Come ho già avuto modo di scrivere, per motivi di lavoro, da parecchi anni sono continuamente a contatto con uomini dell' Europa dell'est (Romania, Albania, Moldavia), per cui ho un ben preciso metro di paragone riguardo a quello che pensano dell' Italia, degli italiani e di tutto il resto.
Bene, in questi ultimi tempi, anche la Romania ha le sue "mani pulite",
http://www.eunews.it/2015/02/03/la-romania-ha-la-sua-mani-pulite-ondata-di-arresti-contro-politici-corrotti/29565
http://www.eastjournal.net/romania-liberi-tutti-il-parlamento-depenalizza-la-corruzione-politica/37479
http://www.ilpost.it/2012/08/21/bucarest-corruzione-adriano-sofri/
ma nonostante ciò, non sento un romeno, che sia uno, parlare di questo...
Niente di niente.
Loro parlano solo ed esclusivamente della corruzione italiana.
Ossia, l' esatto contrario di quel che fanno gli italiani.
Il motivo è semplice: loro son nazionalisti e pertanto, in presenza di italiani, tendono ad occultare le loro magagne; mentre gli italiani, essendo campanilisti (e non sempre) e anti-nazionalisti - quindi autolesionisti e inconsapevoli - tendono ad autoflagellarsi continuamente in presenza degli stranieri, i quali, ascoltando tale autoflagellazione, si sentono poi autorizzati a farci la morale e a romperci i coglioni.
Ergo, gli italiani sono il cavallo di Troia degli stranieri.
In tal senso siamo un popolo senza speranza, disgregato e votato all' autodistruzione.
Ed hai fatto solo l'esempio della corruzione e del nazionalismo... Dovessi vedere quante femministe, sinistri (non persone di sinistra, che son quasi diventate mosche bianche), modernisti dicono che l'Italia non ha niente, che paesi come Germania, Spagna, Svezia hanno un "casino di cose bellissime da vedere, ci sono dei musei moderni di artisti famosissimi" . Purtroppo la storia italiana è fatta di comuni o regioni in lotta. Al sud taluni si sentono ancora briganti, in Sardegna c'è chi vuole l'indipendenza, il Veneto pure vuole una cosa del genere, al nord c'è chi vede il sud composto da individui semi africani, al sud c'è chi vede tutti polentoni. E, scusate il termine, che sfaccimm, teniamo una cultura che ci lega o il siciliano non è mai stato in contatto con il milanese ?
Purtroppo, e da un lato duole dirlo, ma l'unico periodo dove in un certo senso si è amalgamato lo stato italiano e si sono fatti gli italiani è stato il fascismo e io con il fascismo non ho niente che mi accomuna (conosco però abbastanza la Storia).
Come si fa a diventare un po' più "patriottici"? Se uno fosse fiorentino, napoletano, siciliano, milanese, dovrebbe soltanto scegliere tra le tantissime cose che ha fatto e continua a fare "l'Italia" .
Ma se nelle scuole ci sono insegnanti in larga parte "figli del '68" , femministizzati (se non femministi) , che ambiscono alle 3 I (inglese, impresa, internet) , che si sono "arresi" all'ideologia gender pur di portare una misera pagnotta a casa, che senso e che considerazione dell'Italia si può avere? Questi la denigrano mattina e sera è anche normale che il bimbo qualcosa assorbe e poi ama la Svezia e la vede come "il paese più vegetariano, più rispettoso, più civile, più attento ai diritti delle donne e dei LGBTQ"...
Parli della Romania, che ha tantissimi difetti, però non mi pare che questo poliziotto sia stato arrestato...