Autore Topic: Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?  (Letto 1771 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« il: Marzo 22, 2015, 10:59:40 am »
Ma secondo voi perchè nessuno manda a cagare gli ''chef'',perchè c'è quest'aura di brillantismo in giro?
Cioè riformulo la domanda,se sei un uomo reagisci,hai la tua dignità?
Dov'è finita la dignità,con cosa l'abbiamo barattata?
Perchè siamo disposti a farci cagare sopra pur di vincere un concorso?
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Online Massimo

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #1 il: Marzo 22, 2015, 12:21:03 pm »
L'abbiamo barattata con i soldi e con il successo da ottenere a tutti i costi, caro Salar. Un uomo dignitoso ma povero e anonimo
oggi non interessa più a nessuno. Non solo alle donne (quello è ovvio e scontato) ma neanche alla società e al resto del mondo.

Offline zagaro

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #2 il: Marzo 22, 2015, 13:06:05 pm »
Ma secondo voi perchè nessuno manda a cagare gli ''chef'',perchè c'è quest'aura di brillantismo in giro?
Cioè riformulo la domanda,se sei un uomo reagisci,hai la tua dignità?
Dov'è finita la dignità,con cosa l'abbiamo barattata?
Perchè siamo disposti a farci cagare sopra pur di vincere un concorso?

Pecunia non olet

Offline Angelo

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #3 il: Marzo 22, 2015, 13:57:02 pm »
Ma secondo voi perchè nessuno manda a cagare gli ''chef'',perchè c'è quest'aura di brillantismo in giro?
Cioè riformulo la domanda,se sei un uomo reagisci,hai la tua dignità?
Dov'è finita la dignità,con cosa l'abbiamo barattata?
Perchè siamo disposti a farci cagare sopra pur di vincere un concorso?
L'abbiamo barattata con i soldi e con il successo da ottenere a tutti i costi, caro Salar. Un uomo dignitoso ma povero e anonimo
oggi non interessa più a nessuno. Non solo alle donne (quello è ovvio e scontato) ma neanche alla società e al resto del mondo.
Pecunia non olet

Per quelle persone vale questa poesia scritta dall'eroe greco Alekos Panagoulis ucciso da mercenari USA negli anni' 70 in un incidente d'auto.

TUTTO E' MORTO

Tutto è morto
e ciò che vedi agitarsi
non lo credere vivo
il vento trascina l'immondizia
la fa muovere
ma soltanto muovere
non vivere
Tutto quello che vedi agitarsi
è morto
Sono cose morte
morte e ancora soffrono...
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Salar de Uyuni

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #4 il: Marzo 22, 2015, 14:15:14 pm »
Citazione
TUTTO E' MORTO

Tutto è morto
e ciò che vedi agitarsi
non lo credere vivo
il vento trascina l'immondizia
la fa muovere
ma soltanto muovere
non vivere
Tutto quello che vedi agitarsi
è morto
Sono cose morte
morte e ancora soffrono...
Modifica post

Anche tu senti questa impressione che l'Italia sia diventata una gigantesca tomba,un grosso cimitero monumentale?
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Angelo

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #5 il: Marzo 22, 2015, 14:28:23 pm »
Da un bel po' ho questa sensazione; purtroppo eventi del genere confermano la sensazione. Ma tralasciando l'inattività maschile sul "vocabolario femministe e di genere" mi chiedo dove siano anche le donne, in particolar modo le madri. Le gatte, le cagne, le leonesse difendono i propri cuccioli, le mamme invece ESULTANO, RIPETO ESULTANO (tranne una poco rumorosa minoranza composta per lo più da PADRI)  quando nelle scuole impongono ai loro figli come pisciare (tra poco lo faranno, alla fine cosa ci separa dalle femministe svedesi?), come fare i femministi, come fare il gioco del dottore, come travestirsi da femminuccia, come essere un "cittadino del futuro".
Posso mai considerare VIVI quelli che neanche i propri figli difendono e anzi difendono chi "stupra mentalmente" i loro figli?
Al massimo possono rientrare in quest'altra bellissima poesia di Alekos Panagoulis...

TEMPO DI COLLERA

Voi, tombe che camminano
insulti viventi alla vita
assassini del vostro stesso pensiero
manichini antropomorfi

Voi che invidiate le bestie
che offendete l'idea del Creato
che chiedete rifugio all'ignoranza
permettete alla Paura di farvi da guida

Voi che avete dimenticato il Passato
che vedete il Presente con occhi appannati
che non avete interesse per il futuro
che respirate solo per morire

Voi che solo per gli applausi avete mani
e che domani applaudirete
più forte di tutti come sempre
e come ieri, e come oggi

Sappiate allora voi
scuse viventi di ogni tirannia
che i tiranni li odio tanto
quanto ho nausea di voi
Giugno 1971

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Vicus

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #6 il: Marzo 22, 2015, 14:58:46 pm »
Sullo stesso tema ri-cito:

Gli uomini vuoti
Thomas Stearns Eliot

I
Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Che appoggiano l’un l’altro
La testa piena di paglia. Ahimè!
Le nostre voci secche, quando noi
Insieme mormoriamo
Sono quiete e senza senso

Come vento nell’erba rinsecchita
O come zampe di topo sopra vetri infranti
Nella nostra arida cantina

Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto senza moto;


Coloro che han traghettato
Con occhi diritti, all’altro regno della morte
Ci ricordano – se pure lo fanno – non come anime
Perdute e violente, ma solo
Come gli uomini vuoti
Gli uomini impagliati..


IV
Gli occhi non sono qui
Qui non vi sono occhi
In questa valle di stelle morenti
In questa valle vuota
Questa mascella spezzata dei nostri regni perduti
In quest’ultimo dei luoghi d’incontro
Noi brancoliamo insieme
Evitiamo di parlare

Ammassati su questa riva del tumido fiume
Privati della vista, a meno che
Gli occhi non ricompaiano
Come la stella perpetua
Rosa di molte foglie
Del regno di tramonto della morte
La speranza soltanto
Degli uomini vuoti.

V
[...]

Fra l’idea
E la realtà
Fra il movimento
E l’atto
Cade l’Ombra


[...]
Fra la concezione
E la creazione
Fra l’emozione
E la responsione
Cade l’Ombra

[...]
Fra il desiderio
E lo spasmo
Fra la potenza
E l’esistenza
Fra l’essenza
E la discendenza
Cade l’Ombra

[...]

E’ questo il modo in cui finisce il mondo

Non già con uno schianto ma con un piagnisteo.
« Ultima modifica: Marzo 22, 2015, 19:01:35 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #7 il: Marzo 22, 2015, 15:06:18 pm »
Però, ci sono altri che per motivi non proprio nobili ancora non sono così condizionati. In genere si tratta delle classi povere, tendenzialmente analfabeti o quasi. In loro c'è ancora dell'umano. Ai laureati, tranne una sempre più debole minoranza, va il premio di paraculeria massimo. I nuovi kapò seguono studi di genere, si fanno le sopracciglia per "piacere alle donne", si fanno crescere la barbe (per moda o per trovarsi "già in regola" nel caso venisse l'ISIS), si esprimono con frasi di circostanza, non hanno idee forti (a meno che non siano "di massa" ) , non trovano niente di strano nelle adozioin gay, tanto :" Basta che c'è amove" . In genere sono individui con la R moscia e le palle scese (o le zizze morte da mummia), accavallano le gambe quando si siedono così strette che devono mascherare un sesso che oramai grida vendetta al politicamente corretto femminista e pro gender; occhi untuosi e quasi mai fermi, pecore di natura che diventano leoni (e leonesse) solo se si trovano in branchi. Seguono mode improbabili che permettono all'uomo vizi estetici che la loro Natura rinnegherebbe, ma loro si sentono "prodotti culturali" (sensazione che aumenta dopo anni di canne, coca, alcool fatte soprattutto per dimenticare un futuro di nulla assoluto); si depilano, si vestono come pagliacci colorati, si travestono, si camuffano. Vanno ai gay pride pur non essendo gay: lo fanno per "combattere l'omofobia" . In realtà questi strumenti dalle sembianze umane lo fanno per acquisire prestigio agli occhi dei loro simili; prima, al paese, facevano la processione oggi combattono contro la prima comunione. Sui musulmani, da buone pecore pronte al macello, restano in silenzio.
In realtà non acquisiscono nessun prestigio nell'epoca dei soldi; si circondano di amicizie di circostanza, vivono di pettegolezzi. Credono ancora a Travagli, Santori, e finti ribelli telecomandati; non approfondiscono nulla e perdono progressivamente sia la memoria sia la capacità di analisi più spicciola... Se gli mostri un bicchiere pieno d'acqua in cucina lo prendono ancora per un bicchiere ma se i mass media e i ribelli telecomandati gli dicono che un bicchiere pieno d'acqua nel bagno è un cesso loro ti dicono che è un cesso.
Però, se gli parli, si definiscono "contro il Sistema"... Talune si professano femministe ed infatti mi ricordo di come erano "antiSistema" da organizzare, all'interno dell'Orientale,  un banchetto con un po' di vino rosso, qualche rustico per festeggiare Zapatero che censurava Biancaneve e altre favole "sessiste". Perchè all'epoca per loro Zapatero era "antiSistema".
Adesso,alcune di  quelle con qualche anno più di me si ritrovano sole, alla disperata ricerca di un uomo. Hanno solo sabbia tra le mani, un fisico che accusa i segni dei periodi di sballo e la mancanza di attività fisica. Prossime alla depressione, hanno finalmente capito cosa sia il femminismo... Ma continuano ad abbracciarlo.
Altri invece si definiscono indifferenti, i classici:" Ma che te ne fott?"
Adesso anche loro capiscono che il dolore al culo che provano è dovuto anche al loro "Che te ne fott?" che gli spiegavo, in anni universitari, avrebbe portato alla merda attuale. Taluni si son già separati, cominciano a vedere un bel frutto del femminismo. All'epoca li avvisavo dei pericoli, ma loro:" MA che te ne fott?" . Purtroppo volevo dare dei consigli, ma non fa piacere sentire il prossimo probabile futuro.
Altri invece, scaltri e soprattutto scaltre, hanno deciso di salire sul carro del vincitore. Io cerco loro. Quelle loro facce di culo, quei sorrisi renziani che hanno nel DNA, quegli occhi untuosi, viscidi. La verbosità del nulla, la dignità sotto i piedi. Yes-man di natura, sciacalli dell'umanità, ingranaggi, femministe che campano sputando merda sugli uomini e ultimamente anche sulle donne che rinnegano il femminismo (vedesi Costanza Miriano) . Vi ricordo una cosa, cari sciacalli... Il sangue vince sui soldi. Ed è per questo che voi avete una fottuta paura dei musulmani o di qualsiasi credente/idealista. E sapete che il miglior esercito, gli USA insieme alla NATO, non ha piegato i Talebani armati di ideali (che non condivido) ma ne è uscito sconfitto. Ed è per questo che in cuor vostro sperate sempre che il "vostro amico americano" vi salvi...
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #8 il: Marzo 22, 2015, 15:08:03 pm »
@ Vicus

Bella la poesia di Eliot, rispecchia anche questa il mondo occidentale attuale.
« Ultima modifica: Marzo 22, 2015, 19:01:54 pm da Vicus »
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Hector Hammond

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Re:Masterchef specchio dell'evoluione dell'Italia?
« Risposta #9 il: Marzo 23, 2015, 13:09:35 pm »
Sullo stesso tema ri-cito:

Gli uomini vuoti
Thomas Stearns Eliot

I
Siamo gli uomini vuoti
Siamo gli uomini impagliati
Che appoggiano l’un l’altro
La testa piena di paglia. Ahimè!
Le nostre voci secche, quando noi
Insieme mormoriamo
Sono quiete e senza senso

Come vento nell’erba rinsecchita
O come zampe di topo sopra vetri infranti
Nella nostra arida cantina

Figura senza forma, ombra senza colore,
Forza paralizzata, gesto senza moto;


Coloro che han traghettato
Con occhi diritti, all’altro regno della morte
Ci ricordano – se pure lo fanno – non come anime
Perdute e violente, ma solo
Come gli uomini vuoti
Gli uomini impagliati..


IV
Gli occhi non sono qui
Qui non vi sono occhi
In questa valle di stelle morenti
In questa valle vuota
Questa mascella spezzata dei nostri regni perduti
In quest’ultimo dei luoghi d’incontro
Noi brancoliamo insieme
Evitiamo di parlare

Ammassati su questa riva del tumido fiume
Privati della vista, a meno che
Gli occhi non ricompaiano
Come la stella perpetua
Rosa di molte foglie
Del regno di tramonto della morte
La speranza soltanto
Degli uomini vuoti.

V
[...]

Fra l’idea
E la realtà
Fra il movimento
E l’atto
Cade l’Ombra


[...]
Fra la concezione
E la creazione
Fra l’emozione
E la responsione
Cade l’Ombra

[...]
Fra il desiderio
E lo spasmo
Fra la potenza
E l’esistenza
Fra l’essenza
E la discendenza
Cade l’Ombra

[...]

E’ questo il modo in cui finisce il mondo

Non già con uno schianto ma con un piagnisteo.
Tipico delle donne .