Autore Topic: L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...  (Letto 1938 volte)

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Offline Angelo

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L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« il: Marzo 26, 2015, 03:51:47 am »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/14/vasectomia-cronaca-di-un-intervento/1336652/

In questo spazio ho parlato altre volte dell’argomento spinoso (ma solo da noi) della vasectomia, sterilizzazione maschile tecnicamente legale in Italia ma che all’atto pratico non viene quasi mai esercitata.

La questione ha sollevato un polverone di insulti e sdegno da parte di tanti uomini, ma anche l’interesse di molti altri che discretamente, in privato, mi hanno contattata per saperne di più.

Per chiudere il cerchio, rassicurare ancora una volta coloro che si ostinano a sbandierare la lesa virilità, ma soprattutto diffondere nella speranza che un domani possa diventare una realtà anche italiana, vi racconto di seguito cosa succede realmente.

Traverse City, Michigan: la clinica urologica è in un edificio non lontano dal luogo dove si tiene ogni anno il Festival del Cinema fondato da Michael Moore, in una via parallela al lago.

La prassi vuole che il paziente si presenti per un incontro informativo qualche giorno prima dell’intervento. Qualche reciproca domanda e viene infine rilasciato un plico di fotocopie con le linee guida sull’operazione. “Visto che vieni da così lontano, mi prenderò un’ottima cura di te”. E così dicendo, l’urologo poco più che trentenne, si congeda.

E’ possibile farsi prescrivere un ansiolitico, da prendersi prima della vasectomia (e quasi tutti lo accettano), ma mio marito preferisce fare senza.

Nelle avvertenze ricordano di tenere in casa una borsa del ghiaccio o in assenza, la famosa borsa di pisellini surgelati (che diventa per ovvi motivi la battuta più frequente tra quelli che si sono sottoposti a vasectomia). Bisogna restare a riposo durante le successive quarantotto ore, non sollevare pesi e niente sesso per una settimana. Per un decorso veloce è importante attenersi a queste poche regole.

Il giorno dell’intervento ci fermiamo a comprare un sospensorio sportivo, che da profana dell’attività fisica mi sembra più adatto a una festa sadomaso. Anche un paio di mutande aderenti vanno benissimo, basta non presentarsi coi boxer.

Ci registriamo e paghiamo in anticipo. Il prezzo senza assicurazione non è cheap: novecento dollari. In Inghilterra, altro paese dove la pratica è diffusissima, il prezzo medio nazionale è ottocento sterline ma ci sono ospedali dove ne chiedono solo 275.

Mio marito è tranquillo, forse sono io la più agitata. Nella sala d’attesa ci sono più che altro anziani con problemi alla vescica.

Dieci minuti e chiamano il suo nome, entra da solo. Racconta l’urologo che di solito le donne presenti all’operazione sono quelle sposate da meno tempo, nelle coppie insieme da anni la moglie resta fuori.

Nella stanza c’è solo il dottore, l’infermiera resta fuori. Prima viene depilato e poi gli viene iniettata l’anestesia locale.

Nella stanza la radio sta passando Darlington County di Springsteen. “Non sai quante volte capita di ascoltare Girls just want to have fun mentre sto procedendo con una vasectomia”. E’ probabile che la battuta abbia visto l’alba un bel po’ di tempo fa, ma sortisce ugualmente l’effetto sperato.

“Ho parlato di te al mio collega, del fatto che sei venuto dall’Italia per fare l’operazione. Dice che è la storia migliore sulla vasectomia che abbia mai sentito”. Il dottore è loquace ma intanto procede sicuro. “Hai l’anatomia perfetta per questo tipo di intervento!”

Il primo testicolo è finito. C’è un momento preciso, questione di un secondo, in cui sente un po’ di dolore. Poi più nulla. Non ci sono punti. Si tratta di un forellino grande come la punta di un ago, effettuato tramite la pinza chirurgica. Ad occhio nudo si vede e non si vede.

L’operazione è finita: sono passati tredici minuti. Mio marito farebbe volentieri altre due chiacchiere ma il dottore lo lascia da solo, deve continuare con le visite.

L’infermiera esce per dirmi che va tutto bene e che tra poco potrò rivederlo. Non sono nemmeno riuscita a finire un capitolo del nuovo libro di Nick Hornby. Nella mia testa avevo immaginato la scena di mio marito che a passo incerto, claudicante, esce dall’ambulatorio, un po’ come dopo il parto si ritorna in camera sulle proprie gambe.

Ma quando la porta si apre mio marito è identico a prima, cammina come prima, si muove come prima, è bello come prima. E sorride compiaciuto. Nei due giorni che seguono resta in poltrona a guardare più Nba di quanta ne vede in tutta la stagione, mentre io servo pasti caldi, birra ghiacciata, vino al calice.

Quanto mi sarebbe piaciuto avere lo stesso trattamento dopo i parti! C’è un piccolo livido su un testicolo ma nessun gonfiore, né dolore. L’aspetto sessuale è rimasto inalterato.

Dopo una ventina di eiaculazioni si potrà effettuare uno spermiogramma per attestare l’assenza di spermatozoi nel liquido.

Mia figlia mi prende da parte, vuole avere anche lei una confezione di piselli da mettere “sulla pancia”. Riesco a convincerla che non è una buona idea.

Un giorno le spiegherò meglio cosa è successo, e spero che per allora anche suo marito sarà così illuminato da ripetere – in Italia – la gentilezza che suo padre ha fatto a me.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #1 il: Marzo 26, 2015, 03:53:22 am »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/09/vasectomia-una-cortesia-alle-donne-poco-amata-dal-maschio-italiano/945180/

Quando faceva coppia fissa con Marco e non se la sentiva di diventare madre, Paola ha usato per anni il diaframma.

Due giorni fa Giorgia si è fatta inserire la spirale, ha due figli e non vuole allargare la famiglia.

Dopo il parto, il ginecologo mi ha proposto di provare l’anticoncezionale sottocutaneo, un bastoncino al progesterone da conficcare nel braccio.

Di solito, l’onere della contraccezione è a carico delle donne, siano queste mamme che non desiderano altri figli, ragazze in coppia o single.

Prendere la pillola anticoncezionale per anni, decenni spesso, è quasi scontato; una consuetudine che funzioni bene…perché dunque cambiarla?

Molti uomini d’altronde non amano utilizzare il preservativo, limitando di fatto le opzioni a disposizione e forzando la mano sugli eventi come nel caso di T., che quando il primogenito aveva sei mesi è rimasta incinta del secondo. Il marito, poco incline al preservativo, evidentemente non lo era nemmeno alla retromarcia…

La prima volta che sentii il termine ‘vasectomia‘ fu circa vent’anni fa, quando durante una puntata di Beautiful, il capostipite dei Forrester si sottopose a questa operazione. Dieci anni dopo, sposando un americano, ho appurato che la vasectomia era una delle poche cose reali di Beautiful. In America un uomo su sei, dopo i 35 anni di età, si sottopone a questo intervento. 

Dopo tre figli, mio marito ha deciso di fare lo stesso. 

Quando ne parliamo ad amici o conoscenti, lo sguardo di rimando è di confusione quando non disorientamento. In un paio di occasioni, un lampo di terrore è passato sul volto di alcuni uomini.

In molti credono si tratti di una specie di castrazione, una pratica barbarica che privi l’uomo della propria virilità.

Niente di più falso!

La vasectomia è un metodo contraccettivo definitivo (benché possa essere reversibile nel 30% dei casi) effettuabile attraverso un semplice atto chirurgico in anestesia locale, in cui vengono chiusi i due canali deferenti dell’uomo dai quali passano gli spermatozoi. Non si va ad intaccare l’erezione e nemmeno la qualità dell’orgasmo, il liquido seminale continua a fuoriuscire ma privato degli spermatozoi. Un piccolo sacrificio di limitata durata (si torna a casa in giornata e dopo una settimana tutto funziona come prima) se comparata alla legatura delle tube, pratica chirurgica che presenta più complicazioni.

I metodi di contraccezione più usati come il diaframma, la spirale o la pillola, possono presentare tutti possibili effetti collaterali come infezioni, cistiti, gonfiore, nausea, emicrania, ipertensione, malattie cardiocircolatorie. Optare per una vasectomia – in quelle situazioni in cui si è certi di non voler essere più fertili – sgraverebbe le donne da una serie di rischi e fastidi a cui anche noi in primis decidiamo di sottoporci senza troppo questionare.

In Italia tuttavia (ultimo paese in Europa) la percentuale è allo 0,1 contro il 21% in Inghilterra, il 22% in Canada, il 19,5% in Nuova Zelanda, il 12,7% negli Stati Uniti.

Decidere di evitare alla propria compagna l’assunzione di ormoni o pratiche ginecologiche invasive, è un atto d’amore e di rispetto che l’uomo può fare senza dover rischiare nulla in cambio.

Ma qui da noi, dopo il piacere, il maschio italiano si riabbottona i pantaloni e guarda dall’altra parte.

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/21/battesimo-e-giusto-farlo-a-dare-ai-figli-per-far-contenti-i-nonni/1519108/

Conosco molte persone che non mettono piede in una chiesa da anni, salvo per qualche funerale o matrimonio, ma che una volta diventati genitori, decidono di battezzare i propri figli.

L’ingresso nella chiesa mediante il sacramento del battesimo non corrisponde tuttavia ad una concreta volontà di continuità, ad esempio iniziando a far parte della comunità cattolica presenziando alla messa domenicale. Finito il battesimo, per il nuovo discepolo, le porte della chiesa non si riaprono più. Quasi tutti dicono di averlo fatto per accontentare il desiderio insistente dei nonni che ‘ci tenevano’.

medium_110207-101923_2606211nGli italiani sono fondamentalmente un popolo laico che, all’occorrenza, sfodera la sua anima baciapile non appena si accende il dibattito sui grandi temi sociali come l’aborto, l’eutanasia o le unioni gay. Gli italiani sono capaci di infiammarsi in crociate contro gli zingari che ‘rubano i bambini ai supermercati’ e poi affidano a cuore aperto, senza la minima incertezza, i propri figli ai preti. Ricordiamo che i dati sui preti pedofili sono accertati, mentre i rom che rubano bambini frutto di bufale dell’informazione.

Gli stranieri che vengono in Italia si domandano spesso come mai, in un Paese dove c’è una cappella in ogni frazione, o un crocifisso in ogni aula scolastica, le chiese siano vuote. Per secoli, dietro ogni nascita, ha dominato minaccioso lo spettro del limbo, orrendo contenitore dove i bimbi morti non battezzati vi restavano per l’eternità senza mai ricongiungersi a Dio.

La stessa Chiesa, in un documento del 2007 approvato dall’allora Papa Ratzinger, abolì di fatto il concetto di limbo, giudicandolo “una visione troppo restrittiva della salvezza”. Eppure, l’attuale pressione dei nonni nel voler ripulire l’anima ai propri nipoti, conferma che l’ombra del peccato originale sia ancora presente. I nonni sono i baby-sitters che fanno andare avanti il Paese, in molti casi impiegati su base giornaliera con contratti da fame a tempo indeterminato.
Recuperano i nipoti da scuola, li aiutano nel fare i compiti, li portano a calcio e a danza, cucinano primo, secondo e contorno, spingono passeggini con neonati strillanti nei parchi cittadini, corrono affannati dietro nipoti scalmanati, e credono di poter accampare qualche diritto nelle scelte (personalissime) dei genitori. E per quieto vivere, i figli accondiscendono.

L’orientamento religioso-spirituale da dare ai propri figli, non dovrebbe essere frutto di una scelta ponderata? Anche perché sbattezzarsi formalmente è sì possibile, ma per la Chiesa il sacramento resta irreversibile. Qualche tempo fa, di questi tempi, si è presentato alla nostra porta un prete. Si era in Quaresima, e come di consueto andava di casa in casa ad offrire la benedizione (pratica per la quale non l’avremmo certamente cacciato via in malo modo). I miei tre figli l’hanno accolto alla porta. Sorridendo, ha chiesto se i piccoli fossero battezzati. Gli abbiamo risposto di no.
Ha cominciato a parlarci dell’importanza della fede, del mistero del padre, del figlio e dello spirito santo. Poi, una volta finito il sermone, con la sua talare nera, ci ha voltato le spalle e se n’è andato. Senza benedire la casa. In tutta contrizione, di entrare a far parte di questo mondo, lascerò piena autonomia ai mie figli quando avranno l’età della ragione per sceglierlo.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Volpe argentata

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #2 il: Marzo 26, 2015, 09:01:34 am »
Se LEI non vuole saperne di avere rapporti sessuali col marito e la coppia poi si sfascia sa un uomo dove se la va a ficcare la sua "vasectomia?"

Sarebbe come aggiungere danno a danno, io non ci penso manco lontanamente.

Offline ilmarmocchio

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #3 il: Marzo 26, 2015, 09:27:30 am »
poveri uomini coglioni.
farebbero meglio a castrarsi, imbecilli che non sono altro.
Perchè la sua mogliettina non si fa chiudere le tube ?
Un fesso si sposa una femminista.
poerchè no un serpente ? :doh:

Offline Vicus

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #4 il: Marzo 26, 2015, 12:12:38 pm »
Sono ferme agli anni '60. Il femminismo è istituzionalizzato, ma si comportano come se non lo fosse.
Si noti, letteralmente, l'odio per la procreazione, considerata anche da non femministe come un handicap per la donna.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #5 il: Marzo 26, 2015, 16:34:45 pm »
Prime erano tutte "l'utero è mio e me lo gestisco io". Adesso ^scoprono^ la vasectomia. Dà da pensare :shifty: .
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #6 il: Marzo 26, 2015, 16:55:32 pm »
Da come parlano sembra che ci sia una coda di uomini desiderosi di mettersi con loro :hmm:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Volpe argentata

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #7 il: Marzo 27, 2015, 06:17:48 am »
Sono ferme agli anni '60. Il femminismo è istituzionalizzato, ma si comportano come se non lo fosse.
Si noti, letteralmente, l'odio per la procreazione, considerata anche da non femministe come un handicap per la donna.

E dunque si evince un'altra contraddizione, il femminismo nostrano considera la procreazione un "impedimento" per la donna ma poi chiede che siano gli uomini (che dopo non contano un piffero come genitori) a farsi carico della contraccezione per di piu' con un intervento di fatto irreversibile, e tutto questo dopo aver celebrato in passato la pillola contraccettiva come una conquista femminile che dava alla donna il "potere" di decidere se come e quando avere un figlio anche in barba ai desideri del partner maschile, fosse anche un uomo sposato in Chiesa, adesso sembra che la pillola sia diventata un "nemico", come dire, molte idee e confuse...

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #8 il: Marzo 27, 2015, 09:28:26 am »
E dunque si evince un'altra contraddizione, il femminismo nostrano considera la procreazione un "impedimento" per la donna ma poi chiede che siano gli uomini (che dopo non contano un piffero come genitori) a farsi carico della contraccezione per di piu' con un intervento di fatto irreversibile, e tutto questo dopo aver celebrato in passato la pillola contraccettiva come una conquista femminile che dava alla donna il "potere" di decidere se come e quando avere un figlio anche in barba ai desideri del partner maschile, fosse anche un uomo sposato in Chiesa, adesso sembra che la pillola sia diventata un "nemico", come dire, molte idee e confuse...

Confuse in apparenza... Quando si tratta di soldi, mantenimento, affido figli, lavori pesanti,quote rosa, incentivi finanziari femminili, medicina di genere, sovvenzionamenti tumori solo femminili, ideologia gender negli asili, hanno le idee chiarissime su come fottere l'uomo.
Se solo gli uomini cominciassero in massa ad ignorare le femministe, a renderle "trasparenti", a farle sentire brutte con il silenzio di chi evita i criminali, ad evitarle come la peste, a non dialogare con loro, a non salutarle...
Se solo i politici facessero gli interessi degli italiani e non solo delle italiane... Ma questo forse è più difficile del primo passo...

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Volpe argentata

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #9 il: Marzo 27, 2015, 10:25:15 am »
Viene quasi da pensare che le donne abbiano una concezione "ambivalente" della pillola, se si accorgono che la sua assunzione "disturba" i desideri del partner la prendono in massa e guai a fiatare, appena si rendono conto che a l'uomo sta bene cosi' ecco che iniziano a rompere le scatole con frasi del tipo "non potresti essere tu a mettere il preservativo? Perche' non ti fai una vasectomia etc etc..", la pillola contraccettiva va bene solo quando la si puo' prendere "in barba all'uomo" evidentemente...

Offline Vicus

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Re:L'amorevole moglie femminista: "fatti" quotidiani...
« Risposta #10 il: Marzo 27, 2015, 11:02:12 am »
Viene quasi da pensare che le donne abbiano una concezione "ambivalente" della pillola, se si accorgono che la sua assunzione "disturba" i desideri del partner la prendono in massa e guai a fiatare, appena si rendono conto che a l'uomo sta bene cosi' ecco che iniziano a rompere le scatole con frasi del tipo "non potresti essere tu a mettere il preservativo? Perche' non ti fai una vasectomia etc etc..", la pillola contraccettiva va bene solo quando la si puo' prendere "in barba all'uomo" evidentemente...
Alle donne viene inculcato che l'uomo esiste solo per sfruttarle come oggetti di piacere e/o serve.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.