Autore Topic: Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...  (Letto 11331 volte)

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Offline nonmorto

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #30 il: Marzo 31, 2015, 20:26:16 pm »
http://authoritynutrition.com/6-graphs-the-war-on-fat-was-a-mistake/

Mi pare assurdo dover scegliere la la carne con gli estrogeni e la soia con i fitoestrogeni. La chiamano libertà di scelta ma non mi convince.

Vicus di che sostanze parli? io so del Bisphenol A
http://en.wikipedia.org/wiki/Bisphenol_A

contenuto come additivo nelle plastiche che riduce la mascolinità. Nonostante questo usatissimo o forse dovrei dire proprio per questo?

Offline ilmarmocchio

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #31 il: Marzo 31, 2015, 20:44:38 pm »
Su bisfenolo e fito estrogeni ci sono legittimi sospetti.
Si, forse sono usati proprio per questo
Se ni interessa,  posso inviarvi del materiale sull'inquinamento anche alimentare ( ma nn solo ) , frutto di corsi di aggiornamento
Eventualmente, mandate MP

Offline Angelo

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #32 il: Marzo 31, 2015, 21:16:25 pm »
http://authoritynutrition.com/6-graphs-the-war-on-fat-was-a-mistake/

Mi pare assurdo dover scegliere la la carne con gli estrogeni e la soia con i fitoestrogeni. La chiamano libertà di scelta ma non mi convince.

Vicus di che sostanze parli? io so del Bisphenol A
http://en.wikipedia.org/wiki/Bisphenol_A

contenuto come additivo nelle plastiche che riduce la mascolinità. Nonostante questo usatissimo o forse dovrei dire proprio per questo?

E fai bene a pensarla così. Perchè ci sono troppi "indizi"...  :dry:  :shifty:
I mass media principali, cosa sostengono sempre più "esplicitamente"?
Il cibo vegano.
Chi comanda i media principali?
I soliti noti.  :shifty:

Che direttive seguono i soliti noti e quale è il loro punto di partenza?

Partono da programmi di istruzione rivolti soprattutto alle donne (caso emblematico è l'INDIA...)
Partono con ONG apparentemente "neutre" ma che in realtà spesso sostengono cosa?
Sostengono il femminismo, una procreazione "ragionata", il "web per tutti (famoso il caso di Microsoft e altri mega agglomerati gruppi industriali USA che premono per fornire all'Africa intera uno smartphone economico...)

Ma soprattutto perchè fornire queste cose?

Partono da un'idea "buona"... Partono dal fatto che sulla terra siamo in troppi, consumiamo troppo e inquiniamo troppo.Questo è il loro punto di partenza (ma non solo il loro) .  Sembrerebbe tutto ok come ragionamento. Ma riflettiamo un attimo?
L'Africa prima che venisse colonizzata pesantemente era autosufficiente dal punto di vista alimentare?
Non mi pare che questo africano dell'800 avesse tutta sta voglia di andare a fare lo schiavo nelle americhe.
Non mi pare che volesse emigrare per "andare a vivere in un boulevard parigino o in un quartiere americano...
Però, se all'africano o all'indiano mostri uno stile di vita, un "sogno", quello non si acconterà più di cacciare il bisonte e vorrà comprare carne al supermercato.

L'africano, l'indiano, è stato salvato o con la scusa del salvataggio è stato portato ad un livello di civiltà che favoriva le vendite per un mercato ormai saturo e che inevitabilmente avrebbe portato ad un inquinamento pro capite esagerato?
E propagandare modelli di vita sessualmente disinibiti in Occidente, ha solo vantaggi per i "libertini" o tiene lontani uomini e donne dal procreare a "getto continuo"?
E se si facesse lo stesso in quei paesi, non si otterrebbe una diminuzione di fertilità evitando di fare guerre che costerebbero morti occidentali (i morti loro non hanno mai fatto piangere il popolo nostro)...

I vegani/vegetariani sono sostenuti, pubblicizzati. Tanto è meglio che l'uomo pensi a salvare il gattino o il coniglio piuttosto che pensi a salvare altri uomini dai criminali che gli indicano di salvare il gattino per salvarsi il culo.   :shifty: :shifty:
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline ilmarmocchio

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #33 il: Marzo 31, 2015, 21:48:12 pm »
dice bene Angelo : prima dei bianchi , l' Africa non ha mai avuto problemi alimentari.
Sui cibi vegani, ecc,  beh, la soia ha probabili effetti antiandrogeni

Offline Vicus

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #34 il: Aprile 01, 2015, 02:08:11 am »
http://authoritynutrition.com/6-graphs-the-war-on-fat-was-a-mistake/

Mi pare assurdo dover scegliere la la carne con gli estrogeni e la soia con i fitoestrogeni. La chiamano libertà di scelta ma non mi convince.

Vicus di che sostanze parli? io so del Bisphenol A
http://en.wikipedia.org/wiki/Bisphenol_A

contenuto come additivo nelle plastiche che riduce la mascolinità. Nonostante questo usatissimo o forse dovrei dire proprio per questo?
Oltre al bisfenolo nelle plastiche, sono presenti sostanze estrogeniche nel rivestimento antiaderente delle padelle (teflon), nella carne specie bianca e nell'acqua potabile (residui di pillole contraccettive che funzionano anche con gli uomini :lol:)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #35 il: Aprile 01, 2015, 19:55:01 pm »
Aspetti generali: interferenti endocrini, un
problema ancora aperto per la valutazione del
rischio


Gli interferenti endocrini (interferenti endocrini) sono sostanze chimiche caratterizzate dalla capacità di alte-
rare l’equilibrio ormonale degli organismi, esseri umani compresi. Gli interferenti endocrini possono modifi-
care una o più componenti della rete di segnali rappresentata dal sistema endocrino con effetti insidiosi a ca-
rico di svariati organi e tessuti. 1
Gli interferenti endocrini comprendono sostanze molto diverse. Con un approccio pragmatico agli aspetti di
valutazione del rischio, possono essere divisi in 4 grandi gruppi: 2
 contaminanti che persistono nell’ambiente e si concentrano negli organismi viventi, e quindi anche negli
alimenti. Alcuni (come i policlorobifenili, PCB) sono vietati da anni, ma per la loro persistenza
rappresentano un “lascito” ancora attuale e continuano a essere un problema in alcune zone; altri
(ritardanti di fiamma bromurati, composti perfluorati come PFOS, perfluorotansulfonato e PFOA, acido
perfluoroittanoico) sono ancora utilizzati e immessi nell'ambiente, mentre le diossine (tra gli interferenti
endocrini più potenti) vengono prodotte da processi di combustione;
 diversi pesticidi sono interferenti endocrini (fungicidi come i triazoli e i dicarbossimidi, erbicidi come le
triazine). Si tratta in generale di sostanze piuttosto potenti e che vengono attivamente diffuse
nell'ambiente. Fortunatamente, l'esposizione alimentare e ambientale a pesticidi è un problema verso cui
si mantiene alta la guardia in Europa con consolidati piani di sorveglianza dei residui negli alimenti e
programmi per la sostituzione di principi attivi particolarmente preoccupanti (vedi dopo);
 altri interferenti endocrini sono sostanze di per sé poco persistenti, ma largamente usate in prodotti di
consumo: additivi delle plastiche (alcuni ftalati, bisfenolo A, BPA), conservanti (alcuni parabeni), ecc. In
genere, si tratta di sostanze meno potenti dei contaminanti persistenti e pesticidi, ma che danno luogo a
una esposizione diffusa e non sono ancora oggetto di piani di controllo di alimenti e ambiente. Dato l'alto
volume di produzione sono sostanze considerate prioritarie nel programma di revisione delle sostanze
utilizzate in Europa REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemical
substances); 3
 sostanze naturali. Alcune, come la micotossina zearalenone sono del tutto indesiderabili; altre, invece
sono componenti bioattive presenti nella dieta, come i cosiddetti fitoestrogeni (per esempio la genisteina
della soia) e addirittura nutrienti essenziali, come lo iodio o il selenio. Per queste sostanze è soprattutto
opportuno valutare il rapporto rischio-beneficio, 4 in quanto gli effetti avversi si possono verificare per
assunzioni eccessive (nel caso di “integratori”) e/o in gruppi particolarmente vulnerabili; per esempio,
l’Authority europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha raccomandato di ridurre l’uso di additivi a base
di iodio nei mangimi allo scopo di minimizzare il rischio di un’assunzione eccessiva attraverso latte e
uova, in particolare per i bambini.
L’equilibrio ormonale è fondamentale per la crescita e lo sviluppo; per esempio, l'equilibrio estrogeni/andro-
geni è critico per la maturazione dei tessuti riproduttivi e per la pubertà, mentre la funzione tiroidea è crucia-
le per lo sviluppo cerebrale. Inoltre, un interferente endocrino con un determinato meccanismo (per esempio
un sostanza ad azione estrogenica come il BPA) può indurre effetti diversi nei maschi e nelle femmine; per-
tanto la valutazione degli interferenti endocrini deve tenere conto della suscettibilità legata all’età e al genere.
Una specifica attenzione va rivolta ai bambini, che non sono piccoli adulti. 5 Oggi riconosciamo che nel corso
dell'intera fase dello sviluppo dall'embrione, al feto, al neonato, al bambino fino al completamento dell'adole -
scenza, sono spesso esposti a rischi ambientali maggiori di quelli degli adulti per diversi motivi. C'è in primo
luogo una maggiore vulnerabilità generale: il maggiore consumo di alimenti e acqua, in rapporto alla massa
corporea, e la maggiore ventilazione, in rapporto alla superficie corporea, fanno sì che il bambino abbia una
maggiore possibilità di assumere contaminanti rispetto a un adulto esposto agli stessi livelli negli alimenti
e/o nell'ambiente. I bambini piccoli che gattonano e portano frequentemente le mani alla bocca hanno una
maggiore esposizione ai contaminanti presenti nel suolo, nonché nella polvere e sulle superfici domestiche.
Un altro aspetto fondamentale è l'immaturità dei sistemi metabolici: alcuni enzimi fondamentali per la elimi-
nazione di xenobiotici e pesticidi sono completamente assenti nell'embrione e nel feto, appena rappresentati
nel neonato e 4 volte inferiori nel bambino sino ai 3 anni rispetto all’adulto.
- 2 -Alimentazione e salute
Un altro aspetto è la suscettibilità specifica. Durante lo sviluppo pre e post-natale la fisiologia è in continua
mutazione e questo offre "finestre di vulnerabilità critiche" che non hanno alcun parallelo nella fisiologia
adulta e creano rischi peculiari per l'embrione, il feto, il bambino e il preadolescente. E' inoltre difficile defi -
nire una soglia di tossicità anche per tali effetti a lungo termine sulle fasi di sviluppo più suscettibili. Infine,
dosi molto piccole nell’ambiente e negli alimenti di interferenti endocrini diversi ma con gli stessi bersagli
potrebbero avere un effetto additivo.
Gli interferenti endocrini sono un problema di sanità pubblica: 6-8 un numero crescente di studi epidemiologi-
ci indica che le persone più esposte hanno un maggiore rischio di patologie riproduttive (infertilità, abortivi -
tà, endometriosi) e di disturbi pediatrici (alterazioni neurocomportamentali, pubertà precoce), mentre emer-
gono possibili associazioni anche con il diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro (per esempio quello del testi -
colo e della mammella). La ricerca non possiede ancora tutte le risposte, tuttavia i dati disponibili comincia-
no a essere sufficienti per regolamentare i principali interferenti endocrini in base al principio di precauzio -
ne.
Per questi motivi, gli interferenti endocrini vengono considerati fra le “sostanze particolarmente preoccupan-
ti” ai sensi del regolamento REACH, che disciplina le sostanze chimiche utilizzate in Europa. La Commissio-
ne europea ha avviato una revisione della propria strategia in materia di interferenti endocrini con l'obiettivo
di stabilire criteri coerenti per l'analisi del rischio nei diversi ambiti normativi (ambiente, prodotti di consu-
mo, alimenti, ecc), anche utilizzando un recente documento dell'EFSA. 9 Il problema degli interferenti endo-
crini è riconosciuto a livello globale: nel 2012 un documento congiunto di United Nations Environment Pro -
gramme e World Health Organization ha fatto il punto sullo “stato dell'arte” e sulle evidenze circa gli effetti in
atto sulla salute umana e degli ecosistemi 10 evidenziando che i rischi esistono e sono meno controllati, nei
paesi in via di industrializzazione (Asia, America latina, Africa). Un recente documento congiunto fra ricerca-
tori dell'ISS (Istituto Superiore di Sanità) e africani ha delineato gli scenari a maggiore rischio, fra cui il rici-
clo di materiali elettronici obsoleti (e-waste). 1

Offline ilmarmocchio

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #36 il: Aprile 01, 2015, 19:57:09 pm »
2.
Interferenti endocrini e infertilità maschile
Il sistema riproduttivo è il bersaglio principale della maggior parte degli interferenti endocrini, 14 in particola-
re di quelli che alterano l'equilibrio estrogeni/androgeni.
L’associazione fra esposizione prenatale a interferenti endocrini e sindrome da disgenesia testicolare resta
una delle prime e principali ipotesi riguardo agli effetti degli interferenti endocrini sula salute, secondo la
quale essi sono fattori di rischio precoci per l’incremento di disturbi della riproduzione maschile (oligosper-
mia, cancro del testicolo) osservati in tanti paesi industrializzati. Infatti, l’esposizione in utero a fattori che
inducono iperestrogenizzazione e ipoandrogenizzazione altererebbe lo sviluppo funzionale del testicolo.
Non è facile indagare un’associazione fra un’esposizione in utero ed effetti che si manifestano dopo l’adole-
scenza. E' necessario, per esempio, l’utilizzo di banche biologiche. Tale associazione è stata studiata essen-
zialmente per gli elevati livelli di esposizione agli interferenti endocrini persistenti (PCB, diossine, pesticidi
organoclorurati), sostenendo correlazioni positive solo fra alcuni insetticidi organoclorurati e il rischio di se-
minoma. 15 Tuttavia, concentrarsi su specifici composti, senza opportuni approcci per valutare l’effetto misce-
- 3 -Alimentazione e salute
la, può essere molto riduttivo: questo è tanto più vero in quanto l’esposizione agli interferenti endocrini clo -
rurati persistenti avviene in massima parte attraverso matrici comuni (soprattutto alimenti di origine anima -
le con elevato contenuto lipidico: latticini, carne suina, pesci grassi) e gli stessi composti sono presenti nel
tessuto adiposo animale e umano come miscela. Uno studio spagnolo, utilizzando una biobanca materno-in-
fantile, ha osservato una correlazione significativa con il rischio di ipospadia sia per specifici organoclorurati
sia per l’effetto miscela: l’incremento di ipospadia in una popolazione viene considerato un segnale precoce
del rischio, su scala molto più ampia, di sindrome da disgenesia testicolare. 16
La conoscenza dei meccanismi di azione è importante per valutare il rischio delle miscele di interferenti en-
docrini persistenti, di cui i PCB sono complessivamente i più importanti: si tratta di ben 209 congeneri, la cui
persistenza ambientale e tossicità sono modulate da variazioni, apparentemente modeste, nella struttura chi-
mica. Un recente studio dell'ISS su un modello in vitro di cellule fetali di corpo cavernoso umano ha mostra-
to che i principali PCB possono essere divisi in tre gruppi sulla base dei meccanismi, e che ciascun gruppo al -
tera l’espressione di specifici geni, importanti per lo sviluppo riproduttivo. 17
Interessanti studi di tossicologia sperimentale richiamano l’attenzione sull’esposizione precoce a interferenti
endocrini considerati “non persistenti” e tuttora utilizzati; per esempio, i testicoli di ratti esposti in utero a
dibutilftalato (DBP, un plasticizzante che interferisce con l’omeostasi androgena) mostrano alterazioni dello
sviluppo delle cellule germinali e del Sertoli pienamente riportabili alla sindrome umana. 18
Una delle componenti di maggior rilievo della sindrome da disgenesia testicolare è l’aumentata predisposi -
zione al tumore del testicolo: gli interferenti endocrini non rientrano fra le classiche sostanze cancerogene
con azione mutagena, tuttavia la capacità di molti interferenti endocrini di interagire con i recettori nucleari
ha posto l’attenzione sui potenziali effetti epigenetici di composti quali BPA e alcuni ftalati. Pertanto l’effetto
degli interferenti endocrini andrebbe considerato come un effetto di promozione tumorale associato a un al-
terato programming di tessuti bersaglio nella fase dell’istogenesi. In particolare, per quanto concerne l’au-
mentato rischio di seminoma, la vera cellula bersaglio è la cellula del Sertoli, responsabile della regolazione
dello sviluppo dell’epitelio seminifero; la cellula del Sertoli fetale è differenziata funzionalmente a partire dal-
la 13 a settimana di gravidanza, il numero delle cellule aumenta stabilmente per tutta la gravidanza e nella pri-
ma infanzia e ha un ultimo picco, nonché la finale differenziazione funzionale, attorno alla pubertà. Esistono
pertanto specifiche finestre di suscettibilità, nell'ambito della generale maggiore vulnerabilità della fase dello
sviluppo pre e post-natale. 18
Un altro filone di ricerca indaga l’esposizione corrente agli interferenti endocrini in relazione all’infertilità nel
maschio adulto. Numerosi studi hanno indagato soprattutto l’associazione con elevati livelli di esposizione a
interferenti endocrini persistenti. Il principale studio Europeo (INUENDO) su 4 coorti (tre europee e una di
Inuit groenlandesi, consumatori estremi e abituali di alimenti grassi di origine animale) ha evidenziato corre-
lazioni significative essenzialmente solo fra l'esposizione complessiva a queste sostanze e la ridotta integrità
del DNA spermatico. 19 Si tratta di un indicatore importante, ma certamente INUENDO non ha confermato
l’ipotesi di una forte associazione fra interferenti endocrini clorurati persistenti e infertilità per quanto ri -
guarda l’esposizione nell’adulto. E’ però interessante la concordanza fra dati epidemiologici e sperimentali:
un analogo danno a qualità e integrità del DNA spermatico è stato osservato in topi esposti in utero a linda-
no, un altro insetticida clorurato diffusamente utilizzato sino agli anni ’80 e uno dei pochi interferenti endo -
crini di sintesi che interagiscono specificamente con il recettore estrogenico (ER) beta, ma non con ER alfa
considerato il bersaglio principale degli interferenti endocrini estrogenici. 20, 21
Analogamente a quanto menzionato per la sindrome da disgenesia testicolare, studi più recenti puntano l’at-
tenzione verso interferenti endocrini meno persistenti, ma tuttora largamente utilizzati nelle filiere produtti-
ve di alimenti e prodotti di consumo. Si tratterebbe, quindi, non di un problema di bioaccumulo, ma di un’e -
sposizione costante, ripetuta e prolungata. Si rimanda a questo proposito (vedi dopo, biomonitoraggio) ai ri-
sultati del progetto italiano PREVIENI. 22

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« Risposta #37 il: Aprile 01, 2015, 20:01:25 pm »
3.
Interferenti endocrini e sindrome metabolica
Per quanto riguarda la relazione tra interferenti endocrini e sindrome metabolica, 14,23 va precisato che questa
condizione (obesità, ipertensione, diabete di tipo 2) è una delle grandi cause di morbilità e mortalità nei paesi
industrializzati e ha un’incidenza crescente nei paesi in via di sviluppo che hanno superato i problemi di pe-
nuria alimentare. 23, 24 Al di là del ruolo cruciale dell’alimentazione e della ricerca di possibili fattori individua-
li di predisposizione genetica, è estremamente importante identificare specifici fattori di rischio ambientali
prevenibili. Pertanto, la possibilità che l’esposizione agli interferenti endocrini possa modulare il metaboli -
- 4 -Alimentazione e salute
smo e la composizione corporea desta sempre più interesse. E' stato anche osservato 25 che un prolungato di-
magrimento (per esempio, in persone in sovrappeso che si sottopongono a diete o trattamenti) mette in cir -
colo gli interferenti endocrini depositati nel tessuto adiposo (PCB, policlorobifenile, DDT, diclorodifeniltri-
cloroetano e i correlati insetticidi clorurati). Questo dato sembrerebbe suggerire una doverosa cautela verso i
drastici trattamenti dimagranti, magari in vista di una gravidanza, in persone che vengono da aree con eleva -
ta contaminazione da interferenti endocrini liposolubili.
I possibili meccanismi con cui gli interferenti endocrini possono aumentare il rischio di obesità sono le inte -
razioni con l’omeostasi tiroidea e steroidea nonché con i recettori nucleari PPAR (Peroxisome Proliferato-
r-Activated Receptor), importanti per la regolazione del metabolismo energetico e della differenziazione degli
adipociti e che rappresentano uno specifico bersaglio degli ftalati.
Uno studio spagnolo 26 su una coorte di oltre 600 donne seguite dall’inizio della gravidanza ha rilevato che alti
livelli sierici materni di DDE (diclorodifenildicloroetilene, metabolita del DDT) sarebbero correlati con una
più rapida crescita neonatale e con un elevato indice di massa corporeo (Body Mass Index, BMI) al 14° mese
di età (termine dello studio); altri contaminanti persistenti, compresi i PCB, non hanno mostrato correlazioni
significative. E' interessante che l’effetto del DDE era osservabile nei figli di donne di peso normale, ma non
di donne in sovrappeso. Anche uno studio statunitense, 27 scaturito dai dati della coorte NHANES (National
Health and Nutrition Examination Survey), ha trovato una correlazione positiva fra circonferenza addomina-
le e carico corporeo di DDT. La fase neonatale, e in particolare la contaminazione del latte materno, è impor -
tante per determinare il carico corporeo di contaminanti persistenti nella vita adulta; pertanto i dati nell'a-
dulto potrebbero riflettere (indirettamente e parzialmente) anche un effetto sullo sviluppo.
Gli studi epidemiologici su interferenti endocrini e BMI riguardano tuttora in massima parte i “tradizionali”
composti clorurati persistenti. Tuttavia occorre dare attenzione ad altri interferenti endocrini diffusi negli ali-
menti e nell’ambiente, in particolare gli ftalati, modulatori dei PPAR. Uno studio pilota condotto negli Stati
Uniti ha rilevato una correlazione positiva fra il complesso dei metaboliti urinari degli ftalati e il sovrappeso
infantile; 28 l’esposizione in utero al DEHP (dietilesilftalato), il “capostipite” degli ftalati, altera nel topo il me-
tabolismo epatico di glucidi e lipidi, con effetti persistenti anche dopo lo svezzamento. 29 Pertanto è necessario
che nuovi studi tossicologici ed epidemiologici valutino in maniera più complessiva gli interferenti endocrini
con effetti obesogeni.
Il diabete di tipo 2 è la principale singola patologia endocrina nei paesi industrializzati, nonché una compo -
nente della sindrome metabolica. Tuttavia, le evidenze di un’associazione fra interferenti endocrini e patoge -
nesi del diabete sono ancora limitate. Notevole interesse ha destato l'associazione, osservata in popolazioni di
paesi in via di sviluppo con basso stato socio-economico, come il Bangladesh, fra elevata esposizione ad arse -
nico inorganico (iAs) e diabete di tipo 2. Studi sperimentali hanno mostrato che lo iAs è in grado di inibire la
produzione e secrezione dell’insulina e la tolleranza al glucosio, nonché di alterare l’attività del recettore nu-
cleare per i glucocorticoidi. Rimane, però, da chiarire,se l'esposizione a iAs (i cui principali veicoli sono l'ac-
qua e il riso) possa essere un fattore di rischio diabetogeno anche ai livelli di esposizione, molto più bassi, os-
servati in Europa. 30 Anche altri interferenti endocrini, come il BPA e alcuni insetticidi organofosforici (diazi-
non, clorpirifos) inducono nei roditori iperinsulinemia e alterata risposta al glucosio nei roditori. 14 Pertanto
l'associazione tra interferenti endocrini e diabete di tipo 2 deve essere esplorata sia nel senso del program-
ming (esposizione precoce-effetti tardivi) sia per la possibilità che l'esposizione a interferenti endocrini ag-
gravi la patologia in soggetti già sintomatici.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #39 il: Aprile 07, 2015, 11:50:42 am »

Video di Bill Gates al TED talk del 2010 credo. Parla apertamente di ridurre la popolazione e dice che grazie ai vaccini ed alla "reproductive health" cioé sterilizzazioni ed aborti potranno ridurla anche del 15%.

Intervista a Bill Gates

Dove parla apertamente di ridurre la popolazione mondiale con i vaccini.

Ricordo che la Bill & Melissa Gates foundation vaccina persone in tutto il mondo. Da anche vaccini a persone in africa che muoiono per tutt'altro tipo di cause che spesso si chiedono del perché di tutti questi vaccini visto che muoiono per l'inquinamento o per cause del tutto diverse da malattie infettive, tipo dissenteria ed acqua non potabile o zanzare (causate a loro volta dalla carenza di acqua potabile, visto che le donne raccolgono acqua stagnante in casa che attira nugoli di zanzare). Vorrei ritrovare un vecchio articolo dove intervistavano africani che appunto si chiedevano del perché dei vaccini visto che una fabbrica lì vicino li stava uccidendo tutti, non sapevano che quella fabbrica era di proprietà sempre della Bill & Melissa Gates foundation che li vaccinava. Magari potevano fare 2+2.

Una blogger che cerca di spiegare la logica di Bill Gates


Articolo su come Bill Gates sta investendo nella monstanto e nei cibi GMO
http://www.hangthebankers.com/why-is-bill-gates-investing-in-monsanto-and-gmos/

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #40 il: Aprile 07, 2015, 12:50:46 pm »
Intervista del 2003 a Bill Gates dove parla di suo padre


Che faceva parte di associazioni per la "planned parenthood" ossia si occupava di far abortire i poveri e di eugenetica. Bill Gates dice che è da lì che è nato il suo interesse

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« Risposta #41 il: Aprile 07, 2015, 13:59:11 pm »
http://www.theguardian.com/society/2015/mar/02/parents-jailed-pakistan-refusing-children-polio-vaccinations

La parte in grassetto l'ho evidenziata io.

Citazione
Parents in north-west of country were imprisoned under government orders on charges of endangering public security
Polio vaccine in Peshawar, Pakistan
A health worker gives a polio vaccine to a child in Peshawar, Pakistan. Photograph: Mohammad Sajjad/AP

Associated Press in Peshawar


Hundreds of parents in north-west Pakistan have been arrested and jailed after refusing to give their children polio vaccinations, according to officials.

Feroz Shah, a spokesman for the district administration in Peshawar, said 471 people had been imprisoned in the city and surrounding villages under government orders on charges of endangering public security.

Parents targeted by police were not arrested if they agreed to vaccinate their children, said Shakirullah Khan, a senior police officer in Peshawar.

Authorities have previously made scattered arrests for polio refusals, but such a widespread crackdown is rare.

“This is the first time such drastic action was taken,” Shah said. “This shows the determination of the government to eradicate polio.”

Pakistan is one of three countries, along with Afghanistan and Nigeria, where polio is endemic, and the country last year accounted for the vast majority of reported cases.

The disease has been common since the Taliban banned vaccinations and attacked medical workers. Some Pakistanis are suspicious about vaccinations, fearing they will sterilise their children.

In January, officials targeted around 35 million children in a nationwide campaign, while smaller vaccination drives are held more frequently. Officials have also implemented new security strategies to help protect vaccinators.

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #42 il: Aprile 07, 2015, 14:33:25 pm »
Altro articolo sui vaccini contro la polio ed il falso mito che i mussulmani hanno sul fatto che venga usato per sterilizzarli

http://www.theguardian.com/commentisfree/2012/may/27/cia-fake-vaccination-polio

Citazione
The CIA's fake vaccination drive has damaged the battle against polio
Heidi Larson
Calls for an emergency response to polio are not unrelated to the news that Shakil Afridi has been convicted for his part in the CIA plot

A Pakistani health worker marks a child after immunisation with anti-polio drops in Lahore, Pakistan. Photograph: AP Photo/KM Chaudary K.M.Chaudary/AP

Sunday 27 May 2012 15.29 BST
Last modified on Friday 3 October 2014 11.14 BST

I was in New York on 11 September 2001, standing near one of the TV screens in the media section of Unicef's communication division, where I headed up Unicef's global communication work on immunisation. As the second plane crashed into the twin towers, we were quickly evacuated out of Unicef headquarters. I remember looking at the tall UN secretariat on First Avenue, home of the UN security council and the office of the UN secretary general. The building had always struck me as looking so graceful, but that morning it just looked like another ideal terrorist target. In fact, I never looked at the UN secretariat building with the same eyes again, and the impacts of that day – and the weeks and months that followed – were just the beginning of a changed, less trusting, anxious world.

The impacts of that day in New York became an unexpected thread in my Unicef work and the current research I lead at the London School of Hygiene and Tropical Medicine, where we monitor trends in vaccine confidence globally.

Last week's call by the World Health Assembly for an emergency response to polio eradication is not unrelated to the news that Dr Shakil Afridi has been convicted of treason in Pakistan and sentenced to 33 years in prison. Dr Afridi, former surgeon general of the Khyber agency, was central to the CIA-led fake vaccination drive used to confirm the presence of Osama bin Laden in his compound in Abbottabad, Pakistan.

The news of Dr Afridi's role did not emerge until a Guardian article in July 2011, when it shook the immunisation world. Although Dr Afridi had pretended to provide a hepatitis B vaccination, not normally a door-to-door delivery, the news had a particularly strong impact on those working in polio eradication, where door-to-door vaccination is the norm. Anxieties and distrust about the polio vaccine and its western providers were rampant in some communities, and suspicions about CIA links with the polio vaccination campaigns, and rumours they were a front for the sterilising of Muslims, had been around for a decade after 9/11. After years of working to dispel myths about CIA links to the polio eradication efforts – from northern Nigeria to Pakistan and India, all of the work seemed fruitless.
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It is no coincidence that the remaining three countries in the world which have polio endemics are Nigeria, Afghanistan and Pakistan. Yes, there are geographical challenges and financial challenges. And, yes, finding Bin Laden has been a global security priority. But deep-seated suspicions about the motives of those who provide polio vaccines have persisted in some circles from Nigeria to Pakistan, and the CIA's choice of immunisation as a strategy to find Bin Laden has only given credence to the conspiracies.

There must have been a better, more ethical, way. This choice of action has jeopardised people's trust in vaccines, and in particular the polio-eradication campaign, now so close to success – broken trust that will take years to restore. Was this strategy worth this sacrifice of trust and the loss of opportunity for the final eradication of a disease scourge – another threat to human security? These are actions where the age-old Hippocratic oath might have urged caution.

Quello che mi ha sconvolto di più di questo articolo è che c'è un ente che si occupa di monitorare la fiducia delle persone nei vaccini, il "London School of Hygiene and Tropical Medicine" e questo tizio lavora per l'Unicef.

http://www.lshtm.ac.uk/

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #43 il: Aprile 07, 2015, 14:34:36 pm »
Scusatemi ho fatto casino con i post, si possono spostare i miei ultimi 4 post qui (5 compreso questo) nel thread sull'ipotesi ciprini sulla sterilizzazione dell'umanità?

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Re:Meglio tardi che mai, Ciprini contro gender e FEMMINISMO...
« Risposta #44 il: Aprile 07, 2015, 15:11:20 pm »
http://www.nytimes.com/2015/03/18/world/asia/gunmen-kill-health-workers-from-pakistan-polio-drive.html?_r=0

Citazione
Gunmen Kill Health Workers From Pakistan Polio Drive

By THE NEW YORK TIMESMARCH 17, 2015

ISLAMABAD, Pakistan — Gunmen killed two female health workers and one police guard in northwestern Pakistan in the latest attack on people involved in a polio immunization campaign.

There was no immediate claim of responsibility for the attack, but the Pakistani Taliban have repeatedly targeted health workers on anti-polio drives, accusing them of being spies. The violence has seriously hindered the immunization campaign in Pakistan, one of three countries where polio remains endemic. Successive governments have vowed to ensure health workers’ safety, but such efforts have been unsuccessful.

The attack Tuesday occurred in a remote, mountainous area of Mansehra district in Khyber-Pakhtunkhwa Province.

“The two-member team was administering polio drops in an Afghan refugee camp and its surrounding areas when two gunmen opened fire on them,” the local police chief, Muhammad Ejaz Khan, was quoted as saying by Agence France-Presse.

The gunmen escaped.
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Resistance to polio vaccination is particularly strong in the country’s northwest, and in recent years it has also increased in Baluchistan Province in the southwest. Hard-line Islamists have long opposed the vaccination campaign as un-Islamic and a conspiracy to make people infertile.

Attacchi armati contro i vaccinatori da parte delle forze islamiche.