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Offline Angelo

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Blog interessante
« il: Marzo 19, 2015, 14:55:07 pm »
http://pauperclass.myblog.it/2015/03/13/renzismo-imbecillismo-massa-eugenio-orso/

Ai suoi tempi, l’osceno libertario Pannella – figlio naturale del fallimento del Sessantotto, spinello libero e deviazioni sessuali a go-go – esordiva rivolgendosi agli italiani come a un “popolo di incoscienti”. Così facevano anche i suoi imitatori mediatici, primo fra tutti il bravo Gigi Sabani, che negli anni ottanta andava a mille.

In effetti, all’epoca il popolo italiano era già incosciente, ma non ancora del tutto rimbecillito, per quanto l’apparente futilità di quegli anni – gli ottanta del “riflusso nel privato”, del Ku di Ibiza, dei fighetti yuppies e dell’iper-consumismo – ha contribuito non poco a indebolirlo e ad allontanarlo da un vero impegno politico. L’autocoscienza scemava, la critica al capitalismo si spegneva e la trasformazione economico-sociale in senso neocapitalistico iniziava. Tuttavia, molta acqua doveva scorrere sotto i ponti e molte trasformazioni antropologico-culturali dovevano giungere a compimento, per poter osservare quello che oggi vediamo senza sforzo: l’imbecillismo diffuso in ogni recesso della società.  Si tratta di una vera e propria peste sociopolitica, che ha per “untori” il cosiddetto circo mediatico, i politici del sistema, gli intellettuali e accademici al servizio del potere, i “giuslavoristi” che ispirano le riforme del lavoro e altre brutte facce bene assortite.

Sulla sopraggiunta incoscienza del popolo italiano, Marco Pannella (con l’esilarante Gigi Sabani che lo imitava) aveva sicuramente colto nel segno, ma non per le ragioni che adduceva … Semmai per l’esatto contrario! Infatti, lo spinello è stato legalizzato, indebolendo con la droga le resistenze popolari, e le deviazioni sessuali sdoganate, utilizzandole con cinismo per l’attacco alla famiglia tradizionale, d’ostacolo allo sviluppo delle dinamiche neocapitalistico-finanziarie. Ecco l’Uomo Nuovo, per quanto diminuito rispetto al passato e idiota fino all’autolesionismo, ed ecco la Nuova Società, più moderna in senso “occidentale”, infantilizzata, femminilizzata, aperta al mercato e all’intenso sfruttamento che il nuovo capitalismo impone. Il tutto, nella cornice di un semi-stato non-leninista, ma squisitamente nuovo-capitalista, privo di sovranità e di dignità nazionale.

Dopo i trasformativi anni ottanta, in cui il cambiamento ha agito sotto una patina di superficialità e edonismo, gli “Italiani! Popolo di incoscienti” sono diventati “berlusconiani”, in numero sempre maggiore, e in parte minore “idioti acculturati di sinistra”, con una sparuta minoranza “leghista” di culto neoceltico-padano (Bossi in canotta al posto del Druido), a chiudere il cerchio. Nei fatidici anni novanta – Anni di fango montanelliani per la vicenda Tangentopoli/ Mani pulite e per il collasso della prima repubblica – l’idiotizzazione socio-politica del popolo italiano ha compiuto decisivi passi in avanti.

Senza entrare nei dettagli e in lunghe analisi retrospettive, il “berlusconismo” e le altre forme di idiotizzazione sociale e politica di massa, peculiari dell’Italia, hanno agito per circa un ventennio, dai primi novanta ai nostri anni, sostenendo gli incapaci governi berlusconiani e i governi più marcatamente euroservi (e più dannosi) del centro-sinistra che ai primi si alternavano. La contesa era “berlusconiani” contro “idioti acculturati di sinistra” – con l’intrusione della rumorosa minoranza “leghista” – ambedue i contendenti obnubilati, ridottisi a sostenere un subpotere politico sottomesso alla triade del male stati uniti-alleanza atlantica-unione europide.

L’occupazione dell’Italia non era, però, ancora completata nel primo decennio degli anni duemila, nonostante l’imbecillismo diffuso avesse già piegato quasi tutte le possibili “resistenze umane”. Il semi-stato, pur deprivato di sovranità monetaria, offriva qualche risicato spazio di autonomia decisionale, anche per quanto riguarda gli accordi internazionali a sfondo economico. Un paio di esempi? Accordo Eni-Gazprom per gas e gasdotti (South Stream, 2007) durante il Prodi II, Trattato di Bengasi Berlusconi-Gheddafi del 30 agosto 2008 con il Berlusconi IV. Nelle intenzioni delle aristocrazie del denaro e della finanza, questi spazi dovevano essere soppressi per sempre. L’Italia occupata non avrebbe potuto più rivolgersi alla Russia o all’Africa settentrionale, costretta a rigare dritto nell’eurolager e a fare finalmente le riforme, “che il paese aspettava”. Berlusconi, difficilmente gestibile e poco affidabile, per quanto vile e disposto all’obbedienza in extremis (2011, attacco a Gheddafi), doveva essere rimpiazzato da un Quisling fidato, che avrebbe eseguito gli ordini senza discutere e senza ritardare ancora il rinnovamento.

Per fortuna che gli oligarchi finanziari potevano contare sul loro basista istituzionale preferito, quel Giorgio Napolitano che ancora qualcuno, grottescamente, chiama presidente della repubblica (ex). Il “salvatore dell’Italia”, senatore a vita Mario Monti, avrebbe miracolosamente ridotto lo spread e allontanato il paese dal baratro. Questo era il messaggio che la nuova “radio Londra” lanciava agli idioti di sinistra. Per cacciare Berlusconi(IV) senza disordini e reazioni sanguigne dei berluscones, si è fatto ampio ricorso all’”antiberlusconismo”, demenza di massa molto potente e invasiva che, unitamente all’”idiota acculturato di sinistra”, ha festeggiato la liberazione del paese dal Cav e l’avvento di Monti(!). Antiberlusconiani senza Berlusconi, antifascisti senza fascismo e idioti di sinistra – senza più una vera sinistra, come in passato! – sono diventati protagonisti, mentre i berlusconiani perdevano terreno. Ma senza scomparire di botto.

Mancava solo la ciliegina sulla torta, per chiudere i giochi, ed ecco che si fa avanti Renzi!

Quale miglior sintesi del berlusconismo, dello stesso antiberlusconismo (escluse le frange estreme) e del sempre più importante idiotismo acculturato di sinistra di uno come Matteo Renzi? Un “liberale” di matrice cattolico-popolare capo del principale partito della sinistra alla guida del centro-sinistra, che fa le riforme che Berlusconi non ha fatto – perché “non lo hanno lasciato fare” – e che piace addirittura a Goldman Sachs! Europeista convinto, filo-americano e completamente sdraiato sulla linea dell’alleanza atlantica, costui può fregiarsi – dopo la vittoria alle primarie, nel dicembre 2013, per la segreteria pd – del titolo di segretario del più grande partito italiano di sinistra! Con lui la global class finanziaria ha fatto bingo, perché Matteo riesce, per così dire, a operare una sintesi fra le precedenti forme di idiotizzazione sociopolitica di massa – in apparente contrasto fra loro – riunendole sotto lo stesso ombrello …

Nasce così il “renzismo”, potente catalizzatore di stupidità indotte ereditate dal ventennio precedente, casa di moltissimi idioti che furono berluscones, anti-berluscones, di sinistra più o meno scolarizzati, addirittura qualche leghista dalle idee frammentarie e molto confuse. Anche i delusi da Grillo potrebbero, un giorno, arrivare in massa. Renzi si è mostrato capace di suscitare entusiasmi e consensi ovunque, facendo dimenticare persino Berlusconi e Romano Prodi! Centro-sinistra e centro-destra non servono più, si veleggia verso il partito unico di tutta la nazione (come dire: imbecilli di tutto il paese unitevi!). Men che meno serviranno elezioni politiche per gli anni a venire, con grande risparmio di costi! Tutti gli imbecilli lo adorano e gli tributano il più ampio consenso nei sondaggi. Persino chi prima, nel partito democratico, era un grigio bersaniano o cuperliano, ora, sulla scorta della vice-segretaria Serracchiani (convertitasi dopo l’emersione di Matteo),  guarda a Renzi come sola ancora di salvezza. Per non dire di chi ha creduto ciecamente nel Cav e nella sua ferrea volontà di riformare l’Italia, riflessasi come per incanto nell’attivismo renziano!

“Ci tocca cambiare l’Italia” ha detto Renzi in una Leopolda, ma intanto, consapevole della sua forza d’attrazione, ha già coalizzato miriadi di imbecilli, di idioti e di poveri stronzi!

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