e il modo di parlare delle medesime, cambia radicalmente anche quando hanno di fronte degli albanesi o dei romeni...
Improvvisamente perdono il loro "sarcasmo" e diventano gentili ed educate - soprattutto con gli albanesi.
Il motivo è semplice: da quella parte percepiscono una forza e una personalità che l' uomo medio italiano non ha più da tempo (eccezioni a parte).

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ps: c'è un altro particolare da evidenziare degli uomini di quei paesi: generalmente, dal punto di vista culturale, sono ignoranti come capre (più degli italiani), ma allo stesso tempo hanno una marcia in più rispetto ai coetanei italiani.
Mi riferisco alla scaltrezza, alla furbizia, alla capacità di capire bene e in maniera veloce determinate situazioni e chi hanno di fronte.
Tutta roba che non ti dà l'istruzione, la cultura, la scuola; bensì il contesto sociale nel quale sei nato e vissuto.

[Massimo]

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ps: c'è un altro particolare da evidenziare degli uomini di quei paesi: generalmente, dal punto di vista culturale, sono ignoranti come capre (più degli italiani), ma allo stesso tempo hanno una marcia in più rispetto ai coetanei italiani.
Mi riferisco alla scaltrezza, alla furbizia, alla capacità di capire bene e in maniera veloce determinate situazioni e chi hanno di fronte.
Tutta roba che non ti dà l'istruzione, la cultura, la scuola; bensì il contesto sociale nel quale sei nato e vissuto.

E non sarebbe allora meglio avere l'UNO e l'ALTRO senza che l'uno vada a detrimento dell'altro?