Autore Topic: Ecclestone e la formula rosa  (Letto 16934 volte)

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Online Frank

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #30 il: Aprile 02, 2015, 23:53:22 pm »
dipente dal servosterzo

Sicuro ?
Io dico di no.
Il servosterzo aiuta, ma come dice un mio amico di Morro Reatino,
"lu somaru non diventò mai cavallo, parè".
...

@@

Anche se la simmetria non è proprio esatta, porto questo esempio, evidenziato anni fa sul sito di antifeminist.
http://antifeminist.altervista.org/risorse/femmine_esercito_us.htm
Citazione
NEWSWEEK: Ma nell'esercito di oggi ormai conta il cervello tanto quanto i muscoli.

Kingsley Browne: I muscoli chiaramente contano ancora. I soldati di oggi spesso portano con sé 30kg di equipaggiamento. E ciò non include nemmeno il cibo, l'acqua e le batterie. E' una gran quantità di roba. Ricorda l'aereo spia EP3 che venne abbattuto in Cina ? Il pilota pesava 100kg. Disse che dovette usare ogni grammo della sua forza fisica per mantenere stabile il velivolo.

Ma è così difficile ammettere che i muscoli maschili ancora oggi fanno la differenza ?
E pertanto fanno la differenza anche in Formula Uno ?

Online Frank

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #31 il: Aprile 03, 2015, 00:10:49 am »
http://www.nonsolofitness.it/sport/formula-1/aspetti-tecnici-della-formula-1-2.html
Citazione
Accellerazioni laterali

Le alte velocità di percorrenza delle curve ad ampio raggio generano accelerazioni trasversali che possono arrivare fino a 5 G(1) e si scaricano sul fisico del pilota per periodi prolungati.


Le cinture di sicurezza a 6 punti di attacco provvedono ad ancorare perfettamente al sedile anatomico il corpo, lasciando la testa, le braccia e le gambe non vincolate alla vettura.

I muscoli del collo in particolare, non avendo nessun appoggio, devono opporre una forte resistenza, anch'essa di tipo isometrico ed eccentrico, pari allo spostamento di 25/30 kg per vincere i 5 G di accelerazione laterale ed impedire che il capo venga inclinato sul lato opposto al raggio di curvatura, posizione che renderebbe, tra l'latro, impossibile la completa visione del tratto di pista da percorrere. Inoltre se 5 G possono essere considerati come picco massimo di accelerazione laterale, dobbiamo considerare i valori medi di tanti altre tipi di curve che compongono un circuito.

Queste possono essere mediamente di 2-3 G che protratti per 4/5 secondi a seconda del raggio di curvatura, comportano uno sforzo medio sul capo del pilota, sulla braccia e sulla zona lombo-sacrale di 15-20 kg per ogni giro di una corsa.

Accellerazioni verticali

Vale a dire le sollecitazioni dovute alle asperità del tracciato e dei cordoli, le quali portano tali accelerazioni a raggiungere i 10-12 G, paragonabili ai valori prodotti da un razzo in fase di partenza, ma per una durata dell'ordine di frazioni di secondo e quindi non in grado, fortunatamente, di determinare effetti sensibili sull'irrorazione ematica cerebrale.

Queste sollecitazioni sono protratte solo per un tempo relativamente breve, altrimenti l'elevato grado di forza di gravità non sarebbe sopportabile dall'organismo umano.


Piuttosto la continua ripetitività di tali sollecitazioni, che si susseguono incessantemente ad una frequenza di 6-8 hertz, portano spesso ad acute patologie di origine osteo-articolare e muscolare.

Le sospensioni prive di escursioni e i sedili rigidi sono la principale causa, ma anche la posizione di guida non proprio fisiologica contribuisce ad aggravare il quadro. La posizione semisdraiata a gambe alte assunta dal pilota, in cui l'appoggio sul fondo della vettura è rappresentato dalla regione ossea sacro-coccigea, non consente ai muscoli glutei di espletare una funzione ammortizzante.

Inoltre la posizione comporta un atteggiamento cifotico di tutta la colonna vertebrale, che descrive un arco unico la cui concavità è rivolta in avanti. Si tenga presente che, solitamente, la colonna vertebrale è disposta a formare 4 curve fisiologiche, che consentono una ottimale funzione di assorbimento degli urti.

Proprio i tratti cervicale e lombare, rappresentano le sedi di maggiori problemi che, talvolta, arrivano ad interessare l'origine delle radici nervose scatenando violente crisi dolorose.

In un paio di occasioni ho visto piloti ritirarsi dalla gara in preda a dolori insopportabili alla regione cervicale perdendo progressivamente la sensibilità sulle braccia (formicolii alle punte delle dita); oppure sovraccarichi sulla zona lombare che si scatenano sugli arti inferiori fino a renderli completamente privi di forza e di sensibilità, tanto che negli ultimi giri non erano in grado di avvertire se i piedi erano a contatto con i pedali.

    (1) Il termine G si utilizza per quantificare una forza di accelerazione angolare: ricordo che 5 G equivalgono a una forza-trazione che insiste verso l'esterno della curva e viene calcolata moltiplicando il peso della testa più il casco per il numero dei G (9,81 m/sec 2).


Ultimo aggiornamento dell'articolo: 05/09/2012 10:52:56
 

Offline kautostar

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #32 il: Aprile 03, 2015, 01:06:46 am »
Kauto, il tuo ragionamento non spiega come mai, in competizioni come la formula Indy, nella quale le auto superano comunque i 300 Km/h ma non ci sono grosse accelerazioni, alcune donne siano giunte al top (Danica Patrick per esempio).
Le donne pare invece non ce la facciano proprio ad essere competitive quando ad essere richiesta è la forza fisica.
Ma io non dico che tutte le donne sono mentalmente meno portate degli uomini per le competizioni automobilistiche, parlo di media, poi ci sono sempre le eccezioni, sia in un senso, che nell'altro.

Offline zagaro

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #33 il: Aprile 03, 2015, 07:46:05 am »
Sicuro ?
Io dico di no.
Il servosterzo aiuta, ma come dice un mio amico di Morro Reatino,
"lu somaru non diventò mai cavallo, parè".
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Anche se la simmetria non è proprio esatta, porto questo esempio, evidenziato anni fa sul sito di antifeminist.
http://antifeminist.altervista.org/risorse/femmine_esercito_us.htm
Ma è così difficile ammettere che i muscoli maschili ancora oggi fanno la differenza ?
E pertanto fanno la differenza anche in Formula Uno ?

in tutte le attività dove serve  forza fisica per evidenti limiti di natura gli uomini hanno la meglio, e questo è talmente lapalissiane che ...............

ma dove la questio è il solo saper guidare una macchina allora la cosa  cambia aspetto, ti posto la vita di una burnstomers, anche  un pò particolare, chi erano i burnstomers? piloti di aerei acrobatici che si esibivano nei circhi volanti in voga negli anni 20-30
http://en.wikipedia.org/wiki/Bessie_Coleman

Online Frank

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #34 il: Aprile 03, 2015, 09:42:11 am »
Citazione
ma dove la questio è il solo saper guidare una macchina allora la cosa  cambia aspetto, ti posto la vita di una burnstomers, anche  un pò particolare, chi erano i burnstomers?

Ma il punto è: percentualmente quante sono...?
E qui, secondo me, kautostar ha ragione.
Citazione
Ma io non dico che tutte le donne sono mentalmente meno portate degli uomini per le competizioni automobilistiche, parlo di media, poi ci sono sempre le eccezioni, sia in un senso, che nell'altro.

Online Frank

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #35 il: Aprile 03, 2015, 09:51:35 am »
Brillante l' Ecclestone : " per una qualche ragione non riecono a venir fuori " :D

Non solo: non sanno nemmeno crearsi un loro campionato - quindi da sole, fra donne e per le donne.
Eppure non dovrebbe essere così difficile per chi afferma di possedere "una marcia in più".
...







Offline Fazer

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #36 il: Aprile 03, 2015, 10:31:10 am »
Eppure non dovrebbe essere così difficile per chi afferma di possedere "una marcia in più".

Si...la retromarcia (con riduttore).  :shifty:

Offline zagaro

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #37 il: Aprile 03, 2015, 11:16:32 am »
Non solo: non sanno nemmeno crearsi un loro campionato - quindi da sole, fra donne e per le donne.
Eppure non dovrebbe essere così difficile per chi afferma di possedere "una marcia in più".
...

e già stato detto

Viene da domandarsi per quale motivo le donne al volante di una Formula 1 abbiano ottenuto risultati così mediocri rispetto alle colleghe d’oltreoceano, un esempio su tutte Danica Patrick, che in IndyCar (dove peraltro corre attualmente Katherine Legge e dove ha corso per dieci stagioni Sarah Fisher) si sono spesso distinte duellando con gli uomini in condizioni paritarie.

La risposta è da ricondurre alla tipologia di gara: in America si corre spesso su ovali, dove le macchine spingono al massimo per quasi tutto il tempo di gara e dove le sollecitazioni fisiche sono più sopportabili rispetto a quelle che un pilota deve affrontare durante un GP di Formula 1. In queste condizioni una donna risulta meno svantaggiata rispetto a un uomo, in quanto si abbassa la componente muscolare a vantaggio di quella tecnica.


per il resto potrebbe essere solo  problemi di sponsor
ad esempio esiste la Italian F.4 Women Trophy (anche se fresca fresca....)
http://www.acisportitalia.it/F4/notizia/ita/6272/Italian-F.4-Championship-Powered-by-Abarth---Nel-2015-il-Campionato-rilancia!/2015

Online Frank

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #38 il: Aprile 03, 2015, 14:44:27 pm »
zagaro, è già stato detto da chi ?
Al 99% da uomini, i quali, chissà perché (...), non riescono proprio ad accettare l'idea che in ambito sportivo gli uomini abbiano una marcia in più rispetto alle donne.
Uomini che si fanno domande, di cui qualunque essere umano pensante e non "politicamentre corretto" (quindi non ipocrita con se stesso e con gli altri), conosce benissimo le risposte.


Citazione
ad esempio esiste la Italian F.4 Women Trophy (anche se fresca fresca....)

Creata da sole donne ?
Ne dubito fortissimamente.
Anzi, son sicuro che dietro ci sono degli uomini.

Offline Vicus

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #39 il: Aprile 03, 2015, 15:51:08 pm »
Creata da sole donne ?
Ne dubito fortissimamente.
Anzi, son sicuro che dietro ci sono degli uomini.
E non vale solo per la F1. L'emancipazione non è altro che una tutela dissimulata.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:Ecclestone e la formula rosa
« Risposta #40 il: Gennaio 24, 2017, 14:32:48 pm »